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Preamplificatore impianto d'antenna tv quando va installato?

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Ma.. Secondo me è pura fantascienza riuscire ad oggi a realizzare un sintonizzatore da 6dB di figura di rumore in ambito DVB-T. Nel mondo reale i sintonizzatori professionali, quelli da 5 mila euro a salire, hanno una F/N di <15 dB dichiarata dal produttore.
Che poi con una FN di 6 dB non si noterebbe neppure una differenza significativa, con o senza preamplificatore, inquanto se in uscita dal demodulatore ho un fondo di rumore di 2nV/Hz e con un pre inserito passo a 1,5nV/Hz, dove sarebbe il vantaggio?
Considera anche che se il misuratore di campo ha una F/N di circa 20dB" se vogliamo essere realistici" e il tv ne avrebbe a tuo dire 6dB è chiaro che quello che accade nel tuo strumento non può essere paragonabile a quello che accade in un TV già così tanto sensibile.

Per mia esperienza, quando ho usato preamplificatori a basso rumore in grandi condomini, su segnali puliti ma di bassa intensità, ho riscontrato su alcuni televisori comportamenti diversi. Ho sempre creduto che il divario era imputabile alla differenza di figura di rumore su alcuni televisori.
L'ultima volta che ho tentato di fare una stima della figura di rumore di un apparecchio sintonizzatore è stato un fiasco assoluto per la complessità della misura.
Tuttavia mi è parso che su un sintonizzatore che ho creduto avere 30dB di FN , notai un abbassamento significativo con il pre inserito.

Se prendiamo a riferimento le radio radioamatoriali, sulle bande fino a 433MHz, possiamo notare come detto in precedenza che un segnale preamplificato in uscita non ha nessun miglioramento, anzi spesso ne esce maggiormente degradato. Questo accade perché la figura di rumore dei moderni apparati e molto bassa.
Sui vecchi apparati che hanno figure di rumore maggiori di 20 o 30dB e che quindi hanno una sensibilità peggiore, un preamplificatore da 20 dB in ingresso ne riduce la FN e si riesce a volte ad ottenere un +6/10 dB di sensibilità migliore. Queste misure le ho fatte personalmente dopo la riparazione di alcuni vecchi transceiver della Icom, muniti di un interruttore per attivare il pre da 20dB sulla parte alta, non ricordo il modello , ma erano sicuramenti pre anni 90.
Sui nuovi ho misura da 1-3dB di sensibilità in più con pre inserito , ma il THD o il SINAD era peggiorato.
 
Non ho altro da aggiungere se non che, prima dell'introduzione del DVB-T, la Delibera AGCOM n. 216/00/CONS pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 94 del 21/04/2000 relativa alla:

"Determinazione degli standard dei decodificatori e le norme per la ricezione dei programmi televisivi ad accesso condizionato";

riportava nell'allegato A al paragrafo 1.f: "Il sintonizzatore ha una cifra di rumore migliore di 8 dB."

 
Potrebbe anche essere 8 dB in ambito consumer. In ambito professionale sono troppo pochi in quanto in generale più e bassa la figura di rumore e più il sintonizzatore è soggetto a saturazione.
Come per gli LNB , se acquisti prodotti di fascia alta le figure di rumore sono sempre maggiori degli altri, almeno un tempo era così.
Alcuni anni fa ho installato un decoder sencore mrd con modulo dvbs e dvbt, che aveva 15 dB di FN dichiarati e scelsi un LNB da 0,9.
 
Quel valore di NF è sicuramente del modulo DVB-S/S2.

In genere i moduli DVB-T/T2 degli IRD professionali hanno un range operativo molto ampio che può scendere anche a 25-30dBuV. In questi casi la NF deve essere estremamente bassa.
 
