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Ufficiale: Il Club Dab ottiene le frequenze per lanciare la radio satellitare

domenicopagano

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Copio e incollo da: http%3A//www.repubblica.it/supplementi/af/2006/06/19/primopiano/002kaciotta.html&cid=1102447458

Il Club DAB Italia, consorzio a cui partecipano le maggiori emittenti radiofoniche private nazionali, ha ottenuto dal ministero delle Comunicazione l’abilitazione alla sperimentazione e alla gestione ordinaria di reti terrestri per la radiodiffusione a ricezione diretta da satellite.
Le potenzialità della radio satellitare sono già tangibili sul mercato Usa, dove le due stazioni satellitari Sirius e Xm Radio hanno raddoppiato gli utenti tra il 2004 e il 2005, passando da 4 a 9 milioni. Risultato rilevante se si pensa che si tratta di utenti ‘pay’ che pagano un abbonamento in media sui 13 dollari al mese per ricevere un centinaio di canali radio aggiuntivi rispetto alla normale offerta delle stazioni radiofoniche ‘terrestri’.
La tecnologia di questo sistema è composta da un modulo integrato satellite – rete terrestre operante in banda Uhf–L, che permette ai ricevitori installati sugli automezzi di nuova generazione e a quelli portatili di sintonizzare in qualsiasi condizione il segnale satellitare.
Non è un caso che proprio all’inizio di quest’anno sia entrato nel settore un gigante del calibro di Delphi, numero uno mondiale dei componenti per auto ma anche di una categoria particolare di componenti: le autoradio. Delphi è anche sbarcata in Europa prendendo una quota di una società spagnola Ondas Media, che progetta di far partire 150 canali radio satellitari in Europa per il 2009. E proprio con Ondas Media Club Dab ha stretto un accordo che prevede da parte italiana la fornitura della copertura terrestre nelle zone in cui il segnale satellitare non ottimale (si tratta principalmente delle aree urbane) e in cambio Ondas Media inserirà nel suo bouquet satellitare i canali delle emittenti che costituiscono Club Dab (Gruppo Espresso, Rcs, Gruppo Mondadori, Sole24Ore, Rds, Radio Radicale, Radio Maria, Radio Italia Smi).
 
Come ho già avuto modo di dire, sono molto perplesso per vari motivi su questa tecnologia satellitare. Le ragioni sono diverse, dal punto di vista tecnico, ma anche per quanto riguarda l'essenza e l'identità del mezzo radiofonico.

Tecnicamente parlando, ritengo piuttosto caotico ed economicamente dispendioso l'utilizzo della tecnologia satellitare, in quanto andrebbe comunque abbinata una copertura terrestre per assicurare l'ascolto radiofonico indoor. Inoltre, penso che difficilmente uno stesso ensamble DAB possa essere emesso sulla stessa frequenza contemporaneamente sia da satellite che da rete terrestre: si andrebbe così a perdere uno dei vantaggi principali del digitale radiofonico e cioè l'unica frequenza nazionale per ciascun multiplex. E poi, cosa da non trascurare, sappiamo bene che in caso di precipitazioni particolarmente intense o condizioni atmosferiche difficili il satellite si oscura e quindi la cosa risulterebbe inevitabilmente amplificata nell'ascolto in mobilità o con apparecchi portatili. Ritengo, quindi, decisamente più opportuno investire su una buona e capillare rete terrestre, più affidabile e performante del satellite.

Dal punto di vista del "mezzo", la radio è da sempre una realtà accessibile a tutti, gratuitamente. La si sente ovunque, senza pagare. La si può fare senza grandi problemi, come è avvenuto nei tempi delle "gloriose" radio libere. L'FM (così come il DAB Eureka 147 e il DRM) non è una tecnologia proprietaria: è di tutti. XM radio o Syrius sono invece sistemi tecnologici "di qualcuno", finalizzati, comunque, ad un'ottica di radio a pagamento, sia per chi l'ascolta che per chi la fa. Ritengo che non debba essere così, almeno per la radio. In una realtà televisiva che si sta muovendo sempre di più verso il pay (pay tv, pay per wiev, pay per time, ...) la radio fino ad ora si è salvata... e speriamo che possa continuare a rispondere agli altri media con un free...

Ciao a tutti! :icon_wink:
 
Io penso che se dopo tanti anni il club DAB tenta questa strada vuol dire che si sono rassegnati al fatto che quella tecnologia non stia andando da nessuna parte.

Ricordiamo quando (mi pare 2 anni fa) le varie RTL metevano uno spo che diceva che "da settembre" grazie ad un accordo con FIAT, BMW ecc ci sarebbero state radio DAB su molte autovetture...invece niente.
Neppure a Milano, neppure da MW e' possibile trovare ricevitori DAB.

Invece negli usa le reti private sat+helper terrestri per le città stanno andando alla grande. E in un'italia di radio tutte uguali (solo grandi successi! ... solo 70-80-90...solo "successi di sempre") penso che un'offerta di qualità, digitale, con qualcosa di nuovo ad un prezzo ragionevole possa avere un suo spazio.
 
uhm..da un paio d'anni a questa parte,da quando partirono gli spottoni sul DAB,mi sembra che il flop sia stato clamoroso,quindi,la scelta che potrebbero fare,mi smbra l'unica!:doubt:
 
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