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"Ero convinta che si dovesse amare questa terra"(Dürrenmatt)- Sceneggiati

STANLEY_CASSIDY

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Senza patria e radici (ancor di più da questo disg
“Io rifiuto di fare distinzioni tra i popoli e di parlare di nazioni buone e di nazioni cattive; ma una distinzione tra gli uomini sono costretto a farla”

“Ero convinta che si dovesse amare questo triste coso fatto di pietra e di fango che gira attorno al sole, questa terra; che fosse nostro dovere aiutare l’uomo in nome della ragione, di aiutarlo a uscire dalla miseria e dallo sfruttamento…”

Sono tra gli estratti della riduzione televisiva de "il sospetto", opera del 1960 del grandissimo drammaturgo svizzero Friedrich Dürrenmatt, interpretato da bravissimi attori come Paolo Stoppa, Ferruccio De Ceresa, Adolfo Celi, Mario Carotenuto, Franco Volpi: la regia era di un valente regista come Daniele D'Anza, specialista negli sceneggiati tv come un altro celeberrimo regista, Anton Giulio Majano.

In breve il plot della storia come riportato dalla Fabbri editore che ha meritoriamente recuperato e pubblicato in edicola in questi anni uno sterminato numero di sceneggiati Rai, veri autentici gioielli di costruzione narrativa,interpretativa, d'ambiente.

"Ricoverato in clinica per una malattia senza scampo, il commissario Barlach (Paolo Stoppa) vede sulla rivista LIFE il volto del medico tedesco Nehle, che in un campo di concentramento sta operando un ebreo senza anestesia. È il suo medico curante Samuel Hungertobel (Ferruccio De Ceresa) a fargli notare la somiglianza con il dottor Emmenberger, chirurgo in una prestigiosa clinica di Zurigo, e a instillare in lui un terribile sospetto..."


Moltissimi di essi erano tratti da opere letterarie,alcune immortali e di grande spessore: c'era un progetto educativo in quella Rai degli anni '60 e '70 di grande valenza. Si intendeva accompagnare l'Italia che da non molti anni era uscita dall'ultimo conflitto bellico e che era contrappuntata da divisioni economiche territoriali pesanti,nello sforzo di uscire dall'arretratezza culturale cui erano state sottoposte intere fette di popolazione,segnatamente rurale e contadina,impossibilitata in molti casi a proseguire gli studi o ad interromperli bruscamente alla fine delle scuole medie se non elementari, per le terribili necessità di portare avanti il misero bilancio di famiglie che vedevano i figli giusto come delle bocche in più da sfamare o,nella migliore ipotesi, come delle braccia in più per aiutare in casa e nei campi.
Sembra passata una vita e parliamo di anni '60: il processo di istruzione di massa si stava appena avviando e la televisione - che veniva giustamente considerata anche un utile strumento civile e di cultura - avviava il suo ruolo di servizio autenticamente pubblico.

Ci sarebbero da scrivere per ognuno degli sceneggiati realizzati nella Rai in bianco e nero decine e decine di pagine: soffermandosi sugli attori,le scene, le regie, gli adattamenti, i costumi...
Era la Rai retta dal democristiano Bernabei: vigeva sì ancora la censura per molti aspetti e più d'uno pagò le conseguenze anche solo per una battuta salace in più. Eppure quella Rai, al cui interno lavorarono Umberto Eco,Sergio Zavoli,Alberto Arbasino,Edoardo Sanguineti (solo per citare alcuni delle numerose e prestigiose figure che diedero lustro all'azienda), era in grado di sfornare opere e riduzioni eversive, intellettualmente impegnate, stimolanti, a volte anche rivoluzionarie. E nel contempo una felice simbiosi si innestava con tante realizzazioni definite "popolari" o "disimpegnate" ma che serbavano sempre traccia e cura particolare in una miriade infinita di dettagli:thriller,sceneggiati di fantascienza,storici,polizieschi,commedie,satiriche,grottesche,ecc. ecc.

La produzione Rai è stata sterminata e costituisce un vero fiore all'occhiello: per un breve periodo alcuni di questi sceneggiati sono stati ri-trasmessi di notte o su qualche canale Rai tematico. Esperimento durato troppo poco e con scarsa convinzione...sembra che la Rai si vergogni di quello che dovrebbe essere un fattore di merito e di orgoglio non indifferente...ma tant'è, i tempi sono questi...

