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Discussioni sui canali del gruppo/mux ReteCapri

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afrausin

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9 Giugno 2010
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Ciao a tutti!
Domanda: ReteCapri ha acquistato un Mux ed ha costruito l'infrastruttura (antenne etc.) per trasmettere sul DTT per soli tre canali?! (Rete Capri, Capri Store e Radio Capri Television)
Assurdo ho sbaglio?
 
afrausin ha scritto:
Ciao a tutti!
Domanda: ReteCapri ha acquistato un Mux ed ha costruito l'infrastruttura (antenne etc.) per trasmettere sul DTT per soli tre canali?! (Rete Capri, Capri Store e Radio Capri Television)
Assurdo ho sbaglio?
Secondo me sbagli, con o senza il verbo avere. Il mux non l'ha acquistato di recente, è semplicemente la conversione della rete analogica che Retecapri ha creato espandendosi, fino a coprire buona parte d'Italia, nei primi anni '80. Sicuramente avranno ammodernato l'infrastruttura, ma solo perchè per il momento trasmettono 3 canali non vuol dire che sarà sempre così. Poi le spese per le infrastrutture sono strategiche per il futuro, nei bilanci vanno a finire nell'ammortamento, quindi non hanno fatto nulla di assurdo.
Poi tra l'altro, qualche mese fa è uscito un articolo su millecanali in cui illustravano la loro offerta futura, visto che contavano di lanciare diversi canali tematici.
 
Quello che avete letto era certamente l'articolo che riguardava il progetto per partecipare al Beauty Contest per un secondo mux , uno di quelli del dividendo . ;) ..... e visto i canali che vogliono metterci dico :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :5eek: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: :eusa_wall: ..... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
VIANELLO_85 ha scritto:
Meglio non impuntarsi su errori grammaticali, voluti o non voluti ;)
Lo so, purtroppo ogni uomo ha un limite ed il mio è il non riuscire a soprassedere di fronte a certi errorini. Però davvero è lungi da me voler fare il maestrino o correggere un altro utente, magari avrei dovuto mettere un'emoticon allegra per far intendere i toni non troppo seri del messaggio.
In ogni caso mi scuso se ho offeso qualcuno.
 
anassimenes ha scritto:
Lo so, purtroppo ogni uomo ha un limite ed il mio è il non riuscire a soprassedere di fronte a certi errorini. Però davvero è lungi da me voler fare il maestrino o correggere un altro utente, magari avrei dovuto mettere un'emoticon allegra per far intendere i toni non troppo seri del messaggio.
In ogni caso mi scuso se ho offeso qualcuno.

Hahha nessun offessa!
Non ti preoccupare ;)
Quindi tutti quelli che avevano un canale sull'analogico (più o meno) hanno ottenuto un canale sul digitale gratuitamente? Invece quelli che vogliono entrare dovranno pagare dei diritti? (una tantum o annuali)?
 
afrausin ha scritto:
Hahha nessun offessa!
Non ti preoccupare ;)
Quindi tutti quelli che avevano un canale sull'analogico (più o meno) hanno ottenuto un canale sul digitale gratuitamente? Invece quelli che vogliono entrare dovranno pagare dei diritti? (una tantum o annuali)?
Beh è un po' complicato... diciamo che la storia incomincia nel 1990, epoca in cui per salvare qualcuno venne varata la Legge Mammì. Grazie a quella legge ed ai suoi decreti attuativi, per la prima volta in Italia si iniziò a regolamentare l'etere attraverso il sistema delle concessioni elargite dal ministero delle comunicazioni, ma in realtà, più che introdurre questo meccanismo, che non ha mai funzionato effettivamente in quanto non è mai stato redatto un catasto delle frequenze assegnabili in concessione (il PNAF analogico fu varato nel 1998 ma non venne mai applicato per la forte opposizione di qualcuno...:5eek: ), la conseguenza principale della legge fu quella di fotografare lo status quo ed ingessarlo. Sostanzialmente, come se fosse una sanatoria, vennero autorizzate tutte quelle frequenze che erano state accese (in vacatio legis) selvaggiamente principalmente durante gli anni '70 e '80. Da ciò Retecapri si è ritrovata in possesso, non mi ricordo se già nel 1991 o nel 1999 quando vennero emanate le concessioni nazionali analogiche (rese famose dala querelle Retequattro-Europa7), di una concessione nazionale, che è stata quindi convertito in un mux sfn naziole.

