4 Marzo 2012, la domenica senza dati Auditel all'interno di #WIDG

ERCOLINO

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Il 4 marzo 2012: blog e siti che abitualmente informano i propri lettori su tutto quel che accade in tv, e quindi anche sui dati d'ascolto...



Tutti i dettagli sul nostro portale DIGITAL-SAT
 
bella iniziativa, però mi viene da fare una domanda ammesso e concesso che ho ritenuto l'auditel una farsa.
Con cosa dovrebbero misurarsi le emittenti per vendere gli spazi pubblicitari se non ci fosse l'auditel? cioè mi spiego meglio, esiste un metodo migliore dell'auditel? Qualcuno auspica anche alzare il panel, anche se in un corso di statistica che feci l'anno scorso all'università ci dissero che aumentare il campione non serve a tanto, anzi certe volte può falsare il risultato.
 
Non aderisce Antonio Genna, che è quello che guardo principalmente...
 
Premesso che l'auditel non è esente da difetti e imperfezioni, ed è sicuramente migliorabile, ritengo del tutto inutile questo sciopero contro l'auditel. Prima di tutto perché parlare di televisione senza parlare anche di ascolti è impossibile... ormai sono un tutt'uno. Non si può fare a meno di guardare ai dati d'ascolto quando si parla di un programma. E non possiamo certo illuderci che non sia uno strumento indispensabile per fare tv. Quanti programmi vanno avanti e quanti muoiono per ragioni d'auditel?
E' così che funziona, da noi, come in tutti gli altri paesi del mondo. Anche a Cipro hanno il loro "auditel"...

Piuttosto si dovrebbe protestare contro chi analizza e comunica questi dati. Insomma, con gli addetti ai lavori... giornalisti, uffici stampa, direttori ecc. Perchè sono loro a fare informazione, facendo l'equazione ascolti=qualità, esaltando programmi della loro rete, anche quando hanno vinto per 50 mila spettatori sul programma concorrente (dimenticando le basi del campionamento statistico con tutto ciò che ne consegue), glorificando programmi di successo ma dai contenuti idioti.

Non è mica l'auditel che ha portato la tv a drogarsi di quantità e non di qualità, ma chi la tv la fa...
 
sono d'accordo con chi reputa lo sciopero inutile. il problema non è l'esistenza in sé dell'auditel (le tv hanno bisogna di sapere da quanto pubblico è seguita una determinata trasmissione), ma l'attuale sistema che viene utilizzato, vecchio e pieno di difetti...
 
ma appunto prendetela come una semplice provocazione...

io più che altro sarei favorevole a un sistema che riesca a percepire cosa trasmette ogni singolo televisore, anche se con questa opzione i contrari sarebbero moltissimi.
 
adriaho ha scritto:
io più che altro sarei favorevole a un sistema che riesca a percepire cosa trasmette ogni singolo televisore, anche se con questa opzione i contrari sarebbero moltissimi.
In questo modo sarebbe però impossibile sapere quante "teste" sono difronte al televisiore. E questo porterebbe ad una sottostima evidente con i grandi eventi, soprattutto sportivi, in cui la gente è solita riunirsi assieme. Viceversa i programmi che si seguono in genere da soli (reality su tutti) risulterebbero ancor più seguiti ;)
 
Secondo me gli unici che prendono sul serio l'auditel sono quel gruppo di utenti che passa giornate intere nei blog televisivi a scannarsi virtualmente sui punti percentuali di De Filippi, D'Urso, Venier, Carlucci e compagnia cantante. Sono pronto a scommettere che manco gli addetti ai lavori monitorano giornalmente i dati come certi fan(atici)
 
mats90 ha scritto:
Secondo me gli unici che prendono sul serio l'auditel sono quel gruppo di utenti che passa giornate intere nei blog televisivi a scannarsi virtualmente sui punti percentuali di De Filippi, D'Urso, Venier, Carlucci e compagnia cantante. Sono pronto a scommettere che manco gli addetti ai lavori monitorano giornalmente i dati come certi fan(atici)
a me non è mai fregato una cippa dell'auditel ;)

non sono uno di quelli che guarda le % di ascolti, ma se le leggo lo faccio in maniera serenissima ;)
 
benjaminlinus ha scritto:
In questo modo sarebbe però impossibile sapere quante "teste" sono difronte al televisiore. E questo porterebbe ad una sottostima evidente con i grandi eventi, soprattutto sportivi, in cui la gente è solita riunirsi assieme. Viceversa i programmi che si seguono in genere da soli (reality su tutti) risulterebbero ancor più seguiti ;)
si è vero, ma il margine di errore sarebbe di gran lunga inferiore dell'attuale sistema :)

mats90 ha scritto:
Secondo me gli unici che prendono sul serio l'auditel sono quel gruppo di utenti che passa giornate intere nei blog televisivi a scannarsi virtualmente sui punti percentuali di De Filippi, D'Urso, Venier, Carlucci e compagnia cantante. Sono pronto a scommettere che manco gli addetti ai lavori monitorano giornalmente i dati come certi fan(atici)
condivido in pieno...
 
Prima dell'Auditel c'era " l'indice di Gradimento " che tendeva a misurare l'apprezzamento del pubblico per un programma sulla base della qualità , ed allora vincevano programmi come Portobello, Domenica In, Discoring, Milleluci, ecc. Lo so ho nominato solo programmi della Rai anni 70 , ma il motivo è semplice a spiegarsi ... all'epoca c'era solo la Rai ( 1 e 2 ) . Con l'arrivo della Tv Commerciale nazionale incominciò ad essere utilizato il sistema dei Meter che ha portato alla nascita dell'Auditel come è ora. :evil5:
 
stefio ha scritto:
Prima dell'Auditel c'era " l'indice di Gradimento " che tendeva a misurare l'apprezzamento del pubblico per un programma sulla base della qualità , ed allora vincevano programmi come Portobello, Domenica In, Discoring, Milleluci, ecc. Lo so ho nominato solo programmi della Rai anni 70 , ma il motivo è semplice a spiegarsi ... all'epoca c'era solo la Rai ( 1 e 2 ) . Con l'arrivo della Tv Commerciale nazionale incominciò ad essere utilizato il sistema dei Meter che ha portato alla nascita dell'Auditel come è ora. :evil5:
in effetti hai citato trasmissioni un pochino datate :) :D
 
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