Il libro sul Digitale Terrestre [Nuova edizione dall'10/11/09]

ERCOLINO

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Update 20/09/07

Ecco a voi i dettagli del libro che uscirà l'8 Ottobre 2007 al costo di 18 euro


Gli autori

Davide Turi,
laurea in Scienze della Comunicazione, gestisce dal 2001 progetti sulla televisione digitale terrestre e sulle tecnologie televisive digitali presso la ricerca e sviluppo del gruppo Mediaset.
Tiene seminari, lezioni, workshop e giochi di ruolo sulla tv digitale terrestre e lo sviluppo di applicazioni interattive presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’Università di Pavia, il Dams di Torino e l’Istituto Europeo di Design. Ha partecipato alla redazione di saggi sulle nuove tecnologie digitali e collabora con il semestrale “Link, idee per la televisione” e con il sito Internet Apogeonline.com.

Roberto Borroni ha partecipato allo sviluppo di ricevitori interattivi per il Digitale Terrestre in qualità di progettista software, dopo una laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni. Dal 2004 lavora presso la ricerca e sviluppo del gruppo Mediaset, occupandosi dell’evoluzione dei decoder e dell’integrazione del sistema di accesso condizionato per il servizio Pay Tv.
Partecipa ai tavoli tecnici DVB e DGTVi, tiene lezioni sugli aspetti tecnologici del Digitale Terrestre e collabora con riviste del settore.

DIGITAL-SAT e DIGITAL-FORUM sono citati nella pagina dei ringraziamenti in particolare il sottoscritto :lol: ,non vi dico altro :D
C'è il logo del nostro Portale DIGITAL-SAT

Qui trovate tutti i dettagli del libro sul sito della Casa Editrice Franco Angeli

Come acquistare

Elenco Librerie

Update del 07/10/07

Presentazione Ufficiale del libro


Dal 8 Ottobre in libreria le risposte a 100 domande sul DTT


Update del 10/11/09


In libreria la nuova edizione del 'Manuale per il digitale terrestre'

Update del 25/11/09

'Manuale sulla tv digitale terrestre', contenuti in omaggio sul nostro forum



In esclusiva assoluta per digital-forum due dei nuovi capitoli dove hanno contibuito anche gli utenti del forum con il sondaggio

41. Cos’è il MIP inserter?
Il MIP inserter è l'apparato della piattaforma di emissione che
consente la trasmissione della televisione digitale terrestre
attraverso reti a singola frequenza, o SFN.
Nel momento in cui il transport stream viene trasmesso da un operatore
di rete da due trasmettitori dislocati in aree adiacenti e operanti su
una stessa frequenza, si corre il rischio che i segnali delle due
postazioni si sovrappongano. Se la sovrapposizione dei due segnali è
perfetta nel tempo e nello spazio, essi si sommano, rinforzandosi a
vicenda, e creano un’interferenza costruttiva. In caso contrario, se
la sovrapposizione dei due segnali non è perfetta, il segnale non è
più riconoscibile dal ricevitore digitale che si trova nell’area di
sovrapposizione; si genera un’interferenza distruttiva che rende nullo
il contenuto informativo del segnale.
Allo scopo di ottenere un'interferenza costruttiva, i trasmettitori
disclocati in aree adiacenti che operano sulla stessa frequenza sono
posti a distanze calcolate e trasmettono i dati digitali del transport
stream in maniera sincrona, esattamente nel medesimo istante: i loro
segnali raggiungono le antenne dei telespettatori posti nell'area di
sovrapposizione nello stesso momento, e mantengono intatto il
contenuto informativo.
L’operazione di sincronizzazione dei trasmettitori è realizzata dal
MIP Inserter. Il MIP inserter è posto all’interno dell’architettura di
emissione fra il multiplexer ed i modulatori e, lavorando direttamente
sui pacchetti che costi-tuiscono il transport stream finale svolge due
operazioni:
1.raggruppa in Mega-frame i transport packet del transport stream,
suddividendoli in base al tipo di modulazione scelta per la
trasmissione
2.aggiunge al transport stream un'informazione, il pacchetto
Mega-Frame Initialization Packet, o MIP, identificandola con il PID
numero 21. Il MIP fornisce ai trasmettitori un riferimento temporale
comune, generato tramite il Global Positioning System, o GPS.
All’interno del pacchetto MIP inoltre sono presenti parametri di
trasmissione relativi alla modulazione e, a discrezione
dell'operatore, delle informazioni opzionali.

