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Discussione sui Climatizzatori

Ma tipo di igienizzante utilizzate?
Ne girano tanti su internet ma non mi fido. Tempo fa usavo l'amuchina per igienizzare la batteria + bocchette del climatizzatore.
 
Non fate confusione tra FUNZIONA BENISSIMO con è pulito. Un condizionatore è banalmente un ventilatore di aria calda funzionano benissimo sempre non hanno problemi. Non si rompe il compressore se no. Lo pulisci. Ma sicuramente sarà più rumoroso ma non te ne accorgi, sara più energivoro ma non raddoppia la bolletta. Sarà meno efficiente ma sempre fresco avrai.

Ma se non lo pulisci solo come tu puoi far…sarà sempre una cosa che ti spara polvere umida e sporco. Ma non muori all’istante

Quindi non basta spruzzare. Perché lo spruzzo magari ti abbatte la carica batterica e le muffe…ma tutto lo sporco rimane sempre lì. E ci si rianniderà lo sporco successivamente.

È come paragonare lo spazzacamino fisico che pulisce le canne fumarie coi blocchetti a cui dai fuoco. Passa prima i blocchetti e poi lo spazzacamino e vedi cosa esce

Fatti pulire il condizionatore a 90€ per intervento e poi passalo sotto un compressore e vedi cosa esce
 
Non so l'impresa che ve li pulisce ma la mia, quando li ho chiamati, ha smontato quasi tutta l'unità interna e l'ha lavata con l'idropulitrice (si sono dovuti mettere in terrazza infatti) e con acqua e quella che, dall'odore, sembrava candeggina.

In più hanno anche pulito, senza però smontarla, la parte esterna.
 
Comunque ragazzi per fare una pulizia accurata occorre smontare e rimontare certe parti interne di un condizionatore il che non è cosa sempre facilissima. Con la fretta, o non conoscendo bene l'unità, si rischia dal generare il semplice scricchiolamento dell'unità in funzione alla venatura/rottura di qualche parte in materiale plastico. Bisogna anche considerare che l'unità interna può essere montata in posizione non agevole per essere smontata facilmente e poi comunque c'è la fase di rimontaggio che può essere critica. Tanto vale fare una pulizia periodica ben fatta per i filtri e per la batteria, almeno una volta all'anno e non fare l'errore di saltare una pulizia con la scusa ... "tanto l'ho usato poco". Molte volte la sporcizia, in presenza di umidità e con il tempo che passa, diventa più difficile da eliminare e allora altro che lavare semplicemente con uno spruzzatore la batteria di raffreddamento e sotto l'acqua i filtri ... Poi secondo me ci sono filtri e filtri, i filtri antipolvere sono essenziali se non si vuole incorrere in problemi più gravi ed invece quelli a carboni attivi non sono così indispensabili in un ambiente domestico e comunque dovrebbero essere cambiati molto spesso. Quindi, in ambiente domestico e per un uso tipico, tanto vale toglierli prima che diventino un accumulo di sporcizia e di batteri se il condizionatore li prevede.
 
Bisognerebbe spiegarlo al cultore del fai da te che dice nel suo post appena qui sopra (#622), che qui facciamo confusione tra "FUNZIONA BENISSIMO con è pulito".
 
Ultima modifica:
Vedremo, scuole e ospedali pochi giorni fa avevano i riscaldamenti accesi e finestre spalancate causa caldo insopportabile. :eusa_wall:

se vuoi te ne presento una in cui i riscaldamenti sono totalmente guasti...dal 20 febbraio. c'ho anche le rivelazioni termometriche...temperatura interna minima rilevata sulle superfici 12,9 gradi, vuol dire che se, come indicato...crei ricircolo di aria anticovid...la percepita è sotto i 10 gradi...per studenti, prof, personale...non è molto confortevole.

in scuole e uffici c'è totale menefreghismo di chi le gestisce (manco lo spurgo dell'aria viene fatto) e utilizza(studenti che rimuovono le valvole che agevolerebbero la chiusura in caso di caldo eccessivo...e ci metto anche il personale che ritiene gravoso, aprire completamente gli avvolgibili per l'ingresso di calore e luce(+ comodo l'interruttore)...sempre che gli avvalgibili funzionino:doubt:. e vale anche per le tende e i bastoni

e non dimenticate che TUTTO viene lasciato rigorosamente standby o addirittura acceso (monitor LIM proiettori ecc ecc)
 
Sui condizionatori pienamente ragione, si sta bene a 27-28 gradi se si va a ridurre di parecchio l'umidità. Sui termosifoni a 18 gradi i freddolosi come me possono spararsi un colpo, ma già lì hanno dato tolleranze fino a 21 gradi.

