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Problemino: provateci voi, poi mi fate sapere :)

Non ho rifatto il conto delle attenuazioni e livelli, mi fido ciecamente (sinceramente...non ne ho voglia:D) ma lo schema mi piace! Non usa partitori o similia (SPI05) per servire prese, usa derivatori con attenuazione decente (io già i 10 dB li considero roba da usare solo a fine impianto e se non si può fare diversamente) non ne concatena troppi sulla stessa linea...insomma, per me va più che bene!
:icon_cool:
Grazie Elettt.
 
Pericoloso? Mica esplode!:laughing7:
Scherzi a parte, perchè dovrebbe avere problemi?Poi è improbabile che una delle due prese sia non collegata a un ricevitore, ti sembra?

alla fine nulla di così pericoloso si avrebbe un ROS=3 che vuol dire una Potenza Riflessa del 25% e perdita di potenza trasmessa di 1,248 dB :)
in questo caso do ragione in pieno a Tuner (anche se non approvo la convenzione che usa per il ROS (almeno scrivi ROS=3:1 per evitare qualsiasi ambiguità ;) )quando dice questo:

...ma cosa succede se in un partitore lasciamo libera una delle uscite?
combin3.gif


Succede che l'impedenza di uscita della porta collegata diventa complessa e, nel migliore dei casi, il ROS sarà di 1:3 (nel disegno sarà 75+150 Ohm).

Pertanto, il partitore induttivo ci consente di ripartire quasi senza perdite il segnale fra le varie porte però non ci protegge minimamente nel caso in cui i carichi siano diversi dai 75Ohm resistivi.
Si badi bene che ciò non vale solo per le uscite, ma anche per l'ingresso. Infatti, il partitore NON ci protegge anche se il carico in entrata fosse reattivo, ovvero se l'antenna ha problemi di ROS o se l'uscita dell'amplificatore non fosse vicina al valore nominale resistivo.
In altre parole, se vogliamo un sistema privo di perdite, il partitore è indiscutibilmente il circuito più efficiente, però dovremmo fare in modo che non ci siano problemi di carichi reatttivi, tanto sugli ingressi che sulle uscite.
Nota: Io penso che una tv spenta non ha un carico di 75 Ohm
 
Le cose non stanno propriamente così, perchè a monte e/o a valle del carico con impedenza diversa da quella nominale, abbiamo sempre una linea (cavo), che ce la trasforma, in modo selettivo (cioè a seconda della frequenza).
Ad es. dato un carico di Z= 250 Ohm ed una linea a 75 Ohm, ad un quarto d'onda (e ad ogni multiplo dispari) di distanza, l'impedenza scenderà a 22,5 Ohm, assumendo valori diversi (intermedi) a seconda della distanza (espressa in frazioni di lunghezza d'onda) e della frequenza.
...e stiamo semplificando, perchè nella realtà, non avremo solo "comodi" carichi resistivi (Z= R) di valore diverso da quello nominale, bensì carichi complessi e reattivi (cioè con componenti induttive o capacitive, sul tipo Z= R +- jX), che il cavo provvederà a trasformare e perfino ad invertire nella componente reattiva.
Inoltre, in presenza di onde stazionarie, l'attenuazione del cavo non sarà quella nominale, ma risulterà maggiore.

vswr-curve_full.jpg


Il risultato della combinazione di questi fattori, in presenza di ROS sulla linea, non solo genererà attenuazione sull'uscita verso l'utilizzatore creando dislivelli in funzione della frequenza (il cavo di una data lunghezza, a seconda della frequenza genere impedenze diverse) ma si riperquoterà anche (e soprattutto) a ritroso lungo la linea, determinando situazioni di segnale differente a seconda di dove saranno collegate le prese (es al tale derivatore piuttosto che ad un altro) e delle lunghezze dei vari cavi, fino ai singoli TV.

