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TECNICO RW ha scritto:
Facendo riferimento alle regioni dove il passaggio è già avvenuto, la mattina dello switch-off i canali analogici dovevano essere spenti entro le ore 10.00. Le emittenti che sforavano rischiavano sanzioni ministeriali. Per l'accensione dei canali digitali non c'era un orario da rispettare, chiaro che le emittenti hanno cercato di attivarli nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le problematiche tecniche.
Raiway cerchera di assicurare il passaggio immediato da Rai1 analogico, a mux-1 digitale (il mux servizio pubblico). Gli altri mux 2/3/4/5 saranno attivati prima possibile. In rari casi, per i mux 2/3/4, verranno installati i trasmettitori digitali dopo aver smantellato quelli analogici (causa il poco spazio in alcune postazioni) , quindi potrebbero passare alcuni giorni.
Nel caso specifico le antenne che irradiano RaiUno analogico trasmetteranno il Mux-1, quelle che che irradiano RaiDue analogico trasmetteranno il Mux-2 e quelle che che irradiano RaiTre analogico trasmetteranno il Mux-3. Per il Mux-4 sarà necessaria l'installazione su tutti i trasmettitori di nuove antenne oppure no? Come funziona? Grazie mille
 
TECNICO RW ha scritto:
Quando e' stato attivato il Mux-B, nell'ottica di lanciare il digitale terrestre, si e' deciso da dare un'offerta in piu' (nuovi programmi ricevibili: Rai Sport, Rai news 24, etc), in modo da solletticare l'utente ad acquistare il decoder.
Chiaro se si dava sul Ch. 23 il mux-A con Rai1-2-3, non tutti sarebbero stati interessati a passare sul digitale, in quanto un doppione dell'analogico che da M. Venda si riceve molto bene quasi in tutta l'area di servizio (frequenze storiche protette). Basti pensare alla programmazione di Rai Sport + durante le olimpiadi invernali, se avessimo il mux-a da m.venda, ci saremmo persi una cosi' completa programmazione.
......

Chiedo scusa per la mia scarsa conoscenza in merito, ma se il ch.23 dal M.Venda ha tutta questa propagazione, non mi è chiaro come mai io, che vivo a 10km a sud di Verona città, non riesco a ricevere tale Mux. (I canali rai analogici li ricevo senza problemi e discretamente anche il mux A da Torricelle).
 
YATA ha scritto:
Nel caso specifico le antenne che irradiano RaiUno analogico trasmetteranno il Mux-1, quelle che che irradiano RaiDue analogico trasmetteranno il Mux-2 e quelle che che irradiano RaiTre analogico trasmetteranno il Mux-3. Per il Mux-4 sarà necessaria l'installazione su tutti i trasmettitori di nuove antenne oppure no? Come funziona? Grazie mille
Perché pensi che RAI 2 e RAI 3 utilizzino sistemi d'antenna differenti? :eusa_think:
Essendo entrambe in UHF è facile che utilizzino lo stesso sistema tramite diplexer (si dice diplexer se un sistema d'antenna è utilizzato per due segnali, tri-plexer per tre segnali e così via... In modo generico "multiplexer", come per i Mux!). ;)
 
pelliz ha scritto:
Chiedo scusa per la mia scarsa conoscenza in merito, ma se il ch.23 dal M.Venda ha tutta questa propagazione, non mi è chiaro come mai io, che vivo a 10km a sud di Verona città, non riesco a ricevere tale Mux. (I canali rai analogici li ricevo senza problemi e discretamente anche il mux A da Torricelle).

