Nel 2030 potrebbe accadere anche che la tv sarà soltanto via cavo, ma quello è un altro discorso.
Il codec H.265, se non sarà nel 2022, per me lo sarà poco dopo.
Il DTT (così come la TV in generale) rispetto a qualche anno fa ha già cominciato a ridimensionarsi. Molti canali erano partiti spinti dall'effetto novità, poi hanno dovuto fare i conti con la realtà e hanno dovuto chiudere o cambiare obiettivi (modificando palinsesto o cambiando proprio piattaforma passando sul satellite con Sky).
Molte di queste tv di televendite (che vengono comunque da realtà che inizialmente erano locali e si sono poi espanse in nazionale) nascono per bilanciare quel vuoto lasciato da precedenti canali e anche per bilanciare domanda-offerta di capacità trasmissiva sottoutilizzata (basta vedere Rete A2, che fino all'entrata del gruppo Gold Tv aveva disponibilità per almeno 2/3 della banda del mux, mentre ora il mux è pieno... lo stesso vale per altri mux locali e anche per l'ex Tivuitalia).
Eventuali avanzamenti tecnologici (come un cambio di compressione) hanno senso se c'è oggettiva necessità e convenienza nel farlo (lato broadcaster e lato utente). Forzare anzitempo ad un avanzamento, oltre ad essere sconveniente dal punto di vista puramente economico (soprattutto lato utente, quando le tv coinvolte sono più di una), porta a generare nuovamente capacità trasmissiva eccedente che poi è difficile piazzare sul mercato (se non ad ulteriori canali di televendite). Quello che invece serve in questo momento è una razionalizzazione dell'intero settore... un taglio dei simulcast (avendo a disposizione solo la versione HD), un taglio di alcuni canali non fondamentali (che possono confluire in altri, rafforzandone il palinsesto), un taglio di pseudo tematici locali (imposti) mai veramente partiti e focalizzazione sul territorio (un canale locale ha senso se è visibile nella sua zona... essere regionale o interregionale lascia il tempo che trova e anche il telespettatore ha poco interesse a seguirlo) può solo far bene a chi trasmette (che può risparmiare) e chi vede (che ha un prodotto qualitativamente migliore a livello di immagine e di programmi).
Nel momento in cui ci dovesse poi essere una convenienza (parco installato e richiesta di banda) e mutate esigenze (che per ora non ci sono), nulla vieta di adottare progressivamente altri sistemi (affiancandoli a quelli già in uso e nel tempo sostituirli man mano fino ad arrivare ai canali generalisti). Come già detto in altri interventi (parlando da ingegnere), deve essere la tecnologia al servizio delle persone... e non le persone al servizio della tecnologia (altrimenti è un continuo rincorrere che si rivela essere nemmeno necessario alle proprie reali esigenze). Neanche la storiella di tutto in HD e a tutti i costi (anche per canali che non hanno senso di essere in HD) regge. Se in parte è vero che non c'è spazio per avere tutti i canali esistenti in HD (anche le televendite???), è anche vero che non c'è nemmeno la volontà, le risorse (la banda ha un costo... anche quando la capacità trasmissiva aumenta) e la necessità/richiesta di farlo (semplice upscaling, scarso interesse da parte di pubblico/inserzionisti, utilità nulla)... e questo lo si riscontra anche adesso (se alcuni canali non sono in HD nemmeno sul satellite, dove la banda non manca di certo, un motivo ci sarà pure)...