Prese terminali, prese passanti ...

dforum

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Esistono altri tipi di prese oltre a quelle terminali e a quelle passanti ?
Potete gentilmente spiegare tecnicamente che differenza c'è tra le varie prese?

ciao,
grazie
 
dforum ha scritto:
Esistono altri tipi di prese oltre a quelle terminali e a quelle passanti ?
Potete gentilmente spiegare tecnicamente che differenza c'è tra le varie prese?

ciao,
grazie

Le prese passanti consentono di collegarci un tv ed in più consentono il collegamento (di passaggio) per andare ad un altra presa.

Le terminali sono quelle messe a fine linea di una cascata di prese passanti; queste terminano la linea e non consentono altri collegamenti in cascata.

Una presa passante può essere usata come terminale chiudendo la linea con una resistenza da 75 ohm in loco del cavo di "passaggio".
 
flash54 ha scritto:
Le terminali sono quelle messe a fine linea di una cascata di prese passanti; queste terminano la linea e non consentono altri collegamenti in cascata.
Le terminali sono anche quelle che normalmente vengono attaccate ai coassiali provenienti dai tap (uscite derivate) di un derivatore?
 
Le prese possono essere terminali o passanti.
Un apparecchio ricevente lavora bene quando il segnale del canale da ricevere si trova compreso (più o meno) tra 65 e 75 dbuV (decibel microvolt).
Lungo il cavo d'antenna e nel passaggio in derivazioni varie è fisiologica la perdita di segnale. Tra l'altro non uguale a seconda delle frequenze.
Una presa passante ha un ingresso, una uscita e una derivazione (la boccola dove si inserisce il cavetto d'antenna). Tra entrata e uscita l'attenuazione del segnale è molto contenuta e indesiderata (0,2-0,5 dB, per avere un ordine di grandezza).
Tra ingresso e derivazione l'attenuazione è più marcata e voluta (10, 15, 20 dB).
Facciamo un esempio un po' semplificato nei valori pensando di avere un impianto con due sole prese, una al primo piano e una al piano terreno.
All'uscita dell'amplificatore supponiamo che il segnale sia di 95 dBuV.
Con 20 m di cavo (supponiamo di perdere 10 dB, è un po' tantino...) arriviamo alla prima presa passante e abbiamo in ingresso 85 dB. Mettiamo una presa passante con attenuazione in derivazione di 10 dB e abbiamo in uscita verso il decoder 75 dBuV.
All'uscita della presa passante, supponendo (esagerando) di aver perso 1 dB nell'attraversamento, siamo scesi a 84 dBuV. Supponiamo altri 20 m di cavo (perdendo di nuovo 10 dB) e il segnale diventa a fondo cavo di 74 dBuV. Installiamo una presa diretta senza attenuazione.

L'esempio è molto semplificato: come abbiamo detto le perdite lungo il cavo e nell'attraversamento dei componenti non sono uguali per tutte le frequenze. Perdono meno le frequenze basse e di più quelle alte. Di solito i costruttori bilanciano il tutto attenuando in derivazione un po' di più le frequenze basse (VHF, bande I e III) e un po' meno le altre (UHF, bande IV e V).

Comprendi anche tu che le soluzioni impiantistiche sono le più disparate: discese di lunghezza differente, numero di prese diverso da colonna a colonna, ecc. Il buon produttore di materiale per impianti d'antenna non ha perciò in catalogo una presa per tutte le stagioni, ma serie di prese d'antenna e derivatori con attenuazioni differenti per poter essere installate in punti differenti dell'impianto.
 
Ultima modifica:
dforum ha scritto:
Le terminali sono anche quelle che normalmente vengono attaccate ai coassiali provenienti dai tap (uscite derivate) di un derivatore?

Su una uscita derivata puoi collegare qualsiasi presa, purchè la somma delle attenuazioni del derivatore + quella della presa usata + l'attenuazione del cavo ti consenta di avere ancora un segnale utilizzabile.

Ciao
 
dforum ha scritto:
Le terminali sono anche quelle che normalmente vengono attaccate ai coassiali provenienti dai tap (uscite derivate) di un derivatore?
Si. Ma il derivatore deve essere scelto opportunamente.
 
Supponiamo che abbia un derivatore a 6 derivate con 6 prese terminali.
Il livello del segnale sulle prese varia al variare del carico? Cioè, se attacco contemporaneamente 6 televisori (accesi) il livello del segnale sulle varie prese sarebbe più basso rispetto al caso in cui ci fosse un solo televisore collegato e quindi una sola presa utilizzata?
 
dforum ha scritto:
Supponiamo che abbia un derivatore a 6 derivate con 6 prese terminali.
Il livello del segnale sulle prese varia al variare del carico? Cioè, se attacco contemporaneamente 6 televisori (accesi) il livello del segnale sulle varie prese sarebbe più basso rispetto al caso in cui ci fosse un solo televisore collegato e quindi una sola presa utilizzata?
In modo impercettibile.
Sarebbe la soluzione ideale.
 
flash54 ha scritto:
Le terminali sono quelle messe a fine linea di una cascata di prese passanti; queste terminano la linea e non consentono altri collegamenti in cascata.
Cosa altamente sconsigliata in quanto i disturbi di questa terminale essendo collegata sulla linea si riperquotono a tutte le prese passanti.
dforum ha scritto:
Il livello del segnale sulle prese varia al variare del carico?
Piu che impercettibile direi assolutamente di no.
 
salute ha scritto:
Cosa altamente sconsigliata in quanto i disturbi di questa terminale essendo collegata sulla linea si riperquotono a tutte le prese passanti.

