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9°E - Eutelsat crede ancora nel mercato italiano

Boothby

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Ho trovato questa che secondo me è una notizia di rilievo, il futuro Eutelsat 9B (previsto entro la fine del 2014) avrà tra gli altri anche un footprint focalizzato esclusivamente sull'Italia. Da Eutelsat.com

Eutelsat has initiated a new satellite programme that will significantly expand and diversify resources at its 9° East location which addresses high-growth video markets across Europe. A high-capacity Ku-band satellite called EUTELSAT 9B, ordered from Astrium, will be launched to 9° East at the end of 2014. EUTELSAT 9B will be based on the Eurostar E3000 platform.

The deployment of the 66-transponder satellite will take 9° East to a new level of performance, increasing resources by over 70%. Capacity will be spread across five footprints, with frequency reuse significantly increasing overall bandwidth.

One pan-European footprint will deliver wide coverage for channels seeking maximum reach into satellite homes and to terrestrial headends (cable, ADSL, DTT …). Four focused footprints will individually address high-growth digital TV markets in Italy, Germany, Greece and the Nordic/Baltic regions. This regional footprint model will enable pay-TV platforms and national DTT (Digital Terrestrial Television) programmes to efficiently address linguistic markets and in parallel leverage reception from the HOT BIRD™ neighbourhood. The regional mission for Italy has been designed in partnership with ASI (the Italian Space Agency). Its usage will be shared between ASI, for Italian institutional requirements, and Eutelsat, for video broadcasting in one of Europe’s most dynamic TV markets. [...]​


Visto che viene citata l'ASI sono andato a guardare nel loro sito, è ho trovato all'interno delle "Analisi e prospettive strategiche 2010-2020" un'analisi lucida della situazione italiana per quel che riguarda i sistemi satellitari. Riporto dei brevi passaggi, da pagina 49: http://www.asi.it/files/ASI_Analisi-e-prospettive-strategiche_2010-2020_0.pdf

Diverso nella sua evoluzione è stato in Italia il settore dei servizi di telecomunicazione satellitare. Dopo la innovativa esperienza dei satelliti dell’ASI Italsat F1 ed F2, terminata nel 2002 con il de-orbiting del secondo satellite, l’Italia, unica tra tutti i grandi paesi Europei, non ha più avuto propri sistemi satellitari di telecomunicazioni per uso civile, sia commerciale che istituzionale. [...]

Nel segmento di mercato dedicato al Broadcasting televisivo, la trasformazione degli operatori commerciali in Europa ha visto quindi il consolidarsi del duopolio Eutelsat e SES Astra: per effetto della posizione dominante di questi operatori, la politica dei prezzi dei canali satellitari non ha mai manifestato le flessioni che sarebbe stato lecito attendersi al diminuire dei costi ed all’incremento dell’utilizzazione.

Di fatto oggi il nostro Paese acquista su tale mercato capacità satellitare, destinata ad usi commerciali e governativi, per circa 150 M€/anno, producendo di fatto un esborso netto per la bilancia commerciale estera del paese.

Oltre a ciò, questa situazione pone un problema di debolezza strategica complessiva del Sistema Paese, oggi fortemente sentita, dato che non è possibile disporre di alcuna priorità per le esigenze a carattere strategico, sia istituzionale che commerciale. Si deve inoltre aggiungere che lo sviluppo della telefonia mobile terrestre richiede continui incrementi di banda e tale banda viene ad essere detratta, su sollecitazione internazionale, da quella disponibile per la diffusione televisiva terrestre. Tale approccio internazionale è giustificato dalla vasta disponibilità di reti televisive cablate, situazione non riscontrabile in campo nazionale; si deve pertanto presumere che in sede nazionale lo sviluppo della diffusione televisiva satellitare proseguirà con ritmo di crescita almeno costante visto l’incremento dei servizi pay e il modello tecnologico tendente all’alta definizione e, in visione prospettica di breve periodo, alla TV tridimensionale con enormi richieste incrementali di canali. [...]

Ad aggravare la problematicità dello scenario attuale, va rammentato che l’Italia non ha mai occupato le risorse orbitali di frequenze a lei assegnate, in ambito ITU (nel 2000, riconfermato nel 2003), per i servizi nazionali in banda Ku, ubicate tra l’altro in una posizione orbitale particolarmente favorevole e strategica per i servizi televisivi diffusivi (9° Est). Qualora perdurasse lo stato di “rinuncia”, il paese correrebbe il rischio di perdere, di fatto, e di diritto, la risorsa assegnata rafforzando il monopolio di operatori stranieri. Esiste dunque nel Paese un’esigenza, opportunamente richiamata anche a livello politico, del reingresso dell’Italia nel settore delle telecomunicazioni. Ciò sia per non pagare il premium price proposto dalle organizzazioni internazionali proprietarie di capacità spaziale, nel cui azionariato appare oggi improponibile riposizionarsi, sia per raggiungere ampi strati di popolazione, molto più sensibile al T-Government che all’E_Government e cioè all’utilizzo del televisore piuttosto che del PC nel collegamento partecipativo con le istituzioni.

In questo contesto l’ASI intende recuperare il know-how, comunque vitale all’interno del comparto nazionale, ed avviare sviluppi tecnologici nelle telecomunicazioni satellitari in linea con le avanzate evoluzioni del settore sia nel segmento spaziale che in quello terrestre, ivi incluse le tecnologie di interfaccia con le reti di terra di nuova generazione. [...]​
 
Comunque correggetemi se sbaglio, ma l'Italia è il paese più favorevole in Europa nel ricevere il maggior numero di satelliti con parabole di medie dimensioni
 
skyline ha scritto:
Comunque correggetemi se sbaglio, ma l'Italia è il paese più favorevole in Europa nel ricevere il maggior numero di satelliti con parabole di medie dimensioni
L'Italia in toto non direi proprio, lo è il nord Italia ed in generale l'Europa centrale, ma dipende in ogni caso da quali satelliti si intende ricevere e dai loro footprint.
Ogni zona dell'Europa continentale ha i suoi vantaggi ed i suoi svantaggi.
 
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