65. Cos’è un CAM CI+?
Un CAM CI+ è un Conditional Access Module di nuova generazione
conforme allo standard CI+ redatto dal Forum omonimo che garantisce
maggiori livelli di sicurezza per i contenuti audiovisivi a pagamento.
La necessità di adottare standard di sicurezza elevati per i contenuti
in alta definizione e i ritardi del consorzio DVB nel rilascio della
nuova versione il DVB-CI v2 dello standard per la Common Interface ha
spinto un gruppo di aziende impegnate nella produzione di elettronica
di consumo - Panasonic, Philips, Samsung e Sony - e di CAM - SmarDTV e
Neotion - a consociarsi nel CI+ Forum.
A seguito del rilascio nel novembre del 2008 della specifica tecnica
“CI Plus Specification – Content Security Extensions to the Common
Interface”, il Consorzio DVB ha dichiarato ufficialmente chiuso il
progetto del DVB-CI v2 ed ha accettato il CI+ come standard de facto
per la nuova generazione di moduli CAM abilitati alla ricezione e alla
decodifica di contenuti a pagamento in alta definizione.
Perché si è reso necessario un nuovo standard per il CAM? Il problema
principale della Common Interface tradizionale risiede nel flusso dei
contenuti audiovisivi non protetti: il programma a pagamento è
ricevuto dal decoder o dal televisore con ricevitore digitale
terrestre integrato, e da questi inviato al CAM per essere
de-criptato. Un volta eseguita l’operazione, il flusso di dati audio e
video è restituito – in forma non più criptata - dal CAM al
ricevitore, affinchè il programma acquistato sia mostrato sullo
schermo televisivo. L’alloggiamento che connette il modulo e
televisore è però una vera e propria interfaccia PCMCIA comunemente
diffusa sui personal computer: il fatto che attraverso di essa
transiti un contenuto non protetto da alcun algoritmo di criptaggio ha
spinto le case di produzione e di distribuzione cinematografica a
vietare la gestione di contenuti in HD attraverso questi moduli
ritenuti non sufficientemente sicuri, facilmente accessibili da parte
di pirati informatici e quindi di possibile incentivo ad una
distribuzione di contenuti non controllata.
Il nuovo CI+ risolve il problema del flusso dei dati audio e video non
criptati instaurando una comunicazione sicura tra il modulo CAM CI+ e
il televisore che supporta questo standard. Una volta collegati,
l’apparecchio televisivo e il modulo si scambiano informazioni per
autenticarsi e identificarsi a vicenda, e creano un canale di
comunicazione criptato con algoritmi di protezione moderni che
garantiscono un’elevata sicurezza; a differenza della Common Interface
tradizionale il flusso di dati del contenuto audiovisivo non transita
in forma non criptata nei circuiti di collegamento prima di essere
mostrato sullo schermo televisivo.
Oltre ad assicurare le stesse funzionalità della precedente versione
dello standard Common Interface, un CAM CI+ è in grado inoltre di
fornire ulteriori servizi, tra i quali i più importanti sono:
• possibilità di realizzare grafiche complesse, laddove il CAM
tradizionale è solamente in grado di inviare al televisore dei testi
predefiniti;
• maggiore interazione attraverso il telecomando del televisore, ad
esempio con la capacità di gestire anche i tasti colorati o il pad
numerico, possibilità attualmente non garantita con la Common
Interface DVB;
• gestione delle regole per la protezione dalla copia dei contenuti,
attraverso le quali è possibile limitare la copia, ad esempio con
videoregistratori o DVD recorder, o addirittura vietarla;
• capacità di interagire con il televisore e di mostrare i messaggi
nella lingua scelta dall’utente per il proprio apparecchio televisivo
durante l’installazione;
• possibilità di mostrare sullo schermo del televisore le applicazioni
interattive.
Considerando l’ampia diffusione sul mercato di televisori dotati di
Common Interface e di moduli CAM conformi al tradizionale standard
DVB-CI, il Forum CI+ ha definito delle regole di interoperabilità
grazie alle quali un utente sarà comunque in grado di utilizzare un
modulo di nuova generazione su televisori che supportano la vecchia
Common Interface, e viceversa di utilizzare un modulo di vecchia
generazione sui nuovi modelli di tv che a partire dalla seconda metà
del 2009 saranno conformi al CI+. In tutti questi casi
l’interoperabilità si limiterà però a consentire la visione di tutti i
contenuti che non necessiteranno degli elevati standard di sicurezza
offerti dalla CI+ come ad esempio quelli in definizione standard.
 