Adesso si puo' fare, anni fa sarebbe stato impossibile lavorare in Analogico su tali cifre di Rumore e senza Filtri SAW ( almeno io non ne conosco l esistenza )
 
Sta roba è interessante, non ho notato difetti del genere sul mio TAB 700, ma ora che mi avete messo in guardia lo terro' sotto controllo, anche perchè in FM di segnali belli alti non ne mancano.
Tranquillo, è un caso decisamente raro. In tanti anni mi è capitato solo 2 volte. La prima molto probabilmente era FM molto forte, la seconda ero a fianco di una LTE che in realtà non mandava in pappa completamente il tuner ma mi impediva di fare misure sensate. Per questi casi estremi mi porto dietro un filtro LTE da 10 euro che è sufficiente a eliminare il problema
 
La FN in uno stadio di amplificazione va scelta per il giusto compromesso tra sensibilità e linearità.

Comunque tornando alla questione della figura di rumore dei misuratori di campo, si potrebbe ricavare in un modo abbastanza semplice facendo una misura.
Se si considera che un resistore da 75ohm
genera rumore termico, avente una tensione nota in funzione della temperatura e della larghezza di banda, si potrebbe connettere diretto un carico allo strumento, senza usare cavi. Si dovrebbe inoltre impostare lo strumento ad attenuazione zero e si dovrebbe cercare di ottenere una misura del fondo di rumore.
Per esempio con filtro di banda a 100khz, temperatura 19° e in modalità analogica il rumore termico dall'ingresso sarebbe -10,17 dBuV e di conseguenza la differenza tra questo valore e quello rilevato sarà la FN dello strumento. Per fare la misura in digitale si dovrebbe applicare la correzione sulla larghezza di banda a 8 Mhz, ma cambierebbero solo i numeri, il risultato sarebbe il medesimo.
 
Da ulteriori test sui miei due strumenti, Unaohm e Promax Ranger:
Per quanto riguarda le figure di rumore, il Promax ha circa 10dB , mentre l'altro circa 13dB.
Il valore della figura di rumore è determinante per sapere a priori quanto può essere forte il segnale applicato in ingresso, per essere correttamente demodulato.
In DVB-T un MUX modulato 64QAM FEC 3/4, per essere decodificato correttamente con un certo margine, deve avere un rapporto segnale rumore maggiore di 27dB.
Il rumore termico teorico, presente in un filtro di media frequenza e di conseguenza al demodulatore è composto da rumore termico + rumore shot + figura di rumore, che sarebbe il rumore generato dagli amplificatori. Il rumore shot incide pochissimo e per questo non lo prenderò in considerazione.
Teoricamente una resistenza da 75ohm alla temperatura di 19° cent, genera un rumore termico di ampiezza pari a 9,82 dBuV su larghezza di banda 8MHz, tale rumore è definito anche rumore elettrnico, generato dal movimento di elettroni.
Di conseguenza se applico in ingresso di un misuratore di campo o un sintonizzatore avente una F/N di 15dB un segnale di 45dBuV, avrò un rapporto segnale rumore di 20,2 dB e tale rapporto non sarà sufficiente per garantire una corretta visione dei programmi. Se invece pre-amplifico a basso rumore, posso ridurre il C/N a valori molto più bassi anche di circa 12dB, per il caso specifico.
Nei casi invece dove la figura di rumore del sintonizzatore sia già bassa, per esempio 6dB , cambierebbe il livello di ingresso applicabile all'ingresso, che nel caso di mantenere una S/N superiore a 27dB , si potrebbe entrare con un segnale di 42,8dBuV in quanto il rumore di fondo nel demodulatore sarebbe di 9,8dBuV+6dB.
Con segnali di intensità maggiore di 50dBuV, la figura di rumore dell'apparato non ha più molta importanza in quanto il fondo di rumore sarebbe ugualmente idoneo per un rapporto segnale rumore superiore a 27dB. Al contrario il segnale ulteriormente amplificato si andrebbe a deteriorare di un poco per l’ulteriore distorsione introdotta dall’amplificatore.
Inoltre l’uso di pre amplificatori su segnali di intensità adeguata, aventi un buon rapporto S/N comporta ad una inutile riduzione del fondo di rumore nel sintonizzatore che potrebbe essere anche controproducente in situazioni dove è presente un rumore impulsivo di bassa intensità, che verrebbe più facilmente rilevato.
In conclusione come già detto dall’inizio , l’uso di preamplificatori a basso rumore e indicato in presenza di segnali deboli per pilotare correttamente i stadi successivi di amplificazione e per mantenere il corretto rapporto segnale rumore nei casi dove la FN del sintonizzatore sia eccessiva per il livello di segnale.
 