Ecco perchè è sempre preferibile evitare di concludere una linea con un partitore, cercando invece di averla rigorosamente chiusa su un carico stabile ed uguale all'impedenza nominale (75 Ohm resistivi), la qual cosa è cosa ottenibile soltanto impiegando derivatori, la cui uscita di linea sia terminata su una resistenza a 75 Ohm, mentre quelle derivate risultino ben disaccoppiate (almeno 10dB).



alla fine nulla di così pericoloso si avrebbe un ROS=3 che vuol dire una Potenza Riflessa del 25% e perdita di potenza trasmessa di 1,248 dB :)
 
Ultima modifica:
L'ingresso di un TV o di un decoder, può avere un impedenza uguale a 75 Ohm resistivi (da spento) solo se sull'ingresso è stato previsto un attenuatore passante.
In realtà, tolti quei tuner che in ingresso hanno proprio quell'attenuatore passante di cui sopra (in genere un circuito ad L resistivo), devo ancora trovarne uno che, misurato strumentalmente, presenti davvero un'impedenza di 75 Ohm.
 
L'ingresso di un TV o di un decoder, può avere un impedenza uguale a 75 Ohm resistivi (da spento) solo se sull'ingresso è stato previsto un attenuatore passante.
In realtà, tolti quei tuner che in ingresso hanno proprio quell'attenuatore passante di cui sopra (in genere un circuito ad L resistivo), devo ancora trovarne uno che, misurato strumentalmente, presenti davvero un'impedenza di 75 Ohm.

ahahaha 75 Ohm ?? Concordo con te !!!

Un mio caro amico aveva un decoder che si comportava stranamente, ossia la qualità era pessima rispetto ad altri. E' venuto da me in laboratorio e testandolo con il generatore digitale sembrava andar bene, però solo con segnali abbastanza elevati. Per curiosità ho verificato l'ingresso con l'analizzatore di reti vettoriale, e l'impedenza è risultata di 110 Ohm. :D
 
no volevo dire quello che ho detto, domani verifico con il tester puo darsi che ho un attenuatore passante e non lo sapevo (ma quante ne sai Tuner) su uno dei miei televisori :)
 
...con il tester, riguardo alle impedenze non si verifica niente.
 
lo so infatti si sta parlando di carico resistivo
 
Ultima modifica:
Un dipolo ripiegato, alla frequenza di risonanza, oppure una resistenza da 300 Ohm collegati ad un balun 4:1, hanno un'impedenza di 75 Ohm resistivi, ma se li colleghi ad un Ohmetro, leggi pochi millihom (l'avvolgimento secondario del balun).
Un carico resistivo da 75 Ohm con in serie un condensatore di bypass da 1000 pF, in UHF ha un'impedenza di 75 Ohm resistivi, ma se lo colleghi ad un Ohmetro risulta un circuito aperto, perchè è isolato alla CC.
Direi che il c@sino (sull'impedenza ed altri argomenti) è un po' una tua esclusiva.
 
Ultima modifica:
l'avevo immagginato che c'era un condensatore che non permette la misura con il tester :) ma non in tutti gli ingressi tv c'e' la presenza dell'attenuatore passante giusto ;)
 
Si, può esserci anche l'avvolgimento secondario del trasformatore dell'uscita derivata di un derivatore (o della presa passante), o quello di un partitore... con l'Ohmetro che segna zero, mentre in RF possono tranquillamente essere 75 Ohm.
 
Penso che ti sia confuso. 84ggo84 ha scritto:

Oppure vuoi dire che un tv spento, presenta un impedenza di 75 Ohm?

Intendevo dire che l'impedenza non cambia da spento o acceso. Che poi non sia perfetta, credo sia da considerare normale. ma se è 100 ohm da acceso, lo è anche da spento, o perlomeno cambierà di una percentuale infinitesima.
 
no volevo dire quello che ho detto, domani verifico con il tester puo darsi che ho un attenuatore passante e non lo sapevo (ma quante ne sai Tuner) su uno dei miei televisori :)

Mosquito, tu stai ad utilizzare un analizzatore vettoriale quando si può fare con il tester, hai proprio voglia di perdere tempo!:D
 
l'impedenza caratteristica non si puo' verificare con il tester un carico resistivo si puo' misurare con il tester ;) a meno che non ci sia collegato un condensatore hai capito adesso :D
 
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