Quoto in toto

Mai usare copia-incolla; questo è quel che avrei voluto scrivere:

Le prese passanti consentono di collegarci un tv ed in più consentono il collegamento (di passaggio) per andare ad un altra presa.

Le terminali sono quelle messe sull’uscita di un derivatore; queste terminano la linea e non consentono altri collegamenti in cascata.

Una presa passante può essere usata a fine linea di una cascata come terminale chiudendo la linea con una resistenza da 75 ohm in loco del cavo di "passaggio".

Ciao
 
Ultima modifica:
Mi pare di aver capito che le prese terminali non hanno nessun tipo di circuiteria all'interno, quindi non attenuano il segnale (a parte l'attenuazione fisiologica dovuta alle connessioni) e hanno la sola funzione di poter connettere il cavo che arriva dal TV.

In caso di necessità, si può quindi connettere il cavo proveniente da un derivatore direttamente al TV senza usare una presa terminale?
 
Esattamente, hanno solo un condensatore che isola da eventuali correnti disperse. Tieni presente che la connessione diretta è possibile, ma manca questo isolamento che sarebbe obbligatorio, inoltre in caso di necessità non puoi staccare il cavo se non direttamente dal televisore, e a volte risulta un po scomodo.
 
professeur ha scritto:
Una presa passante ha un ingresso, una uscita e una derivazione (la boccola dove si inserisce il cavetto d'antenna). Tra entrata e uscita l'attenuazione del segnale è molto contenuta e indesiderata (0,2-0,5 dB, per avere un ordine di grandezza).

In realtà l'attenuazione di passaggio è decisamente più elevata, soprattutto nelle prese con prelievo a bassa attenuazione. Una 10 dB nel passaggio può perdere anche 4-5 dB. Passaggi sull'ordine di mezzo dB li trovi solo sulle 22 dB di prelievo.


professeur ha scritto:
All'uscita della presa passante, supponendo (esagerando) di aver perso 1 dB nell'attraversamento, siamo scesi a 84 dBuV. Supponiamo altri 20 m di cavo (perdendo di nuovo 10 dB) e il segnale diventa a fondo cavo di 74 dBuV. Installiamo una presa diretta senza attenuazione.

No, assolutamente no! MAI e ripeto MAI montare una presa diretta (o terminale) alla fine di una catena (o anche all'uscita di una sola) di prese passanti. Ci va comunque una passante chiusa sull'uscita con l'apposita resistenza. Per chiarire con il tuo esempio, la prima presa va messa da 14 dB, anche perchè 75 dBµV per un decoder sono troppi, non si devono superare i 74. Considerando un paio di dB di passaggio, alla seconda avrai 83 dBµV, con una attenuazione di 10 dB in uscita avrai 63, che per un decoder è ampiamente al di sopra del minimo (45 dBµV) ed è un livello più che accettabile anche per l'analogico. Se poi vuoi qualcosa in più aumenti l'amplificazione, la prima presa la metti da 18 dB, oppure lasci tutto così e la seconda la metti da 7. Che poi il calcolo ha un errore di base, 20 dB per 20 metri di cavo sono decisamente esagerati, al massimo ne perderai 6-7 (con cavo decente!) e quindi i livelli saranno decisamente più alti. Occhio a non passare il livello max (DTT 45-74 dBµV analogico 60-82,5)
 
elettt ha scritto:
Esattamente, hanno solo un condensatore che isola da eventuali correnti disperse.
L'uscita di un derivatore non è provvista anch'essa del condensatore di isolamento?
 
salute ha scritto:
Cosa altamente sconsigliata in quanto i disturbi di questa terminale essendo collegata sulla linea si riperquotono a tutte le prese passanti.
Quindi sconsigli l'utilizzo di prese terminali sulle ultime prese?
 
A me sa che sei tu che fai confusione....ci sono le terminali e le passanti, poi puoi chiamare le terminali come vuoi, dirette, derivate...ma sempre terminali sono.
Le cosiddette passanti con resistenza di chiusura sono passanti e basta, tra l'altro ormai non le produce praticamente più nessuno, e sono un'invenzione delle aziende produttrici tipèo ticino, Vimar ecc.

Esempio catalogo Fracarro, la SPI00 è definita terminale, le SPI05-10-14-18-22 passanti. NON esistono passanti con uscita di linea chiusa.
 
Ultima modifica:
@elett: allora chiariscimi: una passante sappiamo tutti com'é; una terminale deve essere chiusa da una resistenza di 75 ohm quindi ha una certa attenuazione rispetto la linea che vi entra, come una passante p.es. da 7 db terminata; e poi c'é quella diretta, per intenderci con niente dentro. giusto? volevo dire che fra terminale e diretta c'é differenza.
 
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