Che poi è tutto da vedere come fanno a far rispettare le regole nelle singoli abitazioni dei privati, nei condomini è ancora un conto riescono a limitarli ma le singole abitazioni si fa come si vuole. Ognuno è responsabile di gestirsi i consumi per pagare meno in bolletta di luce, gas o altro ancora, in estate come al solito quando ci saranno troppi condizionatori accesi (anche al minimo) ci saranno i soliti mini blackout perchè c'è troppa richiesta di energia, in inverno bisogna gestire bene tra i consumi e le temperature, trovare la quadra per non pagare troppo in bolletta e allo stesso tempo non ammalarsi per il freddo e poi dover spendere in medicine.
 
Sui condizionatori pienamente ragione, si sta bene a 27-28 gradi se si va a ridurre di parecchio l'umidità. Sui termosifoni a 18 gradi i freddolosi come me possono spararsi un colpo, ma già lì hanno dato tolleranze fino a 21 gradi.

In casa non ho mai messo il condizionatore sotto i 26 gradi, è la temperatura perfetta per me per non sudare e non doversi coprire dal freddo.
Il problema sarà d'inverno quando sono abituato ad avere in casa almeno 22 gradi, con una temperatura più bassa sento subito freddo alle estremità.
 
nelle abitazioni private non si potrà mai e poi mai far rispettare tale norma, al massimo puoi sensibilizzare e raccomandare
 
Condizionatori mai sotto i 25 gradi, la stretta parte dal primo maggio nella Pa


Ricordo che prima di rimettere in funzioni i climatizzatori, i filtri sugli gli splitter vanno puliti e sanificati con prodotti appositi antibatterici

Tenendo conto dei 2 gradi di tolleranza (in + e in -) si tratta di temperature che, almeno in tutte le abitazioni (anche se dalla misura, per il momento, risultano escluse) poco o per nulla coibentate, sono difficili da raggiungere (ovviamente in modo particolare tanto più fa freddo/caldo) a patto di non dover mettere parecchio mano al portafoglio, almeno per tutti coloro che hanno subito i grossissimi rialzi degli ultimi mesi.
Tutto ciò per dire che, più che per l'ambiente o l'Ucraina, ipotizzo che una riduzione dei consumi sarà dovuta solo a motivi economici.
 
Nelle abitazioni private verrà fatta rispettare a suon di bollette salate.

esatto. invece di martoriarci gli zebedei col "moriremo tutti" non si è fatta nessunissima informazione su metodi individuali di contenimento costi che sono l'unica valida modalità di risparmio economico. vi assicuro che c'è gente che non sa neanche come funziona un condizionatore o un termosifone e semplicemente lo mette a palla come fosse ventilatore a 50 velocità o un forno a 250gradi.

si è preferito pubblicizzare NUOVI elettrodomestici con classi raggiungibili con esborsi di centinaia di euro(specie dopo la revisione delle etichette per cui un a+++-20% è diventato un D in una giorno(esagero, ma non troppo) e si è preferito accompagnare gli utenti verso il mercato libero.

l'altro giorno con sole pieno e aria pulitissima, ovviamente freddo all'esterno, sono entrato in un ufficio:
-serrande baciate dal sole chiuse (orientate a sud pieno quindi) (motivazione...c'è vento)
-luci al neon anni 80 accese (6 gruppi da 2 neon per 2 postazioni di servizio di cui solo una occupata) (motivo senno non ci vedo)
-condizionatore il cui motore è a NORD che si impegna a tutta velocità a scaldarsi, ma questo vento alpino che lo gela...impostato a 28 gradi (motivazione...sennò non scalda). sicuramente le bocchette saranno state orinetate in alto xkè in basso "fa male" dimenticandosi del fatto che l'aria calda sale, ma se non sai aprire una serranda non posso pensare che tu conosca le basi della termodinamica)

queste condizioni si sarebbero mantenute fino a sera anche in caso di abbandono delle postazioni da parte del personale...motivazione...lo spengono quelli che vengono a pulire stasera

non essendo il periodo per immaginarsi con delle armi di distruzione di incapace tra le mani...mi sono immaginato con un fucile ad azoto liquido puntato alla tempia del "ufficiante"

MA DOVE VOGLIAMO ANDARE, moltiplicate tutto sto schifo per milioni di uffici in italia(a partire da quelli pubblici)
 
-condizionatore il cui motore è a NORD che si impegna a tutta velocità a scaldarsi, ma questo vento alpino che lo gela...impostato a 28 gradi (motivazione...sennò non scalda). sicuramente le bocchette saranno state orinetate in alto xkè in basso "fa male" dimenticandosi del fatto che l'aria calda sale, ma se non sai aprire una serranda non posso pensare che tu conosca le basi della termodinamica)

Devi poi considerare che in molti uffici pubblici la pulizia e la manutenzione dei condizionatori è una chimera, non vengono mai ricaricati e quasi mai igienizzati.
Pochi anni fa mi è capitato di lavorare in un ufficio dove il condizionatore era acceso h24 festivi inclusi con tanto di post it di non spegnerlo indirizzato alla ditta delle pulizie.
Era inevitabile perché se si fermava alla riaccensione puzzava di stalla per due giorni e la stanza era impraticabile.
Nonostante le nostre richieste non gli è stata fatta manutenzione per i 2 anni in cui ho dovuto lavorare lì.
Lo accendevamo un weekend ai primi caldi per farlo “spuzzare” per 2 giorni a maggio e tenuto acceso continuativamente fino a metà settembre, non oso pensare cosa ci siamo respirati in quel periodo, ogni tanto lasciavamo la finestra aperta per cambiare aria, sempre a condizionatore acceso.
 
