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La Francia legalizza il peer-to-peer

Marcellus

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Passa un emendamento che autorizza il file-sharing in rete
E' un importante precedente sul discusso tema del copyright
La Francia legalizza il peer-to-peer
Piccola tassa per il libero scambio
Il testo è stato approvato con una debole maggioranza
Ma si prevede un forte ostruzionismo nella votazione al Senato.

PARIGI - La Francia tenta di legalizzare il fenomeno del peer-to-peer, il sistema che permette di scambiare file su internet. E lo fa approvando, sia pure di misura, un emendamento che prevede il pagamento di una piccola tassa per coprire i costi derivanti dalla perdita di diritti d'autore, grazie al quale il sistema di condivisione di file potrà essere utilizzato senza temere problemi legali. E' il primo segnale favorevole proveniente da un paese europeo verso il file-sharing sulla rete. Anche se il testo, dopo il sì dell'assemblea nazionale, dovrà passare al vaglio del Senato.

L'emendamento autorizza lo scambio di files solo quando avviene per uso esclusivamente personale. Il testo prevede un piccolo aumento sui costi di connessione, valutato in 5 euro, per gli utenti che vogliono utilizzare il peer-to-peer per condividere qualunque tipo di contenuto digitale.

Il ricavato della maggiorazione sui costi di connessione andrebbe a compensare le parziali perdite imposte agli autori e sarebbe ridistribuito tra gli artisti secondo i regolamenti in vigore. Il download di qualsiasi materiale protetto diverrebbe dunque lecito semplicemente al costo di una piccola tassa.

Parecchie organizzazioni hanno reagito all'approvazione di questo emendamento esortando "il governo a non distruggere il sistema di finanziamento della creazione cinematografica e audiovisiva" e chiedendo allo Stato di trovare una soluzione per evitare "l'espropriazione dei diritti d'autore su internet".

La norma è stata approvata in orario notturno alla presenza di soli 58 votanti su 577, circa il 10% dell'Assemblea. La legge dovrà ora sostenere l'esame del Senato dove si prevede un forte ostruzionismo. Nonostante l'incertezza sul suo futuro, la nuova norma si distingue per l'aver tracciato un importante precedente sull'argomento critico della gestione dei diritti d'autore all'interno del mondo digitale.
http://www.repubblica.it/index.html
 
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