80revival ha scritto:
Quello di 7Gold Plus è il più forte tra quelli che si ricevono a Trieste da ripetitori veneti o friulani, è stabile in molte zone di Trieste.
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- Creatore Discussione maskuba
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Quello di 7Gold Plus è il più forte tra quelli che si ricevono a Trieste da ripetitori veneti o friulani, è stabile in molte zone di Trieste.
Il mux di La10 con Reteveneta a Udine (dal Piancavallo) arriva molto debole, forse è il più debole che arriva qui, tanto che se gli amplificatori sono "tirati su" poco neanche si riceve.ZWOBOT ha scritto:
Io lo vedo ma è davvero al limite con frequenti squadrettamenti.
Sono dispiaciuto per Telequattro che qualche volta seguivo per sapere cosa succedeva a Trieste.
Mi chiedo, dato l'accordo con reteVeneta ed i (dolorosi) tagli al personale se per caso ultimamente navigasse in acque poco felici dal punto di vista economico, qualcuno lo sa?
Ciao
Masbi210
Digital-Forum Senior
Cambiamenti di oggi nel mux 7 Gold Plus:ZWOBOT ha scritto:
Sono partite le trasmissioni di Canale 77, nel pomeriggio televendite, ora il TGR cioè il vecchio TG veneto di Teleregione; il canale compare due volte nel mux ma con gli stessi PID video e audio, ha sostituito 7 Gold Plus con posizione LCN 77 e inoltre continua a occupare la stessa posizione senza LCN dei giorni scorsi;
Inoltre, 7 Gold Plus ha sostituito 7 Gold Plus +1 il quale non viene più trasmesso; la posizione LCN rimane la 613 che aveva quest'ultima emittente.
Masbi210
Digital-Forum Senior
La posizione LCN 18 di Reteveneta è quella assegnata per il Veneto, nella nostra regione è occupata "abusivamente" in quanto il 18 è assegnato a Telemare di Gorizia.80revival ha scritto:No Serreb a Trieste Reteveneta non si è mai vista...ma come dice Zwobot non è detto che non arrivi sul mux di Tele4,e magari coprire il buco LCN 18 come già fa nel resto della regione dove si vede sul mux La10 CH.68...Abbiamo sempre detto che le nostre locali per sopravvivere dovevano consorziarsi tra di loro magari in un'unica frequenza...certo non pensavo a questo per Tele4
In teoria si potrebbe riutilizzare la numerazione 18 in altre province, senza sovrapporsi a Telemare, ma non in questo caso: se, come sembra logico, Reteveneta comparirà nel mux di Telequattro lo farà anche a Gorizia e se usasse il 18 si sovraporrebbe a quello di Telemare, quindi non si può.
Infine, non credo che l'attuale collocazione di Reteveneta nel mux La 10 dia fastidio a Telemare a Gorizia, dato che il segnale già fatica ad arrivare a Udine, come testimoniato da mauruczko, addirittura arriva debole anche a casa mia (che pure è molto più vicina al ripetitore del Col Gajardin - e non vado a girare l'antenna solo per loro!)
Ma vi rendete conto di cosa ci è rimasto come editori regionali? La gestione di Telequattro va in mani venete, la proprietà di Telefriuli mi sembra sia già fuori regione (se non mi sbaglio dovrebbe essere del gruppo Caltagirone), Free è veneta (fa parte del gruppo di Antenna 3), di editori originari della nostra regione rimane solo il gruppo Telepordenone (trascurando le emittenti più piccole)
Joe Antenna
Digital-Forum Senior Plus
Anch’io mi chiedo quale senso abbiano queste microemittenti se non l’evidente fatto di disturbarsi una con l’altra e, a volte, interferire con i network nazionali. Catturano sì e no qualche zero-virgola di share rischiando seriamente di farsi male.
L’incessante calo di valore della stessa semimonopolista Mediaset, nonostante le decine di canali a disposizione e miliardi di entrate pubblicitarie, fa riflettere. La verità è che sulle frequenze del DTT si sta facendo trading nella vana speranza che le quotazioni dell’offerta aumentino. Uno specialista del settore è l’editore di Canale Italia.
