L'articolo non dice nulla di nuovo (il futuro spegnimento dei canali oltre il 48 si sapeva), ma non concordo con le conclusioni:
è vero un altro switch-off non sarebbe accettabile e che per poter accendere il DVB-T2 occorrono temporaneamente frequenze da affiancare alle esistenti frequenze DVB-T, ma si potrebbe iniziare per gradi, spostando in T2 le versioni HD e accorpando le poche TV locali serie rimaste.
Anzi, il DVB-T2 servirà proprio per poter farci stare tutti in poco spazio.
Semmai, il problema nascerà oltre il 2030, quando i telefonici inizieranno a reclamare anche le altre frequenze rimaste. Ma a quel punto sarò quasi pronto per la casa di riposo...