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Protezione impianto antenna da fulmini

Alessandro1987

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4 Luglio 2012
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Vorrei cortesemente sapere dagli esperti se esiste la possibilità di riparare l'impianto antenna SAT/TV (e relative apparecchiature collegate, TV, radio FM e decoder SAT) dai fulmini.

Se uno è in casa e si accorge dell'arrivo di un temporale può procedere a scollegare fisicamente i vari apparati, ma è un'operazione A) scomoda e B) infattibile se appunto non si è in casa.


Inoltre, lo scollegare gli utilizzatori protegge sì questi ultimi ma non multiswitch e centralino TV.


Premetto che, fortunatamente, non è mai successo nulla in zona sugli impianti TV anche dopo caduta fulmine veramente vicino l'estate scorsa, resta il fatto che i fenomeni temporaleschi, almeno nella mia zona, paiono in preoccupante aumento rispetto a quanto avveniva qualche anno fa.


Ringrazio anticipatamente.
 
basta collegare un punto qualsiasi a monte della distribuzione (case metallico del multiswitch, oppure un derivatore o quant'altro) che é a contatto con la calza, tramite un filo flessibile di 1,5mm. di diametro ad un punto (presa, oppure morsetto) di terra dell'impianto elettrico (filo verde/giallo); molti componenti come appunto amplificatori, derivatori ecc. hanno da un lato il morsetto apposito con il simbolo della terra stampato sopra https://www.google.ch/search?q=simb...amento-terra-protezione-mstr2780.html;140;140 se non c'é si usa il fermacalza.
 
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su entrambi i manuali (fracarro e spaun) era indicato di non collegare quel morsetto alla terra dell'impianto elettrico (almeno così leggo).

E' sbagliato?
 
vai tranquillo che va benissimo come protezione di base per la distribuzione da sovratensioni indotte dagli apparecchi collegati o da tensioni statiche che possono arrivare in antenna; se invece tu volessi creare un vero parafulmine (indispensabile soltanto in alta montagna o zone particolarmente esposte) i costi e i materiali sarebbero rilevanti e il lavoro impegnativo, se ne é parlato in vari thread http://www.digital-forum.it/showthread.php?172563-Sovratensioni/page3
 
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su entrambi i manuali (fracarro e spaun) era indicato di non collegare quel morsetto alla terra dell'impianto elettrico (almeno così leggo).

E' sbagliato?

Lo sconsigliano, perchè quasi la totalità degli impianti d'antenna non è a norma sotto il punto di vista elettrico, e quando è così, è meglio non averla la massa.
Però se tutto è a posto sotto il punto di vista elettrico, quei morsetti vanno collegati e ti salvaguardano da tanti problemi, anche sotto il punto di vista delle interferenze scintillanti.
 
no, anche in caso di impianti d'antenna "osceni" la messa a terra della distribuzione é obbligatoria, se non altro per proteggere la distribuzione stessa e gli utenti da accidentali contatti di quest'ultima con la fase del 220; forse volevi dire che la maggior parte degli IMPIANTI ELETTRICI non é a norma in italia (colore dei fili sbagliato, terra fasulla, ecc.) e allora ci sta che per scaricarsi le responsabilita di eventuali incidenti la sconsiglino ; ma come scrissi nei thread riguardanti questo argomento, basta riferirsi alla maggior parte dei ricevitori in commercio come televisori o computer fissi, che hanno la spina elettrica con 3 pin di cui il centrale é appunto la terra prelevata dall'impianto elettrico che é ohmicamente in corto con la massa dell'apparecchio e anche della presa d'antenna del ricevitore e questo dice tutto.
 
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no, anche in caso di impianti d'antenna "osceni" la messa a terra della distribuzione é obbligatoria, se non altro per proteggere la distribuzione stessa e gli utenti da accidentali contatti di quest'ultima con la fase del 220; forse volevi dire che la maggior parte degli IMPIANTI ELETTRICI non é a norma in italia (colore dei fili sbagliato, terra fasulla, ecc.) e allora ci sta che per scaricarsi le responsabilita di eventuali incidenti la sconsiglino ; ma come scrissi nei thread riguardanti questo argomento, basta riferirsi alla maggior parte dei ricevitori in commercio come televisori o computer fissi, che hanno la spina elettrica con 3 pin di cui il centrale é appunto la terra prelevata dall'impianto elettrico che é ohmicamente in corto con la massa dell'apparecchio e anche della presa d'antenna del ricevitore e questo dice tutto.

La Fracarro , come tutti costruttori, non scrive di non collegare l'impianto a terra per "scaricarsi le responsabilita di eventuali incidenti" in quanto il costruttore è sempre responsabile dei suoi apparati, scrive sul suo manuale qual'è la norma di riferimento da osservare nell'installazione del prodotto, che poi gli elettricisti la ignorino , o non leggano le istruzione dei produttori e le norme di installazione specifiche, e quanto scritto sopra ne è la prova,il costruttore non può essere chiamato in causa.

Sul manuale fracarro c'è scritto:
"Il prodotto deve essere collegato all’elettrodo di terra dell’ impianto d’antenna conformemente alla norma EN50083-1.
Il prodotto è dichiarato di Classe II, secondo la norma EN 60065, e in nessun caso deve essere collegato alla terra di protezione (PE) della rete di alimentazione dell’edificio.
"

Il motivo è semplice, l'impianto di terra (PE) deve avere una resistenza , coordinata con i dispositivi di protezione differenziale presenti nell'abitazione, pertanto il conduttore di terra ed il dispersore potrebbero essere dimensionati per una corrente non superiore a 0,03 A ( in caso di singola abitazione civile) poichè una scarica atmosferica non è protetta da differenziale e l'energia può essere anche di svariati kA è facile capire perche quel collegamento non deve essere fatto.

