Stato di agitazione all'emittente napoletana Tele A

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M. Daniele

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Licenziamenti a Tele A, lunedì sciopero
Procedure per il personale tecnico, amministrativo e giornalistico e alla conseguente assenza di una risposta da parte delle aziende del gruppo televisivo


NAPOLI - La Slc-Cgil ha proclamato uno sciopero dei lavoratori di tutte le aziende del Gruppo Tele A dalle 14.30 alle 24 di lunedì prossimo, in seguito, si legge in una nota, «alla comunicazione di procedure di licenziamento collettivo per il personale tecnico, amministrativo e giornalistico e alla conseguente assenza di una risposta da parte delle aziende del gruppo televisivo rispetto alla formale richiesta di un incontro sindacale di seguito ad apposita raccomandata aziendale, dimostrando nei fatti nessuna volontà a giungere ad un incontro. In più con l' aggravante di aver impedito la lettura di un comunicato sindacale nel corso della trasmissione «Tutti a bordo campo» di lunedì 5 marzo, negando così ai lavoratori stessi di rendere pubblica la loro vertenza».

«Episodio che ha prodotto la solidarietà della SLC Nazionale e della FNSI Federazione Nazionale della Stampa - si legge ancora nella nota - a tecnici, amministrativi e giornalisti delle emittenti del Gruppo Tele A». Nella giornata di lunedì prossimo lo sciopero avrà come conseguenza il blocco di tutte le programmazioni sia territoriali che nazionali delle emittenti del gruppo Tele A.

Il presidente dell'Ordine della Campania Ottavio Lucarelli è vicino ai giornalisti dell'emittente Tele A che, come il personale tecnico e amministrativo, «sono oggetto di una procedura di licenziamento collettivo da parte di un'emittente che - sottolinea Lucarelli - da diversi anni beneficia di contributi pubblici». «Sembra - aggiunge il presidente Lucarelli - che ogni regola sia stata stracciatà. ' Lucarelli evidenzia »di lunedì scorso quando è stata impedita la lettura di un comunicato sindacale. Lunedì prossimo tutti i lavoratori del gruppo Tele A hanno proclamato uno sciopero dalle 14.30 alle 24».

Redazione online
08 marzo 2012

http://corrieredelmezzogiorno.corri...i-tele-a-lunedi-sciopero--2003599984319.shtml
 
Però anche qua di sprechi ce ne sono stati tanti: due frequenze satellitari (una no eh?) , due mux puliregionali (uno non bastava?), un tentativo un po' rischioso di espandersi su scala nazionale affittando slot su mux di primarie tv regionali...avevo paura io per loro la prima volta che a brescia avevo letto sul mio televisore "Tele A"....
 
EteriX ha scritto:
Però anche qua di sprechi ce ne sono stati tanti: due frequenze satellitari (una no eh?) , due mux puliregionali (uno non bastava?), un tentativo un po' rischioso di espandersi su scala nazionale affittando slot su mux di primarie tv regionali...avevo paura io per loro la prima volta che a brescia avevo letto sul mio televisore "Tele A"....
Ma parlare con un po' più di cognizione di causa no?!? Le due reti pluriregionali c'erano anche prima del passaggio al digitale, non c'entra niente con la crisi. Il problema è quello comune a quasi tutte le tv locali, con la pluralità di offerta dei canali nazionali del digitale terrestre e con la diffusione di internet per gli acquisti a distanza, stanno perdendo sempre più visibilità ed introiti. Le reti satellitari aumentano la visibilità e fanno solo bene, poi se costituissero un investimento economico tanto oneroso, allora su hotbird non ci sarebbero tante tivu spazzatura che trasmettono televendite e 899. In ogni caso anche la presenza sul satellite non è per niente recente, sono almeno 5-6 anni che TeleA ha i canali nella fascia 800 di sky. Poi perchè spaventarsi della presenza a Brescia? E allora io che vedo a Salerno TV7 Triveneta Network o Motori TV o Odeon devo pensare che presto falliranno perchè hanno osato ampliare il loro bacino di ricezione? Che discorso è?:D :mad: :icon_rolleyes:
 