L’incessante calo di valore della stessa semimonopolista Mediaset, nonostante le decine di canali a disposizione e miliardi di entrate pubblicitarie, fa riflettere. La verità è che sulle frequenze del DTT si sta facendo trading nella vana speranza che le quotazioni dell’offerta aumentino. Uno specialista del settore è l’editore di Canale Italia.
Giusta osservazione, alla quale aggiungo solo...che tristezzaMasbi210 ha scritto:Ma vi rendete conto di cosa ci è rimasto come editori regionali? La gestione di Telequattro va in mani venete, la proprietà di Telefriuli mi sembra sia già fuori regione (se non mi sbaglio dovrebbe essere del gruppo Caltagirone), Free è veneta (fa parte del gruppo di Antenna 3), di editori originari della nostra regione rimane solo il gruppo Telepordenone (trascurando le emittenti più piccole)
Tanti auguri di buon anno nuovo a tutti!!
Ciao
Joe Antenna
Digital-Forum Senior Plus
Una foto ad alta risoluzione con il “LumaCuore della Castaldia”, a sinistra i tralicci dei potenti trasmettitori TV che servono la pianura friulana e parte del Veneto orientale. Più sopra, in direzione Piancavallo, il monte Cavallo con la cima Manera.
“Il bene avanza a passo di lumaca” – Mahatma Gandhi
Auguri a tutti!
Sono stato a Barcola col portatile per vedere la situazione.
In pratica schermo totale per Conconello, non entra nemmeno la Rai.
Si ricevono invece i mux trasmessi da Muggia ed un paio dal Friuli (7Gold Plus sul 46 e Reteveneta sul 68).
Così ho potuto verificare che da Muggia sul 22 viene effettivamente trasmesso il mux Canale 6, che è diverso dal mux TVM (trasmesso da Conconello sempre sul 22
).
Il mux TVM contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e Canale 6 HD, oltre ad una schermata rossa (però priva di SID e quindi non sintonizzabile coi ricevitori).
Il mux Canale 6 invece contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e la medesima schermata rossa, però sintonizzabile ed identificata "Program 4".
In pratica schermo totale per Conconello, non entra nemmeno la Rai.
Si ricevono invece i mux trasmessi da Muggia ed un paio dal Friuli (7Gold Plus sul 46 e Reteveneta sul 68).
Così ho potuto verificare che da Muggia sul 22 viene effettivamente trasmesso il mux Canale 6, che è diverso dal mux TVM (trasmesso da Conconello sempre sul 22
).Il mux TVM contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e Canale 6 HD, oltre ad una schermata rossa (però priva di SID e quindi non sintonizzabile coi ricevitori).
Il mux Canale 6 invece contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e la medesima schermata rossa, però sintonizzabile ed identificata "Program 4".
ZWOBOT ha scritto:Sono stato a Barcola col portatile per vedere la situazione.
In pratica schermo totale per Conconello, non entra nemmeno la Rai.
Si ricevono invece i mux trasmessi da Muggia ed un paio dal Friuli (7Gold Plus sul 46 e Reteveneta sul 68).
Così ho potuto verificare che da Muggia sul 22 viene effettivamente trasmesso il mux Canale 6, che è diverso dal mux TVM (trasmesso da Conconello sempre sul 22
Il mux TVM contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e Canale 6 HD, oltre ad una schermata rossa (però priva di SID e quindi non sintonizzabile coi ricevitori).
Il mux Canale 6 invece contiene TVM, Canale 6, Trieste Oggi e la medesima schermata rossa, però sintonizzabile ed identificata "Program 4".
Questo può dare problemi di SFN come riscontro io ultimamente?Auguroni a te e tutti i forumisti:hat20:
80revival ha scritto:
Certo, dà problemi a tutti quelli che sono esposti ad entrambi i ripetitori.
In questo caso non si può nemmeno parlare di SFN. Essendo i due mux, diversi, l'SFN non è attuabile ed i segnali si interferiscono a vicenda.
80revival ha scritto:
Grazie! Buon 2012 a tutti!
