Forte riflessione a causa di un disturbo vicino (ritardo differenziale corto)
cbtotano ha scritto:
....... la contaminazione investe solo i canali RAI, e quella che si vede sullo spettro è la classica rappresentazione di un segnale identico, ma lievemente ritardato che sopraggiunge con medesimo livello.
Quindi in definitiva un equicampo! Con tutto quello che ne consegue!. Ovvero una ricezione del campo dovuto al trasmettitore e la ricezione di un disturbo dovuto, come ipotizzo, da una centralina, generalmente parlando, o di un amplificatore che, tutte e due, in condizioni di default, si comportano come oscillatori "liberi" e non necessariamente "sincroni" con il segnale ricevuto dalla signora e all'interno della sua zona.
Il fatto è che questo amplificatore riceve il segnale DVB-T, ed essendo guasto, riceve il segnale, lo dovrebbe mandare giù verso l'ingresso del decoder dell'utente, invece si crea un "innesco" (controreazione positiva, tipica dei normali oscillatori) e invece di comportarsi normalmente come detto, rimanda intorno ad esso una irradiazione dello stesso segnale che però non essendo "sincrono" proprio per la peculiarità intrinseca del "generatore". In altre parole è un segnale che potrebbe disturbare, anzi disturba proprio, se chi riceve è nell'intorno del suo raggio di azione.
Ipotizziamo che quella zona di Serravalle di Bibbiena dove si crea quel tipo di riflessione come dice cbtotano, ma che io chiamo disturbo, sia influenzata proprio da questo amplificatore "autoscillante" e la signora è dietro il disturbo a circa 30 mt/50 mt, ed esso è posto tra lei e il trasmettitore. Ecco che vengono verificate le condizioni di cui parla il buon cbtotano:
1) I segnali sia di rai che del disturbo arriverebbero a pari livello o quasi. Questo si giustificherebbe dalla potenza che eroregherebbe questo amplificatore guasto e coprirebbe tutta la zona "disturbata"
Naturalmente la zona è disturbata sopratutto perchè il segnale dell'amplificatore è molto più alta dei segnali Rai, in prossimità dell'amplificatore, mano a mano che ci si avvicina ad esso, il disturbo aumenta.
2) La differenza di ritardo, e quindi la sua corrispondenza in metri, come dice cbtotano è di 30 mt.
Permettemi a questo punto una mia riflessione: se il problema è locale, il ritardo non può essere fisso poichè varia in funzione della distanza dal disturbo. Come anche, come detto sopra, la potenza ricevuta.
Quindi, essendo, come dice cbtotano, sia il livello (equicampo) che il suo ritardo, tutti e due fissi.
Una tale situazione sarebbe oltremodo unica e non coprirebbe certo "una zona" ma sarebbe solo soltanto una particolare posizione in cui:
a) i due segnali, Rai e disturbo, arrivano perfettamente uguali ma scorrelati, data la natura del disturbo.
b) il ritardo è fisso solo per la particolare posizione di chi, come la signora, si trovi a ricevere quei due segnali.
2) Ipotesi:
D'altronde se fosse anche una riflessione, questa, verrebbe conglobata, nella finestra del tempo di guardia, data la particolarità dell'OFDM, che è immune ai percorsi multipli, all'interno del tempo di guardia. Cioè la riflessione stessa viene resa "correlata" tramite, appunto, l'operazione che effettua, l'OFDM.
Siccome, però, sembra, che ci siano tempi di ritardo dell'ordine dei (addirittura) non di µs ma ns (non computabili per l'SFN), mi pare che si tratti almeno di microechi che però si creano prima del segnale principale, detti anche pre-echi, che come sappiamo, più di qualche decoder si comporta diversamente, quando riceve detti segnali: chi li riceve normalmente e chi invece non riesce manco ad evitarli e decodificare il segnale DVB-T.
Sul comportamento dei segnali del trasmettitore che sono riflessi dal pendio della montagna, ci credo molto poco, poichè il diagramma verticale, in genere, non si allontana dai 4° al massimo, in ogni caso, viene regolato dall'abbassamento del paese servito più lontano rispetto al trasmettitore. In prossimità del trasmettitore l'irradiazione viaggia molto più alta e non interferisce.
Ci sarebbero fenomeni, vicino alle antenne, di "sensibilizzazione" dovuti ai campi eccezionalmente alti, ma il loro raggio di influenza è molto basso, dell'ordine dei 30/100mt, dipendente essenzialmente dalla frequenza e dalla potenza in gioco. In questo caso è importante capire che la sua diffusione è limitata a 2/300mt e poi si estingue completamente. Ed è quello che si chiama "Near Field" o
Zona di Fresnel.
La vera irradiazione del trasmettitore è quella diffusa dopo la Zona di Fresnel, detta "Far Field" o
zona di Fraunhofer, in cui il segnale arriva a fare "servizio" del trasmettitore. Quindi la sua diffusione arriva a fare anche diversi Km. Quindi nessuna riflessione dovuta ai pendii della montagnola, se ci fosse non arriverebbe certo a Km di distanza
Ciao
pipione