Le parti della legge di stabilità 2011 che riguardano la televisione e il DTT

Il 5X1000 e' una frazione delle tasse dovute che un contribuente deve pagare annualmente, non e' una somma che si versa in piu' di quanto si dovrebbe dare allo Stato.
Se invece fosse stata un'aggiunta volontaristica, per un contribuente sarebbe stato piu' immediato e sicuro fare direttamente una donazione o della beneficenza che passare attraverso lo Stato...;)

Analogamente all'8X1000, quindi se il contribuente sceglie un beneficiario, quella frazione delle tasse verra' (teoricamente) versata al destinatario.
Se non sceglie nessuno, tutte le tasse versate restano allo Stato (come d'altronde succedeva prima che fossero introdotte queste possibilita').
 
credo sia opportuno tornare all'argomento del topic (sopravvivenza tv locali), per non rischiare di degenerare completamente fuori tema.
;)
 
Insomma, la di la delle interpretazioni formali, la verità è che del 5x1000 destinato dal cittadino alle organizzazioni benefiche solo una parte arriva a destinazione (400ml di eur fino ad oggi e solo 100, forse, dalla finanziaria 2010, ammesso che vengano concessi i finanziamenti alle TV private attraverso appunto il 5x1000)
Il punto su cui ci si deve concentrare è questo...
;)


Flask ha scritto:
Non sono per nulla pratico di queste faccende però penso che riguardo il 5x1000 sia come dice yoda. Se i soldi del 5x1000 sono del contribuente come dice tuner, vuol dire che scegliendo di non darli a nessuno li recupera e vengono rimborsati. Se non dandoli a nessuno vanno comunque allo stato è come se al cittadino fosse data solo la scelta di decidere a chi lo stato darà un contributo. Servirebbe un commercialista per fare chiarezza :)
 
Il problema di fondo è che i mln di euro che "vorrebbero" togliere alle Tv locali (ancora tutto da decidere), servirebbero per coprire i tagli
previsti in altri settori, che evidentemente sono ritenuti più importanti.
quindi il mio intervento era per evidenziare che, fino a prova contraria, non c'è sotto nessun piano per eliminare le tv locali...;),
ma come spesso avviene in questi casi...tolgono da una parte perché gli serve dall'altra...:icon_redface:
 
Il problema è che la coperta in Italia è sempre troppo corta. Però è anche vero che molte tv locali non meriterebbero neanche l'ombra di un contributo. Non so nelle altre regioni ma da me le locali che si salvano sono meno di 10 su oltre 150 canali (e non ho contato i doppioni che affollano la lcn). Quindi sono contrario a dei tagli drastici perché leverebbero linfa a quelle realtà produttive, ma sono a favore di una distribuzione più efficiente e mirata dei contributi. Prima cosa niente contributi a chi non produce programmi di rilevanza per la comunità locale. Ecco che il problema sparirebbe perché 1 tv su 20 fa davvero servizio "pubblico".
 
Flask ha scritto:
Prima cosa niente contributi a chi non produce programmi di rilevanza per la comunità locale. Ecco che il problema sparirebbe perché 1 tv su 20 fa davvero servizio "pubblico".
quoto. Anche perchè le tv che fanno contenuti sono anche quelle che hanno parecchie persone che ci lavorano, quindi mi sembra giusto sovvenzionare maggiormente queste. Quelle che vivono con un omino che passa tutta la giornata passando da un canale satellitare di cartomanti, poi a quello di lottologi, e poi e poi... Possono andare tranquillamente al macero, senza lasciare nostalgia a nessuno...
 
Ieri è stata approvata dal Senato la "legge di stabilità" (già "legge finanziaria") per il 2011. Per quel che ne so, non sono state apportate modifiche rispetto al testo approvato alla Camera, perciò ecco qui le parti che interessano di più la televisione e il DTT:

8. Entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avvia le procedure per l'assegnazione di diritti d'uso di frequenze radioelettriche da destinare a servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda con l'utilizzo della banda 790-862 MHz e di altre risorse eventualmente disponibili, conformemente a quanto previsto dal codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259. In coerenza con la normativa dell'Unione europea, il Ministro dello sviluppo economico fissa la data per l'assegnazione delle frequenze della banda 790-862 MHz e delle altre risorse eventualmente disponibili ai servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda. La liberazione delle frequenze di cui al primo periodo per essere destinate ai servizi di comunicazione elettronica mobili in larga banda deve comunque avere luogo entro e non oltre il 31 dicembre 2012. Il Ministero dello sviluppo economico può sostituire le frequenze già assegnate nella banda 790-862 MHz con quelle liberate ai sensi delle disposizioni dei commi da 9 a 12 o altrimenti disponibili. Il piano nazionale di ripartizione delle frequenze e il piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive sono adeguati alle disposizioni del presente comma.

9. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definiti i criteri e le modalità per l'attribuzione di misure economiche di natura compensativa, a valere sugli introiti della gara di cui al comma 8, per una percentuale pari al 10 per cento degli introiti della gara stessa e comunque per un importo non eccedente 240 milioni di euro, finalizzate a promuovere un uso più efficiente dello spettro attualmente destinato alla diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale. A tal fine, la predetta percentuale di introiti è iscritta in un apposito fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.