Divevo che sono Rai 1-2-3 analogici i canali che si ricevono molto bene in quasi tutta l'area di servizio. Per il Mux-B Ch 23 invece dicevo che ha un sistema radiante non circolare (non trasmette a 360°), perchè il canale acquistato da Rai dalle TV privata che prima trasmetteva su quella frequenza, non era autorizzato a trasmettere in tutte le direzioni (quindi deve mantenere la precedente copertura per non disturbare altre emittenti). Il sistema radiante del Ch 23 è abbastanza direttivo, ha il suo massimo a 50° nord (circa verso treviso), poi trasmette sufficentemente anche verso la pedemontana vicentina ( fronte vicenza - schio - bassano) da un lato e verso venezia/chioggia dall'altro. Verso sud e verso ovest non irradia quasi nulla. A switch off ottenuto da monte venda i canali Rai saranno tutti circolari (trasmetteranno a 360°)
 
AG-BRASC ha scritto:
Perché pensi che RAI 2 e RAI 3 utilizzino sistemi d'antenna differenti? :eusa_think:
Essendo entrambe in UHF è facile che utilizzino lo stesso sistema tramite diplexer (si dice diplexer se un sistema d'antenna è utilizzato per due segnali, tri-plexer per tre segnali e così via... In modo generico "multiplexer", come per i Mux!). ;)

Proprio così, a monte venda Rai 1 in VHF ha un sistema radiante. Rai 2 e Rai 3 hanno un unico sistema radiante UHF e sono combinati da un diplexer. Come i 3 MF1-2-3 sono combinati con un triplexer su un unico sistema radiante.
Il Di-tri o multiplexer è un dipositivo che permette di accoppiare più trasmettitori in un unica antenna. Viene chiamato anche filtro combinatore, ha la caratteristica di: 1 - mantenere l'impedenza caratteristica del sistema a 50 Ohm (come un partitore casalingo d'antenna- in quel caso 75 Ohm), 2 - di direzionare la potenza solo in antenna e impedire che la potenza di un trasmettitore rientri sull'uscita dell'altro, bruciando così l'amplificatore finale.
Si stanno studiando sistemi per combinare molti tramettitori su un unico sistema radiante. Teoricamente non c'è limite. Difficoltà costruttive e buon senso forse manterranno il limite di 15/20 trasmettitori sulla stessa antenna.
Normalmente su una stessa banda si usano sistemi differenti se 2 o più trasmettitori hanno diverse aree di copertura.

Per chi non lo sapesse, un sistema radiante di un centro trasmittente o di un ripetitore è un sistema complesso composto da molte antenne. Per trasmettere a 360° normalmente si montano molti pannelli in verticale (cortina) sulle 4 facce del traliccio (torre a base quadrata). In sistemi complessi ci possono essere anche 60 o più antenne, ripartite con più partitori in cascata. Montando più pannelli sulla verticale il lobo di radiazione si stringe sul verticale (diventa più direttivo e quindi guadagna di più), in questo modo si evita di "sparare" inutilmente potenza in cielo e sul terreno nelle vicinanze della postazione.
 
Ultima modifica:
visto la disponibilità di TECNICO RW

mi piacerebbe capire cosa succede nella giornata di Switch OFF

se una postazione trasmittente attualmente in analogico per es. sul 54 UHF deve passare al 45 UHF in DTT non è necessario riallineare antenne e finale?

ora rispetto ad una volta è più semplice?

altrimenti che lavoro devono fare i tecnici in poche ore per cambiare freq. ad una postazione?

grazie per i chiarimenti tecnici
 
febpro ha scritto:
visto la disponibilità di TECNICO RW

mi piacerebbe capire cosa succede nella giornata di Switch OFF

se una postazione trasmittente attualmente in analogico per es. sul 54 UHF deve passare al 45 UHF in DTT non è necessario riallineare antenne e finale?

ora rispetto ad una volta è più semplice?

altrimenti che lavoro devono fare i tecnici in poche ore per cambiare freq. ad una postazione?

grazie per i chiarimenti tecnici

Per i sistemi radianti d'antenna, generalmente non si fa nulla. Sono sistemi a larga banda, cioè se VHF possono coprire il range da ch E5 a E10 o da Ch E5 a E12. Se UHF le intere Bande IV/V, oppure raramente separatamente B.IV e B.V.

