Bisogna saper fare televisione, anche, anzi soprattutto, nelle cosiddette fasi di transito o provvisorie. Un identificativo, un marchio, un logo non hanno solo una valenza estetica, ma sono il biglietto da visita di una rete. Nell'immaginario collettivo Mtv è una rete musicale, così come lo è Dj tv, riferendomi ad altro editore. Chi non è interessato, salta a pie pari, o fa uno zapping veloce senza soffermarsi. Quel numero 8, appiccicato peggio di come fa la migliore tv locale, non significa nulla per lo spettatore medio. Domani sera c'è la Fiorentina? Chi lo viene a sapere, lo vede come un evento eccezionale,quasi causale. C'è il TG di Sky? Ah si, lo fanno su mtv come la striscia di Euronews va su RAI uno. Poi Mtv8 resta Mtv. Un rebranding è una cosa seria, vitale per un editore. O si parte o no. Queste cose orribili anche esteticamente, perché pure l'occhio vuole la sua parte, ti fanno cadere le braccia. Specie se fatte da chi pochi minuti prima si è autiproclamata prima media company. Datevi da fare.....