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In Rilievo Discussioni sulla Radio Digitale DAB/DAB+

Va anche setto che se sono offerte 200 o passa radio in DAB delle quali 150 le perdi appena ti muovi un po' e le stesse non hanno una motivazione reale per essere le tue "preferite" temo che già questo metta le emittenti in una posizione completamente diversa dall'FM dove quello che contava, oltre al contenuto, era la qualità d'ascolto garantita dall'emittente stessa e dal suo impegno ed investimento tecnologico. Con il digitale è tutto variato e quindi molto difficile che una radio possa essere conosciuta e farsi valere a meno che non contenga contenuti esclusivi e particolarmente professionali oppure con forte valenza locale. Oggi una radio se non si fa pubblicità televisiva è quasi impossibile possa affermarsi e, parliamoci chiaro, ascoltare una radio pubblicizzata e dimensionata per gusti di massa, per un vecchio cultore delle radio tradizionali, è cosa piuttosto triste. Detto questo oggi la radio che ascolto di più è una emittente AM.

Evidentemente c’è chi non si cura del fatto di non essere onnipresente.. la tua emittente am potrebbe avere per fare un esempio gli stessi ascolti di Rbc grosseto. Una radio presente dal 79, che non ha mai coperto nulla se non lo stesso capoluogo.. manco da casa mia l’ho mai sentita, nella stessa provincia.. eppure, son li ! Un po’ come te e qualche emittente am..
 
Faccio una considerazione non richiesta che racchiude in parte le tematiche che sono state affrontate negli ultimi messaggi: ad una radio nazionale che all'interno dell'ora piazza mezz'ora di parlato inutile, un quarto d'ora di spot pubblicitari e SOLO quindici minuti di quelli rimasti per la stessa musica trita e ritrita preferisco millemila volte una radio locale prettamente musicale in DAB che trasmette molta più musica, con meno pubblicità e senza interventi parlati senza senso.
Bisogna considerare il seguente fatto, che è di per sé un'anomalia: su una radio nazionale con quei pochi minuti che lascia a disposizione della musica, le canzoni ivi trasmesse non riescono ad essere variegate, al contrario delle locali di cui sopra che variano spesso con molta più musica e con il rischio immancabile di diventare ridondante con la loro programmazione, cosa che contro ogni pronostico non accade.
Ovviamente poi c'è il discorso qualità audio: come mai una radio nazionale, anche di importanza storica che ha un passato glorioso in FM, presente in DAB da anni non riesce a rendere con la pulizia del suono che invece riesce ad avere la radio locale neonata e sbarcata subito in DAB? Ai posteri (chissà chi) l'ardua sentenza.
 