anassimenes ha scritto:
Ma parlare con un po' più di cognizione di causa no?!? Le due reti pluriregionali c'erano anche prima del passaggio al digitale, non c'entra niente con la crisi. Il problema è quello comune a quasi tutte le tv locali, con la pluralità di offerta dei canali nazionali del digitale terrestre e con la diffusione di internet per gli acquisti a distanza, stanno perdendo sempre più visibilità ed introiti. Le reti satellitari aumentano la visibilità e fanno solo bene, poi se costituissero un investimento economico tanto oneroso, allora su hotbird non ci sarebbero tante tivu spazzatura che trasmettono televendite e 899. In ogni caso anche la presenza sul satellite non è per niente recente, sono almeno 5-6 anni che TeleA ha i canali nella fascia 800 di sky. Poi perchè spaventarsi della presenza a Brescia? E allora io che vedo a Salerno TV7 Triveneta Network o Motori TV o Odeon devo pensare che presto falliranno perchè hanno osato ampliare il loro bacino di ricezione? Che discorso è?:D :mad: :icon_rolleyes:
Mogli, buoi e televisioni dei paesi tuoi....Sto argomentando che le scelte fatte anni prima anni avuto un impatto negativo nel tempo..Sono a concenza che sul territorio tradizionale di riferimento i loro mux sono due da anni non da adesso: TeleA e TeleA+ (a un certo punto entrambi con pertinenza diretta dell' editore con propri impianti erano stati estesi ad aree ben lontane dalla Campania: Marche ecc, l'approdo in altri mux non di proprietà quello si è recente, tutto il resto non lo è)..E' ovvio che il dicorso da me fatto per TeleA lo faccio anche per Tv7-Triveneta e per tante altre strane presenze locali extra-regionali ospiti di terzi..guardala bene Tv7 temo non durerà molto la ricezione in Campania. Relativamente a TeleA io ti chiederei di esaminare una frase di tale Lucarelli <<un'emittente che da diversi anni beneficia di contributi pubblici». Ti pare che un azienda privata possa programmare la propria esitenza a spese dello Stato? (leggevo dichiarazioni simili dove si parlava di Sardegna1 o di alcune tv locali piemontesi specializzate nell' informazione)...Sono tv private o vogliono essere equiparate alla Rai come tv pubbliche? Che gioco fanno? ..Avere tanta offerta di canali è bello e utopistico..dal punto di vista commerciale il mercato non ce la fa a garantire la sopravvivenza a così tanti soggetti...Non c' entravano l' intelligenza o la lungimiranza per sapere con congruo anticipo che così sarebbe stato, non andare a pensare alla crisi che è qualcosa in più (che fra l'altro sono ormai 3 anni che si parla di crisi non 3 mesi!..Ops Wikipedia indica 4anni...in pratica siamo in crisi da una vita: http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_economica_del_2008-2012)
 
EteriX ha scritto:
Mogli, buoi e televisioni dei paesi tuoi....Sto argomentando che le scelte fatte anni prima anni avuto un impatto negativo nel tempo..Sono a concenza che sul territorio tradizionale di riferimento i loro mux sono due da anni non da adesso: TeleA e TeleA+ (a un certo punto entrambi con pertinenza diretta dell' editore con propri impianti erano stati estesi ad aree ben lontane dalla Campania: Marche ecc, l'approdo in altri mux non di proprietà quello si è recente, tutto il resto non lo è)..E' ovvio che il dicorso da me fatto per TeleA lo faccio anche per Tv7-Triveneta e per tante altre strane presenze locali extra-regionali ospiti di terzi..guardala bene Tv7 temo non durerà molto la ricezione in Campania. Relativamente a TeleA io ti chiederei di esaminare una frase di tale Lucarelli <<un'emittente che da diversi anni beneficia di contributi pubblici». Ti pare che un azienda privata possa programmare la propria esitenza a spese dello Stato? (leggevo dichiarazioni simili dove si parlava di Sardegna1 o di alcune tv locali piemontesi specializzate nell' informazione)...Sono tv private o vogliono essere equiparate alla Rai come tv pubbliche? Che gioco fanno? ..Avere tanta offerta di canali è bello e utopistico..dal punto di vista commerciale il mercato non ce la fa a garantire la sopravvivenza a così tanti soggetti...Non c' entravano l' intelligenza o la lungimiranza per sapere con congruo anticipo che così sarebbe stato, non andare a pensare alla crisi che è qualcosa in più (che fra l'altro sono ormai 3 anni che si parla di crisi non 3 mesi!..Ops Wikipedia indica 4anni...in pratica siamo in crisi da una vita: http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_economica_del_2008-2012)
In realtà quasi tutte le tv locali hanno beneficiato fino a tempi recenti di un finanziamento pubblico ,anzi,prima. del 2011alla base delle graduatorie lcn c'erano proprio le graduatorie del corecom per ottenere i contributi statali,quindi il problema é di tutto il comparto
 