Per quanto riguarda i nuovi soggetti che vogliono accendere il segnale, è abbastanza complicato. Teoricamente avrebbero dovuto far richiesta al ministero per averla in concessione (non so se gratuita o a pagamento, ne tanto meno per quanti anni, ma generlamentele concessioni sono almeno decennali), ma sostanzialmente dalla Mammì in poi il sistema è rimasto sostanzialmente ingessato.

Con l'avvento del digitale, negli anni 2000, si è autorizzato il trading delle frequenze, ovvero si è concesso alle televisioni di fare una compravendita delle frequenze, sostanzialmente per consentire ai soliti noti di creare dei multiplex su scala nazionale comprando risorse in ambito locale. Ma col nuovo PNAF il trading è espressamente vietato, quindi, per il futuro, l'unico modo per accendere da nuovi impianti sarà farsi autorizzare dal ministero ed essere in possesso di una concessione ad operare sulla zona territoriale interessata.

Fatta questo excursus prolisso quanto inutile (e probabilmente pieno di imprecisioni), per il momento, riguardo ai nuovi entranti, si sa solo che è prevista un beuty contest (ovvero i soggetti fanno richiesta ed una commissione apposita, come in un concorso di bellezza, valuta i progetti più interessanti e concede in questo modo il mux, senza esborso di denaro) per l'assegnazione di 5 multiplex nazionali (il cosidetto dividendo interno) ed uno per il dvb-h. Ancora non si sa quando questo contest avverrà.

Per quanto riguarda l'ambito locale, non credo che ci sia la possibilità di assegnare risorse frequenziali ai nuovi entranti, visto che già così lo spazio scarseggia per i soggetti operanti da decenni.

Il sistema una frequenza analogica = un mux digitale è stato messo in atto nelle assegnazioni provvisorie fatte nelle regioni che sono passate al digitale fino al 2009, ovvero le assegnazioni fatte in assenza del Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze. Non si sa se questo sistema verrà tenuto in vigore, ma, visto la necessità di creare gli spazi per il dividendo, è decisamente improbabile.
 
Retecapri, risulta come mux nazionale ancora assente in moltissime arre che hanno già switchato, quindi ciò farà presupporre che attiveranno almeno inizialmente un loro primo mux anche in queste aree solo quando gli avranno assegnato anche il secondo mux previsto nel dividendo. ;)
 
Corry744 ha scritto:
Retecapri, risulta come mux nazionale ancora assente in moltissime arre che hanno già switchato, quindi ciò farà presupporre che attiveranno almeno inizialmente un loro primo mux anche in queste aree solo quando gli avranno assegnato anche il secondo mux previsto nel dividendo. ;)
Bah.... sono tue opinioni personali, tra l'altro molto discutibili. Innanzitutto perchè a Retecapri, di diritto, non spetta nessun altro mux nazionale, ma vogliono semplicemente concorrere al contest. E non è detto che lo vincano.
Per quanto riguarda il mux Omega che hanno attivato in Sardegna, in realtà è attivo da un unico ripetitore, e l'hanno potuto attivare dopo ricorso al tar solo perchè da quel ripetitore già avevano un mux per sperimentare il digitale affianco del normale segnale analogico attivo, ed il Tar ha autorizzato semplicemente perchè, in assegna del PNAF, bisognava rispettare la regola utilizzata della semplice conversione 1 a 1. Ma già entrando in vigore il nuovo PNAF le cose cambiano di parecchio.
 