Ultima modifica:
Le considerazioni di Spinner, anche se ahimè sempre caratterizzate dalla sua ormai proverbiale antipatia per il DAB :D , centrano però un elemento fondamentale, cioè che la concorrenza in un mondo che venga a recepire il DAB, ma non solo, aggiungo io, anche lo streaming, si sposta radicalmente sul prodotto, sul contenuto...
Anzi, con lo streaming e le possibili relative misurazioni ancora di più...
Un tempo un fattore decisivo della concorrenza era l'investimento nella copertura tecnica, questo tende sempre più a sfumare, che sia un bene o un male non lo so, certo che è una rivoluzione per esempio rispetto a quello che ho vissuto io, che mi ha portato (vabbè, anche perché ero già spontaneamente appassionato di elettronica) ma comunque facendo radio mi ha portato ad occuparmi in prima persona anche della pratica della diffusione broadcast...
Penso anche sia giusto così...
La concorrenza fra negozi, brand e aziende, da anni ormai punta sul prodotto, sulla qualità dello stesso e sul saper creare esigenza dello stesso e non sulla semplice capillarità della disponibilità... Oggi, nel 2024, a nessuno verrebbe in mente di comprare un prodotto solo per la sua disponibilità ma, grazie a internet e alla possibilità di spostarsi, spesso si fanno km e km per comprare ciò che si vuole... già le politiche keynesiane di un secolo fa prevedevano che il successo di un prodotto non viene generato dall'offerta ma dalla domanda... non capisco perchè con la radio non possa essere così...
Con l'FM, l'AM o la semplice vecchia TV analogica, se riuscivi a prenderti il trasmettitore potente o la frequenza giusta, eri a posto... Potevi trasmettere immondizia tutto il giorno che bene o male andava bene... Sulla vecchia TV analogica ad esempio, avevamo 8 canali nazionali che bene o male trasmettevano contenuti validi (non sempre comunque ricevibili dignitosamente) e decine e decine di locali che trasmettevano televendite o schifezze di continuo (fatto salvo rare eccezioni o circuiti para-nazionali per qualche ora al giorno). Col DTT invece l'immondizia c'è sempre ma ci sono almeno una 50ina di canali di qualità che si fanno concorrenza sul prodotto..
Il DAB consente maggiore libertà all'utente di fruire gratuitamente di contenuti radio diversi e con la concorrenza fra player improntata non sulla potenza dei watt sparati dai trasmettitori ma sui contenuti, ecco la nascita dei canali tematici o di maggiori diversificazione in modo da offrire all'ascoltatore pluralità di servizio e andare a fare concorrenza anche allo streaming. Questa è concorrenza e questo penso sia il mercato da affrontare nel 2024....
Io per esempio ho la radio DAB/streaming integrata nell'auto da ormai 10 anni e ho assistito allo sviluppo di reti e contenuti. Oggi mi muovo da un punto all'altro d'Italia senza mai perdere segale DAB (o sui nazionali o sui locali). L'FM non lo ascolto più da tempo e lo streaming obiettivamente lo ascolto poco (sempre stesse playlist e difficoltà a selezionare il contenuto tra migliaia e migliaia di radio quando si è in movimento). Mentre il DAB, salgo in macchina in garage e giro ovunque senza problemi e ascoltando ciò che si vuole... A mio modesto parere la libertà in termini di fruizione che dà il DAB è notevole e assolutamente al passo coi tempi e le richieste di oggi...
 
Penso anche sia giusto così...
La concorrenza fra negozi, brand e aziende, da anni ormai punta sul prodotto, sulla qualità dello stesso e sul saper creare esigenza dello stesso e non sulla semplice capillarità della disponibilità... Oggi, nel 2024, a nessuno verrebbe in mente di comprare un prodotto solo per la sua disponibilità ma, grazie a internet e alla possibilità di spostarsi, spesso si fanno km e km per comprare ciò che si vuole... già le politiche keynesiane di un secolo fa prevedevano che il successo di un prodotto non viene generato dall'offerta ma dalla domanda... non capisco perchè con la radio non possa essere così...
Con l'FM, l'AM o la semplice vecchia TV analogica, se riuscivi a prenderti il trasmettitore potente o la frequenza giusta, eri a posto... Potevi trasmettere immondizia tutto il giorno che bene o male andava bene... Sulla vecchia TV analogica ad esempio, avevamo 8 canali nazionali che bene o male trasmettevano contenuti validi (non sempre comunque ricevibili dignitosamente) e decine e decine di locali che trasmettevano televendite o schifezze di continuo (fatto salvo rare eccezioni o circuiti para-nazionali per qualche ora al giorno). Col DTT invece l'immondizia c'è sempre ma ci sono almeno una 50ina di canali di qualità che si fanno concorrenza sul prodotto..
Il DAB consente maggiore libertà all'utente di fruire gratuitamente di contenuti radio diversi e con la concorrenza fra player improntata non sulla potenza dei watt sparati dai trasmettitori ma sui contenuti, ecco la nascita dei canali tematici o di maggiori diversificazione in modo da offrire all'ascoltatore pluralità di servizio e andare a fare concorrenza anche allo streaming. Questa è concorrenza e questo penso sia il mercato da affrontare nel 2024....
Io per esempio ho la radio DAB/streaming integrata nell'auto da ormai 10 anni e ho assistito allo sviluppo di reti e contenuti. Oggi mi muovo da un punto all'altro d'Italia senza mai perdere segale DAB (o sui nazionali o sui locali). L'FM non lo ascolto più da tempo e lo streaming obiettivamente lo ascolto poco (sempre stesse playlist e difficoltà a selezionare il contenuto tra migliaia e migliaia di radio quando si è in movimento). Mentre il DAB, salgo in macchina in garage e giro ovunque senza problemi e ascoltando ciò che si vuole... A mio modesto parere la libertà in termini di fruizione che dà il DAB è notevole e assolutamente al passo coi tempi e le richieste di oggi...
Dici cose con cui è impossibile non essere d'accordo, per cui ti rispondo solo con due aneddoti... :D
Aneddoto numero uno: una volta stavamo provando un trasmettitore con una clip di 30 secondi che si ripeteva con una musica (anche piuttosto ossessiva) e il nome della radio...e ho scoperto che un negozio in centro la teneva su tutto il giorno...a mia domanda (allibito) alla commessa, questa rispondeva che si prendeva molto bene e il ritmo era bello...ahimè, questa è stata una delle cose che mi ha ferito nel fare radio e nella fiducia nell'umana intelligenza... :rolleyes:
Il secondo non è proprio un aneddoto, è una considerazione, visto che mi sembri provenire da studi economici come me...
Già quando ho studiato io si parlava di tendenze ad una nuova inversione in certe leggi fondamentali, con l'offerta che torna a creare la domanda...e se ci pensi non si può che concludere che nel mondo attuale, con tutti i falsi bisogni indotti proprio dalla rete, sono sempre di più i segmenti di mercato che funzionano così.
E guardate, se qualcuno pensa che sono OT, proprio no, e qui torno serio, perché da sempre sono molto cauto sul DAB, in quanto mi pare, anzi devo dire temo, perché a me invece piace molto, vedo tanti segni che diventi vittima proprio di questi giochi, di circoli viziosi tra scarsa offerta e domanda, a vantaggio di modalità concorrenti che vanno avanti, anche a forza di dumping, perché parte di giochi più grandi (la rete).
 