:hat20: :hat20: :hat20: :hat20: :hat20: :hat20:
:hat20: :hat20: :hat20: :hat20: :hat20:
Infatti, l'ho capito subito quando ho appreso della vendita, che avremmo presto visto il logo Reteveneta, bah!luc1428 ha scritto:Io in questi giorni di festa ho già visto il logo Reteveneta sovrapposto al logo Telequattro Young (LCN 110) e perciò ci sono già trasmissioni di Reteveneta sul Mux Telequattro!!
Vi invito anche a leggere questo articolo de La Voce di Trieste:
Joe Antenna
Digital-Forum Senior Plus
Vendita e licenziamenti di metà Telequattro:
La Voce è solidale con i colpiti e con la FNSI
di Paolo G. Parovel
Sabato 31 Dicembre 2011
La notizia diffusa da agenzie e stampa quotidiana è che già il 22 dicembre Donata Irneri Hauser, proprietaria ed editrice della storica emittente televisiva triestina Telequattro, ne ha venduto il 50% al gruppo Rete Veneta. Lei rimane presidente, ma il controllo operativo dell'emittente risulta assunto dal nuovo socio attraverso l'amministratore unico del gruppo veneto, Filippo Iannacopulos, nel ruolo di direttore generale.
In funzione di questo nuovo assetto sarebbe stato inoltre comunicato il 29 dicembre, e senza nemmeno avvisarne il direttore responsabile, che non saranno rinnovati i contratti in scadenza due giorni dopo, al 31 dicembre, di sette giornalisti ed otto tecnici, e che verrà chiusa la sede di Gorizia mentre quella di Udine sarà ridotta ad un solo giornalista. Nel frattempo la presidente venditrice sarebbe risultata irreperibile perché andata in vacanza senza affrontare la disperazione dei dipendenti licenziati senza preavviso e le domande degli altri media.
Non si può tuttavìa impedire al proprietario ed editore di una testata di venderne quote, o la proprietà intera (per Telequattro ne aveva manifestata l'intenzione già Giorgio Irneri una ventina d'anni fa, ed è storia che conosco bene e dovrei scrivere); né di andare in vacanza e non rispondere al telefono, delegando ad altri la drammatica dei licenziamenti. Su questi aspetti si possono fare perciò soltanto considerazioni di ordine socioeconomico ed etico.
A cominciare dal fatto che Trieste è in crisi accelerata ancor peggiore di quella nazionale e generale concomitante, e sembra ormai in chiusura e svendita a tutti i livelli ed in tutti i settori. Anche a netto contrasto con l'operato dei molti imprenditori italiani di forte senso etico, che qui ed altrove si impegnano ad affrontare solidalmente di persona la crisi assieme ai loro dipendenti per non licenziarli e per salvare le loro famiglie e l'impresa, rimettendoci pure ingenti somme (e giungendo persino a suicidarsi se il salvataggio non riesce).
Non si può nemmeno dire a priori se il mutamento di proprietà e controllo modificherà la linea editoriale in senso positivo o negativo sul piano dell'informazione. Ma è certo che, come ha immediatmente rilevato la FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana (il sindacato di noi giornalisti, istituzione diversa dall'Ordine professionale) la prassi adottata vìola brutalmente le norme di legge in materia, anzitutto per quanto riguarda i ruoli e l'obbligo di consultazione del direttore responsabile e del comitato di redazione.
E rientra così, aggiungiamo noi, in una sorprendente casistica di violazioni della legalità disinvolte. e per lo più sostanzialmente impunite, da parte di personaggi della 'Trieste bene' sia nei settori più disparati che quali editori non professionali (ricordiamo i casi di Tele Antenna e di altre testate, incluso il 7 gennaio 2011 quello del nostro precedente settimanale a stampa). Segnalando così anche un concetto padronale dei mass media e del diritto-dovere d'informazione che appare diametralmente opposto a quanto stabilito dall'ordinamento a tutela sia degli operatori che dei cittadini.