10. Prima della data stabilita per la definitiva cessazione delle trasmissioni televisive in tecnica analogica, ai sensi dell'articolo 2-bis, comma 5, primo periodo, del decreto-legge 23 gennaio 2001, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 marzo 2001, n. 66, e successive modificazioni, il Ministero dello sviluppo economico provvede alla definitiva assegnazione dei diritti d'uso del radiospettro, anche mediante la trasformazione del rilascio provvisorio in assegnazione definitiva dei diritti d'uso, e rilascia i relativi titoli abilitativi conformemente ai criteri previsti dall'articolo 15, comma 1, del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e successive modificazioni, e dall'articolo 8-novies del decreto-legge 8 aprile 2008, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2008, n. 101, e successive modificazioni. Successivamente all'assegnazione di cui al precedente periodo, i soggetti privi del necessario titolo abilitativo si astengono dal compiere atti che comportino l'utilizzo delle radiofrequenze o che siano suscettibili di interferire con il legittimo uso delle stesse da parte di terzi. In caso di violazione di tale obbligo o di indebita occupazione delle radiofrequenze da parte di soggetti operanti in tecnica analogica o digitale, si applicano gli articoli 97 e 98 del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259, e successive modificazioni. L'attivazione, anche su reti SFN, di impianti non preventivamente autorizzati dal Ministero dello sviluppo economico comporta, ferma restando la disattivazione dell'impianto illecitamente attivato, la sospensione temporanea del diritto d'uso da un minimo di tre mesi a un massimo di un anno e, in caso di recidiva entro tre anni, la revoca del medesimo diritto d'uso.

11. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministero dello sviluppo economico e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell'ambito delle rispettive competenze, fissano gli ulteriori obblighi dei titolari dei diritti d'uso delle radiofrequenze destinate alla diffusione di servizi di media audiovisivi, ai fini di un uso più efficiente dello spettro e della valorizzazione e promozione delle culture regionali o locali. Il mancato rispetto degli obblighi stabiliti ai sensi del presente comma comporta l'applicazione delle sanzioni di cui all'articolo 52, comma 3, del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Il Ministero dello sviluppo economico acquisisce il diritto di disporre dei diritti d'uso sulle radiofrequenze precedentemente assegnate.

12. In caso di trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale privi del necessario titolo abilitativo, al soggetto che ne ha la responsabilità editoriale si applicano le sanzioni amministrative pecuniarie previste dall'articolo 98, comma 2, del codice delle comunicazioni elettroniche, di cui al decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259. L'operatore di rete che ospita nel proprio blocco di diffusione un fornitore di servizi di media audiovisivi privo di titolo abilitativo è soggetto alla sospensione o alla revoca dell'utilizzo della risorsa assegnata con il diritto d'uso.

13. Dall'attuazione dei commi da 8 a 12 derivano proventi stimati non inferiori a 2.400 milioni di euro. Le procedure di assegnazione devono concludersi in termini tali da assicurare che gli introiti dell'assegnazione siano versati all'entrata del bilancio dello Stato entro il 30 settembre 2011. Nel caso in cui, in sede di attuazione del presente comma, si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alla previsione, ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il Ministro dell'economia e delle finanze provvede, con proprio decreto, alla riduzione lineare, fino alla concorrenza dello scostamento finanziario riscontrato, delle dotazioni finanziarie, iscritte a legislazione vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della citata legge n. 196 del 2009, delle missioni di spesa di ciascun Ministero. Dalle predette riduzioni sono esclusi il Fondo ordinario delle università, nonché le risorse destinate alla ricerca e al finanziamento del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. Eventuali maggiori entrate accertate rispetto alla stima di cui al presente comma sono riassegnate nello stesso anno al Ministero dello sviluppo economico per misure di sostegno al settore da definire con apposito decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze.

Attenzione specialmente alla prima frase del comma 11 per gli "ulteriori obblighi" per le locali, perché IMO, ne vedremo delle belle. :icon_rolleyes:
 
Ultima modifica:
L_Rogue ha scritto:
IMO, ne vedremo delle belle. :icon_rolleyes:

Ma IMHO soprattutto gli aspiranti autori di webradio e web-tv ne vedranno delle belle da questo governo...
 
Che grandissima stronzata vorrebbero fare....
(secondo me non va in porto in quella versione)
Rai e mediaset hanno frequenze per il dvb-h inutilizzate,
vedevo che la Rai sulla carta ha in molte zone frequenze per dvb-h che non sta usando..
(nel mio caso ho letto Maddalena can. 11 Vhf - Rai Dvb-h assegnata, non attivata)
aggiungendo un dvb-h di Mediaset
il dvb-h di Tim
il dvb-h di Vodafone
(potenzialmente) il dvb-d della 3...
fà 5 frequenze papabili abolendo la neccesità di sfrattare le tv locali
dalle frequenze 61-69 appena assegnate.
 
