Quando si parla di "miglior settimanale tv", credo, non bisognerebbe limitarsi solamente al numero e alla completezza dei palinsesti pubblicati, che pure è una caratteristica essenziale. Per me contano un egual misura anche il modo in cui i programmi sono esposti. Da una rivista tv apprezzo (e mi aspetto) una guida ragionata e critica ai programmi, che sia personale - non solo le tramine standard che forniscono gli uffici stampa e che trovi uguali dappertutto - ma quando c'è dietro un lavoro di redazione. Il fatto, per esempio, che mi presentino i film del giorno, con un giudizio originale (so che lo trovo solo lì), idem per le serie tv, per lo sport e la tv dei ragazzi. Ma anche la piacevolezza grafica ha il suo significato, quando c'è il giusto equilibrio tra illustrazioni e testo, quando i palinsesti non sono confusionari, o troppo schiacciati o con troppi spazi bianchi o con caratteri troppo piccoli o troppo grandi o con troppi colori che infastidiscono, ma, al contrario, sono ordinati e facili da scorrere, quando c'è il colpo d'occhio sui programmi di prima serata.... Ovviamente mi sto limitando alla sezione palinsesti (che bene o male fa piuttosto pena in tutte le nostre riviste, chi più chi meno), ma lo sguardo andrebbe esteso anche alla parte editoriale, alla qualità e al contenuto di servizi e rubriche. Ma anche qui, se si escludono le riviste storiche (Sorrisi, Telesette, ecc...) fanno un po' desiderate, troppo gossip, troppa leggerezza e poche informazioni di servizio.