PER I CENTRI TRASMITTENTI (impianti che ricevono da Satellite o Ponte Radio):
Normalmente con il passaggio al digitale i vecchi tramettitori analogici non vengono più utilizzati (diversa tecnologia), quindi nella notte dello switch-off, si spegne il TX analogico sul Ch 54, si sposta il cavo d'antenna (anche tramite commutatore coassiale manuale o telecomandabile) sul nuovo TX digitale sul CH. 45 e poi si accende.
Se qualcuno ha già installato il trasmettitore dual cast (TX che può funzionare sia in analogico che in digitale), potrebbe anche fare il cambio canale nel momento dello switch-off, ma normalmente uno non rischia di incorrere in problemi e mette prima un trasmettitore provvisorio sul CH 54 analogico e poi accende quello sul 45 digitale gia settato.
Se uno si vuole avventurare nel cambio canale notturno, deve sostituire il filtro d'uscita (filtro passa canale posto dopo l'amplificatore finale e prima dell'uscita antenna), impostare il nuovo canale (normalmente da menu logica controllo TX), poi tarare livello potenza d'uscita (anche se i nuovi tx hanno un sistema automatico di taratura del livello corretto in funzione della frequenza) e infine tarare la precorrezione di linearità (distorsione) e il ritardo di gruppo (altro tipo di distorsione) (qualche TX lo fa in automatico perchè ha gia delle tabelle precaricate in base alla frequenza). Chiaro che cosi si fa un bel po' d'interruzione di servizio e il passaggio al digitale non è immediato. Qualcuno può evitare di installare il trasmettitore provvisorio e utilizza quello di riserva (dual cast). Infatti le maggiori emittenti hanno un TX preferenziale sempre in servizio e uno di riserva che entra in funzione in automatico nel caso di guasto del primo. Questo fa si che si valuti il rischio del guasto del TX preferenziale nei giorni precedenti allo S-O e di rimanere senza TX di riserva perchè ormai passato sull'altro canale.
In caso di switch over (passaggio in digitale sullo stesso canale) nei nuovi TX dual cast, basta premere un pulsante o fare un telecomando in remoto e passa da analogico a digitale. Cosa che avviene nei casi di qualche emittente che di giorno trasmette in analogico e di notte sperimentalmente in digitale.

Si può fare il passaggio da TX analogico a TX digitale o attivazione di un TX digitale prima assente, anche senza andare nella postazione (se medio/piccola) e quindi senza fare operazioni manuali per il passaggio dell'antenna. Bassa fare un filtro combinatore d'antenna con tanti ingressi quanti sono i TX analogici e digitali. I TX sia accesi che spenti saranno tutti collegati al sistema d'antenna, quindi con telecomando in remoto si spengono i TX analogici e si accendono quelli digitali.
Generalmente per gli impianti Medio/Grandi si preferisce essere presenti in postazione per verificare la buona riuscita del passaggio al digitale.

PER I PICCOLI RIPETITORI su rete MFN (Ricevono un canale, lo convertono in frequenza, lo amplificano e ne trasmettono un'altro).
Normalmente i vecchi ripetitori analogici non sono più utilizzabili. Generalmente in postazione si installano due nuovi ripetitori, uno preferenziale e uno di riserva con una logica di commutazione automatica. Si rischia (essendo un piccolo impianto "meno importante") e si configura il preferenziale in analogico e quello di riserva in digitale. Quindi per un breve periodo si rimane senza rip. analogico di riserva (poco male, la maggior parte non ce l'anno proprio). Nel momento dello switch-off il ripetitore analogico vede che non c'è più in ricezione il segnale analogico (sincronismi video), quello di riserva digitale riconosce il segnale digitale (anche il PID, identificativo di programma). La logica di commutazione quindi spegne il rip. analogico sul ch 54, commuta tramite un relè coassiale il cavo d'antenna TX sul rip. digitale sul ch.45 e poi lo accende. Dopo lo switch-off, si torna in impianto e si converte anche il rip. preferenziale, prima in analogico, in digitale e sul ch. 45.