Possiamo però provare a rendere un minimo di giustizia attraverso la memoria e il ricordo di cosa essi furono e rappresentarono. E' lo scopo di questo thread e l'invito che rivolgo a chi ha interesse e cuore intorno a questi argomenti :)
 
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l'ot delle telenovelas:D che ridere quando rompo le balle a mia madre che guarda beautiful e tempesta d'amore:D :D :D
O perche i frastimi di mia nonna guardando beautiful:D
 
Pinocchio

Bene io inizio con un classico , uno sceneggiato per bambini, avete capito già qual'è vero ? .... si! è proprio lui ... PINOCCHIO o meglio :

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
tratto dal celebre romanzo di Collodi, ancora oggi considerato una pietra miliare della letteratura italiana in generale (non solo per ragazzi). Lo sceneggiato televisivo è diretto da Luigi Comencini, con un cast superlativo tra cui Gina Lollobrigida (FATA TURCHINA), Nino Manfredi (GEPPETTO), Andrea Balestri (PINOCCHIO), Vittorio De Sica (IL GIUDICE), Franco Franchi e Ciccio Ingrassia (IL GATTO e LA VOLPE), è un imperdibile cult della storia della televisione.

Sceneggiato trasmesso negli anni 70 dalla Rai , poi qualche volta di notte negli anni 80 e l'ultima volta che l'ho visto nel 50° compleanno della Rai sul terzo canale.

Di questo sceneggiato esistono diverse versioni quella trasmessa dalla Rai in 5 puntate, quella per la Francia in 6, utilizzata successivamente anche per l'home video; e una versione più corta in forma di film tv (della durata di 134 minuti totali).
:evil5:
 
L'avrò visto la prima volta nel 1976 o 1977 (andavo alla scuola materna...) lo conoscevo quasi a memoria, ricordo un grande Nino Manfredi (mio quasi conterraneo) nel ruolo di Geppetto... il regista Comencini gli offrì questa parte, Manfredi non ne era convinto, ma lo stesso Comincini era riuscito a convincerlo dicendogli "tu sei l'unico attore che conosco che può parlare con un pezzo di legno...".
Andrea Balestri l'ho rivisto a "meteore" qualche anno fa e forse anche ai "migliori anni" recentemente.
Su Franco e Ciccio è inutile aggiungere altro....

Allora un altro sceneggiato (parola splendida, ora le chiamano fiction) "Superclassico"....

http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=90 SANDOKAN
 
Adesso scrivo per chiedere a qualche mio coetaneo o un pò più in là con gli anni se si ricorda il titolo di uno sceneggiato trasmesso da Rai 1a fine anni 70, se ricordo bene, la domenica ed il lunedi per 6 puntate in cui c'era Nino Castelnuovo ( o forse non era lui :eusa_think: ) che aveva una bella macchina sportiva e che aveva una storia d'amore con una ragazza che scopre poi essere Tossico-dipendente, allora fa di tutto per strapparla alla droga . Era uno sceneggiato con immagini anche un pò crude, a volte, come quelle delle crisi di astinenza della ragazza , ma che ha contribuito a tenermi lontano da certe sostanze nonostante tutti i problemi che la vita mi ha portato. :sad:

Forse se l'avessero fatto vedere più volte molti ragazzi oggi drogati persi si sarebbero potuti salvare . :icon_twisted:
 
X Stefio
Una storia molto simile a questa c'era in uno sceneggiato negli anni '80, anzi era in pratica uguale e la madre di questa tossicodipendente era interpretata da Virna Lisi....:eusa_think:
Cmq riesco a trovarlo di sicuro (spiegarti il perchè ci riuscirò ora è lunga....) semprechè tu mi abbia dato i riferimenti giusti.
 
Ultima modifica:
Quello è tutto ciò che mi ricordo di quello sceneggiato , un'altra cosa mi sembra di ricordare che nel titolo ci sia il nome di una donna. :eusa_think:
 
Ok, ti faccio sapè, intanto ne inserisco un altro di cui non trovo nessun link.
Veniva trasmesso nel 1982-83 la domenica sera su Rai1 alle 20 e 40 (iniziavano a quell'ora i programmi all'epoca). Durava un'ora, e poi andava in onda la domenica sportiva.

