Fiat Bravo 1.6 Multijet 16v
La Bravo della prova che vi posto oggi non è un nuovo modello, è uscita qualche tempo fa e non stiamo parlando di una nuova versione post restyling.
Piuttosto vorrei segnalare il nuovo motore che equipaggia questa versione, ovvero il 1.6 turbodiesel MJet. Questo motore, con cubatura medio piccola, sembra promettere veramente bene, è un diesel common rail di seconda generazione, ha la distribuzione a 16 valvole ed è venduto in due varianti di potenza, la versione da 105 cv e quella (più prestante) da 120 cv. Esso rappresenta ora il motore base della gamma diesel per la berlina due volumi torinese, sostituisce nelle versioni base il "vecchio" 1.9, che resta disponibile nella sua versione più performante da 150 cv, nelle versioni più accessoriate. Nonostante la cubatura minore, il motore sembra molto elastico, silenzioso, e abbastanza agile in relazione alle velleità velocistiche della Bravo. Nei piani di Fiat questo gioiellino sarà montato in tutti i modelli dei segmenti C (quello delle Bravo) e B (Grande Punto), permettendo di risparmiare per quanto riguarda i consumi (quelli dichiarati sono ottimi), ma anche dal punto di vista fiscale. Da non sottovalutare il fatto che rispetta anche la normativa Euro 5, che, specie per chi abita in città, significherebbe non avere limitazioni di circolazione ancora per parecchi anni. Chi volesse, può dare uno sguardo alla
prova su strada.
Per quanto riguarda la Bravo, inserisco un mio personalissimo commento visto che il modello, motore a parte, non è una novità. La vettura segna un bel passo avanti per l' industria nazionale in fatto di qualità dei materiali e nella cura della realizzazione, ottimi i materiali della plancia (morbidi e in similcarbonio che fa effetto "racing"), buoni i sedili, sufficientemente contenitivi e comodi, ma non cedevoli come quelli delle vetture d' oltralpe. Comfort a bordo elevato, si viaggia in un ambiente silenzioso e ovattato, mentre l' assorbimento delle buche garantito dagli ammortizzatori non è il massimo, ma comunque l' auto è comoda e isola bene dalla strada. Buoni anche gli assemblaggi, che denotano una certa precisione e cura costruttiva. A proposito ricordo che la prima auto che riuscii a valutare era una preserie (cioè auto che vengono assemblate prima dell' inizio ufficiale della produzione e non riservate alla vendita, quanto invece agli addetti ai lavori, alla stampa e ai "porte aperte") con degli assemblaggi che per ovvi motivi erano da rivedere, lamierati con spazi piuttosto evidenti e componentistica interna non fissata correttamente, insomma nulla a che vedere con le attuali serie.
Unico appunto, oltre alla visiblità posteriore praticamente nulla, l' abitabilità dei sedili posteriori, che costringe chi siede dietro e ha una certa altezza, a stare in una posizione non comodissima per via del poco spazio dovuto al disegno del padiglione, piuttosto spiovente. Non è il massimo nemmeno l' abitabilità del divanetto posteriore, due passeggeri stanno comdodi, ma in tre si fa fatica a trovare lo spazio adeguato, evidentemente qualche compromesso dovuto alla linea filante e sportiva. Un' auto interessante e con una dotazione particolarmente buona.