Ciao Giancarlo
Sempre molto interessanti i tuoi interventi, e altrettanto lo è l'articolo dell' ing. Moro che compie quasi un record, ovvero spiegare un fenomeno strettamente legato alla matematica e trigonometria riconducibile anche all'ottica, senza nemmeno citare una formuletta.
L'argomento è interessante e merita di essere messo in evidenza visto che quanto descritto sino ad ora sui vari documenti tecnici spesso non corrisponde alla realtà, o per lo meno si verificano delle situazioni non menzionate come critiche, ma che in qualche modo rendono impossibile l'operato di alcuni decoder.
Mi spiego meglio... si sa per certo che che la tecnica SFN ha alcuni punti deboli, ad esempio una condizione di medesimo livello dei segnali che concorrono alla sincronizzazione può creare indecisioni sull'apertura della finestra IG., oppure altro caso quando questi sono in ordine temporale troppo vicini, ovvero al di sotto di 4/5 microsecondi, anche in questo caso il decoder non riesce a discriminare l'uno dall'altro stazionando in una condizione di palleggio infruttuosa, per non menzionare quei segnali fuori sinc. provenienti da troppo lontano per i quali vanno adottate misure molto più drastiche, poi a complicare il tutto ci si mette Mediaset che opera con FEC 5/6 ingorda di Mbit com'è.
Capita spesso, specialmente sui canali appena menzionati di non riuscire ad estrarre nessun dato nonostante che sussistano le condizioni per una regolare fruizione, e questo capita regolarmente quando siamo in presenza di zone montuose che generano una serie di rimbalzi laterali con ritardi di decine di microsecondi ma tutti compresi all'interno della finestra IG ma alcuni decoder non ne vogliono sapere di funzionare, mentre altri si adattano perfettamente a questa situazione lavorando indisturbati.
So per certo che esistono più processi di analisi dei segnali disponibili una volta che è stata collocata la finestra utile all'incameramento dei dati, ovvero quando entra in gioco l'equalizzatore a correlazione, ovvero uno stadio molto importante incaricato di riconoscere le copie del medesimo segnale e attribuire un solo simbolo, processo puramente matematico.
Ecco su questi processi sarebbe bello scendere sui dettagli per capire come nascano queste diversità