Il titolo era "TRE ANNI".
 
massera ha scritto:
X Stefio
Una storia molto simile a questa c'era in uno sceneggiato negli anni '80, anzi era in pratica uguale e la madre di questa tossicodipendente era interpretata da Virna Lisi....:eusa_think:
Cmq riesco a trovarlo di sicuro (spiegarti il perchè ci riuscirò ora è lunga....) semprechè tu mi abbia dato i riferimenti giusti.

Ok ragazzi vi aiuto io a dirimere il ...nodo gordiano ;) E' stata fatta un pò di confusione tra due sceneggiati italiani a cavallo fra gli anni 70 e 80, entrambi di grande successo ed entrambi con la protagonista femminile di nome Anna.

La storia di "Dov'è Anna" è incentrata sulla ricerca appunto di Anna, moglie nella finzione di Mariano Rigillo, scomparsa improvvisamente senza un motivo valido. Quello sceneggiato andò avanti per 7 puntate,nelle quali venivano disseminati indizi su indizi in mezzo a false piste e un cumulo di congetture: il meccanismo giallo,la buona suspence e l'estensione del caso attirò un gran numero di spettatori, avvinti dalla trama e dalla discreta interpretazioni di validi caratteristi come Silvano Tranquilli, Pier Paolo Capponi e un sempreverde Roldano Lupi.

Lo sceneggiato invece al quale pensava Massera era invece "Storia di Anna", interpretato da una bravissima e bellissima Laura Lattuada che arrivò a recitare pallida ed emaciata per effetto della dipendenza dalla droga: veniva tracciato il suo calvario senza troppi imbellettamenti.
Qui alcune notizie in merito: anche Salvatore Nocita è stato uno dei migliori registi di sceneggiati italiani. Buttate un occhio qua su quello che ha realizzato...titoli uno piu interessante dell'altro.
Forse il suo apice è stato proprio con uno degli altri interpreti di "Storia di Anna", quel Flavio Bucci che dette volto,movenze e ispirazioni - con tratti geniali e surreali da quel vero attore di razza qual'è - allo sfortunato pittore "Ligabue"
 
Forse "Storia di Anna" è quello a cui si riferiva Stefio, mentre io mi sono dimenticato di inserire il titolo di quello cui parlavo io, con Virna Lisi, che in realtà è un film tv: "Se un giorno busserai alla mia porta".
"Ligabue" l'ho visto molte volte, lo trasmetteva spesso in replica la Rai quand'ero bambino.
 
Allora ho trovato sul mulo Dov'è Anna ed ho messo in scarico la 4^ puntata per vedere se poteva essere quello sceneggiato , ho ancora qualche dubbio ma parrebbe quello , la sigla finale sembrerebbe quella ed è da ieri sera , da quando l'ho sentita che mi ronza nella testa e più passa il tempo e più mi convinco che sia quello.

Non è Storia di Anna,:eusa_naughty: citato da Stanley perchè non c'era Flavio Bucci ( che ricordo benissimo in Ligabue ;) :D )

Sempre che non li ho visti entrambi e visto che la protagonista si chiama Anna ( e il nome è anche nei titoli ) nei miei ricordi si sono fusi in un unico sceneggiato mai esistito.

Grazie a tutti.
 
Nord E Sud

Negli anni 80 su Canale 5 andò in onda uno sceneggiato dal titolo NORD E SUD ambientato prima, durante e dopo la guerra di secessione americana:

Narra la storia di due famiglie americane, i MAIN del Sud e gli HEZARD del Nord, con i figli addestrati ad essere ufficiali dell'esercito a WestPoint, solo che metteranno a frutto il loro addestramento combattendo l'uno per il Nord l'altro per il Sud con tutto ciò che ne deriva . A tutto ciò resisterà l'amicizia delle due famiglie nata ai tempi di WestPoint.

Questa è una storia tratta da un romanzo storico di John Jakes .

NORD E SUD
AVVENTURA/GUERRA - 1985
Cast : Patrick Swayze, James Read, Lesley-Anne Down, Lee Horsley.

Ci sono dei camei di attori della vecchia Hollywood tra cui Elizabeth Taylor, Robert Mitchum, Gene Kelly e Jean Simmons .

L'anno dopo ( 86 ) fu fatto anche il seguito con lo stesso cast , con le aggiunte di Linda Evans, Olivia De Havilland dal titolo NORD E SUD II .

Entrambi questi sceneggiati sono stati trasmessi da Canale 5 .
 
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