• Non sono ammesse registrazioni con indirizzi email temporanei usa e getta

In Rilievo Cosa avete visto? Consigli e Opinioni sui film di Sky

Cosa sarà

Non è mai facile affrontare temi particolarmente sensibili come quelli della salute e della malattia, e a maggior ragione diventa tutto più difficile quando il regista sceglie di raccontarci per mezzo della pellicola un suo problema di salute. Cosa sarà infatti è un film autobiografico del regista Francesco Bruni, che molti di voi ricorderanno per Scialla! (Stai sereno). Ad impreziosire un racconto così commovente vi è Kim Rossi Stuart, semplicemente fantastico nella caratterizzazione del personaggio, a mio avviso da Nastro d'argento per la bravura con cui si è calato nella parte e ha reso credibile tutto il racconto. Non perdete questa pellicola, non fatelo, sarebbe un errore imperdonabile.

P.S. Meraviglioso il gioco di parole che ha dato nome al personaggio del film, tale Bruno Salvati, probabilmente anagramma di speranza del nome del regista (Francesco Bruni): cambiando l'ordine di un paio di lettere avremo infatti Bruni Salvato, proprio perché lo stesso regista è stato colpito dalla orrenda malattia di cui il film parla.



Cosa sara'
Si può fare commedia, e rappresentazione tragicomica, anche con gli argomenti seri e gravi. Il talento di Francesco Bruni ne è capace, con garbo e rispetto per il genere umano. Lasciando il segno con Scialla, scavando un solco con Tutto quello che vuoi, e trapanando l'animo umano con questo ultimo film, ispirato alla sua delicata problematica di salute.
Chi ha lavorato con Paolo Virzì queste cose può farle a pieno diritto. E a pieno diritto può restituire dignità alla fragilità ed alla tenerezza del maschio, che piange, che invoca la mamma, che ha paura di morire.
Questo è l'uomo. Chi se ne frega di Rambo e delle tristezze d'oltreoceano.
Qui c'è Livorno, bella come non mai. Qui c'è Kim Rossi Stuart, orgoglio del cinema italiano, leggero e fragile come Saverio del suo film più bello di sempre, Senza pelle.
Chi con questa pellicola vuol ridere rida, chi vuol piangere pianga, quel che si vuole, ma sempre tenendo stretto stretto questo bel cinema. Anzi, Cinema.
Voto: 8

Concordo su tutto :)
 
Cosa sarà

Non è mai facile affrontare temi particolarmente sensibili come quelli della salute e della malattia, e a maggior ragione diventa tutto più difficile quando il regista sceglie di raccontarci per mezzo della pellicola un suo problema di salute. Cosa sarà infatti è un film autobiografico del regista Francesco Bruni, che molti di voi ricorderanno per Scialla! (Stai sereno). Ad impreziosire un racconto così commovente vi è Kim Rossi Stuart, semplicemente fantastico nella caratterizzazione del personaggio, a mio avviso da Nastro d'Argento per la bravura con cui si è calato nella parte e ha reso credibile il suo personaggio. Non perdete questa pellicola, non fatelo, sarebbe un errore imperdonabile.

P.S. Meraviglioso il gioco di parole che ha dato nome al personaggio del film, tale Bruno Salvati, probabilmente anagramma di speranza del nome del regista (Francesco Bruni): cambiando l'ordine di un paio di lettere avremo infatti Bruni Salvato, proprio perché lo stesso regista è stato colpito dalla orrenda malattia di cui il film parla.
Come sempre io e te ci troviamo https://www.digital-forum.it/showthread.php?p=6900052 :)
Complimenti per la tua ottima recensione!
 
Vi consiglio Chi ucciderà Charley Varrick? se vi piace un classico d'azione/avventura e crimine/poliziesco alla vecchia maniera, con un ottimo Walter Matthau.
 
Bello Vivarium, mi ricorda un'altro bel film che mi era piaciuto, The box.
Per fortuna ci sono ancora registi , sceneggiatori e soprattutto produttori che non ci propinano uomini volanti e con super poteri in ogni film!
 
