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Riforma Auditel agicom mette mano

Apertura della compagine societaria a tutte le realta' presenti sul mercato, indipendenza effettiva dei comitati tecnici, comunicazione degli assetti societari entro sei mesi all'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni, sistemi di rilevazione per tutte le piattaforme e un campione di riferimento piu' rappresentativo: sono i punti essenziali dell'atto di indirizzo sull'Auditel varato oggi dalla commissione Servizi e Prodotti della stessa Authority.

Alla base del provvedimento, la convizione che l'attuale sistema sia inadeguato alle esigenze del mercato: di qui una serie di principi generali relativi alla 'governance' della societa' e ai criteri metodologici di indagine, in attesa che l'Istat definisca il 'modello' di certificazione della qualita' e della correttezza della ricerca, atteso per la fine dell'anno.

GOVERNANCE - I soggetti che realizzano le indagini sugli indici di ascolto devono assicurare ''l'effettivo accesso alla propria compagine societaria, in modo da conseguire la massima rappresentativita' dei rispettivi mercati, anche in relazione alla progressiva affermazione delle nuove piattaforme digitali''. Inoltre ''assicurano l'equa ripartizione del capitale sociale e ispirano alla massima rappresentativita' la composizione degli organi di gestione dell'impresa'' e ''garantiscono l'indipendenza della gestione e della metodologia dei rispettivi comitati tecnico-scientifici, attraverso il riconoscimento della piu' ampia autonomia deliberativa e discrezionalita' tecnica''. L'Agcom si riserva di inserire propri rappresentanti nei comitati tecnici. I soggetti devono infine comunicare all'Autorita', entro sei mesi dalla pubblicazione dell'atto di indirizzo, ''il proprio assetto proprietario, nonche' l'assetto delle societa' che ne fanno parte''. In caso di mancata comunicazione, o non rispondente al vero, l'Agcom si riserva di applicare le sanzioni previste dalla legge Maccanico (nel primo caso, una multa compresa tra 1 milione e 200 milioni di vecchie lire; nel secondo si rimanda al Codice Civile, articolo 2621).

METODOLOGIA - Per la tv, la ricerca degli ascolti deve tener conto del processo di conversione al digitale, gli strumenti di rilevazione (i 'meter') devono poter operare su tutte le piattaforme, il campione deve rispecchiare piu' fedelmente possibile il tasso di penetrazione delle varie piattaforme, anche attraverso un maggior grado di 'rotazione'. Attualmente il 'turn over' e' del 20% all'anno: occorrono cioe' cinque anni per sostituire integralmente il campione di riferimento (5.100 famiglie, pari a 14mila individui).

Per la radio, la ricerca degli ascolti deve prevedere un campione piu' ampio e rilevazioni piu' frequenti, oltre a rigorosi criteri per l'iscrizione delle emittenti alle indagini, tenendo conto delle diverse tipologie (nazionali, locali, comunitarie, syndacations).

Infine per la carta stampata, la ricerca sulla diffusione - secondo l'Agcom - deve rilevare anche la stampa gratuita, a differenza di quanto accade oggi.

VIGILANZA - L'Agcom vigilera' sul corretto recepimento dell'atto di indirizzo, riservandosi di provvedere direttamente alla rilevazione degli indici di ascolto qualora la verifica condotta, sulla base della metodologia Istat, dia esito negativo.

COMPOSIZIONE ATTUALE - Attualmente la proprieta' di Auditel e' cosi' divisa: il 33% alle imprese di comunicazione (20% Upa, 11,5% Assap e 1,5% Unicom), il 33% alla Rai, il 33% alle emittenti private (20.22% Rti, 6.45% Mediaset, 3.33% La7 e 3% Frt); infine l'1% spetta alla Fieg. Il cda - che definisce le linee strategiche e approva il bilancio - e' presieduto da Giulio Malgara e composto da 6 rappresentanti della Rai, 4 di Mediaset, 3 di Upa, 2 di Assap, 1 di La7 e 1 della Frt. Il comitato tecnico - composto da 15 membri nominati dal cda con il compito di garantire i controlli sul sistema e definire gli standard di qualita' e le metodologie - e' coordinato da un rappresentante Upa e composto da 3 membri rispettivamente per la Rai, per Mediaset e per Assap, 1 per La7, Sky Italia, Unicom, Frt e Fieg.

Se il gruppo Sitcom plaude alla decisione dell'Agcom ma si mantiene ''in prima linea'' per verificare ''tempi e modalita' di attuazione'' dell'atto di indirizzo, dall'Auditel il direttore generale Walter Pancini ricorda che la societa' e' gia' ''sulla buona strada'': il cda e' pronto ad accogliere nuovi soggetti (in primis Sky), il sistema di rilevazione e' all'avanguardia in Europa, il rapporto meter-popolazione e' il piu' grande del mondo. In Auditel, comunque, si attende di leggere il testo della delibera dell'Agcom per valutare l'eventuale ricorso al Tar.
megachip.info
 
ben venga qualsiasi modifica...attualmente i rilevamenti sono falsatissimi e poichè condizionano troppo la nostra tv sarà il caso che modifichino qualcosa sul serio
 
Vedrete che verrà fuori che l'auditel era pilotato............. da MOGGI !!!
 
Ysk ha scritto:
Vedrete che verrà fuori che l'auditel era pilotato............. da MOGGI !!!
Ma quale moggi... uscirà fuori che era pilotato da quella bestia di MAURIZIO COSTANZO :mad: :eusa_wall: :crybaby2: !
 
l'auditel è pilotato da moltissime persone e proprio x come avvengono i rilevamenti e per il numero esiguo di meter in rapporto alla popolazione televisiva è uno scandalo...

un esempio abbastanza calzante è cold case che quest'anno ha la stessa identica collocazione dell'anno prima(è partito lo stesso giorno dello scorso anno)...l'altr'anno 3.300.000 spettatori, quest'anno se ne fa 1.500.000 è già un successone xkè batte le repliche di rete4
 
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