La Voce di Trieste è pertanto pienamente solidale con i colleghi giornalisti e tecnici di Telequattro e con l'azione della FNSI, e ne ospiterà più che volentieri tutte le notizie ed informazioni sul caso.
________________________________
Come già osservato, non si capisce quale senso abbiano queste piccole emittenti quando la stessa RAI, con entrate miliardarie e con teche storiche immense, è in rosso per circa 400 milioni e la multinazionale Mediaset, che dal 2007 perde oltre il 70% del suo valore di borsa.
Non se ne vogliono fare una ragione: il futuro è da un’altra parte e noi, in Rete, lo sappiamo molto bene…
La Voce è solidale con i colpiti e con la FNSI
di Paolo G. Parovel
Sabato 31 Dicembre 2011
La notizia diffusa da agenzie e stampa quotidiana è che già il 22 dicembre Donata Irneri Hauser, proprietaria ed editrice della storica emittente televisiva triestina Telequattro, ne ha venduto il 50% al gruppo Rete Veneta. Lei rimane presidente, ma il controllo operativo dell'emittente risulta assunto dal nuovo socio attraverso l'amministratore unico del gruppo veneto, Filippo Iannacopulos, nel ruolo di direttore generale.
In funzione di questo nuovo assetto sarebbe stato inoltre comunicato il 29 dicembre, e senza nemmeno avvisarne il direttore responsabile, che non saranno rinnovati i contratti in scadenza due giorni dopo, al 31 dicembre, di sette giornalisti ed otto tecnici, e che verrà chiusa la sede di Gorizia mentre quella di Udine sarà ridotta ad un solo giornalista. Nel frattempo la presidente venditrice sarebbe risultata irreperibile perché andata in vacanza senza affrontare la disperazione dei dipendenti licenziati senza preavviso e le domande degli altri media.
Non si può tuttavìa impedire al proprietario ed editore di una testata di venderne quote, o la proprietà intera (per Telequattro ne aveva manifestata l'intenzione già Giorgio Irneri una ventina d'anni fa, ed è storia che conosco bene e dovrei scrivere); né di andare in vacanza e non rispondere al telefono, delegando ad altri la drammatica dei licenziamenti. Su questi aspetti si possono fare perciò soltanto considerazioni di ordine socioeconomico ed etico.
A cominciare dal fatto che Trieste è in crisi accelerata ancor peggiore di quella nazionale e generale concomitante, e sembra ormai in chiusura e svendita a tutti i livelli ed in tutti i settori. Anche a netto contrasto con l'operato dei molti imprenditori italiani di forte senso etico, che qui ed altrove si impegnano ad affrontare solidalmente di persona la crisi assieme ai loro dipendenti per non licenziarli e per salvare le loro famiglie e l'impresa, rimettendoci pure ingenti somme (e giungendo persino a suicidarsi se il salvataggio non riesce).
Non si può nemmeno dire a priori se il mutamento di proprietà e controllo modificherà la linea editoriale in senso positivo o negativo sul piano dell'informazione. Ma è certo che, come ha immediatmente rilevato la FNSI - Federazione Nazionale della Stampa Italiana (il sindacato di noi giornalisti, istituzione diversa dall'Ordine professionale) la prassi adottata vìola brutalmente le norme di legge in materia, anzitutto per quanto riguarda i ruoli e l'obbligo di consultazione del direttore responsabile e del comitato di redazione.
E rientra così, aggiungiamo noi, in una sorprendente casistica di violazioni della legalità disinvolte. e per lo più sostanzialmente impunite, da parte di personaggi della 'Trieste bene' sia nei settori più disparati che quali editori non professionali (ricordiamo i casi di Tele Antenna e di altre testate, incluso il 7 gennaio 2011 quello del nostro precedente settimanale a stampa). Segnalando così anche un concetto padronale dei mass media e del diritto-dovere d'informazione che appare diametralmente opposto a quanto stabilito dall'ordinamento a tutela sia degli operatori che dei cittadini.
La Voce di Trieste è pertanto pienamente solidale con i colleghi giornalisti e tecnici di Telequattro e con l'azione della FNSI, e ne ospiterà più che volentieri tutte le notizie ed informazioni sul caso.