Una volta con i vecchi trasmettitori era molto più laborioso fare un cambio canale, sia per i valvolari che per quelli a stato solido, bisognava risintonizzare e adattare ogni singolo stadio di conversione (frequenza) e di amplificazione. Ci voleva molto tempo. Ora come accennato prima, ci sono sistemi di sintonia, linearizzazione automatica, l'unica sintonizzazione manuale è quella del filtro di canale d'uscita..
Generalmente per i trasmettitori fino all'uscita del modulatore non serviva fare nulla, esso usciva a una frequenza intermedia, di solito 38,9 Mhz. Questa frequenza intermedia veniva convertita, alle frequenza di canale e poi amplificata e filtrata negli stadi successivi. Quindi il cambio canale poteva comportare la sostituzione di un quarzo e molteplici tarature. Se valvolare andava risintonizzata la cavità, tarato il filtro d'uscita, settati il livello di potenza d'uscita e la precorrezione delle distorsioni.
 
Ultima modifica:
TECNICO RW ha scritto:
Per i sistemi radianti d'antenna, generalmente non si fa nulla. Sono sistemi a larga banda, cioè se VHF possono coprire il range da ch E5 a E10 o da Ch E5 a E12. Se UHF le intere Bande IV/V, oppure raramente separatamente B.IV e B.V.

PER I CENTRI TRASMITTENTI (impianti che ricevono da Satellite o Ponte Radio):
Normalmente c......

ti ringrazio per la esauriente spiegazione

sicuramente ora le operazioni sono molto più facili

io ho ricordi degli anni 70 quando ho installato qualche ripetitore in FM dove bisognava tarare sia l'antenna adattandola sulla frequenza precisa di lavoro e il finale a valvole: tutta un'altra storia!!

ora mi sembra di capire che è solo un problema di pianificare in dettaglio la sequenza di operazioni da fare

mi domandavo infatti come le piccole emittenti provinciali (oltre che mettersi d'accordo tra loro) potessero sostenere simili interventi in così poco tempo!

grazie ancora
 
febpro ha scritto:
mi domandavo infatti come le piccole emittenti provinciali (oltre che mettersi d'accordo tra loro) potessero sostenere simili interventi in così poco tempo!

grazie ancora

Le piccole emittenti in base al loro budget e al personale a disposizione, riusciranno più o meno velocemente ad effetuare il passaggio. Forse per ci vorrà qualche giorno perchè si stabilizzi la rete.
Da considerare però che le piccole emittenti non hanno una diffusione capillare nelle valli, quindi meno postazioni e minore attività.
 
Ultima modifica:
TECNICO RW ha scritto:
Le piccole emittenti in base al loro budget e al personale a disposizione, riusciranno più o meno velocemente ad effetuare il passaggio. Forse per ci vorrà qualche giorno perchè si stabilizzi la rete.
Da considerare però che le piccole emittenti non hanno una diffusione capillare nelle valli, quindi meno postazioni e minore attività.
Molte switcheranno giorni o settimane prima per praticità.
 
salute ha scritto:
Molte switcheranno giorni o settimane prima per praticità.

Impossibile! Come fanno ad accendere prima sul nuovo canale assegnato se fino alla data/ora dello switch off c'è un'altra emittente?
Non possono neanche passare dopo di tale data. Devono per legge spegnere entro le ore 10 del mattino il vecchio canale analogico (switch-off), poi accenderanno appena potranno (anche subìto) il servizio in digitale sul nuovo canale assegnato. Non possono spegnere dopo di tale ora altrimenti l'emittente che le viene assegnato quel canale non può far servizio.
 