Controlli rispetto temperature impianti climatizzazione

In questi giorni si sta parlando delle limitazioni di questo governo all’utilizzo dei condizionatori per via delle vicende legate alla guerra in Ucraina. Per ora le limitazioni riguardano solo gli uffici pubblici e – credo – i negozi. Questo tutto sommato non è una cosa così negativa se si considera che molti negozi della mia città hanno la – a mio parere – pessima abitudine di tenere l’impianto di riscaldamento in inverno e raffreddamento in estate “a palla” con tutte le porte spalancate. Magari queste limitazioni del governo ridurranno questa “strana” abitudine.
Qualora, però, queste limitazioni dovessero riguardare anche le abitazioni private, come farebbero a fare i controlli e, quindi, a dare multe? Non mi risulta che agenti delle forze dell’ordine o della polizia municipale siano autorizzati ad accedere alle abitazioni senza un mandato o senza il benestare di chi ci abita. Temo questa sarà una delle tante leggi non applicabili.
 
In un'abitazione privata indipendente non faranno controlli ma basteranno i vari aumenti dell'energia a invogliarci a risparmiare.
Nei condomini con impianto unico invece credo che possano ad esempio abbassare la temperatura della caldaia, ridurre le ore di funzionamento o se riescono a far mettere le valvole sui singoli termosifoni non al massimo.
 
In un'abitazione privata indipendente non faranno controlli ma basteranno i vari aumenti dell'energia a invogliarci a risparmiare.
Nei condomini con impianto unico invece credo che possano ad esempio abbassare la temperatura della caldaia, ridurre le ore di funzionamento o se riescono a far mettere le valvole sui singoli termosifoni non al massimo.

Io per non saper ne leggere ne scrivere cerco di scappare in montagna appena possibile...spedando non ci sia qualche rottura in agguato, così ho il fresco...naturale, gratuito, ecologico :D ma abitando in una mansarda prima di andarmene in montagna il climatizzatore lo devo usare, a meno di dormire con 35°.
Per il riscaldamento abbiamo le termovalove sui caloriferi ed un sistema di contabilizzazione dei consumi...quindi a parte la quota fissa (che se fosse per me potrebbero anche eliminare) si paga in base ai consumi: chi più consuma più paga...con buona pace di coloro che in casa a natale vogliono stare vistiti come se fossero sulle spiagge romagnole a ferragosto.
 
Devi poi considerare che in molti uffici pubblici la pulizia e la manutenzione dei condizionatori è una chimera, non vengono mai ricaricati e quasi mai igienizzati.
Pochi anni fa mi è capitato di lavorare in un ufficio dove il condizionatore era acceso h24 festivi inclusi con tanto di post it di non spegnerlo indirizzato alla ditta delle pulizie.
Era inevitabile perché se si fermava alla riaccensione puzzava di stalla per due giorni e la stanza era impraticabile.
Nonostante le nostre richieste non gli è stata fatta manutenzione per i 2 anni in cui ho dovuto lavorare lì.
Lo accendevamo un weekend ai primi caldi per farlo “spuzzare” per 2 giorni a maggio e tenuto acceso continuativamente fino a metà settembre, non oso pensare cosa ci siamo respirati in quel periodo, ogni tanto lasciavamo la finestra aperta per cambiare aria, sempre a condizionatore acceso.

Passando per il centro di Torino ho visto dalle vetrine di una scuola di corsi di inglese i climatizzatori sempre sul 27-28° (hanno gli split che indica la temperatura).
 
In un'abitazione privata indipendente non faranno controlli ma basteranno i vari aumenti dell'energia a invogliarci a risparmiare.
Nei condomini con impianto unico invece credo che possano ad esempio abbassare la temperatura della caldaia, ridurre le ore di funzionamento o se riescono a far mettere le valvole sui singoli termosifoni non al massimo.
Questa Tua visione del condominio risale ad almeno un decennio fa.... adesso le caldaie danno sempre la stessa gradazione, sennò il caldo non arriva ai piani alti, poi ci sono i termostati per ogni termosifone....anche la storia degli orari di accensione e spegnimento non c'è più da tempo.
 
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