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In Rilievo Discussioni sulla Radio Digitale DAB/DAB+

Temo che anche per febbraio non uscirà nessun esito per i bandi dab locali. Che pena....
Temo che l'interesse complessivo della transizione al DAB sia molto tepido. Al di la delle locali o comunque "private" quando una RAI è ancora lontanissima dal dare una copertura appena decente, e dovrebbe essere la prima a poter assicurare già oggi una situazione almeno pari all'FM vista la proprietà storica delle sue postazioni e la dismissione dell' AM, rimane di conseguenza molto tiepido l'approccio dell'utente a questa tecnologia non certo fresca di conio.
 
Temo che l'interesse complessivo della transizione al DAB sia molto tepido. Al di la delle locali o comunque "private" quando una RAI è ancora lontanissima dal dare una copertura appena decente, e dovrebbe essere la prima a poter assicurare già oggi una situazione almeno pari all'FM vista la proprietà storica delle sue postazioni e la dismissione dell' AM, rimane di conseguenza molto tiepido l'approccio dell'utente a questa tecnologia non certo fresca di conio.
C'è da dire che niente avviene per caso...
Se le cose vanno così è perché tutto viene silenziosamente pilotato verso la rete.
Niente poteri occulti o complotti, semplicemente c'è maggiore coerenza e convenienza economica per la maggior parte degli interessati al business.
Sicuramente in questo caso scelta economica e tecnica cozzano...e l'esempio del Betamax è sempre lì a ricordarci chi alla fine vince... ;)
Che poi ci sia qualcuno, come te, che capisce chiaramente la cosa, ma volontariamente gli piace pure, boh, de gustibus... :D
 
il DAB+ sta attraversando una crisi profonda, un completo disinteresse da parte della RAI, così facendo se ne decreta la morte in favore del IP, sono sempre più scettico, speriamo mi sbagli...
 
il DAB+ sta attraversando una crisi profonda, un completo disinteresse da parte della RAI, così facendo se ne decreta la morte in favore del IP, sono sempre più scettico, speriamo mi sbagli...
E questo è molto grave, perché lo sviluppo del DAB rientra negli obblighi del contratto di servizio pubblico firmato dalla Rai.

Qualcuno continua a chiudere non uno, ma due occhi, come succede con la copertura DTT e la questione "sperimentazione" DVB-T2
 
Partiamo dal presupposto che la RAI non si è mai interessata del DAB+, quindi non fa ne caldo ne freddo se non rispetta i suoi obblighi contrattuali visto che come giustamente scrive filippo.filo, chiudono occhi in continuazione su questo operato "scorretto".
Se qualcuno ha buona memoria, anche quando ci fu il passaggio dall'analogico al DTT la RAI fu l'ultima a coprire decentemente il territorio nazionale.. solo quando fu effettivamente obbligata mentre fece aprire la strada ai privati. Non sentivo nessuno che diceva "se la RAI non investe nel DTT, è già morto perchè lo fa solo Mediaset e La7..." eppure le analogie di comportamento sono tante...
Qui su questa discussione si parla da 10 anni di morte del DAB in favore dell'ip: ricordo agli smemorati che oggi sentenziano dal loro pulpito, che scrivevano proprio qui ai tempi d'oro del 3G che: "vedrete che il 4G/LTE rivoluzionerà tutto ed entro breve passerà tutto a IP anche in mobilità con fine di FM e DAB+": ovviamente non fu così... Come non è così la frase aggiornata (sempre letta tra le pagine di questa discussione): "vedrete che il 5G rivoluzionerà tutto....."
Ora domando: perchè il 5G che è tecnologia pagata profumatamente dagli operatori e pagata per accedervi anche dagli utenti, in 5 anni dalla nascita ufficiale, ancora copre poco e nulla senza adeguata continuità ed effettiva velocità (ricordo che il 5G doveva andare a 1Gbit mentre oggi nelle migliori delle ipotesi, ha latenze maggiori e velocità minori di 4G)? Ad oggi il 5G copre molto molto meno del DAB+ in Italia... Eppure il DAB+ è gratis mentre il 5G si paga...
Secondo il ragionamento di chi sentenzia la morte del DAB+ da un decennio per lentezza dello sviluppo, perchè non si fa queste domande anche sul 5G?
Il DAB+ italiano sta vivendo tutt'altro che una profonda crisi: ogni giorno fioriscono mux e consorzi (a mio avviso delle volte anche troppi) e c'è un dinamismo importante degli editori in questa tecnologia. E' difficile non vederlo... La RAI a mio avviso gioca al solito "aspetto che aprano il mercato poi, forte del mio contratto nazionale, la faccio da padrona e decido io quando accendere" che, come scrivevo all'inizio, è lo stesso comportamento che fece alla nascita del DTT...
Il problema in Italia resta solo la lentezza della macchina burocratica... Nel resto d'Europa partita dopo (vedi Francia e Germania per esempio), le accensioni sono molto più rapide e i piani di sviluppo rispettati... Qui in genere piace molto foraggiare TAR e tribunali piuttosto che prendere una decisione nel bene della collettività...
 