TECNICO RW ha scritto:
Impossibile! Come fanno ad accendere prima sul nuovo canale assegnato se fino alla data/ora dello switch off c'è un'altra emittente?
Non possono neanche passare dopo di tale data. Devono per legge spegnere entro le ore 10 del mattino il vecchio canale analogico (switch-off), poi accenderanno appena potranno (anche subìto) il servizio in digitale sul nuovo canale assegnato. Non possono spegnere dopo di tale ora altrimenti l'emittente che le viene assegnato quel canale non può far servizio.
Intendevo sulla stessa frequenza che utilizzano adesso per l'analogico come ha fatto antenna 3 per esempio. Poi al momento opportuno cambiano frequenza.Penso che poco prima dell'estate o a settembre ci saranno parecchi spegnimenti delle locali.
 
Io invece sono più portato a pensare che prima dello switch off in questa zona non si assisterà a dei "pre-switch" di massa come è avvenuto nel Lazio o nel Piemonte.
E vi spiego perché.
Nel Veneto Orientale non ci sarà nessuno switch over, quindi nessuna conversione di RAI 2 in RAI Mux A, pertanto in digitale l'offerta dei canali nazionali, sino a switch off compiuto, non sarà completa (mancano proprio RAI 1, 2 e 3... E pure 4!).
Se ne decuce che chi possiede un decoder DTT o un TV DTT con sintonizzatore NON ibrido, non avrà mai la possibilità di seguire l'offerta nazionale al completo su unica piattaforma, almeno non prima che anche le tre RAI siano disponibili in DTT.
Di conseguenza, sino al momento dello switch off, difficilmente sarà possible che qualcuno adotti il digitale terrestre come fonte esclusiva (e tantomeno definitiva) per vedere la TV, visto che mancano proprio le tre RAI continuando per lo più a seguire il tutto in modalità analogica.
In tale contesto, dubito che i vari gestori televisivi locali anticipino i tempi dello switch passando alla modalità solo digitale (anche se su frequenze non definitive). :icon_rolleyes:
 
AG-BRASC ha scritto:
Io invece sono più portato a pensare che prima dello switch off in questa zona non si assisterà a dei "pre-switch" di massa come è avvenuto nel Lazio o nel Piemonte.
E vi spiego perché.
Nel Veneto Orientale non ci sarà nessuno switch over, quindi nessuna conversione di RAI 2 in RAI Mux A, pertanto in digitale l'offerta dei canali nazionali, sino a switch off compiuto, non sarà completa (mancano proprio RAI 1, 2 e 3... E pure 4!).
Si questo è vero ma solo in parte. Nel senso che chi come me sta nella parte orientale del veneto quindi nella linea Caorle- San Dona-Oderzo Conegliano verso est e quindi coperti dalla postazione di Piancavallo abbiamo gia tutti i mux nazionali (compreso il mux A della rai). Poi per quello che vedo ormai tre famiglie su quattro hanno gia almeno un decoder e infine quando propongo le due versioni di antenne una per l'analogico e digitale e una giusta per il dopo switch off (la differenza sta nel risparmio di un'antenna 4° banda con la perdita di rai2 e rai 3 analogici e basta) la gente sceglie la seconda quindi e gia nell'era digitale.
Quindi per noi lo switch delle locali potrebbe avvenire anche subito.
 
AG-BRASC ha scritto:
Nel Veneto Orientale non ci sarà nessuno switch over, quindi nessuna conversione di RAI 2 in RAI Mux A, pertanto in digitale l'offerta dei canali nazionali, sino a switch off compiuto, non sarà completa (mancano proprio RAI 1, 2 e 3... E pure 4!).
Se ne decuce che chi possiede un decoder DTT o un TV DTT con sintonizzatore NON ibrido, non avrà mai la possibilità di seguire l'offerta nazionale al completo su unica piattaforma, almeno non prima che anche le tre RAI siano disponibili in DTT.

