VITERBO - Un ragazzo di 14 anni appena compiuti è stato arrestato questa mattina dalla squadra mobile di Viterbo, per aver sottoposto un suo coetaneo ad una serie di atti di bullismo definiti di "estrema violenza" dagli investigatori. In una circostanza, ad esempio, ha bruciato i capelli al coetaneo, in un'altra gli ha spento le sigarette sulle braccia. Il minore arrestato ha agito insieme ad altri due adolescenti non imputabili in quanto non hanno ancora compiuto 14 anni. Nei confronti dell'adolescente il gip del tribunale dei minori di Roma ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
QUESTORE VITERBO, EPISODIO PIU' GRAVE MAI AVVENUTO
Un adolescente con il volto atterrito, seduto e con il capo piegato in avanti. Tre mani con un accendino appiccano il fuoco ai suoi capelli. Istantaneamente le fiamme, alte 15-20 centimetri, trasformano la testa del ragazzo in una torcia. Subito dopo le stesse mani spengono le fiamme e le riaccendono. Così per tre, quattro volte. Alla fine, sulla testa dell'adolescente compaiono ampie zone di cute quasi completamente prive di capelli. Sono le agghiaccianti immagini del video sugli episodi di bullismo inferti da tre quattordicenni viterbesi a un loro compagno di scuola di un anno più grande, mostrate dal questore di Viterbo, Raffaele Micillo in apertura della conferenza stampa tenuta insieme con il capo della mobile, Fabio Zampagliene. "E' un episodio sconcertante - ha detto il questore -, di una gravità mai riscontrata prima nel Viterbese. Un altro elemento agghiacciante è che gli autori dell'episodio di bullismo abbiano ripreso la scena con il telefonino e l'abbiano fatta girare tra i loro compagni di scuola". Ad avviso del questore, quanto accaduto "deve suscitare un allarme sociale e deve chiamare in causa il ruolo della scuola e, soprattutto, quello dei genitori"
BARI, RAGAZZO PRESO IN OSTAGGIO PER 10 EURO
E' stato aggredito e preso in ostaggio da un gruppetto di bulli che per lasciarlo libero hanno costretto gli amici della vittima a cercare soldi per il "riscatto". L'episodio è accaduto sabato sera, nel centro di Bari. La notizia è pubblicata oggi dalla 'Gazzetta del Mezzogiorno'. L'episodio è accaduto intorno alle 22 in via Putignani angolo via Roberto da Bari. Un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 20 anni ha bloccato tre ragazzini chiedendo loro di consegnare i soldi che avevano addosso. I ragazzini hanno risposto di non avere nulla e allora i bulli si sono innervositi e hanno intimato alle vittime di andare a cercare altri amici e di procurarsi i soldi. A uno dei tra ragazzini, un quindicenne, è stato imposto di rimanere con loro, in 'ostaggio'. Poi, poiché passavano alcune persone, il gruppetto, con l'ostaggio, ha deciso di spostarsi. Non vedendo arrivare gli altri ragazzini, i bulli hanno quindi deciso di rilasciare il quindicenne e di tenersi il suo cellulare. 'Vai a prendere i soldi - hanno intimato - e poi torna''. I ragazzini, che avevano racimolato tra i loro amici dieci euro, hanno consegnato ai bulli il denaro e, finalmente, sono riusciti ad allontanarsi. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri.