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I dialetti regionali. Un thread che unisce, non politico, divertente.

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qualche volta ho sentito all'unviersità qualcuno del trapanese...

un collega diceva "mi nni vaiu n'casa" per voler dire "me ne vado in casa"
da me diremmo " mi nni vaiu a casa"

oppure loro dicono "m'accattai la machina"....invece da me si usa dire "m'accattai a machina" :D
cioè, mi sono comprato la macchina :):)

è come se aggiungessero un articolo rispetto al palermitano o del mio paese :D
 
Queste differenze un non-siciliano non le coglierebbe, ma che ci fossero lo sospettavo, visto che per es da Messina a Palermo sono parecchi chilometri.

Da me le frasi suddette sono "me so accattàto la machina" o "me so gombràto la machina" (si, con la "g" e la "b"), di cui la seconda è più diffusa in ciociaria e poi "me ne vaio alla casa" (nel paese vicino "me ne vaco alla casa").

Andando più verso Latina e Frosinone, allontanandosi quindi dal confine campano, si sente dire "me ne vango a casa"
 
"Che dobbiamo fare". Nella zona del mare, Formia e Gaeta, si dice Ch'amme fé, una specie di pugliese-molisano, più che campano.

Al mio paese a volte si sente "ch'amma fà" o "ch'ama fa" con una sola "m", ma nel dialetto tradizionale, che io uso, è "che tèma fane"
 
"Che dobbiamo fare". Nella zona del mare, Formia e Gaeta, si dice Ch'amme fé, una specie di pugliese-molisano, più che campano.

Al mio paese a volte si sente "ch'amma fà" o "ch'ama fa" con una sola "m", ma nel dialetto tradizionale, che io uso, è "che tèma fane"
Questa è un'espressione fondamentale in tutti i dialetti... :laughing7:
Sà fommia, eventualmente, per rafforzare l'antifona, Boun, sà fommia? = allora, che facciamo?
Da notare che è una forma arcaica di prima persona plurale che è usata in rarissimi casi, è rimasta in frasi fatte come questa o come "andommia o stommia?" andiamo o stiamo?
La forma più comune (e regolare) è fomm = facciamo, andomm = andiamo e stomm = stiamo.
 
D'accordo, ma se nel dialetto si dice "che tema fane" o "ch'ema fa", non si capisce perché si usino quelli di dialetti "forestieri":D
 
E dice la verità..

trìca, ca vai buono

Attardati, che vai bene.. in pratica chi va piano va sano e va lontano
Un tocco internazionale...
Qualche mese fa, nella scorsa edizione dell'edizione francese di The Voice, fra i cui giudici c'è anche Mika, un'altra giudice, cantante di origine corsa, Jenifer Bartoli, ha detto una frase nella sua lingua madre che mi è balzata immediatamente all'orecchio, sullo sfondo del francese che non è che sto ad ascoltare parola per parola: suonava circa "chi va piano, va sanu"...:laughing7:
 
Mo ci vaio ine.. zitto e queto

Ora ci vado io.. e stai zitto

"stai zitto" non è detto ad una persona che deve stare zitta, ma è un modo per concludere la frase.. un pò come "ora ci vado io e.. si aggiusta tutto"
 
l'altra sera a mio padre ho sentito dire questo, a proposito di giornate impegnate e che passano in fretta:

i iurnati su comu a sasizza, una appressu ann'atra

>> le giornate sono come la salsiccia, una dietro l'altra
 
Da me, nel linguaggio veloce, c'è una "toscanizzazione"

Infatti la parola "coca cola" è detta "coa cola", la c della prima parola si omette

Poi a volte si usa anche il verbo "garbare"

Chésso non me garba

codesta cosa non mi garba
 
l'altra sera a mio padre ho sentito dire questo, a proposito di giornate impegnate e che passano in fretta:

i iurnati su comu a sasizza, una appressu ann'atra

>> le giornate sono come la salsiccia, una dietro l'altra
Ce n'è una molto più cinica e volgare, che usa un paragone ben noto in campagna, coi pollai di una volta che non erano appoggiati a terra, ma su una specie di palafitta che si raggiungeva con una tipica, corta scala (poveretta, una mia amica anni fa, quand'era ragazza, scivolò, la gamba si infilò fra due pioli spezzandosi gravemente e lei restò lì impalata in questa tortura a lungo, perchè non riusciva a farsi sentire...).
Tornando al faceto, altra caratteristica della scala, oltre che essere corta, era di essere comprensibilmente insozzata dalle galline:
La véta l'é cumpagna a la schela dal galeini: curta e pina ed merd@ = La vita è come la scala delle galline: corta e piena...
 
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