Ho visto Vivarium e mi ha deluso. Pellicola molto particolare, che manca totalmente di ritmo, e la suspence iniziale si perde man mano. Mi aspettavo di più.
 
Ultima modifica:
Mi hanno consigliato un vecchio film apparso Sky on-demand nella sezione "Vincitori Oscar" : "Quel pomeriggio di un giorno da cani"con il mitico Al Pacino , 1975 . E' una versione TV , tagliata di 9-10 minuti , più che altro per linguaggio osceno . Il film ai tempi era VM. 14

Originale , anche se totalmente inverosimile per molti aspetti . Tratto da un fatto veramente accaduto , tutto è rapportato al cinema anni '70 nei ritmi , costumi , linguaggio , e scenografie . Sempre magistrale Al Pacino , bravo anche il suo compare John Cazale , già visto nei due "Padrino" e ne "Il Cacciatore".
Voto : 7,5
 
Minari storia molto bella, scritta molto bene e interpretata benissimo... bella soprattutto per i due personaggi più interessanti, cioè quelli della nonna e del nipote, e del loro rapporto non convenzionale e originale... fa commuovere ma fa stare anche molto bene... sicuramente un bel film consigliato, si respira anche un po' quella "magia" del cinema orientale(in questo caso coreano) anche essendo il film in parte americano...
 
Si nota la classica delicatezza dei film drammatici e anche di animazione dell'estremo oriente, dalla fotografia/natura alla colonna sonora.
Confermo sugli attori/personaggi più bravi che sono la nonna e il nipotino. Bene anche che non vengono enfatizzate le differenze tra sudcoreani e americani.
 
Si nota la classica delicatezza dei film drammatici e anche di animazione dell'estremo oriente, dalla fotografia/natura alla colonna sonora.
Confermo sugli attori/personaggi più bravi che sono la nonna e il nipotino. Bene anche che non vengono enfatizzate le differenze tra sudcoreani e americani.

si sono d'accordo mi aspettavo pure io troppi stereotipi o troppi temi riguardo l'integrazione di una famiglia sudcoreana in america, invece il film parla al 90 percento di tutt'altro...
 
I predatori è un film che puoi amare o puoi detestare. Non esiste una terza via.
Io sono rimasto folgorato. E riflettevo così: questo ha pensato e scritto una cosa del genere quando aveva 22 anni! Questo qui sembra fare il verso ai D'Innocenzo, l'occhietto a Sibilla, carezze a Virzì! E invece si è inventato il neo-neo realismo dei tempi schifosi. Lasciateci almeno la follia, quella buona (quella dei pensatori o quella popolare, va bene lo stesso), giusto un po' per campare con dignità e consapevolezza.
"Il futuro fa più paura della morte".Diamine, cosa si fa a 22 anni!
Voto: 7,5
 
Ultima modifica:
Io invece rientro nelle seconda categoria. Non sono riuscito a finirlo. Per troppe cose mi ha ricordato Favolacce
 
Essendo già disponibile mi sono visto Le Streghe, che dire, l’originale mi è piaciuto di più oltretutto alcuni effetti speciali di questo remake non mi sono sembrati proprio fatti molto bene, anzi, hanno stravolto un po’ le cose per rendere il tutto più buonista e quindi tutto più piatto, consiglio di recuperare l’originale Chi ha paura delle streghe (dovrebbe essere disponibile su Netflix o amazon prime).
 
Non conoscendo e non sapendo nulla degli altri film e del romanzo, Le streghe l'ho trovato piuttosto piacevole come storia, divertente e convincente sulla parte grafico-animata.

P.S: Olivia Spencer dal film The Help in poi secondo me è sempre sinonimo di garanzia.
 
Ultima modifica:
A me nel complesso è piaciuto, peccato per un personaggio chiave che è del tutto irrealistico
 
Fatale-Doppio inganno
Una fetenzia. Non trovo altro termine, diverso da fetenzia, per qualificare questo film insulso e ridicolo regalato da Primafila agli extra+3.
Voto: non pervenuto.
 
Indietro
Alto Basso