No mi spiace !, quei 12,5 µs possono essere sufficienti al massimo per la ritraccia, non certo per formare una riga di quadro.
Allora spero di essere sintetico … si parte dal nostro standard televisivo che è formato da 625 linee per quadro e 25 quadri completi al secondo, la frequenza di riga risulta :
fh = 25*625 = 15.625 Hz
Utilizzando la frequenza di scansione verticale a 50 Hz ne risulterà un numero di linee per quadro pari a 15.625/50 = 312,5 linee (interlacciate)
Per formare il Raster vengono utilizzate correnti di deflessione a dente di sega caratterizzate dal tempo di traccia e di ritraccia, pertanto i periodi di deflessione Orizzontale (Th) e Verticale (Tv) saranno rispettivamente:
Th = 1/fh =
64 µs e Tv = 1/fv =
20 ms
Attenzione, siccome entrambi includono i periodi di ritraccia (orizzontale 11,52 µs) e (verticale 1,6 ms) la scansione di riga ad esempio quella orizzontale, non sarà di 64 µs ma bensì di
52,48 µs effettivi, stessa cosa accadrà alla deflessione verticale, pertanto il Raster, la parte visibile dello schermo, sarà composta solo da 575 righe utili.
Fattore kell e risoluzione al momento non ci interessano quindi veniamo a noi ….
Conoscendo la larghezza (L) dello schermo e la distanza (D) tra l’immagine principale e quella riflessa si calcola il ritardo dell’eco.
Gi =
52,48* D(mm) / L(mm) = µs
In questo caso specifico presupponendo un 26” CRT 4/3 con l
arghezza di circa di 53 mm (non è la diagonale) e una distanza delle immagini pari a 5 decimi si avranno
0,049 µs di ritardo ossia all’incirca 50 ns come osservato da chi ha aperto il 3D.