Comunque basta leggere il manuale d'installazione Fracarro, la EN60065 e la EN50083-1 per chiarirsi ogni dubbio, è subito evidente che quelle righe sono per mettere in guardia chi utilizza quel prodotto che in caso di collegamento al PE, potrebbero verificarsi situazioni di pericolo con ripercussioni penali anche "pesanti" in caso di incidente, nei confronti dell'installatore e non certo del costruttore che anzi ti ha spiegato bene cosa devi e non devi fare e quali norme devi osservare nel caso l'installatore non lo sapesse .
 
@ azzero,

io l'ho detto in due parole spicciole, ma se si leggono attentamente le normative EN...., è quello.
 
dal momento che il dispersore della palina (parafulmine) in italia non ce l'ha quasi nessuno, secondo me é utile proteggere almeno la distribuzione anche con la terra dell'impianto elettrico, del resto é quello che fanno gia molti televisori avendo la massa della presa d'antenna in contatto con quella della spina elettrica come ho detto poc'anzi.
 
La LG da in dotazione per i propri televisori, un accessorio da inserire tra la presa d'antenna terrestre e il cavo di discesa,
consistente, in definitiva, di due condensatori ad alto voltaggio, che isolano sia la massa che il centrale dei connettori,
serve, ovviamente, ad impedire la connessione della massa della rete elettrica con l'eventuale massa dell'antenna.
Se la LG lo da in dotazione ai tv... penso voglia dire qualche cosa.
Io lo uso visto che le mie antenne (tutte) hanno una massa diversa e molto migliore
di quella dell'impianto elettrico.
 
Il problema nasce sempre dal fatto che ogni abitazione singola e/o edificio debba avere l'impianto di messa a terra, che non è semplicemente avere il filo giallo/verde nelle prese distribuito.
La distribuzione di massa è una cosa, l'impianto di messa a terra un'altra. Le due poi vanno unificate, ma secondo certi criteri.
L'impianto di scariche atmosferiche è un'altra cosa ancora, che va poi unificata all'impianto di messa a terra complessivo.
In questo però, occorre pianificare il tutto che non vi siano differenze di potenziale tra le stesse masse in caso di scariche atmosferiche.
 
qualora fosse presente uno scaricatore della palina la massa della distribuzione va collegata lì, e non su quella del 220 per far si di adoperare un nodo equipotenziale e questo é il motivo per cui viene raccomandata questa prassi; ma laddove manca lo scaricatore della palina (95% degli impianti italiani) si puo benissimo collegare la massa della distribuzione anche su quella dell'impianto elettrico purche sia presente e collegata a uno scaricatore a terra valido, cosa che molti televisori e computer fissi per fortuna gia fanno.
 
direi che viene convogliata a terra; sara dura far esplodere la lamiera spessa 1mm. dello chassis...tutt'al piu si brucia il cordone di alimentazione, e non credo che questi apparecchi siano fuori norma, visto che vengono venduti cosi dappertutto nel mondo.
 
immaginiamoci l'impianto piu classico: palo (senza terra), antenna, cavo di discesa, un televisore (senza collegamento a terra): se una scarica atmosferica clpisce l'antenna o il palo che percorso farà? ovviamente trasportata dal cavo coassiale entrerà tramite il tuner verso l'alimentatore nei circuiti dell'apparecchio cercando di scaricarsi alla terra piu vicina in questo caso rappresentata dall'alimentatore sulla fase e il neutro, bruciandolo inevitabilmente; se invece la calza del cavo viene preventivamente collegata a massa la scarica bypasserà i circuiti del ricevitore disperdendosi direttamente a terra evitando la rottura dell'apparecchio; per non parlare poi, molto piu pericoloso e non infrequente, della fase del 220 che puo finire per difetto di un apparecchio o dell'impiantistica (!) sulla distribuzione tv: non sarebbe certo la prima volta che qualcuno (me compreso) si busca una sventola armeggiando qualche presa televisiva in qualche casa sconosciuta con l'impianto di distribuzione totalmente privo di qualsivoglia messa a terra.
 
Se fosse così facile proteggersi dai danni dalle sovratensioni indotte da scariche atmosferiche nessuno avrebbe danni da queste, per come la vedo io se un "fulmine" si scarica sulla calza del cavo schermato, quest'ultima sublima all'istante (saranno 0,5 mmq) e la scarica prosegue indisturbata la sua opera di distruzione.

Il continuare a scrivere post in cui si ipotizzano fantasiosamente vari scenari non serve a cambiare le norme e le avvertenze dei costruttori che ,giustamente, seguono le norme scrupolosamente e danno precise indicazione di come devono essere osservate.
Le norme EN50083-1 e EN 60065 non sono ne derogabili ne liberamente interpretabili il fatto che un'impianto non è a norma non autorizza nessuno ad inventarsi norme più o meno fantasiose o a mettere in opera collegamenti espressamente vietati, così si aggiunge ulteriore precarietà a quella già esistente.

Non si può criticare la non rispondenza alle norme di un'impianto e realizzare collegamenti vietati dalle norme stesse, secondo le proprie convinzioni personali, così si lavora esattamente con lo stesso sistema di chi si sta criticando.
 
allora spiegami come mai molti televisori e pc fissi (tutti omologati) hanno la massa della presa d'antenna a contatto con la massa (pin centrale) della spina del 220, forza!
 
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