Ok, comunque hai male interpretato le parole del mio collega nonchè vice presidente A.L.A. Ivano (eravamo tutti e due presenti alla trasmissione da te citata), il mio collega sosteneva che, se i palazzi o i privati non si preparano per tempo magari anche solo interpellando un installatore qualificato per chiedere il da farsi per essere pronti allo switch off, ma rimandassero questa chiamata a switch off avvenuto, ebbene questi privati ma soprattutto palazzi potrbbero andare in contro a lunghi periodi di black out, magari non completo, televisivo.
Facciamo un esempio: supponiamo che io abbia 100 palazzi in manutenzione e di questi 90 mi abbiano preventivamente contattato, io, limitatamente a quei 90 avrei già dato consiglio e si spera realizzato le proposte per ottimizzare i tempi di buio nello switch off e quindi avrei limitato ad interventi di circa 1 ora per minimi cambiamenti di frequenza a switch off avvenuto.
Quindi 90 condomini sono 90 ore, contando un minimo di spostamento e 12/14 ore di lavoro al giorno in quel periodo direi che in circa 10 giorni sarebbe accontenato anche l'ultimo dei condomini.
Veniamo ai 10 che invece non hanno fatto niente, dovrei andare, controllare che impianto hanno in essere, magari recuperare il materiale (e in quel periodo potrebbe essere anche difficile l'approvvigionamento) ed eseguire un lavoro sicuramente più complesso perchè totalmente "al buio": risultato magari un lavoro al giorno, quindi per l'ultimo di questi condomini l'attesa diventerebbe di 20 giorni.
Tu mi dirai: ma ci sono altri antennisti.
Vero ma in quel periodo saremo tutti sommersi di lavoro ed è solo per questo che il mio collega ha lanciato l'allarme: fatevi almeno consigliare sul da farsi prima dello switch off altrimenti si rischierebbero lunghi periodi di astinenza televisiva.
Tutto questo ovviamente salvo gli inconvenienti che, come dicevo nei messaggi precedenti, potrebbero nascere e rallentare tutte le operazioni pensate.