Da uno strumento professionale del costo di oltre 2.000 euro mi aspetto che abbia delle caratteristiche adeguate per avere delle misurazioni affidabili nel campo dell'incertezza della misura stessa legata alla classe dello strumento.

Non mi interessa se ha una NF di 6dB o di 10dB. Quello che posso però aspettarmi è, se le specifiche tecniche dichiarano una Sensitivity a partire da 30dBuV, che lo strumento abbia un fondo di rumore sufficientemente basso per eseguire misure affidabili su segnali di tale entità.

Un preamplificatore a basso rumore, LNA o primo stadio di amplificazione sono semplicemente equivalenti e l'importante è che il guadagno totale non cambi aggiungendo un PRE/LNA ad una catena di ricezione.

Per essere chiari, se nella catena di ricezione si aggiunge un LNA con 13dB di gain, nella regolazione degli stadi successivi, bisogna detrarre tale valore in modo di consegnare alla presa lo stesso livello, sia senza che con il pre.

A questo punto a parità di guadagno totale del sistema, i rumori a bassa intensità rimarranno tali anche con un LNA aggiunto come primo stadio.

Nei tuner moderni a conversione diretta e a bassa NF, la componente analogica del segnale RF si ferma alla separazione nei due vettori I e Q della modulazione subito dopo l'LNA del tuner con CAG e tracking filter, e il Controllo Automatico del Guadagno di questo primo stadio si occuperà di mantenere il livello nel range corretto per una conversione priva di distorsioni.

In precedenza avevo postato un esempio dell'efficacia di un LNA a bassissimo rumore su un segnale marginale.

Qui di seguito posto un esempio di efficacia dello stesso LNA con un gain di 13dB su un segnale di ottima qualità:



Detto questo, ognuno è libero nelle proprie opinioni.
 
Sul fatto che riguarda la differenza sulle misure in strumenti differenti , anche della stessa marca, se ne parla da tantissimo tempo. Anche qui, ma se cerchi ne trovi altre.
https://www.digital-forum.it/showthread.php?89455-Misuratori-di-campo-ed-altri-strumenti/page515



Per esempio sui miei due strumenti come ho già scritto , non cambia nulla nelle misure con pre o senza se i segnali sono maggiori di 50dBuV.
I segnali marginali si dovrebbero intendere solo come segnali di baso livello, se sono di livello adeguato e sono comunque di scarsa qualità, si dovrebbe parlare di segnali degradati, che non si possono in alcun modo ristabilire con un preamplificatore, anzi si degraderebbero ulteriormente.
 
Gli strumenti andrebbero periodicamente mandati alla casa per essere calibrati.

Sempre detto che i segnali marginali devono essere puliti:

https://www.digital-forum.it/showth...a-installato&p=7528163&viewfull=1#post7528163

Un LNA è il primo stadio di qualsiasi amplificatore multistadio e il comportamento non cambia con l'intensità del segnale se si rimane entro la max potenza di uscita per la IMD3 dichiarata.
 
Gli strumenti andrebbero periodicamente mandati alla casa per essere calibrati.

Sempre detto che i segnali marginali devono essere puliti:

https://www.digital-forum.it/showth...a-installato&p=7528163&viewfull=1#post7528163

Un LNA è il primo stadio di qualsiasi amplificatore multistadio e il comportamento non cambia con l'intensità del segnale se si rimane entro la max potenza di uscita per la IMD3 dichiarata.

