Un film assolutamente geniale, la quintessenza contemporanea di genio e sregolatezza. Col sostegno della MTV Films Jared Hess crea un nuova icona nerd, sorpassando la categoria: Napoleon non è neppure un secchione, è solo uno sfigato nato da una famiglia hippy (dove sono finiti i genitori?) il cui unico rimasuglio è una nonna motociclista che si frattura il coccige. Un fratello trentenne che non ha certamente aiutato la sua maturazione, uno zio che vorrebbe tornare indietro nel tempo (primo essenziale punto in comune con Donnie Darko: Napoleon è l'equivalente comico di un altro personaggio cult) per aggiustare la sua carriera da giocatore di football. Tutti i rituali da high school sono rispettati, e alla fine il film è più di una serie di quadretti grotteschi e catatonici: c'è una storia. La mensa, i comizi, gli show, le competizioni elettorali, l'ora di educazione fisica. Tutti sono un po' freak, così sono meno soli: il messicano con i baffi (Efren Ramirez) e la vicina bruttina (Tina Majorino, che poi tanto bruttina non è: ricordate la sua Alice nella fiction di Hallmark?), zio e fratello, nonna, l'istruttore Rex con i pantaloni a stelle e strisce... Totalmente surreale eppure con un occhio a vere ossessioni, calato in un tempo indefinito - non esistono ancora i cellulari e tutto sembra svolgersi proprio negli anni '80 di Donnie Darko, se non fosse che dopo il ballo su "Time After Time" di Cindy Lauper (ditemi che questo non è un momento romantico, avanti) spuntano i Backstreet Boys e Jamiroquai... -, questo occhialuto dell'Idaho è protagonista di una storia (perché no?) d'amore, a ben vedere universale. Vogliatevi bene, sfigati!
Voto: ***