Più semplicemente, IMO, la "massa" fin quando non sarà messa di fronte all'assenza vera e propria dei canali analogici non si muoverà affatto e in mancanza di uno switch over...

Da un punto di vista degli ascolti la situazione ibrida post switch over è una vera piaga per le emittenti locali.

Comunque, anche in Lombardia, dopo aver fatto un giro di contatti, molte locali mi hanno chiaramente risposto che non passeranno prima di settembre.

Insomma, chi è già passato, è passato, e chi non lo ha ancora fatto lo farà al momento dello switch off.
 
L_Rogue ha scritto:
Più semplicemente, IMO, la "massa" fin quando non sarà messa di fronte all'assenza vera e propria dei canali analogici non si muoverà affatto e in mancanza di uno switch over...
Appunto. ;)

L_Rogue ha scritto:
Da un punto di vista degli ascolti la situazione ibrida post switch over è una vera piaga per le emittenti locali.
Mah, se posso dire, nei bacini di Roma e Latina (che poi ricevendo entrambi anche da Monte Cavo vengono ad essere molto simili) dopo lo switch over la maggior parte dei segnali delle locali, specie di chi aveva più di una frequenza a disposizione nel bacino, non hanno avuto difficoltà a passare del tutto al digitale (almeno, per i segnali da Monte Cavo).
Però è anche vero che nel nostro contesto tutta la "massa" di utenti è transitata al sistema digitale già allo switch over per ricevere l'offerta nazionale (che da noi è stata subito resa disponibile da tutti i siti pertinenti, ovvero, Mux A e B presenti, dopo lo switch over, sia da Monte Mario che da Monte Cavo, più il Mux A anche da Velletri).


L_Rogue ha scritto:
Comunque, anche in Lombardia, dopo aver fatto un giro di contatti, molte locali mi hanno chiaramente risposto che non passeranno prima di settembre.
Anche qui... Bisogna vedere al dunque, dopo lo switch over, il tipo di riscontri che avranno in termini di ascolti. In sostanza chi riceve da Milano, Penice e Valcava si troverà in una situazione pressoché identica a quella in cui ci trovammo noi dopo lo switch over del Lazio (16/06/09). :icon_cool:
 
salute ha scritto:
Intendevo sulla stessa frequenza che utilizzano adesso per l'analogico come ha fatto antenna 3 per esempio. Poi al momento opportuno cambiano frequenza.Penso che poco prima dell'estate o a settembre ci saranno parecchi spegnimenti delle locali.

Io invece sono portato a pensare che la situazione del DTT in Veneto rimarrà più o meno immutata fino a qualche giorno prima dello switch-off. E il giorno fatidico sarà l'apocalisse, con i centralini intasati dalle telefonate di telespettatori sbraitanti che non vedono più nulla e non ne capiscono il motivo :D
 
AG-BRASC ha scritto:
Io invece sono più portato a pensare che prima dello switch off in questa zona non si assisterà a dei "pre-switch" di massa [...] perché [...] nel Veneto Orientale non ci sarà [...] nessuna conversione di RAI 2 in RAI Mux A, pertanto in digitale l'offerta dei canali nazionali [...] non sarà completa.

Stra-quoto :D
 
xyz ha scritto:
Io invece sono portato a pensare che la situazione del DTT in Veneto rimarrà più o meno immutata fino a qualche giorno prima dello switch-off. E il giorno fatidico sarà l'apocalisse, con i centralini intasati dalle telefonate di telespettatori sbraitanti che non vedono più nulla e non ne capiscono il motivo :D
Già mi immagiono qualcuno dei miei parenti in quel di Crespano del Grappa... "Vara ti... Che 'go dovuo spendar un mucio de schei par comprar 'sto sacranon de televisor che non se vede nient'!" :5eek: :D
 
Stato
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