areggio
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Cmq, laddove sono da coprire vaste aree con un unico trasmettitore (Russia e Stati Uniti) la banda I era proprio l'ideale e non penso sia stata dismessa...
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areggio ha scritto:Ogni regione ha avuto le sue...
da noi il 48 che fu assegnato a Rai Tre, era un canale ormai storico (Marcucci - Montecarlo, se non sbaglio)
Per non parlare della disfida di Monte Serra in Toscana....
areggio ha scritto:Cmq, laddove sono da coprire vaste aree con un unico trasmettitore (Russia e Stati Uniti) la banda I era proprio l'ideale e non penso sia stata dismessa...
Stefano83 ha scritto:Sì a Torino c'è il C che è problematico, ma Rai1 è ricevibile anche in V banda UHF dalla stessa postazione sul ch. 55 orizzontale. Perchè a Torino hanno messo Rai1 in UHF e dal Penice non l'hanno mai fatto?
Forse per il fatto che il C è un po' illegale e andava spento?
In realtà all'inizio esistevano dei criteri e delle limitazioni per la diffusione dei programmi in FM, che poi da un certo momento nessuno si preoccupò più di rispettare: la banda FM prevedeva il NON utilizzo dello spazio compreso tra 87.5 e 88.0 MHz. Anzi, a voler essere proprio precisi, la banda FM all'inizio prevedeva l'utilizzo del solo spazio compreso tra 88.0 e 104.0 MHz.manfabox ha scritto:Non è che sia illegale ma da quando presero piede le radio private e con la saturazione dell'etere, avendo un tratto di banda in comune, penso che specialmente in citta' e a ridosso di grosse postazioni FM, i fenomeni di disturbo magari di qualche tx non troppo a norma (specialmente quelli degli anni 70 e 80) e l' intermodulazione indotta dai centralini non siano infrequenti, e quindi si è acceso il 55.
AG-brasc ha scritto:Anche la gamma UHF, almeno sino alla fine degli anni '70 - primi anni '80, aveva le sue "limitazioni": non potevano essere utilizzati i canali 36, 37, 38, 62, 67, 68 e 69.
Allora mi sfidi?liebherr ha scritto:racconta racconta comunque per la terza rete furono riservate le frequenze ma ovviamente nessuno se ne curò fino a quando accesero per davvero la rai 3
In alcuni casi si trattava di frequenze riservate alle forze militari, pubblica sicurezza o altri utilizzi di pubblico servizio.Stefano83 ha scritto:Perchè tutte queste limitazioni sui canali? Perchè non si potevano usare?
Adesso il 69 e´ riservato alla forze dell´ordine anche se alcuni decoder lo hanno ancora in memoria di ricerca.AG-brasc ha scritto:In alcuni casi si trattava di frequenze riservate alle forze militari, pubblica sicurezza o altri utilizzi di pubblico servizio.
BillyClay ha scritto:che io sappia c'è una procedura in corso per passaggio del canale 69 da min difesa a min com. E penso sia conclusa.
Il 36 era riservato ai servizi di radioastronomia.
Avete gia´ l´isofrequenza? O l´isocanale? Magari e´ sperimentale?Stefano83 ha scritto:Quindi dal Giarolo (AL), da Montoso (CN) o da Corio (TO) dove c'è Italia1 sul 69 sarebbe una cosa non molto legale?
No, qui si tratta semplicemente di frequenze analogiche uguali su impianti con differenti aree di servizio (più o meno confinanti tra loro).gabo ha scritto:Avete gia´ l´isofrequenza? O l´isocanale? Magari e´ sperimentale?
Allora si chiama isocanale, in sardegna fa gia´ fatica con il digitale: con l´analogico in isocanale italia1 deve vedersi proprio male da quelle parti.AG-brasc ha scritto:No, qui si tratta semplicemente di frequenze analogiche uguali su impianti con differenti aree di servizio (più o meno confinanti tra loro).
si lo so che è della difesa attualmente (ma non l'ha mai usato...), e c'è una procedura in corso per il passaggio al ministero delle com.gabo ha scritto:21/11/2008
http://www.comunicazioni.it/aree_interesse/televisione/piano_nazionale_ripartizione_frequenze/
Tabella B, 854-862 MHz (canale 69?) - ministero della difesa
gabo ha scritto:Allora si chiama isocanale, in sardegna fa gia´ fatica con il digitale: con l´analogico in isocanale italia1 deve vedersi proprio male da quelle parti.