I strumenti non si calibrano più da anni, si fa solo il controllo di calibratura e se è starato va riparato o buttato!.
Guarda che le differenze le noti su strumenti nuovi appena comprati. Io per esempio prima di comprare il promax a marzo ho provato anche il televes e sulla stessa presa nel negozio mi davano due valori diversi di ber e mer. Anche in quel caso credo che i segnali erano un po bassi.
Quando presi il prodig 5 , dopo un anno presi anche unaohm e anche lì mi accorsi che avevano un esponente di differenza del ber e il mer su segnali bassi differiva di 3-4 dB.

Guarda anche che lo strumento ha un attenuatore a step da 10 dB per ogni cambio di livello impostato e a questo segue un amplificatore da 10dB per ogni step, quindi è fondamentale scegliere la corretta attenuazione, altrimenti si satura l'ingresso o si introduce rumore e le misure ti vengono sbagliate. Di solito quando il segnale occupa un 80% dello schermo è la giusta configurazione.
Sulle misure con pre , con il mio promax vedo differenze solo in uscita dal centralino per il fatto che la FN si riduce, ma in antenna no, se i segnali superano i 50dBuV.
Puoi spiegare meglio come hai fatto questa ultima misura, se eri diretto in antenna?
Vorrei provare a ripeterla .
 
...Guarda anche che lo strumento ha un attenuatore a step da 10 dB per ogni cambio di livello impostato e a questo segue un amplificatore da 10dB per ogni step... .

Sei proprio sicuro di quello che hai scritto??? Attenui di 10 e amplifichi di 10 per ogni step???

In ogni caso il mio ha l'autosetting e quando ho il dubbio sulla lettura la ripeto in manuale.
 
Si i segnali vengono dopo riamplificati quando e dove serve in stadi successivi dopo le conversioni ecc. Il circuito di logica tiene conto di quello che fai in manuale. E un sistema molto complesso.
Almeno gli analizzatori di spettro funzionano in questo modo.
Ok se lo tieni in auto.
Ma se dici come hai fatto l'ultima misura si potrebbe capire meglio.
 
Si i segnali vengono dopo riamplificati quando e dove serve in stadi successivi dopo le conversioni ecc. Il circuito di logica tiene conto di quello che fai in manuale. E un sistema molto complesso.
Almeno gli analizzatori di spettro funzionano in questo modo.

Ecco, diciamo che gli analizzatori di spettro sono sistemi molto complessi. Su un segnale "forte" inserisce un'attenuatore per mantenerlo nel range di maggiore linearità, ma poi non riamplifica di quanto è stato attenuato perchè il risultato sarebbe solo un deterioramento del c/n se non una saturazione verso gli stadi successivi.

Facciamo un esempio:

Dobbiamo misurare un segnale di 95dBuV e lo strumento inserisce un'attenuatore di 30dB per tenerlo entro i 70dBuV (95-30=65) che ipotizziamo sia il valore massimo che accetta il convertitore A/D.

Gli stadi di conversione e di filtraggio che precedono il convertitore non possono introdurre 30dB di guadagno, tanto quanto è l'attenuazione, perchè il livello tornerebbe a 95dBuV (65+30=95) e sarebbe fuori scala al convertitore (max 70).

Quello che invece fa lo strumento è di conteggiare l'attenuazione calibrata in ingresso aggiungendola al valore misurato dopo la conversione per avere una lettura a display della reale intensità del segnale all'ingresso.

Il funzionamento nel dettaglio potrà variare da strumento a strumento ma in linea di principio è così che funziona.

 
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Per le misure, in alcune serate estive sul tetto, ripetitore 30km in ottica, antenna puntata o spuntata per il miglior MER senza LNA (prima foto).

Poi inserito l'LNA@13dB tra antenna e strumento (seconda foto).
 
Ecco, diciamo che gli analizzatori di spettro sono sistemi molto complessi. Su un segnale "forte" inserisce un'attenuatore per mantenerlo nel range di maggiore linearità, ma poi non riamplifica di quanto è stato attenuato perchè il risultato sarebbe solo un deterioramento del c/n se non una saturazione verso gli stadi successivi.

