Questo intervento mi spinge a sentimenti contrastanti, perchè alterna affermazioni intelligenti e non scontate, che condivido pienamente, e altre che assolutamente non posso invece condividere...
In generale direi che si confonde causa ed effetto, in quanto la piena occupazione si deve perseguire con strumenti di politica economica, non ha senso subordinare i secondi alla prima, che non otterremo certo con la bacchetta magica... ("Prima tutti dovrebbero avere un lavoro" dici, intanto che facciamo? Ci dormiamo su?).
Invece condivido pienamente l'altro argomento "scomodo" che l'evasione fiscale non è necessariamente un parametro economicamente molto rilevante, però vorrei aggiungere che lo è diciamo moralmente e in un Paese come l'Italia c'è molto bisogno di moralizzazione.
Per il resto appunto c'è questo singolare mix: non d'accordo sugli stipendi stabiliti per legge, d'accordissimo sull'eliminazione (anche se non credo che ci si arriverà mai) dei carrozzoni di assistenza e previdenza statali, il resto (da anticipare temporaneamente in poi) sono affermazioni fantasiose e non argomentate, che non commento.
E di cose "fantasiose" negli ultimi tre anni ne abbiamo viste parecchie.
E la metà dei giovani che fa?
Acquista solo cose che costano al massimo 29 €?
Dei cuscini?
Ci dorme su?
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Se elimini i contributi, le aziende assumono.
No, non ci dormiamo su... sul lavoro per tutti.
[Tu Stato] Ricrei un ufficio di collocamento come si deve (smantellato inopportunamente e frettolosamente tra la fine degli anni '90 e l'inizio degli anni 2000), a cui tutti si devono reiscrivere da zero (anche chi ha un lavoro) e gestisci caso per caso.
Proprio come se fosse una situazione d'emergenza (e lo è), proprio come se l'Italia fosse un malato grave (e lo è).
Proprio come se l'Italia fosse una comunità di cui ti interessa qualcosa, come se fosse una famiglia.
Se (tu Stato) metti il Pos "obbligatorio" dai 30 € in su, con una situazione del genere, vuol dire che non hai capito niente e che non te ne importa nulla.
Vuol dire che non la consideri una tua comunità.
Se anticipi l'età pensionabile (temporaneamente), come ha fatto la Francia anni fa, crei più posti per i giovani.
Anche se il malato Italia, secondo me, è più grave dell'ex malato Francia.
Il motore (e il futuro) di una nazione sono i giovani.
Una società che blocca i giovani... uccide il proprio futuro.
Per assurdo (solo per assurdo) se ogni giovane sostituisse gli ipotetici prepensionati le cose andrebbero peggio?
Le abbiamo provate tutte...
Mancano giovani ingegneri che siano in grado di mandare avanti delle aziende? Opportunamente istruiti, si intende...
O quando si parla di giovani si pensa solo a degli operai da mettere in fabbrica?
Gli ipotetici prepensionati potrebbero continuare ad operare, su base volontaria, nelle strutture sanitarie o nelle associazioni di volontariato.
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In ogni caso erano spunti di riflessione (e anche un po' provocazioni).
Non è che bisogna farli proprio tutti.
Ma forse qualche punto può essere realizzabile.
E vanno di pari passo con tutto quello che ho detto in questi mesi su digitalizzazione, informatizzazione e denaro elettronico.
Ma, ripeto, non così!
Continuare ad alzare l'età pensionabile e poi mettersi intorno ad un tavolo dicendo "Vediamo cosa possiamo fare per l'occupazione giovanile" vuol dire essere pazzi.
Sono direzioni nette, chiare, che però mi pare di capire non lo siano per tutti (e non mi sto riferendo a te).
Negare a quasi metà dei giovani (almeno teoricamente) di acquistare prodotti di soli 30 € mi sembra (questa sì) una scelta "fantasiosa e non argomentata".
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