Now Tv video on demand e IPTV di SKY
Qualcosa bolle in pentola dalle parti di Sky Italia. Internet è il futuro della televisione, e non è affatto un caso che l’azienda guidata da Andrea Zappia stia allargando le sue “vedute” portando i propri contenuti pay sul web. Ma Sky Go e Sky OnDemand rappresentano solo un primo passo verso una “rivoluzione” che rischia di scardinare totalmente le abitudini degli spettatori, da anni costretti a piazzarsi una parabola in casa per accedere ai cosiddetti contenuti “premium”.
Ma lo scenario potrebbe presto cambiare. Sky Italia sta infatti effettuando delle indagini tra i suoi abbonati per capire se c’è lo spazio, anche nel Belpaese, per un servizio di video on demand, ma anche di IPTV, slegato dagli impegnativi abbonamenti delle pay tv nostrane. Il raggio d’azione di Sky per ora è piuttosto vago, anche se tutti gli indizi riconducono principalmente al servizio Now TV, lanciato recentemente in Gran Bretagna.
Now TV permette di accedere, ad un prezzo mensile di 15 sterline al mese senza vincoli di contratto, ad un catalogo di più di mille film, visibili on demand in qualsiasi momento su computer PC e Mac, Xbox360, PlayStation3, smartphone Android, iPhone e iPad, offrendo inoltre la possibilità di vedere “live” i canali Sky Movies (il corrispettivo di Sky Cinema in Italia). Un investimento imponente per BSkyB, tant’è che – pur di spazzare via la concorrenza dei più famosi Netflix, iTunes e LoveFilm – ha recentemente stretto un accordo con Warner per avere l’esclusiva in digitale per 6 mesi sulle novità dello studio di Hollywood, oltre che l’esclusiva su un selezionato parco titoli del ricco catalogo.
Non solo film, alcuni dei quali disponibili in un primo periodo solo in pay per view, ma anche sport, intrattenimento e documentari: entro fine anno infatti la piattaforma sarà pronta ad ampliare il proprio catalogo ai generi più disparati. Certo, come fanno notare a DDay, c’è il serio rischio che la discesa in campo di Sky sia solo uno specchietto per le allodole, visto che in un solo colpo è riuscita a liberarsi della concorrenza dei servizi di video on demand via internet salvaguardando allo stesso tempo il proprio core business, che rimane la tv parabolica.
Per quanto riguarda l’Italia invece, dove per ora non c’è molto mercato (Cubovision a parte), la divisione guidata da Zappia sta “tastando” il terreno per cercare di capire se gli spettatori italiani, soprattutto tra coloro che non sono intenzionati ad abbonarsi alla paytv, sarebbero disposti a sottoscrivere un servizio del tutto equivalente a quello inglese, meno vincolante rispetto alla paytv. Tante comunque le ipotesi al vaglio: oltre a Now TV, ci sarebbe anche l’intenzione di dar vita ad una IPTV proprietaria con i contenuti attualmente offerti dalla piattaforma.
fonte: Davidemaggio.it
Altre INFO da DDAY.it:
Se il passato di Sky è legato al satellite e alla parabola, il futuro è senza dubbio connesso al web. E lo dimostra il lancio in Gran Bretagna del nuovo servizio Now TV, la nuova offerta Sky in streaming destinata a tutti coloro che non hanno un abbonamento tradizionale. Now TV offre un catalogo di circa 600 film in prima visione da vedere in streaming su tablet, smartphone, console (Xbox e PS3 a breve) oltre che su PC: il primo mese è gratuito, poi si pagano 15 sterline al mese. Chi non vuole pagare un canone fisso, che ricorda molto un abbonamento classico, può sempre comprare i singoli film pagando meno di 4 euro con la formula Pay & Play.
Now TV però non si limiterà ai soli film: a breve arriverà anche il canale Sport per la diretta degli eventi più importanti, Champions League inclusa seguito dai vari canali tematici di Sky.
Dall’Italia non è ovviamente accessibile, ma il sito
www.nowtv.it è già stato registrato dallo stesso mantainer che gestisce anche nowtv.com. E come già successo con SkyGo e con gli altri servizi è probabile che dopo il periodo di “riscaldamento” inglese la formula verrà riproposta anche da noi.
NowTV italiano, con un canone di 15 euro al mese per godere di film in anteprima e dei principali eventi sportivi, potrebbe davvero essere una killer application.