Dal testo della notizia avevo capito tutt'altro...:icon_rolleyes:
In effetti aumentando l'offerta nazionale del dtt le tv locali perdono un pò.
 
anassimenes ha scritto:
In realtà quasi tutte le tv locali hanno beneficiato fino a tempi recenti di un finanziamento pubblico ,anzi,prima. del 2011alla base delle graduatorie lcn c'erano proprio le graduatorie del corecom per ottenere i contributi statali,quindi il problema é di tutto il comparto
Il finanziamento in sè non è da demonizzare, è sbagliato quando la fonte primaria di sopravvivenza diventa quel finanziamento. In quella eventualità si chiederebbe agli editori di non lanciarsi in grandi espansioni e progettoni con più di un mux all' attivo, velleità da grande rete nazionale per arrivare di lì a poco a dover risparmiare sul personale licenziando. La9 in Veneto (e in Romagna) un anno e mezzo fa aveva operato lo stesso errore...
 
EteriX ha scritto:
Il finanziamento in sè non è da demonizzare, è sbagliato quando la fonte primaria di sopravvivenza diventa quel finanziamento. In quella eventualità si chiederebbe agli editori di non lanciarsi in grandi espansioni e progettoni con più di un mux all' attivo, velleità da grande rete nazionale per arrivare di lì a poco a dover risparmiare sul personale licenziando. La9 in Veneto (e in Romagna) un anno e mezzo fa aveva operato lo stesso errore...
Vabbè, i casi sono due, o non leggi i messaggi precedenti o proprio non vuoi sentire ragioni. TeleA ha una copertura interregionale da almeno 20 anni se non di più, non è l'espansione del network che ha causato dissesti finanziari. Anzi, mi sa che anche grazie alla copertura così estesa che TeleA è riuscita a stare a galla fino ad adesso. Quidni riassumendo, anche se per te sarà un duro colpo da mandar giù, ma il management di TeleA non ha fatto nulla di male, non hanno sperperato risorse per scimmiottare le nazionali (hanno semplicemente mantenuto la copertura fatta durante il far-west degli albori della tivu, e non sono stati i soli, Retecapri è riuscita a mettere in piedi una copertura ancora maggiore in quegli anni) ne' tanto meno è un parassita che vive di finanziamenti statali. Purtroppo è solo stritolata dalla crisi, gli ascolti calano per via della concorrenza delle nuove emittenti digitali nazionali, gli imprenditori locali hanno sempre meno risorse da investire in pubblicità (ma il calo della pubblicità riguarda anche le nazionali), e a TeleA sono costretti a ridurre l'organico per evitare di fallire. Tutto qua.
 
Se non offrono nulla da guardare ai telespettatori, è ovvio che gli ascolti crollano, e i soldi diminuiscono. Tutte le volte che zappo tra i canali e arrivo a TeleA vedo le televendite(stessa cosa vale per TeleA+ e Tv Capital).I canali che vengono ospitati nel loro Mux qui nel Lazio si vedono 5 giorni al mese, e il resto no. Non è che cosi si guadagnano i soldi e i telespettatori :eusa_naughty:
 
EteriX ha scritto:
Il finanziamento in sè non è da demonizzare, è sbagliato quando la fonte primaria di sopravvivenza diventa quel finanziamento. In quella eventualità si chiederebbe agli editori di non lanciarsi in grandi espansioni e progettoni con più di un mux all' attivo, velleità da grande rete nazionale per arrivare di lì a poco a dover risparmiare sul personale licenziando. La9 in Veneto (e in Romagna) un anno e mezzo fa aveva operato lo stesso errore...

Io da contrinbuente sono stufo che le mie tasse vengano usate per finanziare aziende private che dovrebbero muoversi nel mercato per guadagnare offrendo qualcosa al cosumatore..Un contributo non è sempre un incentivo: perchè dovrei lavorare offrire un prodotto ad un pubblico ed avere introiti pubblicitari (o abbonamenti in caso di TV pay), prendo i soldi dallo stato e non offro niente!!