Ok anassimenes, attendiamo quando saranno assegnati anche i dividendi e vedremo se la situazione si evolverà in qualche modo. :icon_rolleyes:
 
CONTINUA IL VUOTO NORMATIVO SULL’ORDINAMENTO DEI CANALI. IL PARLAMENTO CHIEDE URGENTEMENTE AUDIZIONE DI CALABRO’. RETECAPRI CHIEDE TUTELA PER LE TV NAZIONALI INDIPENDENTI

15/06/2010 - ReteCapri, emittente nazionale indipendente che trasmette dal Mezzogiorno d’Italia, prende atto che oltre 50 parlamentari hanno chiesto che il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, sia immediatamente sentito nelle commissioni congiunte delle comunicazioni e dell’informazione “per bloccare un processo che sta lentamente emarginando e cancellando l’emittenza televisiva regionale”, vale a dire porre fine all’assenza normativa della numerazione automatica dei canali (c.d. LCN – Logica Channel Numbering). L’emittente caprese ha più volte denunciato il gravissimo ritardo nella regolamentazione che, ad oggi, è ancora totalmente assente nonostante sia stato avviato l’iter con il decreto ‘Romani’. Giova ricordare che già il 21 gennaio scorso, durante la riunione del CNID, Costantino Federico, editore di ReteCapri, ha duramente e pesantemente denunciato il protrarsi del ritardo sulla regolamentazione. Nella richiesta dei parlamentari, inoltre, viene specificato che “è irrinunciabile l’assegnazione alle televisioni regionali di quel posizionamento nella selezione automatica che le collochi nei primi 9 numeri del telecomando”. ReteCapri, pienamente d’accordo sulla necessità di procedere urgentemente per risolvere una latitanza letale, precisa che tale situazione non sta calpestando soltanto il comparto televisivo locale, ma minaccia la chiusura in maniera irreversibile delle emittenti nazionali indipendenti che, tra l’altro, hanno dovuto subire oltre venti anni di duopolio illegale costituito da Rai e Mediaset, a cui si è aggiunto il monopolista satellitare Sky. ReteCapri ritiene, quindi, che nelle prime 9-10 posizioni del telecomando debbano trovare giustizia gli operatori nazionali indipendenti che vantano una storia trentennale di attività, come la stessa ReteCapri, unica tra l’altro a trasmettere dal Mezzogiorno d’Italia. Per questo motivo ReteCapri sta portando avanti una battaglia per rivendicare una posizione legittima compresa tra 1 e 10, oltre ad essere in attesa dell’assegnazione di un secondo mux (ad oggi già operativo). Nel frattempo l’emittente caprese prosegue l’implementazione dei mux sotto il brand “Made in Capri” (www.capri.tv), la cui filosofia è identificare un parco canali legato al Mediterranean style. Una mossa strategica che è arrivata on air ancor prima della rivisitazione del logo della Rai che, parimenti, ha unificato i propri canali per garantire identificazione. comunicato
 
Ciao Stabiese, grazie dell'articolo che hai segnalato a quanto pare Retecapri sta lottando anche per assicurarsi nell'ordine Lcn la posizione n°10 attualmente utilizzata da Cielo, chissà se ci riusciranno, mah. :eusa_think:
 
Se migliorassero il palinsesto allora ci potrebbe anche stare ma per vedere solo televendite e film in bianco e nero no... ;)
 
Devo dire che ultimamente il palinsesto sta un pò migliorando ....:D ;)
 
Già quindi se continuano a migliorare il palinsesto possono anche sperare di farsi assegnare il n°10. ;)
 
se vabbè !!!!!! ;) :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Ce ne vuole ancora , dovrebbe arrivare almeno al livello di TeleCapri .... ;) :D :D :D

Comunque io nella mia lista NAZIONALI l'ho messa quasi all'ultimo posto prima dei Generalisti doppioni Mediaset, di La7D e La5 ...;)
 
Che p..... con questa LCN:eusa_wall::eusa_wall: hanno rotto i maroni!!!Ognuno di noi deve poter mettere i canali come vuole!!!
 
apollo ha scritto:
Che p..... con questa LCN:eusa_wall::eusa_wall: hanno rotto i maroni!!!Ognuno di noi deve poter mettere i canali come vuole!!!
quoto
basta fare un sondaggio e capire che questa LNC agli italiani è utile... io credo che molti ma molti si facciano una lista personalizzata
 
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