Naufragio all'isola del Giglio

BlackPearl ha scritto:
Davvero un gran peccato, e una gran perdita per Costa. Per una cretinata, tra nave persa, rimborsi, danno d'immagine, annullamento di altre crociere si perderanno milioni di euro...:doubt: Anzi, ho sentito parlare di miliardi se non sbaglio... Da non credere. A me dispiace moltissimo anche per Costa, oltre che anche per i naufraghi e le vittime ovviamente.
gia la nave costa 500 milioni di euro, poi il danno di immagine sarà enorme, ma non solo per loro, per l'intero settore
 
Purtroppo con le cattive condizioni metereologiche era prevedibile che la nave subisse danni; la cosa che più stupisce è che per rimuovere completamente questo relitto ora ci vorrà non so se avete sentito ai tg circa un anno di tempo. :doubt:
 
Solo un anno?
Ritengo che questa previsione sia estremamente ottimistica.
 
A mio avviso sono già dolori. Anche se il carburante è ben sigillato (chissà?) l'inquinamento da 1500 metri cubi di "acque nere" (olii, detersivi...) è già in atto ed è anche/soprattutto per questo che i sub hanno sospeso le ricerche, perché anche con le torce non vedevano più nulla: l'interno della nave sommersa è tutto una fanghiglia di "liquami" per cui i sub non possono muoversi.
Invece ritengo l'inquinamento da nafta meno pericoloso, se non altro perché galleggiando sarà più facile da aspirare. Le sostanze NON organiche sono tremende per l'ambiente.
 
Per fugare ogni dubbio sul recupero e il riutilizzo della nave, riporto il sunto dei rilievi macrometrici che si stanno effettuando:
“L’ossatura (*) della nave è in via di deformazione. Si sta adattando al fondale sul quale si è arenata. Tale fondale è gobbo trattandosi della parte immersa di uno scoglio esistente ed affiorante nell’avamporto del Giglio”.

Una nave è costituita da una struttura longitudinale, il paramezzale, il quale prosegue verso prua con la ruota di prora e verso poppa con il dritto di poppa e trasversalmente da strutture curve dette ordinate, unite superiormente ad altre strutture trasversali, i bagli, che servono da tiranti da un fianco all’altro dello scafo.

(*) L’ossatura è l’insieme delle strutture longitudinali e di quelle trasversali. Su di essa si stende il fasciame dello scafo.

Lo scafo è diviso da piani orizzontali, chiamati ponti, e da piani verticali, longitudinali e trasversali, chiamati paratie.

Mi chiedo se la moglie di quel comandante sia più "delusa" per la perdita di vite umane e della nave piuttosto che per la "moldava" che soggiornava/pernottava nella cabina del marito.
 
Allora se la nave si deforma adattandosi allo scoglio significa che rimarrà lì in posizione stabile (non scivolerà per poi andare a picco) ma la struttura si indebolirà fino a compromettere i vani carburante che cederanno. Non so se ho riassunto bene...
La "Schettina" è molto pugnace, difenderà Marco Antonio dagli attacchi dei media Romani... ;)
 
relop.ing ha scritto:
Mi chiedo se la moglie di quel comandante sia più "delusa" per la perdita di vite umane e della nave piuttosto che per la "moldava" che soggiornava/pernottava nella cabina del marito.
...tra l'altro la moldava confessa di amare Schettino ;)
 
Dominique ora:
"Schettino è un eroe. Tutto l'equipaggio gli è grato e lo ammira per le sue qualità e capacità".
E' proprio vero che l'amore è una forza indomabile...:icon_rolleyes:
 
Immagino che Relop abbia già visionato queste immagini "top secret" del sistema di identificazione automatica (il cosiddetto AIS) che riprendono l'esatta manovra fatta dalla Concordia per "spiaggiare". Non sono un tecnico, non mi azzarderò a dire se è volontaria o involontaria. Giudicherà il giudice designato a Grosseto.

Ci dai un parere?

@Tuner
Pure secondo me è una stima ottimista. Comunque sembra che i microspostamenti della nave non generino più tanta preoccupazione: erano movimenti di assestamento (così ho sentito).
 
Ultima modifica:
Secondo il parere di molti quella inversione di posizione (il forte scarrocciamento di poppa e l'avvicinamento alla costa terminato con lo spiaggiamento della nave) è stata causata da più fattori, alcuni fortuiti (o quanto meno non determinati da chi conduceva la nave) ed altri messi in atto dall'equipaggio.
I fattori fortuiti sembrano essere: la direzione delle onde del mare e del vento prevalenti in quelle ore. Quelli messi in atto dall'equipaggio sembrano essere la "calata" delle ancore di prua, che hanno contribuito non poco allo scarrocciamento di cui sopra.
Alla probabile richiesta della Procura al gruppo dei C.T.U.: "Quella posizione finale della nave, esaurito qualunque tipo di abbrivio, era o non prevedibile da parte di chi aveva la responsabilità della conduzione della M/N Concordia?", io risponderei: "No, era semplicemente auspicabile".

Per quanto riguarda il recupero, lo smantellamento e la demolizione di un relitto di quelle dimensioni su un tratto di mare cosi' vicino alla costa, credo di non sbagliare se asserisco che sarebbe il primo tentativo al mondo.
Sulla tempistica non saprei esprimermi, perchè anche se chi sovrintenderà realmente alle operazioni (aldilà delle rappresentazioni televisive e dei "cannoli vuoti" da dare in pasto al grande pubblico) sarà la crema della crema dei tecnici del settore presenti nel nostro Paese, cioè gli ingegneri del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (verso cui nutro una sconfinata ammirazione), gli ingegneri del Corpo del Genio Navale della M.M., gli ingegneri Finmeccanica (che hanno progettato e costruito la nave), questi tecnici non hanno ancora elaborato un POG (Piano Operativo Globale) degli interventi.
 
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