Parte II -Consigli pratici e approfondimenti
1)II
Seconda Parte
Prima di iniziare questa seconda parte mi preme segnalare dei link interessanti scritti dall'Ing. Davide Moro sul DVB-T2 (ma c'è anche qualche piccolo approfondimento sul semplice DVB-T):
DVB-T2: se ottomila vi sembran poche diviso in due parti.
La fonte è la rivista On-Line Broadcast & Production. Vi consiglio caldamente di leggerla è una fonte di notizie, articoli molto interessanti sul mondo del Broadcast sia a livello di Produzione che a livello di Diffusione dei segnali in Alta Frequenza.
Il primo link:
http://issuu.com/newbaymedia/docs/broadcast_production_03_2012/39 a pag 38-39 c'è l'articolo da leggere on-line.
il secondo link:
http://issuu.com/newbaymedia/docs/broadcast_production_04_2012/37 a pag 36-37 la seconda parte dell'articolo
Quindi iniziamo.....
Parla l'Ing. Fabrizio Bernacchi: "
Grazie a Massimo Nardi e adesso la parola all'uomo dei numeri. Mauro Ottonello è colui che sperimenta praticamente tutte queste affermazioni fatte da Nardi, per cui adesso vi farà vedere..
Digitale, conoscete una altra parola per sostituire digitale? Numerico. E numerico che vuol dire in italiano? Che abbiamo a che fare con dei numeri. Quindi vedete che questo mondo è sempre legato ai numeretti. E questa è una cosa fondamentale per cui dobbiamo destreggiarci con questi numeri.
Ma andando sui numeri bisogna anche capire quelli che sono buoni, quelli che sono meno buoni etc. Ecco adesso Mauro ci da un esempio di questa roba specifica."
Parla l'Ing. Mauro Ottonello: Grazie, buongiorno a tutti, diciamo che i casi che cerco di presentare sono i casi critici, quindi non spaventatevi. Voi dite ma cavolo tutte le volte che mettiamo un'antenna o qualche cosa altro, le cose non funzionano!
Non è così. Chiaramente dove le cose funzionano è inutile imparare qualcosa di nuovo.
Bisogna cercare di capire, imparare quando abbiamo le situazioni critiche. Come ha detto bene il mio collega per capire le situazioni critiche bisogna comunque avere uno strumento perchè guardando un segnale dall'immagine assolutamente non si riesce a più a capire nulla.
Quindi vediamo un po velocemente quali sono le misure di MER, BER, la risposta all'impulso ed eventualmente il MER su Carrier ed il C/N.
[OT. L'ing Ottonello per spiegare la lezione usa delle slider che naturalmente io non ho. Praticamente devo immaginare il tipo di slider associata all'argomento trattato. Speriamo bene.(N.d.R)]
Se voi vedete in questa slider...queste sono misure reali fatte con una antenna ricevendo un segnale in cui praticamente all'interno del segnale digitale esiste una correlazione fra il campo ricevuto e il valore del MER.
Infatti il collega diceva "Potete puntare anche l'antenna guardando il MER" perchè comunque c'è una certa correlazione tra i due dati.
Chiaramente non è vero al 100%: la misura che ho fatto vedere prima era una misura in un caso in cui praticamente all'interno del mio segnale ricevuto non avevo nulla e non ero in una rete SFN.
Quindi un segnale digitale in MNF, cioè in multifrequenza, come erano il Mux A o il Mux B, prima del 2008. Quindi senza echi in SFN e con il solo rumore piatto gaussiano (AWGN).
[Nota di pipione] Naturalmente ho messo questa immagine di spettro solo per indicare uno spettro pulito, piatto, senza echi o interferenze all'interno. So benissimo che invece è un segnale in SFN, con modulazione a 64QAM, con tempo di guardia di 1/8 e FEC 1/2. Insomma avevo quello a disposizione e l'ho usato.
Se voi vedete nella slider ho immaginato di misurare due portanti..chiaramente quando si fa la misura del MER si legge il segnale delle 8617 portanti.
Però all'interno dello spettro potrebbero esserci delle portanti più alte e alcune più basse come qualità e quindi nella misura del MER io ho una misura globale di tutto ma non ho la misura della singola portante.
La misura invece che è data da alcuni strumenti è quella del C/N. Cioè in pratica vado a misurare a bordo del nostro panettone quanto è il rapporto fra il segnale ricevuto e il rumore di fondo. Però vedete che la misura C/N e la misura di MER per esempio con queste portanti non è assolutamente una misura correlata. La correlazione c'e l'ho solo nel caso in cui io ho solo un rumore gaussiano cioè piatto all'interno del nostro spettro (AWGN-Additive White Gaussian Noise) come detto sopra.
Giusto per vedere un attimino la correlazione C/N e MER ho voluto fare un esperimento: quello di mettere fisicamente un generatore di rumore iniettato all'ingresso di un misuratore professionale che andava a leggere i valori di MER anche oltre i 40dB.
Vedete che, in pratica, all'aumentare del rumore io ho un aumento uguale del valore del MER (?). Cioè io aumento il C/N di 1 dB, aumento il rumore di un dB e mi va ad aumentare anche il valore del MER.(?)
[Non sono assolutamente daccordo: forse voleva dire che ad un aumento del C/N e non del rumore corrisponde un aumento del MER] [ Nota di pipione]
Chiaramente questa è una misura di laboratorio quindi vi fa capire cosa leggono gli strumenti. Gli strumenti, poi quando si arriva a leggere valori molto spinti di MER, chiaramente entra in gioco la loro precisione, quindi il rumore di fase dello strumento stesso.
