Cade andando al lavori in bici,l'Inail nega risarcimento "Doveva andare in bus"

Moris74

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Cade andando al lavori in bici,l'Inail nega risarcimento "Doveva andare in bus"

Protagonista una collaboratrice scolastica di una scuola media di Dalmine.Non le è stato riconosciuto l'infortunio in itinere in quanto il tragitto dall'abitazione alla struttura scolastica è potenzialmente coperto dai mezzi pubblici e quindi l'uso del mezzo privato non era indispensabile.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1055393/cade-andando-a-lavoro-in-bici-ma-linail-nega-il-risarcimento-doveva-andare-in-bus.shtml
Effettivamente sembrerebbero essersi verificate quelle condizioni per le quali non viene riconosciuto l'infortunio in itinere,http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_ASSICURAZIONE&nextPage=LAVORATORI/La_tutela_dei_lavoratori/info-844442079.jsp però la cosa non mi trova totalmente daccordo.Secondo me ci sarebbero alcuni distinguo tipo:
1-E'giusto "imporre" al lavoratore l'utilizzo di un mezzo pubblico in favore di un qualunque mezzo privato?
2-Chi abitualmente utilizza un mezzo pubblico per recarsi al posto di lavoro può succedere che un giorno (per un qualunque motivo personale) decida di utilizzare ad esempio l'auto,e in caso di infortunio?Non mi sembra giusto che sia per questo penalizzato!
3-Si può utilizzare anche il mezzo privato per trasportare materiale inerente al proprio lavoro,cosa che non si potrebbe fare utilizzando il mezzo pubblico!
 
Mi risulta che sia così anche nella azienda dove lavoro: poiché ci sono dei mezzi appositi che portano ai cancelli, eventuali incidenti sono considerati "virtualmente" avvenuti sul lavoro mentre se avvengono su mezzi propri sono considerati malattia; che è quello che è avvenuto anche in questo caso, cioè alla signora sono stati considerati giorni di assenza per malattia anziché per infortunio sul lavoro.

In fondo, se vogliamo, è una possibilità aggiuntiva quella di considerare i mezzi pubblici come parte del perimetro del posto di lavoro (con relativo trattamento anche in caso di infortuni sul lavoro), poi è chiaro che in alcuni casi si preferisce usare i mezzi propri rinunciando a questa copertura aggiuntiva.
 
Moris74 ha scritto:
Protagonista una collaboratrice scolastica di una scuola media di Dalmine.Non le è stato riconosciuto l'infortunio in itinere in quanto il tragitto dall'abitazione alla struttura scolastica è potenzialmente coperto dai mezzi pubblici e quindi l'uso del mezzo privato non era indispensabile.
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1055393/cade-andando-a-lavoro-in-bici-ma-linail-nega-il-risarcimento-doveva-andare-in-bus.shtml
Effettivamente sembrerebbero essersi verificate quelle condizioni per le quali non viene riconosciuto l'infortunio in itinere,http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_ASSICURAZIONE&nextPage=LAVORATORI/La_tutela_dei_lavoratori/info-844442079.jsp però la cosa non mi trova totalmente daccordo.Secondo me ci sarebbero alcuni distinguo tipo:
1-E'giusto "imporre" al lavoratore l'utilizzo di un mezzo pubblico in favore di un qualunque mezzo privato?
2-Chi abitualmente utilizza un mezzo pubblico per recarsi al posto di lavoro può succedere che un giorno (per un qualunque motivo personale) decida di utilizzare ad esempio l'auto,e in caso di infortunio?Non mi sembra giusto che sia per questo penalizzato!
3-Si può utilizzare anche il mezzo privato per trasportare materiale inerente al proprio lavoro,cosa che non si potrebbe fare utilizzando il mezzo pubblico!
è accaduta una storia simile a un mio collega.... niente infortunio....Malattia quindi...
 
Può sembrare antipatico, ma è una cosa assolutamente normale. Anche io conosco casi simili, il TGcom24 non ha raccontato nulla di strano.
L'INPS cerca -dal canto suo, facendo i propri interessi- di evitare il risarcimento, laddove possano anche minimamente esserci dubbi sulla sussistenza delle condizioni. Poichè la condizione di "itinere" riconosciuta dall'INPS è lo spostamento con i mezzi pubblici, laddove non ci sia una motivata ragione per cui venga scelto un mezzo proprio per lo spostamento, ecco che l'infortunio non viene riconosciuto. E' la norma, e succede sempre così, a meno che nella dichiarazione che viene fatta non venga espressamente dichiarato che non ci si può recare al lavoro con mezzi pubblici per cause ben specifiche: ragioni di orario e/o turnazione, impossibilità a prendere il mezzo pubblico per presenza di barriere per portatori di handicap, e via dicendo. In genere un consulto con un patronato o sindacato può aiutare sulla questione, prima di compilare la dichiarazione.
Il caso 3 descritto da Morris potrebbe essere una buona motivazione, ma attenzione che potrebbero esserci problemi nel caso -a seconda del tipo di lavoro- in cui sia vietato o non riconosciuto svolgere il proprio lavoro con un auto (privata) di proprietà.
 
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