I soldi pubblici devono essere spesi per i bisogni primari dei cittadini (istruzione, sanità, servizi nelle città, strade, infrastrutture utili..ecc.) al limite due canali di servizio pubblico bastano.
Se lo Stato spende meno per contributi e "consulenze" inutili si può abbassare la pressione fiscale (più soldi nelle tasche dei cittadini) dando spazio a iniziative produttive..La nostra economia compresa quella di TV ed editori si basa troppo sui contributi statali è questo è un male!!

Se TeleA è come la maggioranza di canali locali che ci sono Palermo che non fanno quasi niente a parte televendite, allora merita questa fine. Mi dispiace per i dipendenti ma loro si dovevano lamentare prima quando la TV anche se li pagava non produceva quasi niente!! Era bello vivere con i contributi dello stato senza dover badare agli indici di ascolto, tanto le disponibilità finanziarie nascono dal nulla!! vero!!! E' una questione di cultura!! Bisogna cambiare la mentalità da "stipendificio" che esiste in Italia.
 
Speriamo che non ci siano per i dipendenti di questo gruppo televisivo problemi, ma la vedo dura in quanto se nei mux Tele A non inseriscono anche alcuni contenuti specifici quali ad esempio qualche canale più tematico di musica, film o documentari, i rischi di licenziamento per il personale sono davvero più probabili. :eusa_think:
 
Le risorse sono sempre di meno data l'attuale situazione economica e purtroppo non c'è posto per tutti. Nei prossimi mesi, secondo me, assisteremo ad una decimazione di molte tv locali.
 
Si ricevono anche qui a Bologna, Tele A e Tele A+.
Per quel poco che le ho viste, non trasmettevano mai nulla di interessante.
 
anassimenes ha scritto:
Vabbè, i casi sono due, o non leggi i messaggi precedenti o proprio non vuoi sentire ragioni. TeleA ha una copertura interregionale da almeno 20 anni se non di più, non è l'espansione del network che ha causato dissesti finanziari. Anzi, mi sa che anche grazie alla copertura così estesa che TeleA è riuscita a stare a galla fino ad adesso. Quidni riassumendo, anche se per te sarà un duro colpo da mandar giù, ma il management di TeleA non ha fatto nulla di male, non hanno sperperato risorse per scimmiottare le nazionali (hanno semplicemente mantenuto la copertura fatta durante il far-west degli albori della tivu, e non sono stati i soli, Retecapri è riuscita a mettere in piedi una copertura ancora maggiore in quegli anni) ne' tanto meno è un parassita che vive di finanziamenti statali. Purtroppo è solo stritolata dalla crisi, gli ascolti calano per via della concorrenza delle nuove emittenti digitali nazionali, gli imprenditori locali hanno sempre meno risorse da investire in pubblicità (ma il calo della pubblicità riguarda anche le nazionali), e a TeleA sono costretti a ridurre l'organico per evitare di fallire. Tutto qua.
Difesa campalinistica?..TeleA e Tele+ in quale modo sono state presenti fuori dalla Campania in questi 20 anni?...In analogico!..I guai sono arrivati quando in tempi abbastanza rapidi è stato necessario convertire in digitale tutti gli impianti...Era a quel punto che a mio avviso TeleA doveva scegliere di restringere la presenza diretta su aree molto lontane, poteva farsi ospitare da altre tv com' è avvenuto nel momento che di recente si è lanciata alla conquista del Nord Italia appoggiandosi a mux non suoi..Questo ragionamento non è assolutamente stato seguito...E riguardo alle spese satellitari: hai scritto che sono approdati al satellite da almeno 5 anni, permettimi di dire che se è così si tratta di un avvenimento recente paragonato ai lunghi anni di vita dell' emittente...(da altro sito-web leggo che le due TeleA con versioni satellitari diverse da quelle delle loro tv terrestri sono sul satellite dal 2006, periodo che io considero abbastanza vicino)..Adesso carissimo anassimenes spero sia tu ad avermi capito...
 