Mediamente si trovano strumenti, voi lo sapete meglio di me, quelli economici arrivano sino a 28-30 db di MER, quelli di fascia un pochino più alta sui 36, quelli professionali oltre i 40 dB di MER.
Diciamo che noi consigliamo avere uno strumento che legga almeno sui 36 dB, perchè quello che magari legge troppo poco è un pochino limitato, quelli professionale vanno su fascia altissima e comunque non è cosi importante andare a leggere valori di MER oltre i 36 dB. E poi vedremo anche il perchè.
Per capire quanto è importante, io cosa ho fatto? Ho preso due trasmettitori e li ho tarati in uscita con valori di MER differenti. Il primo trasmettitore l'ho tarato sui 29 dB, il secondo sul valore di 34 dB di MER. Considerate che i trasmettitori di una rete RAiWay come minimo hanno 36 dB di MER in uscita Dai 36 ai 40, l'ordine di grandezza è quella.
Però quando noi siamo in area di servizio abbiamo comunque un valore di C/N, cioè del nostro segnale ricevuto rispetto al rumore di fondo.
Cioè noi in postazione, in impianto, lo misuriamo pulito perchè non ho l'etere di mezzo. Quando invece c'è tutta la tratta e quindi il segnale cala di livello a questo punto cala anche lo stesso valore di MER ricevuto.
Infatti si vede che quando si arriva a valori prossimi a 30 dB di C/N io ho un ordine di grandezza di 30 dB di MER. Quando dico 30 dB di C/N vuol dire che sono 30 dB sopra rispetto al rumore. Se ho un fondo di rumore di 10 - 12 dB mi trovo a dover ricevere almeno 40 - 42 dBµV.
1) Quì, in questa tabella ho voluto riportare cosa succede quando io ricevo due segnali a pari livello. Chiaramente si tratta di una rete SFN quindi vuol dire trasmettere lo stesso segnale sulla stessa frequenza, ma se questi due segnali mi arrivano a pari livello...quando parliamo di pari livello, noi usiamo una terminologia "a 0 dB".
Vedete..con questo valore 0dB intendiamo che i segnali che arrivano sono praticamente identici. Quando, nella tabella, scrivo 15 intendo dire che il rapporto tra questa portante e quest'altra è di 15 dB.
La slider potrebbe essere questa:
Secondo il tipo di modulazione, cioè di FEC, ho una differenza di posizione tra due livelli. Cioè cosa voglio dire con questo valore di 7 dB? Voglio dire che io avrei bisogno comunque di 7 dB di più di segnale complessivo tra i due per far agganciare il decoder.
Quindi il discorso del fatto che si è detto prima, che a secondo il tipo di modulazione (FEC) chiaramente il segnale può essere più o meno robusto, ancora di più viene influenzato dal fatto di avere nella risposta all'impulso in SFN due segnali a pari livello.
Difatti noi consideriamo critiche quelle situazioni dove il rapporto fra i due segnali sono dell'ordine di grandezza dei 10 dB.
[Nota di pipione: "Esplicitando ancora meglio il discorso che sembra non troppo chiaro provo a chiarirlo." ]
Se nella risposta all'impulso mi trovo due segnali a "0 dB" non c'è nulla da fare: devo per forza discriminarne uno ruotando l'antenna in modo da averne uno dominante e l'altro abbassato di almeno 15 dB.
Se non ci si riesce sono guai. Devo assolutamente fare aprire "la finestra del tempo di guardia" dello strumento o del decoder in modo che essi leggono i dati e decodificano il tutto.
Se invece ho un segnale sempre sincrono ma con un C/N di -10 dB rispetto a 0 db della portante dominante, occorre abbassarla ulteriormente sino a 15 dB sotto."]
2) Chiaramente se il segnale che ho all'interno del mio spettro è un segnale sincrono ho la situazione che ho visto prima, ma se il segnale non è sincrono, come in questo caso, io non devo considerare come il mio valore C/N ricevuto quello globale rispetto al rumore ma quello che ho rispetto al segnale che mi arriva dentro.
Potrebbe essere il caso di una zona limitrofa di una regione affianco a cui viene assegnato lo stesso canale di un'altra emittente, questa mi arriva un pochino sotto quindi devo stare con la mia ricezione oltre il valore che io sto ricevendo perchè questo è comunque dentro il mio canale.
(Concetto molto arzigogolato e non chiaro, prendetelo così com'è [N.d.R)
In questa slider metto in evidenza la correlazione tra il MER e il CBER. Io l'ho chiamato ChannelBER, il primo BER misurato dallo strumento. poi vedremo la catena di misura dei BER.
Vedete che tutto sommato c'è una correlazione tra avere un buon BER e un buon MER. Chiaramente non è sempre vero.
3)Ci sono situazioni come questa in una tabella reale in cui, queste sono circa una ventina di misure, ci sono tre casi molto particolari in cui si ricevono segnali di buon livello sia come campo che come MER ma il valore di BER invece era scadente.
Prima di capire il perchè di questo fenomeno facciamo un ripasso velocemente di come viene misurato il BER. Si era detto prima che praticamente c'è un primo correttore di Viterbi e un secondo correttore di Reed-Salomon. Secondo i tipi di modulazione la normativa ci dice che io devo avere come minimo un valore di, mediamente,intorno a 2*10^-2. In modo che si abbia dopo il correttore di Viterbi un valore minimo di 2*10^-4, per portarsi ad un valore di (QEF) quasi error free quello che si era detto prima di un bit errorato l'ora perchè il segnale sia, diciamo così, buono[1:04:38] che può essere decodificato.
Alla prossima
pipione