Facciamo un esempio:

Dobbiamo misurare un segnale di 95dBuV e lo strumento inserisce un'attenuatore di 30dB per tenerlo entro i 70dBuV (95-30=65) che ipotizziamo sia il valore massimo che accetta il convertitore A/D.

Gli stadi di conversione e di filtraggio che precedono il convertitore non possono introdurre 30dB di guadagno, tanto quanto è l'attenuazione, perchè il livello tornerebbe a 95dBuV (65+30=95) e sarebbe fuori scala al convertitore (max 70).

Quello che invece fa lo strumento è di conteggiare l'attenuazione calibrata in ingresso aggiungendola al valore misurato dopo la conversione per avere una lettura a display della reale intensità del segnale all'ingresso.

Il funzionamento nel dettaglio potrà variare da strumento a strumento ma in linea di principio è così che funziona.

Personalmente evito come la peste le misure automatiche in quanto non sono mai certe, anche perché ci sono dei casi che la logica del circuito fallisce e ti fa sbagliare l'amplificazione o l'attenuazione.

Stiamo parlando di un circuito elettronico e il segnale si amplifica perchè và mantenuto sempre ad un giusto livello per i successivi stadi, che centrano sti calcoli?, dai non scherziamo.
Sui moderni analizzatori i primi componenti sono spesso dei micro -switch attenuatori amplificatori a larga banda 3-6-8GHz ecc,che smistano i segnali a seconda delle infomazioni che acquisisce la logica e che seguono altri switch ad alta frequenza che possono generare prodotti di intermodulazione se raggiungi il punto di intercetto a 1 dB e su altri gli attenuatori sono adiacenti ad amplificatori, per il fatto che i segnali devono entrare correttamente al mixer, altrimenti sullo schermo ti ritrovi di tutto e di più. Quando sullo schermo vedi che inizia a salire il segnale adiacente alla portante e perche stai saturando qualche interruttore amplificatore di ingresso.
Chiuso OT
Domani cerco di fare qualche misura in antenna su Velo da Bologna centro, dato che mi trovo in un condominio con antenna verso quella parte e anche da Venda , oltre che Barbiano. Cerco di portarmi entrambi li strumenti.
 
Importante è che dovresti avere la possibilità di controllare il puntamento dell'antenna per minimizzare gli interferenti... altrimenti del pre misurerai solo l'incremento del livello.

Inoltre calcolati il massimo livello gestito in ingresso altrimenti rischi la saturazione. Per il Terra AB011T a 13dB di gain è 79dBuV per un massimo di 20mux da gestire (mi sono tenuto un po di margine sopra).

Per altri recupera le specifiche tecniche, ad esempio quel barilotto con una NF di 2dB mi sembra abbia almeno 5dB in meno sul max IMD3 e se le prove le esegui con quello da Velo potresti rischiare la saturazione già a 74dBuV in antenna.

Ritornando al Terra che avevo cercato ma il distributore italiano non ne faceva cenno sul sito, quando tu lo riproposi nel 3D di Papu mi decisi di prenderne alcuni esemplari devo dire con soddisfazione visto i risultati.

Precedentementi avevo testato con ottimi risultati due modelli Mitan su ricezioni marginalizzate per diffrazione da ostacoli naturali con ripetitori uno a 35km e l'altro a 5km in abbinamento ad una digitale programmabile.

Tutti quelli disponibili sul mercato con una NF pari o superiore a 2dB li avevo provati e scartati in quanto non davano risultati consistenti a causa della buona NF di 2,8dB col pre interno in ON della programmabile, e addirittura 2,5dB col pre interno in Bypass.
 
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Misire effettuate con antenna Logaritmica :

Senza pre


Con pre



Con antenna K47 Offel

senza pre


con pre


Notare che al contrario delle misure che facevo in laboratorio, su queste il C/N migliora anche per segnali forti. Evidentemente la FN dello strumento si abbassa e lo strumento restituisce il nuovo valore di S/N che rileva. Altri parametri però restano invariati, anzi c'è stato un lieve peggioramento del CBER con preamplificatore nella prima misura.
 
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