aristocle ha scritto:
Bisognerebbe vedere in che limite è stata sanata e se veramente rimarrà quella postazione. Certo che se le potenze fossero entro i limiti di legge sarebbe perfetto per diffondere i segnali principali a Roma e dintorni, ma dal momento che arrivano a 70/80km se non di più con un trasmettitore posto ad un'altezza di meno di 150 metri..
Lavoro nell'ambiente, e da quel che so la situazione dell'inquinamento radioelettrico al momento risulta risolta (l'effettivo problema era costituito comunque dagli impianti presenti sul tetto dell'Hotel Hilton e da quelli di Parco Mellini, vicino allo Zodiaco e all'Osservatorio. Impianti tutti rimossi/delocalizzati).
Per i termini di legge, bisogna vedere cosa si intende. Ovvero, se ci si riferisce al livello massimo di irradiazione sui centri abitati più vicini oppure se ci si riferisce al rispetto dei parametri tecnici ufficilamente censiti. Diciamo che attualmente si tiene conto di entrambe le cose, facendo in modo che nessuno di questi due insindacabili limiti venga superato, grazie anche al suipporto di opportuni calcoli e progetti.
Un esempio, detto in soldoni per semplificare: se un impianto è censito con 1000 Watt di potenza e 4 antenne trasmittenti aventi una quota di 20 metri dal suolo, è assai facile che eventuali edifici posti a distanze brevi (diciamo un 100-200 mt.) e a quota analoga o poco inferiore siano sottoposti a campi elettromagnetici che vadano ben oltre i parametri considerati non nocivi.
Perciò per l'impianto inquinante si potranno adottare diverse soluzioni alternative (ne cito un paio):
- trasferimento presso sito limitrofo su traliccio a quota molto più alta, con eventuale riduzione della potenza del finale, qualora dai calcoli di cui sopra emerga che l'innalzamento aumenti l'area di copertura
- oltre al già citato innalzamento, eventuale riprogettazione del sistema d'antenne (ad es. tipologia, posizionamenti/sfasamenti sul proprio asse, calcolo della lunghezza dei cavi di collegamento...) qualora la quota più alta raggiunga aree sino a quel momento non servite e dove si potrebbero arrecare turbative (interferenze) o eccessiva irradiazione nei confronti di terzi soggetti.
- trasferimento presso tutt'altro sito purché ricadente nello stesso bacino d'utenza (soluzione scelta di solito più che altro gli impianti radiofonici).
aristocle ha scritto:
Riguardo a monte Mario c'è da notare intanto che Tele A+ sul 33 sembra ora trasmettere dal santuario della Mad. del tufo a M.Cavo (così dicono). Un primo trasferimento?
Non ti so dire il tipo di scelta, analisi o autorizzazione che abbia portato l'impianto di Tele A+ a Monte Cavo. Posso solo confermare che ora trasmette da lì.
aristocle ha scritto:
Riguardo a Monte Cavo [...] Speriamo allora che spostino tutto sulla vetta accorpando in pochi tralicci, anche in vista di un miglioramento estetico..
Non è da escludere che si faccia proprio così. Del resto è ciò che si è fatto o si sta tentando di fare in diverse altre postazioni in giro per l'Italia a vasta area di copertura.
PS: per Monte Cavo, che ora come ora pare un puntaspilli, il massimo del miglioramento estetico sarebbe un solo grande traliccio tra Costarelle e la vetta che, per prospettiva, visto dalle località sottostanti tipo Grottaferrata, Ciampino, Marino, ecc., non "sbuchi" oltre la vetta, ma che sia in grado di raggiungere ugualmente le zone attualmente servite dell'Agro Pontino, per gli impianti che già fanno servizio in quella direzione. In teoria, conoscendo l'orografia della vetta e le zone immediatamente circostanti, non credo che sia irrealizzabile.