Dici cose con cui è impossibile non essere d'accordo, per cui ti rispondo solo con due aneddoti... :D
Aneddoto numero uno: una volta stavamo provando un trasmettitore con una clip di 30 secondi che si ripeteva con una musica (anche piuttosto ossessiva) e il nome della radio...e ho scoperto che un negozio in centro la teneva su tutto il giorno...a mia domanda (allibito) alla commessa, questa rispondeva che si prendeva molto bene e il ritmo era bello...ahimè, questa è stata una delle cose che mi ha ferito nel fare radio e nella fiducia nell'umana intelligenza... :rolleyes:
Il secondo non è proprio un aneddoto, è una considerazione, visto che mi sembri provenire da studi economici come me...
Già quando ho studiato io si parlava di tendenze ad una nuova inversione in certe leggi fondamentali, con l'offerta che torna a creare la domanda...e se ci pensi non si può che concludere che nel mondo attuale, con tutti i falsi bisogni indotti proprio dalla rete, sono sempre di più i segmenti di mercato che funzionano così.
E guardate, se qualcuno pensa che sono OT, proprio no, e qui torno serio, perché da sempre sono molto cauto sul DAB, in quanto mi pare, anzi devo dire temo, perché a me invece piace molto, vedo tanti segni che diventi vittima proprio di questi giochi, di circoli viziosi tra scarsa offerta e domanda, a vantaggio di modalità concorrenti che vanno avanti, anche a forza di dumping, perché parte di giochi più grandi (la rete).
Condivido la tua visione...
Tuttavia penso che se veramente avessero voluto imporre la rete al posto del DAB, l'avrebbero già fatto.. prima 3G poi LTE e ora 5G... Tutte tecnologie che già avrebbero dovuto soppiantare in mobilità il DAB+ o l'FM ma così non è stato... Dopo oltre 10 anni dall'aver portato online radio, TV e playlist, ancora si è qua a parlare di sviluppo della rete DAB+ (che ad oggi in Italia è più capillare della rete 5G) e della nascita di nuove emittenti in DAB+...
I tempi ormai sarebbero stati davvero maturi per un passaggio totale su streaming ma così non è... e anzi, la rete dati ad alta velocità, col tutto che gli operatori sborsino miliardi, ha ancora delle latenze e dei buchi di copertura notevoli...
Qualcosa tocca oppure, semplicemente, non si possa fare a meno di una rete DAB+ di base.
Anche gli stessi editori non gradirebbero a mio modesto parere, un totale passaggio in streaming in quanto perderebbero il loro punto forte che sono i ripetitori e si mischierebbero ad un numero ancora più massiccio di emittenti da tutto il mondo... avremmo ad esempio una RDS italiana che si troverebbe come competitor diretto una BBC inglese o altro... diventerebbe difficile sopravvivere per tutti... Rimanendo invece con DAB+, ci si troverebbe a perdere la "prepotenza" dei ripetitori analogici e delle centinaia di frequenze "cerotto" che i network "ricchi" si possono permettere ma comunque si resterebbe sempre una concorrenza nazionale riequilibrando il peso e la presenza di network locali e nazionali grazie alla presenza di mux e consorzi su frequenze ben definite. In tal modo RDS ad esempio, rimarrebbe competitor di RTL, DEEJAY, 105... e le locali si ritroverebbero ad avere la possibilità di farsi ascoltare e "rifiorire" in una condizione di "par condicio"... Non si snaturerebbe così l'essenza stessa delle radio a copertura nazionale e locale...
Poi lo streaming esiste e resterebbe fruibile ma non come prima scelta, piuttosto come un ibridazione tra sistemi di trasmissione...
Questo è il mio punto di vista da ascoltatore della radio... :)
 
