il problema che c'è stato all'epoca e che non si è applicato (volutamente o meno) il tasso fisso di cambio Euro/Lira, nel nostro caso, che dove applicato correttamente (specie nelle banche e nel mondo della partita iva) ha portato giovamenti.
Il contrario, invece è accaduto nel mondo dei lavoratori dipendenti, che, in poche parole, si sono visti quasi dimezzare lo stipendio.
Questo non per colpa del governo presente, ma per colpa di chi, dopo il 2° conflitto mondiale non ha rivalutato la lira (l'unità di base della lira era appunto una lira e non 1.000 lire).
la politica di svalutazione della lira negli anni, che pur avendo dato frutti a breve termine, ha difatti indebolito la valuta italiana sul lungo termine, e che ha reso particolarmente svantaggioso il cambio lira/euro, il cui potere d'acquisto è lo specchio della reale salute economica del paese, con una valuta non più "drogata" dalla svalutazione monetaria e dalla politica del debito pubblico, limitato tra l'altro dai rigidi parametri di spesa della UE
Poi ci sono stati degli stati "furbi", UK in primis, se se avessero adottato l'Euro, avrebbero avuto a che fare con una moneta più debole della Sterlina, che per il britannico medio sarebbe significato calo dei prezzi dei prodotti in genere, e, la cosa non conveniva certo al modo della finanza e delle partite iva.
A mio avviso, gli accordi di Maastricht (così, ma per altri temi, quelli di Schengen), sono stati fatti un po a casaccio, perchè tutti i presenti in quella sede avrebbero dovuto adottare l'Euro.
Adesso voglio ricordare che vige l'obbligo ad adottare l'Euro solo per i nuovi entrati mentre UK e Danimarca* possono anche non adottarlo.
*La Danimarca, dovrebbe comunque fare un referendum popolare entro quest'anno.