EteriX ha scritto:
Difesa campalinistica?..TeleA e Tele+ in quale modo sono state presenti fuori dalla Campania in questi 20 anni?...In analogico!..I guai sono arrivati quando in tempi abbastanza rapidi è stato necessario convertire in digitale tutti gli impianti...Era a quel punto che a mio avviso TeleA doveva scegliere di restringere la presenza diretta su aree molto lontane, poteva farsi ospitare da altre tv com' è avvenuto nel momento che di recente si è lanciata alla conquista del Nord Italia appoggiandosi a mux non suoi..Questo ragionamento non è assolutamente stato seguito...E riguardo alle spese satellitari: hai scritto che sono approdati al satellite da almeno 5 anni, permettimi di dire che se è così si tratta di un avvenimento recente paragonato ai lunghi anni di vita dell' emittente...(da altro sito-web leggo che le due TeleA con versioni satellitari diverse da quelle delle loro tv terrestri sono sul satellite dal 2006, periodo che io considero abbastanza vicino)..Adesso carissimo anassimenes spero sia tu ad avermi capito...
Ma cosa dovrei capire? Che odi le tv locali interregionale e che ti auguri che vadano presto tutte in malora? Se è così, tranquillo, questo si è capito benissimo.:5eek:
Io veramente non so come ragionate a volte. Questa è gente che ha lavorato per più di 30 anni nel comparto, ha dato lavoro a centinaia di tecnici e giornalisti, non si sono arricchiti facendo il trading di frequenze o altre porcate simili, non capisco perchè c'è tutta questa contentezza nel vederli in difficoltà. Io non difendo nessuno, al massimo solidarizzo coi lavoratori ed in questo caso anche con gli imprenditori. E lo farei anche se si trattasse di un'azienda bresciana, tranquilla, non tacciarmi di campanilismo. Ho solo provato a spiegarti che, a differenza di molti altri, nel gruppo di TeleA si è sempre lavorato. La famiglia Abbaneo, fondatrice e attuale proprietaria del gruppo, non ha avuto lo stesso successo di B probabilmente perchè non aveva i collegamenti giusti con mafia e PSI, ma non per questo sono stati dei pessimi imprenditori. Hanno creduto ed investito nel progetto fin dall'inizio, e di volta in volta hanno fatto tutti gli investimenti necessari per mandare avanti l'attività, compreso l'approdo sul satellite (perchè da quando SKY è diventata un consumo di massa, moltissimi hanno preso a guardare la tv solo via satellite, e per questo hanno scelto, come altri, di andare anche sul satellite con numerazione sky, per non sparire dai teleschermi) o gli investimenti per digitalizzare la rete. Sarebbe bello, se tu fossi una persona intelligente, che ammettessi di aver criticato in maniera troppo preconcetta della gente che lavora. Secondo te il network così ampio o la presenza sul satellite sono stati dei passi falsi, secondo me, e credo secondo chiunque abbia una minima nozione di economia, sono stati degli investimenti necessari, perchè dal momento che i tempi cambiano l'unico modo per andare avanti e non farsi rinchiudere nel dimenticatoio è adeguarsi al cambiamento. La gente si abbona a sky e guarda la tv solo sullo skybox? Loro giustamente prendono il toro per le corna e decindono di sobbarcarsi l'investimento per essere presenti anche sulla piattaforma satellitare. Tutti plaudirebbero quella che è un'iniziativa imprenditoriale lungimirante, ovviamente tutti tranne te, che suppongo gli avresti consigliato, nel momento in cui la visibilità è in calo, di non fare nulla per cercare di contrastare questa tendenza ma di lasciarsi morire pian piano. Il digitale non è stato scelto dalle tivu locali ma gli è stato imposto. Il gruppo TeleA, ancora una volta, invece di piangersi addosso e recriminare (come per esempio Constantino Federico di Retecapri), ha scelto ancora una volta di adeguarsi ed investire, cercando di far diventare anche il digitale una nuova opportunità. E' ovvio che si è trovato due reti pluriregionali ed ha provato a trasformale in due multiplex, cosa avrebbero dovuto fare? Le prospettive per fare business c'erano, sia come carrier per noleggio banda sia per diffondere un maggior numero di canali (4-5 li hanno creati, tra cui uno tematico sulla pesca e uno sulla medicina, cioè, alla fine ci hanno provato ad aumentare la propria offerta). Purtroppo è tutto il comparto in grande sofferenza (nemmeno Tivuitalia o anche ReteA riesce a noleggiare tutta la banda che ha a disposizione), e come sempre accade, quando il credito si riduce le prime vittime sono gli imprenditori onesti che hanno investito tutto ciò che avevano proprio perchè credevano nel business, mentre invece le mezze tacche, che per esempio hanno acceso si è no 4-5 ripetitori per non dover investire in nuove apparecchiature, e che magari i soldi fatti nel periodo d'oro dell'emittenza locali li hanno depositati in svizzera, riescono ancora a galleggiare.
Ovviamente mi sono lasciato un po' prendere, ma davvero mi infastidisce leggere di gente che sembra quasi goda nello sputare sentenze (senza per altro conoscere a fondo la realtà) o che è felice che un'emittente locali abbia dichiarato lo stato di crisi. Qua non si parla di loghi sulle tv, che possono cambiare o sparire, ma di gente che rischia di perdere il lavoro o l'azienda perchè ha fatto proprio quello che lo stato gli ha stato chiesto di fare, ovvero investire per passare al digitale.
 