Ovviamente poi c'è il discorso qualità audio: come mai una radio nazionale, anche di importanza storica che ha un passato glorioso in FM, presente in DAB da anni non riesce a rendere con la pulizia del suono che invece riesce ad avere la radio locale neonata e sbarcata subito in DAB? Ai posteri (chissà chi) l'ardua sentenza.

Qui hai toccato anche un argomento che a me sta particolarmente a cuore, ho toccato con mano personalmente di ascoltare il DAB dal 2019 e all’ora ricevevo solo EuroDab, Rai e DAB Italia per me quella era una buonissima qualità, ma quando poi col tempo sono arrivate anche le locali e come tu ben sai a fine dicembre 2023 è arrivato il GO DAB e da lì mi si è aperto letteralmente ancor di più il mondo come un emittente piccola riesca a trovare una buonissima gamma audio nonostante il segnale sia pilotato a 48 Kb/s e alcuni hanno solo il processore FM e altri si sono già anche dotati di processore DAB. Quindi se si vuole con una buona dedizione e pazienza si ottiene una buona qualità anche se il bitrate è basso… le Radio di Mediaset un po mi hanno stupito che siano passate con un campionamento minore.
 
Ci sono poi i casi umani anche tra le radio locali, dove una bresciana trasmette in DAB con ronzio di fondo sul canale sinistro. ;)
 
Qualche mese fa,se non ricordo male,l'utente @3750... aveva spiegato come funzionava il trattamento dell'audio delle emittenti nazionali,però non ricordo in quale sezione del forum :eusa_think:
 
In Puglia dopo 18 mesi circa è stato riattivato il multiplex C.R.DAB PUGLIA che inizialmente irradiava il segnale sul ch. 12D, adesso irradia il segnale sul ch. 12A. Al momento la postazione rimane sconosciuta. I servizi sono i seguenti.

Antenna1
Kiss Kiss Italia
R Italia Anni 60
R-NORBA
R-NORBA Amore
R-NORBA Battiti
R-Norba Italiana
R-NORBA Joy
R-NORBA Music
Radio Manbassa
Radio Giulia
Radio Master
 
Riprendendo l'argomento sulle radio ascoltate in FM, dab o streaming, voglio farvi conoscere la mia esperienza. Ho "fatto" radio per tanti anni e poi TV. Per me la radio è come il primo amore: non si scorda mai. Sono convinto che tra i successi delle emittenti c'è alla base una buona qualità audio (si sente bene) e una buona programmazione. Io abito al confine tra Veneto e FVG dove inevitabilmente alcune emittenti non arrivano. In auto ho installato una radio android e da anni ascolto solo radio in streaming.
 
Riprendendo l'argomento sulle radio ascoltate in FM, dab o streaming, voglio farvi conoscere la mia esperienza. Ho "fatto" radio per tanti anni e poi TV. Per me la radio è come il primo amore: non si scorda mai. Sono convinto che tra i successi delle emittenti c'è alla base una buona qualità audio (si sente bene) e una buona programmazione. Io abito al confine tra Veneto e FVG dove inevitabilmente alcune emittenti non arrivano. In auto ho installato una radio android e da anni ascolto solo radio in streaming.