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Come già osservato, non si capisce quale senso abbiano queste piccole emittenti quando la stessa RAI, con entrate miliardarie e con teche storiche immense, è in rosso per circa 400 milioni e la multinazionale Mediaset, che dal 2007 perde oltre il 70% del suo valore di borsa.
Non se ne vogliono fare una ragione: il futuro è da un’altra parte e noi, in Rete, lo sappiamo molto bene…
Ho notato che col nuovo anno ci sono state alcune modifiche "silenziose", nel senso che pur rimanendo immutato l'identificativo, il canale trasmesso è diverso.
- Nel mux AB Media (UHF 21) PrimAntenna (LCN 287) identificata "Vicenza Channel" trasmette ora una schermata di "Verona TV".
- Nel mux TV7 2 (UHF 29) Gold TV (LCN 179) trasmette ora Studio Italia.
- Nel mux Telechiara (UHF 39) Viaggiando TV (LCN 608) trasmette ora Telenova +1.
- Nel mux AB Media (UHF 21) PrimAntenna (LCN 287) identificata "Vicenza Channel" trasmette ora una schermata di "Verona TV".
- Nel mux TV7 2 (UHF 29) Gold TV (LCN 179) trasmette ora Studio Italia.
- Nel mux Telechiara (UHF 39) Viaggiando TV (LCN 608) trasmette ora Telenova +1.
Masbi210
Digital-Forum Senior
Ancora peggio: aggiornamento dai commenti all'articolo citatoZWOBOT ha scritto:Infatti, l'ho capito subito quando ho appreso della vendita, che avremmo presto visto il logo Reteveneta, bah!
Vi invito anche a leggere questo articolo de La Voce di Trieste:
Paolo G. Parovel
AGGIORNAMENTI NOTIZIA ALL'1.1.12:
secondo nuove informazioni da verificare, gli Irneri avrebbero conservato soltanto una partecipazione di minoranza, perderebbero la presidenza entro un paio di mesi, e la nuova proprietà intenderebbe ridurre il ruolo triestino di Telequattro a brevi telegiornali, senza più gli approfondimenti e servizi che venivano svolti dai 15 collaboratori licenziati.
Nel mux TV7 "2" (UHF 29), i canali TV TEST 03 (LCN 619) e TV TEST 04 (LCN 189) sono stati eliminati, ed è stato aggiunto TV7 DOC (LCN 605), che però invece di documentari manda televendite di un altro canale.
I due canali TV TEST 03 e TV TEST 04, rimossi dal mux TV7 "2", sono apparsi nel mux TV7 "3" (VHF 10).
Nel mux 7Gold Plus (UHF 46), Arte Market TV è stato rimosso in favore di 7 Gold Plus +1, che era stato rimossso alcuni giorni fa.
Nel mux 7Gold Plus (UHF 46), Arte Market TV è stato rimosso in favore di 7 Gold Plus +1, che era stato rimossso alcuni giorni fa.
Ciao ZWOBOT,ZWOBOT ha scritto:
confermo tutti questi spostamenti e aggiungo che è rimasto TV7 DOC anche sul Mux TV7 "3" (VHF 10), ma si è spostato oltre l'850 per lasciare il posto a TV7 DOC (LCN 605), che (come giustamente hai segnalato) ora è anche sul Mux TV7 "2" (UHF 29).
Purtroppo la crisi di Trieste coinvolge anche la società "Triestina Calcio" che sarebbe prossima al fallimento, come segnala il giornale "Il Piccolo".Masbi210 ha scritto:Ancora peggio: aggiornamento dai commenti all'articolo citato
Paolo G. Parovel
AGGIORNAMENTI NOTIZIA ALL'1.1.12:
secondo nuove informazioni da verificare, gli Irneri avrebbero conservato soltanto una partecipazione di minoranza, perderebbero la presidenza entro un paio di mesi, e la nuova proprietà intenderebbe ridurre il ruolo triestino di Telequattro a brevi telegiornali, senza più gli approfondimenti e servizi che venivano svolti dai 15 collaboratori licenziati.
- Stato