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Certo il fatto che finora ha giocato pochissimo il dubbio lo fa venire....
 
positiva all'antidoping continuato a prendere una sostanza diventata proibita dall'1 gennaio

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E a quanto pare non è l'unica atleta russa trovata positiva alla stessa sostanza anti-diabetica. Però la Sharapova l'ha ammesso, dicendo che lo prende dal 2006 per una carenza di magnesio.
 
No vabbè ma il suo staff che gli sta dietro non lo sapeva? Se prende questo farmaco da 10 anni ora improvvisamente deve uscirne come una drogata?
Ha sbagliato spero le diano al massimo 6 mesi, perché qui la buona fede c'è tutta. Da licenziare il suo staff!


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La WADA ha mandato la e-mail con l'aggiornamento della lista delle sostanze vietate il 27 dicembre, non l'ha letta nessuno. Tra l'altro in Russia il medicinale si chiama con un altro nome, non lo conosceva nessuno del suo staff :lol: :lol: vabbè. Sospesa a tempo indeterminata dal 12 marzo.
 
ora ci saranno tutti gli accertamenti del caso, ma mi pare che le attenuanti ci siano.......certo una leggerezza di questo tipo non ce la si aspetta da dei professionisti di questo livello con un carrozzone di persone che si muovono con loro in giro per il mondo......
 
Mettono medicinali comuni vietati dal un giorno all'altro, mi sembra normale che qualche confusione possa nascere
 
C'è ben poco da doparsi visto che ha giocato solo 3 tornei negli ultimi mesi e ha avuto ben altri problemi fisici che di certo non potevano venir curati da un supervitaminico o quello che è.

quindi credo nella disattenzione, speriamo in pochi mesi di fermo.
 
Il tennis femminile ha bisogno di personaggi come la Sharapova (che piaccia o no), perciò presumo che la squalifica sarà mite.
Del resto la lista di sostanze dopanti è diventata enorme...
addirittura io mi sono 'dopato' assumendo un antistaminico (chi di voi non ha mai preso il Bentelan o il Betametasone?)
 
Eh, però il problema rimane comunque anche dopo la squalifica (si parla di 3-6 mesi, purtroppo però siamo nell'anno Olimpico, rientrerà per quella data?). Se lei assume questo farmaco per il diabete dal 2006 e le serve per alcune patologie che ha e per una familiarità per il diabete non potrà smettere di assumerlo... cambiare molecola o principio attivo è difficile, occorre anche del tempo per farlo. Se la sostanza ora è dopante, è un problema. E poi perchè la WADA inserisce nel suo catalogo i nomi commerciali e non il principio attivo? Un farmaco cambia nome dagli USA all'Europa, ci sono case farmaceutiche diverse che lo producono. Così si fa confusione.
 
e come al solito, cominciano le difese d'ufficio e lo stridere d'unghie che scivolano sullo specchio si sente lontano un miglio...:eusa_doh: :eusa_wall:

suggerisco a tutti di farvi una cultura sul "Meldonium" e a che cosa serve veramente ai fini delle prestazioni atletiche fuori dalle esigenze terapeutiche proprie di quel farmaco...:evil5:

p.s. guarda caso, da quando è ufficialmente entrato nella lista dei "cattivi", ci sono stati un bel po' di positivi...ma, altrettanto "guarda caso", quasi tutti Russi o Etiopi o Keniani...chissà perchè? :eusa_whistle:
ragazzi...toglietevi le fette di salame dagli occhi, che qui la "buona fede" e i "non sapevo che..." sono solo delle gran scuse (se non proprio delle prese per il cu*o)...
 
La gente è davvero strana...c'è chi non crede allo sbarco sulla Luna, all'11 settembre e poi ancora tanti prendono per buone le "giustificazioni" dei dopati. L'unica via per debellare il problema ( forse ) è una pena esemplare, altro che due anni o addirittura meno...per chi viene pescato positivo ai controlli è necessaria la squalifica a vita. Il farmaco in questione non è stato inserito nella lista proibita per i capricci di un funzionario dell'antidoping ma, in realtà, hanno scoperto che il principio attivo era presente negli esami di una moltitudine di atleti. Successivamente si è appurato che, guarda caso, serva a migliorare le prestazioni sportive ed è sovrapponibile agli effetti di un anabolizzante. Si tratta di doping a tutti gli effetti. Direi che la conferenza stampa della russa ha i crismi di una confessione bella e buona...la storiella della ragazzona malaticcia costretta a prendere un farmaco pesantissimo, a sua insaputa dopante, non regge e fa anche una certa tenerezza. ;)
 
manco fosse mia madre o mia sorella...alla fine caxxi (con tutti i soldi che cha) sua se non è in buona fede!
 
ma infatti noi non sappiamo se era in buona fede o no, ho scritto che ci saranno gli accertamenti del caso e vedremo se le saranno concesse delle attenuanti, quindi presumo verificheranno se effettivamente questo farmaco le veniva prescritto perchè le serviva oppure no
 
ma se le serviva non sarebbe rusultata positiva, in quando lo avrebbe dichiarato prima..

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Sulla gazzetta scrivono che questa sostanza non serve a curare il diabete


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l'unica cosa che ho capito che alla fine sono tutti dopati (anche se non sempre doparsi vuol dire migliorare le proprie prestazioni), basta aggiornare la lista delle sostanze e di volta in volta si scoprono nuovi casi.
 
Eh, però il problema rimane comunque anche dopo la squalifica (si parla di 3-6 mesi, purtroppo però siamo nell'anno Olimpico, rientrerà per quella data?). Se lei assume questo farmaco per il diabete dal 2006 e le serve per alcune patologie che ha e per una familiarità per il diabete non potrà smettere di assumerlo... cambiare molecola o principio attivo è difficile, occorre anche del tempo per farlo. Se la sostanza ora è dopante, è un problema. E poi perchè la WADA inserisce nel suo catalogo i nomi commerciali e non il principio attivo? Un farmaco cambia nome dagli USA all'Europa, ci sono case farmaceutiche diverse che lo producono. Così si fa confusione.

è una questione complessa...
innanzi tutto non si può vietare in via generale una qualsiasi tipologia di trattamento medico, altrimenti gli atleti che davvero avessero bisogno di cure non potrebbero riceverle (e ciò non sarebbe legale in nessun angolo del mondo)...
di conseguenza loro possono soltanto raccogliere dati e in seguito vietare quesi singoli farmaci che danno anche (soprattutto) benefici collaterali così significativi da svolgere di fatto un'ulteriore funzione di miglioramento delle prestazioni fisico-atletiche ben oltre le normali funzioni terapeutiche per cui tale medicina viene commercializzata (e non tutti i farmaci che veicolano detrminati principi attivi hanno i medesimi "effetti collaterali", che invece sono alla base dell'ultilizzo improprio che ne fanno i medici sportivi)...
da ultimo, in ogni caso la WADA vieta anche alcune procedure ritenute sempre ed universalmente migliorative della condizione fisiologica di base di un atleta (ad esempio vieta in modo generico l'alterazione del metabolismo in modo artificiale o l'ossigenazione del sangue mediante trattamenti non naturali - anche se qui viene da chiedersi perchè l'ultilizzo delle camere ipobariche sia consentito...solo con la scusa che offrono unicamente una soluzione logistica - ricreano condizioni di vita in montagna in luoghi naturalmente privi di picchi altimetrici - e non terapeutica diretta)...
 
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