Quindi riassumendo, ti sei addentrato in un topic a tema dab per dire “io non lo ascolto”.
Ooook..
 
In Puglia dopo 18 mesi circa è stato riattivato il multiplex C.R.DAB PUGLIA che inizialmente irradiava il segnale sul ch. 12D, adesso irradia il segnale sul ch. 12A. Al momento la postazione rimane sconosciuta. I servizi sono i seguenti.

Antenna1
Kiss Kiss Italia
R Italia Anni 60
R-NORBA
R-NORBA Amore
R-NORBA Battiti
R-Norba Italiana
R-NORBA Joy
R-NORBA Music
Radio Manbassa
Radio Giulia
Radio Master

La postazione è Cassano delle Murge (BA),inoltre nella giornata di ieri è stata aggiunta anche l’emittente pescarese Dj International
 
Ho resistito fino a:

Lifegate, come noto, è, dal 1999, un ecosistema mediatico che ha come missione aziendale “lo sviluppo di strategie di mercato ecosostenibile”, mettendo al centro il rispetto dell’ambiente col progetto Impatto Zero e la storica filosofia del fondatore Marco Roveda delle 3P sequenziali per importanza: People, Planet, Profit.

dopo dice qualcosa di interessante?
(se è vero che milioni di utenti seguono sta roba, la prossima volta che rinasco faccio una radio eco-bio-sostenibile e che non maltratta animali per la fabbricazione dei programmi... :D :D :D )
 
Ho resistito fino a:

Lifegate, come noto, è, dal 1999, un ecosistema mediatico che ha come missione aziendale “lo sviluppo di strategie di mercato ecosostenibile”, mettendo al centro il rispetto dell’ambiente col progetto Impatto Zero e la storica filosofia del fondatore Marco Roveda delle 3P sequenziali per importanza: People, Planet, Profit.

dopo dice qualcosa di interessante?
(se è vero che milioni di utenti seguono sta roba, la prossima volta che rinasco faccio una radio eco-bio-sostenibile e che non maltratta animali per la fabbricazione dei programmi... :D :D :D )

Penso che fosse un’iperbole che volesse mostrare il fatto che in dab le emissioni sono molto più ridotte rispetto alla fm, e che quindi questo fosse un passo in avanti dal punto di vista della sostenibilità. Anche se effettivamente la parte auto celebrativa è un filino marcata.. !
 
Penso che fosse un’iperbole che volesse mostrare il fatto che in dab le emissioni sono molto più ridotte rispetto alla fm, e che quindi questo fosse un passo in avanti dal punto di vista della sostenibilità. Anche se effettivamente la parte auto celebrativa è un filino marcata.. !
No, ma scherzo, sapendo di esagerare a mia volta... :D
Di fatto la scelta in oggetto è la logica conseguenza della filosofia aziendale...almeno su questo è coerente, perché di fatto quello trasmissivo è l'unico campo in cui la produzione radiofonica ha una rilevante impronta di carbonio (non so esattamente come si dice in italiano). ;)
Quello che giustificava la mia ironia è esattamente quel che hai notato anche tu...oggi come oggi in campo immagine aziendale temo che spesso si vada avanti a cantarsela e suonarsela, mettendoci dentro il maggior numero possibile di parole che iniziano per eco- perché fa un sacco f1go... :D :D :D
 
Ultima modifica:
Penso che fosse un’iperbole che volesse mostrare il fatto che in dab le emissioni sono molto più ridotte rispetto alla fm, e che quindi questo fosse un passo in avanti dal punto di vista della sostenibilità. Anche se effettivamente la parte auto celebrativa è un filino marcata.. !
siccome ha venduto o ceduto gli impianti a radio bruno le emissioni non sono certo cambiate. e persare che i solerti ascoltatori, ora in DAB, si aspettavano i video dell'abbattimento del traliccio ..

ho provato la ricezine del nuovo mux milanese da Turati. Decisamente scarso.
 
Attivata !R. PALERMO LIDO sul mux GO DAB (Catania) sul ch. 9B.

Short Label: RPL
Bitrate: 48 Kb/s - EEP 3-A
 
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