Scoperto caso di anisakitosi anche a Polignano a Mare, nel nostro pescato, precisamente in una busta di “alici fresche”, acquistato da una nostra compaesana. La donna per fortuna sta bene.
Il nome ANISAKIS, nome difficilmente pronunciabile e ancora, purtroppo, quasi del tutto sconosciuto, è una piccola larva annidata nel ventre della maggior parte del pesce azzurro “crudo”.
Le specie più a rischio sono alici, sardine, tonno e sgombri, ma altrettanto, pericolose, possono essere altre specie di pesce azzurro.
Apparentemente innocuo e non facilmente visibile ad occhio nudo, questo “serpentello” in miniatura di colore biancastro, se anisakis-polignanoingerito da un essere umano, può provocare, nelle migliori delle ipotesi, mal di stomaco, crampi addominali, vomito e nausea.
Purtroppo questi sintomi, possono sfociare anche in vere e proprie “tragedie”.
Attaccando le mucose del nostro intestino con grande capacità perforante, può addirittura creare una parassitosi acuta o cronica.
Le forme peggiori possono portare da malattie infiammatorie e ulcerose a possibili reazioni allergiche, ma nei casi limite, l’asportazione dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per eliminare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
Fino a qualche tempo fa della larva in questione, non si sapeva nulla, ma per i pochi telespettatori, fortunati, nell’aver preso visione di (solo!) due servizi d’informazione trasmesse in onda sulla tv nazionale, il caso è venuto a galla!
Ovviamente, lo scetticismo, è una reazione normalissima in questi casi, ma noi, come cittadini di mare, dovremmo essere molto più attenti.
Non è il caso di fare dell’allarmismo, perché una circolare del ministero della sanità risalente al 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo, e addirittura al sequestro della partita infestata. Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a congelamento nell’arco di una giornata.
La stessa circolare inoltre, si impegna a far rispettare l’obbligo del controllo visivo, da parte di organi competenti e degli stessi esercenti.
Purtroppo, però, il solito furbetto di turno, reduce dal mancato controllo di organi competenti e a parer mio, incosciente, ci propina la vendita del suddetto parassita.
Nulla di che preoccuparsi comunque, basta solo seguire semplici accorgimenti:
- evitare il consumo di pesce crudo, se non preventivamente congelato;
- evitare il consumo di pesce marinato o in salamoia;
- se acquistato pesce crudo, congelarlo è d’obbligo per almeno 5 giorni in congelatori casalinghi;
- favorire pesce crudo di medie/grandi dimensioni preventivamente eviscerato.
Non da meno, potrebbe essere il semplice informarsi, domandando ai proprietari di locali che somministrano pesce crudo, se lo stesso è stato congelato!
POLIGNANOWEB