Un appunto, non credo la Rai la faccia da padrona, credo invece che non esserci = perdere ascoltatori e possibilità di fornire servizio ad altre radio, quindi introiti. Gli altri vanno avanti comunque, quindi anche il Dab fa progressi
 
il DAB+ sta attraversando una crisi profonda, un completo disinteresse da parte della RAI, così facendo se ne decreta la morte in favore del IP, sono sempre più scettico, speriamo mi sbagli...

Se ci fosse un disinteresse come dici te da parte di Rai, allora perché ha interpellato EuroDab per farsi cedere la Rete Nazionale 3? Perché se così fosse che vinca la Rai e quindi EuroDab è costretta a ricanalizzare gli impianti (nuovamente) e la Rai non accenderà altri impianti qui succede il caos! Perché già EuroDab ne ha ricanalizzati parecchi di impianti.
 
Secondo me sopravvalutate sia il peso specifico della RAI, che la volontarietà delle sue azioni, in un senso o nell'altro...
La RAI dovrebbe implementarlo come servizio pubblico, perché di tutti quanti è l'unica che non ha il diritto di fare i conti solo col portafoglio, però non credo che sposti poi più di tanto, nella sopravvivenza del DAB o meno.
Però di fatto, se anche un appassionato come me, che, GIURO, ha sempre valutato nell'acquisto di un auto più la radio del motore :D adesso nella macchina nuova di pacca della compagna (che ovviamente ha scelto lei, sennò io manco la compravo) si ritrova un impianto tanto c@g0ne, per usare un francesismo, che spesso preferisco usare, alla sinner, il 4G, allora mi sa proprio che non ci siamo... :rolleyes:
 
Se ci fosse un disinteresse come dici te da parte di Rai, allora perché ha interpellato EuroDab per farsi cedere la Rete Nazionale 3? Perché se così fosse che vinca la Rai e quindi EuroDab è costretta a ricanalizzare gli impianti (nuovamente) e la Rai non accenderà altri impianti qui succede il caos! Perché già EuroDab ne ha ricanalizzati parecchi di impianti.
Si chiama procrastinazione
 
Poi ci sarebbe pure il discorso "radiovisione":da un lato la scarsa copertura del DAB,dall'altro tante emittenti radio sono in modalità radiovisione(per me è un controsenso) quindi si è sempre meno propensi a comprare un apparecchio radio.
 
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Poi ci sarebbe pure il discorso "radiovisione":da un lato la scarsa copertura del DAB,dall'altro tante emittenti radio sono in modalità radiovisione(per me è un controsenso) quindi si è sempre meno propensi a comprare un apparecchio radio.
Per utilizzo indoor ti do assolutamente ragione... "Radiovisione" e smart speaker hanno preso il posto dei vecchi sistemi HiFi comprensivi di radio, CD, cassette e giradischi che erano un must in tutte le case anni 80 e anni 90...
I miei ragionamenti sono riferiti alla radio in mobilità
 
Un appunto, non credo la Rai la faccia da padrona, credo invece che non esserci = perdere ascoltatori e possibilità di fornire servizio ad altre radio, quindi introiti. Gli altri vanno avanti comunque, quindi anche il Dab fa progressi
RAI non farà da padrona ma lo è di fatto. Senza interesse a completare la copertura causa l'insuccesso di una tecnologia in favore di altre.