Eterix sbagliato Tim ( che fra l'altro ha mollato il Dvb-H ) e Vodafone sono sul 37 di Mediaset quindi la frequenza liberata sarebbe una e non due. :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:

Per il resto credo che sia giusto quello che dici ma c'è un però ...pare che potrebbero essere convertite al Dvb-t2 .
C'è anche questa possibilità. ;) :D :D :D
 
stefio ha scritto:
Eterix sbagliato Tim ( che fra l'altro ha mollato il Dvb-H ) e Vodafone sono sul 37 di Mediaset quindi la frequenza liberata sarebbe una e non due. :eusa_naughty: :eusa_naughty: :eusa_naughty:

Per il resto credo che sia giusto quello che dici ma c'è un però ...pare che potrebbero essere convertite al Dvb-t2 .
C'è anche questa possibilità. ;) :D :D :D

Attenzione però che la legge dice "banda 790-862 MHz e di altre risorse eventualmente disponibili" e non "o".

Se si libera qualcosa, legge alla mano, va al wireless mobile.
 
Non sanno quello che stanno per fare...Tocchino le locali sulle frequenze assegnate: succederà la fine del mondo...
Usino le frequenze del beauty-contest a sto punto e non se ne parla più...
 
EteriX ha scritto:
Non sanno quello che stanno per fare...Tocchino le locali sulle frequenze assegnate: succederà la fine del mondo...

Le concessioni attuali sono tutte provvisorie. Al massimo possono ricorrere al TAR come hanno fatto ora. E di cosa ti vai a lamentare se l'avviamento TV te lo pagano 240 milioni di euro?
 
L_Rogue ha scritto:
Le concessioni attuali sono tutte provvisorie. Al massimo possono ricorrere al TAR come hanno fatto ora. E di cosa ti vai a lamentare se l'avviamento TV te lo pagano 240 milioni di euro?
non ho letto di nessuna tv assegnataria di quelle frequenze allettata dalla prospettiva di ricevere un indennizzo per andarsene...non penso ce ne siano, tranne forse alcune piccoline....
 
EteriX ha scritto:
Non sanno quello che stanno per fare...Tocchino le locali sulle frequenze assegnate: succederà la fine del mondo...
Le TV locali, colpevolemente disinformate e vergognosamente succubi e passive di DGTVi non hanno detto niente quando molto tempo fa si e' cominciato a parlare di piano nazionale di assegnazione delle frequenze ed hanno lasciato che le TV nazionali fagocitassero tutte le frequenze "sicure"...

Erano anni che si sapeva della destinazione d'uso dei canali 61-69 UHF, dato che era gia' stato definito come prossimo standard internazionale!:evil5:

E infatti nessun altro paese ha switchato sui canali 61-69.

Solo adesso FRT e Aeranti-Corallo sono uscite dal DGTVi:eusa_wall:, ormai e' troppo tardi e le TV locali si dovranno accontentare dei rimborsi previsti e poi si riarrangeranno tra di loro.;)

La banda larga mobile e' il futuro ed uno strumento irrinunciabile per avere un paese alla pari degli altri sviluppati, ed e' sicuramente piu' utile di qualche canale di televendite, maghi, lotto e hot-line!

Le TV locali dovevano farsi sentire prima, "chi e' causa del suo mal pianga se stesso"...;)
 
Una curiosità a proposito dei rimborsi per le tv ex 61 - 69 ... questo rimborso a chi toccherà a tutte le tv presenti su tali frequenze - assegnatarie di Mux e fornitori di contenuti - o solo alle assegnatarie e quindi quelle ospitate lo prenderanno a quel posto ??? :eusa_think: :eusa_think: :eusa_think: Qualcuno lo sa ??? ;)
 
Io lo ripeto: E' una vergogna... si toglie ancora di piu voce a chi voce non ha.
 
eragon ha scritto:
Le TV locali, colpevolemente disinformate e vergognosamente succubi e passive di DGTVi non hanno detto niente quando molto tempo fa si e' cominciato a parlare di piano nazionale di assegnazione delle frequenze ed hanno lasciato che le TV nazionali fagocitassero tutte le frequenze "sicure"...

Erano anni che si sapeva della destinazione d'uso dei canali 61-69 UHF, dato che era gia' stato definito come prossimo standard internazionale!:evil5:

E infatti nessun altro paese ha switchato sui canali 61-69.

Solo adesso FRT e Aeranti-Corallo sono uscite dal DGTVi:eusa_wall:, ormai e' troppo tardi e le TV locali si dovranno accontentare dei rimborsi previsti e poi si riarrangeranno tra di loro.;)

La banda larga mobile e' il futuro ed uno strumento irrinunciabile per avere un paese alla pari degli altri sviluppati, ed e' sicuramente piu' utile di qualche canale di televendite, maghi, lotto e hot-line!

Le TV locali dovevano farsi sentire prima, "chi e' causa del suo mal pianga se stesso"...;)

Impossibile...non ci credo... non spegneranno...se spegnessero dove le collocherebbero?
(le altre frequenze sono state tutte assegnate)
Io penso che i canali dal 61 al 69 saranno occupati da altri servizi solamente nelle località dove tali frequenze sono di già occupate.
Il governo o il ministero possono dire quello che vogliono compreso inventare storie campate per aria...
 
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