anassimenes ha scritto:
Ma cosa dovrei capire? Che odi le tv locali interregionale e che ti auguri che vadano presto tutte in malora? Se è così, tranquillo, questo si è capito benissimo.:5eek:
Potremmo evitare la terminologia dell' odio?...
Non sopporto (ma non odio) chi dopo una prolungata immersione nell' ottimismo esagerato da sindrome di dissociazione dalla realtà arriva al peggior epilogo sembrando la vittima con cui solidarizzare.. Quasi tutte le tv locali sono così...questo si....Amano rincorrere le loro utopie e manie...Guai a chi prova a svegliarle....

anassimenes ha scritto:
Hanno creduto ed investito nel progetto fin dall'inizio, e di volta in volta hanno fatto tutti gli investimenti necessari per mandare avanti l'attività, compreso l'approdo sul satellite (perchè da quando SKY è diventata un consumo di massa, moltissimi hanno preso a guardare la tv solo via satellite, e per questo hanno scelto, come altri, di andare anche sul satellite con numerazione sky, per non sparire dai teleschermi) o gli investimenti per digitalizzare la rete.
sono stati degli investimenti necessari, perchè dal momento che i tempi cambiano l'unico modo per andare avanti e non farsi rinchiudere nel dimenticatoio è adeguarsi al cambiamento. La gente si abbona a sky e guarda la tv solo sullo skybox? Loro giustamente prendono il toro per le corna e decindono di sobbarcarsi l'investimento per essere presenti anche sulla piattaforma satellitare. Tutti plaudirebbero quella che è un'iniziativa imprenditoriale lungimirante, ovviamente tutti tranne te, che suppongo gli avresti consigliato, nel momento in cui la visibilità è in calo, di non fare nulla per cercare di contrastare questa tendenza ma di lasciarsi morire pian piano.
In tutta sincerità la fuga dall' etere tradizionale per guardare SKY al posto della tv tradizionale che mi hai descritto non l' ho vista nei termini e nella portata che mi hai raccontato...Di che si tratta? Sul satellite non ci sono la TeleA e la TeleA+ di discreta fattura che ho visto sul digitale terrestre...Hanno messo due reti totalmente commerciali fatte molto male, questo contraddice la tua tesi secondo cui la scelta del satellite era dettata dai problemi di visibilità che avrebbero potuto avere TeleA e TeleA+ semmai non fossero approdate al sat.

anassimenes ha scritto:
Il gruppo TeleA ha scelto ancora una volta di adeguarsi ed investire, cercando di far diventare anche il digitale una nuova opportunità. E' ovvio che si è trovato due reti pluriregionali ed ha provato a trasformale in due multiplex, cosa avrebbero dovuto fare? Le prospettive per fare business c'erano, sia come carrier per noleggio banda sia per diffondere un maggior numero di canali (4-5 li hanno creati, tra cui uno tematico sulla pesca e uno sulla medicina, cioè, alla fine ci hanno provato ad aumentare la propria offerta). Purtroppo è tutto il comparto in grande sofferenza (nemmeno Tivuitalia o anche ReteA riesce a noleggiare tutta la banda che ha a disposizione),.
Penso tutt' altro...Abbiamo assistito alla propensione di tutto il settore televisivo a sperare in guadagni facili e rapidi, siamo tornati in un lampo al solito tirare a campare che và avanti a tentativi quotidiani.. In altri momenti in previsione della digitalizzazione nazionale si viveva di fantasie, immaginando per ipotesi di fare il pieno di affitti a quale mirabolante cifra si pensava di poter affittare e per quanto tempo? Che in questo momento sia dura non lo nego, non deve esere tabù riconoscere che i calcoli fatti in passato erano campati per aria ..Sono dell' idea che non fosse venuta la crisi economica le prospettive per le tv locali (e per le tv nazionali) nel medio periodo sarebbero state simili a quelle odierne..
 