Se accendo l'autoradio e non sento isoradio o la partita in DAB od il notiziario nazionale su tutto un tragitto è ovvio che non avrò interesse a migliorare o cambiare l'impianto ed userò l'alterntiva dalla quale non si torna più indietro.
 
Ad ore partirà una radio sportiva in DAB a livello nazionale

Fonte: Stefano Bandecchi in un video sul suo account Instagram
Ma non avevate annunciato l'arrivo di una nuova emittente sportiva a diffusione Nazionale? Dove sarebbe questa emittente? Chi sarebbe l'editore e chi la trasmetterà? Prima di annunciare proclami informarsi è molto meglio, direi corretto, per chi legge questo forum dove si spera di trovare notizie reali.
 
Ma non avevate annunciato l'arrivo di una nuova emittente sportiva a diffusione Nazionale? Dove sarebbe questa emittente? Chi sarebbe l'editore e chi la trasmetterà? Prima di annunciare proclami informarsi è molto meglio, direi corretto, per chi legge questo forum dove si spera di trovare notizie reali.
Io ho riportato solamente quello che ha detto Bandecchi in una storia Instagram, l’editore dovrebbe essere la società Radio Massolina Srl facente parte della “galassia” di società dell’università Unicusano. Poi se non è partito ancora, non posso farci nulla.
 
Io ho riportato solamente quello che ha detto Bandecchi in una storia Instagram, l’editore dovrebbe essere la società Radio Massolina Srl facente parte della “galassia” di società dell’università Unicusano. Poi se non è partito ancora, non posso farci nulla.
Certamente, non è da attribuirti la responsabilità, questo è chiaro, è che in tanti spesso hanno pseudo progetti che poi in seguito si sciolgono come neve al sole.
 
Ma voi sapete come è gestita la rete di Radio Bruno FM/DAB in provincia di Brescia e zone limitrofe?
Non l'ascoltavo da tempo e stamattina l'ho messa in auto.
Sono partito da casa che ero sintonizzato in FM su Radio Bruno versione Brescia, nel tragitto mi è passata in DAB su una versione diversa da quella locale. Successivamente è tornata in FM sulla versione bresciana, per infine commutare in DAB su "BRUNO BRESCIA".

Mi sembra un gran casino
 
Per utilizzo indoor ti do assolutamente ragione... "Radiovisione" e smart speaker hanno preso il posto dei vecchi sistemi HiFi comprensivi di radio, CD, cassette e giradischi che erano un must in tutte le case anni 80 e anni 90...
I miei ragionamenti sono riferiti alla radio in mobilità
In realtà la radiovisione ha un passato storico.
Quella che può avere un qualche senso, cioè ripresa dello studio e qualche video musicale, era praticata da diverse radio a cavallo fra gli anni 70 e 80...
Ma anche la forma in certo senso più assurda, immagine fissa e audio della radio, ha il precedente dell'inizio degli anni 70, quando alla mattina molte casalinghe, stufe delle scariche e pessimo audio delle onde medie di Radio Montecarlo e Radio Capodistria, iniziarono a tenere acceso il televisore durante le faccende di casa, sintonizzato sulle TV corrispondenti alle loro radio del cuore, che trasmettevano programmi televisivi solo di sera e di giorno avevano il classico monoscopio+radio...
Me lo ricordo bene perché allora ero ragazzino e quando non ero a scuola davo una mano al negozio di famiglia portando a domicilio la "spesa" in bicicletta...
Già allora ero appassionato di elettronica e vedevo nelle case (e provavo compassione per quei poveri televisori accesi per ore ed ore :D)
Sia che fossero vecchi bianco e nero a valvole che i primi TV color, ad entrambi non faceva bene stare accesi tutto quel tempo... ;)
 
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