Ultima modifica:
Se me lo chiedevano glielo davo pure io il mio autorevole contributo, però forse non era troppo in sintonia con la linea editoriale

:eusa_whistle: :badgrin: :badgrin: :badgrin:
 
Dingo 67 ha scritto:
Se me lo chiedevano glielo davo pure io il mio autorevole contributo, però forse non era troppo in sintonia con la linea editoriale

:eusa_whistle: :badgrin: :badgrin: :badgrin:
la tua linea editoriale sarebbe stata simile a quella rivolta verso la tecnologia lcd? :D
Comunque son curioso di vedere questo libro.....
 
Le due cose sono molto diverse :eusa_think:

La tecnologia LCD poveretta fa quello che può ma non può fare i miracoli :D

Quella DVB-T invece potrebbe fare molto di piu' ma fino ad ora e servita solo ai calciofili per passare dalla benzina al GPL (stesse prestazione costo piu che dimezzato) :eusa_wall: :eusa_wall:
 
m4ybe ha scritto:
cioè un libro come applicazione interattiva?

bene...

Cioè?

Con libro intendo proprio libro ,quelli che si comprano nei negozi di libri :)

Voglio precisare che il libro è stato scritto da due Ingegneri di Mediaset,ma è a livello privato,Mediaset non centra
 
Ultima modifica di un moderatore:
e di cosa parla piu nel dettaglio? tienici informati ercole che quel libro non me lo perdo...
 
Per il momento non posso dire altro per ovvi motivi ;)

Comunque sarà molto interessante ;)
 
Non mi attira così tanto...

Il libro potrà essere sicuramente valido, ma credo che gli ultimi che possano dare un giudizio completo ed imparziale sul DTT, dicendo anche cosa non va, siano i dipendenti dell'azienda che fin'ora ha puntato di più su questa tecnologia, cioè Mediaset.
 
Ciao, leggo da un po' questo forum molto utile, ma non mi ero mai iscritto. Siccome sto preparando una tesi sul digitale terrestre, volevo sapere se si potevano avere maggiori informazioni su questo libro...forse mi potrebbe essere utile :icon_cool:

pagnotz ha scritto:
Il libro potrà essere sicuramente valido, ma credo che gli ultimi che possano dare un giudizio completo ed imparziale sul DTT, dicendo anche cosa non va, siano i dipendenti dell'azienda che fin'ora ha puntato di più su questa tecnologia, cioè Mediaset.

Se il libro è stato scritto a livello privato, credo significhi che sia imparziale...viste le poche informazioni che si hanno, direi che sarebbe meglio aspettare prima di sparare sentenze come queste...
 
Ciao Andrea82, se metti in google la frase "Libro bianco del digitale terrestre" troverai un ottimo documento pdf per i tuoi studi.

Saluti
 
Ciao a tutti,
quello che volevo dire prima è che preferisco sempre un libro scritto da persone competenti ma che giudicano dall'esterno, senza nessun possibile interesse a parlare positivamente o negativamente dei fatti in questione. Anche se gli autori sono due tecnici e non Confalonieri e Piersilvio, sono comunque dipendenti Mediaset e non penso che darebbero giudizi "sgraditi" all'azienda che li paga (ammesso che ce ne siano, forse non c'è veramente niente da dire di negativo sul DTT). In fondo non penso di aver detto niente di strano, è normale che sia così.
 
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