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EteriX ha scritto:
Penso tutt' altro...Abbiamo assistito alla propensione di tutto il settore televisivo a sperare in guadagni facili e rapidi, siamo tornati in un lampo al solito tirare a campare che và avanti a tentativi quotidiani.. In altri momenti in previsione della digitalizzazione nazionale si viveva di fantasie, immaginando per ipotesi di fare il pieno di affitti a quale mirabolante cifra si pensava di poter affittare e per quanto tempo? Che in questo momento sia dura non lo nego, non deve esere tabù riconoscere che i calcoli fatti in passato erano campati per aria ..Sono dell' idea che non fosse venuta la crisi economica le prospettive per le tv locali (e per le tv nazionali) nel medio periodo sarebbero state simili a quelle odierne..
Vedi, premettendo che sono in gioco dei posti di lavoro e la sopravvivenza di un'azienda storica (fondata prima di canale 5, di cui, giusto per la cronaca, era il network di ritrasmissione perl a campania prorpio di canale5 nei primi anni '80), e che quindi tanto gioire o rigirare il dito nella piaga su questa situazione è francamente inopportuno, bisogna fare alcune considerazioni. E' un dato di fatto che la crisi colpisca per primo, e più duramente, gli imprenditori onesti. Perchè i disonesti, un modo per far quadrare i conti lo trovano. Se a TeleA hanno una crisi di liquidità è perchè i loro liquidi sono stati investiti per l'ammodernamento delle infrastrutture. Avevano due scelte, tirare a campare e lamentarsi dell'imposizione del cambiamento, oppure mettersi in gioco e fare i debiti per restare al passo. Loro ci hanno provato. Purtroppo quando ti trovi le banche che ti chiedono di rientrare dai fidi, o ti riducono arbitrariamente il massimo scoperto, e ti ritrovi gran parte dei profitti che se ne va nell'ammortamento dei nuovi macchinari, è fisiologico andare in crisi di liquidità e non avere i soldi per la spesa corrente. Tu dall'alto della tua conoscenza della materia puoi credere ciò che vuoi, anche che il 21 dicembre 2012 verrà l'apocalisse e che quindi bisogna programmare gli investimenti di conseguenza, questa gente, il management di TeleA, dal basso della loro piccolissima esperienza trentennale nel settore, ha ritenuto che i margini di redditività nell'investimento per il digitale terrestre ci fossero, e quindi hanno investito. Ad aver saputo che tu hai la verità in tasca, sono certo che ti avrebbero chiamato per una consulenza e magari avrebbero evitato di esporsi finanziariamente, ma tant'è che ormai les jeux sont faits, e quindi tanta dietrologia lascia il tempo che trova.
L'unico punto è che chi ha avuto il coraggio di investire, e nel suo piccolo di far crescere l'economia e creare posti di lavoro, adesso passa per ******* e parassita che campa di contributi pubblici. Chi invece si è arricchito facendo magheggi tra ministero ed ispettorati territoriali, comprando frequenze esistenti solo sulla carta e rivendendoli a mediaset o a altri operatori per creare network digitali, se per pura sfortuna non fosse già finito in galera (tipo il vostro caro concittadino Lagostena-Bassi) allora viene considerato un eroe perchè riesce a fare utili nonostante la crisi.
Onestamente questo tipo di pensiero non mi appartiene. Non sono un fan ne' dell'emittenza locale ne' di TeleA, però mi piacerebbe che quando accadono fatti di questo tipo, prima di sputare sentenze ci si fermasse a riflettere sui motivi che l'hanno deteriminati. E qua i motivi, secondo me, sono chiari. TeleA si è lanciata in un investimento importante (parzialmente obbligata a farlo, perchè il digitale terrestre è stato imposto dal governo) ed è stata travolta dalla stretta del credito e dal calo di audience e utili delle tv locali. Non dico che è una vittima, ma di sicuro non è il mostro che i fan dei network nazionali, o tutti coloro che semplicemente odiano le tv locali perchè occupano banda che può essere utilizzata per l'internet mobile, vorrebbero far sembrare.
 
per dovere di cronaca ,
EteriX non ha niente contro le tv locali , anzi a volte le ha pure difese ( sopratutto una :D ) .

detto questo fatico a capire come sia stato possibile , per un'emittente con un'esperienza trentennale , non capire che la crisi i sarebbe protratta a lungo e che l'evoluzione in corso nel settore , avrebbe portato ad un aumento esponenziale della concorrenza
 
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