Felicissimo per tre esperienze recenti con tre meravigliose registe che mi hanno regalato non solo passione ed emozioni, ma anche rigore e sapienza artistica, rasentando la perfezione. Questo è fare Cinema, e sapere fare Cinema. Ed allora:
Evviva Micaela Ramazzotti per avere inventato il bellissimo Felicità
Evviva Laura Luchetti per aver portato sulla pellicola, con sensibilità e rispetto, la complessità dell'esistenza umana di Cesare Pavese con La bella estate
Evviva Marta Savina per aver parlato di una donna e della donne, di coraggio, diritti, libertà, liberazione, della modernità, negli anni 60, di un uomo che non è padrone ma solo padre, dirigendo Primadonna.
Oltre le tre registe, meritano una menzione particolare Claudia Gusmano e Yle Yara Vianello. Solo guardando i film, si capirà perché.
PS: chi dice, come è stato detto in questi giorni, che l'arte (ogni forma d'arte) deve solo intrattenere e non può fare politica (quella nobile, fuori dai palazzi) dice una scempiaggine enorme.
In fondo, pensare agli esseri umani, collettivamente e singolarmente considerati, nelle loro incapacità, nei loro bisogni, nelle loro aspirazioni alla libertà ed alla felicità individuale è fare politica. E a questo il Cinema, certo Cinema, serve.
Evviva Micaela Ramazzotti per avere inventato il bellissimo Felicità
Evviva Laura Luchetti per aver portato sulla pellicola, con sensibilità e rispetto, la complessità dell'esistenza umana di Cesare Pavese con La bella estate
Evviva Marta Savina per aver parlato di una donna e della donne, di coraggio, diritti, libertà, liberazione, della modernità, negli anni 60, di un uomo che non è padrone ma solo padre, dirigendo Primadonna.
Oltre le tre registe, meritano una menzione particolare Claudia Gusmano e Yle Yara Vianello. Solo guardando i film, si capirà perché.
PS: chi dice, come è stato detto in questi giorni, che l'arte (ogni forma d'arte) deve solo intrattenere e non può fare politica (quella nobile, fuori dai palazzi) dice una scempiaggine enorme.
In fondo, pensare agli esseri umani, collettivamente e singolarmente considerati, nelle loro incapacità, nei loro bisogni, nelle loro aspirazioni alla libertà ed alla felicità individuale è fare politica. E a questo il Cinema, certo Cinema, serve.