é un bel documentario, peccato solo che abbiano intervistato Jaques quando era giovane, lo avessero intervistato in questo periodo, dove ha capito che il politically correct non fa davvero per lui, avrebbe secondo me detto cose molto diverse, e piú vere, rispetto a quel poco che ha detto.
certo ve lo immaginate oggi Vasseur testimone di nozze di Sainz con Leclerc in lotta per il mondiale? apriti cielo. ma alla fine i piloti sono cosí, non andrebbero a 300 rischiando la morte se non avessero uno spirito di competizione che noi nemmeno ci immaginiamo, quindi quando leggo che quel pilota dovrebbe fare questo o quello, o peggio lo sento urlato in TV, mi si rivolta il fegato.
E il Drake nelle dichiarazioni dopo Imola fu sincero, perché a lui, come a tutti i costruttori di quel periodo, interessava avere le macchine prima e seconda, l'ordine dei piloti era secondario. nel documentario hanno voluto spingere molto su quell'aspetto, che però non é una cosa reale, per creare la base. Mi é piaciuto il documentario, ho trovato un pelo forzata quella parte, e mi fa stare male ancora oggi a distanza di 40 anni, ero un bambino al tempo, ma mi ricordo mia mamma che mi ha raccontato quella storia almeno mille volte. e lei era convinta che non c'era bisogno di tirare così, tanto le Renault non erano affidabili, e in gara Gilles avrebbe dimostrato di essere più veloce come era ad imola rispetto a Didier. purtroppo non lo sapremo mai.