Ieri è terminato Suits, di conseguenza con essa sono giunte alla conclusione tutte le serie da me seguite in questi primi 7 mesi del 2017 su Premium. Gli ultimi mesi da abbonato, gli ultimi in cui - purtroppo e per fortuna - ho seguito alcune delle mie serie preferite nei tempi e nei modi di Premium.
THE GOLDBERGS st. 4: Lo scrissi in un commento nella discussione della serie in questione. Si ripetono sempre le stesse dinamiche, gli episodio sono volutamente sconclusionati. Si tratta di un omaggio, o almeno così l'ho percepito, al mondo delle comedy e in generale dei "telefilm" degli anni '80, nei quali la trama orizzontale o non c'era affatto o era appena accennata. Però alla lunga rischia di stancare. Ma per adesso continua a piacermi.
Voto 8, sempre d'insieme.
THE BIG BANG THEORY st. 10: Prendere i commenti degli altri anni, fare copia, tornare qui e incollare. Voto compreso.
THE CARMICHAEL SHOW st. 2: Sui livelli della prima stagione, forse mi è piaciuta anche di più, sembra maturata e aver trovato la propria strada definitiva.
Voto 7.5, confermato.
ANGIE TRIBECA st. 1-2: Una piacevole novità. Lo stile alla pallottola spuntata o giù di lì la rende interessante e divertente. Stranamente bella.
Voto 7.5
2 BROKE GIRLS st. 6: Avevo resistito 2 stagioni, dopo le prime due più che carine e la terza piacevole ma che costituiva l'inizio della rendita. Ed alla fine non ce l'ho fatta, abbandonata dopo 7 episodi, era ormai inguardabile, non faceva ridere (ma questo da anni), i personaggi sono diventati odiosi (anche questo, da anni. Sophie su tutti). La follia è la ripetizione delle stesse cose aspettandosi risultati diversi. Questa serie era un bel po' fuori dunque.
Voto totale 6.5, di rendita appunto.
MOM st. 4: Sta cominciando a soffrire maledettamente il morbo da sitcom. 3 stagioni vanno bene, alla quarta comincia a sentirsi una puzza. Mom aveva trovato nella seconda stagione una buona amalgama, che mi portava a definirla dramedy. Far uscire di scena un personaggio in quel modo mi aveva sorpreso, era riuscito bene. Hanno osato, mi ero detto. Poi succede qualcosa di simile l'anno dopo, quello seguente cercano di ripetersi ancora. E allora capisci che non si trattava di osare. Anche qui, ripetizione, ripetizione, ripetizione.
Voto alla stagione: 6+.
THE MIDDLE st.8: Lo dico ogni anno. Questa è l'eccezione, questa sì che non riesce ad annoiare. Non ho ancora capito perché, quando, come. Fatto sta che ci riesce. Sarà che è la vita, sarà che i personaggi crescono (non si direbbe, ma anche Brick) davanti ai nostri occhi, sarà quel che sarà, ma è sempre molto, molto, carina e piacevole da seguire. Lunga vita agli Heck.
Voto 8+, immutato.
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SHAMELESS st. 7: Che si può dire dei Gallagher? Continuano ad esser protagonisti di una delle migliori serie in circolazione. Anche e soprattutto al settimo anno, durante il quale non si è vista una crisi. Tutte le strade si stanno delineando, tutti i personaggi si stanno realizzando. Frank non ne ha bisogno!
Voto 8.5. Familia supra Gallegorious omnia.
MR. ROBOT st. 2: Prosegue la schizofrenia della prima stagione, anche stavolta un colpo di scena nella seconda parte, anche stavolta con quei tratti salienti tra lentezza e improvvisa accelerazione, tra pochi momenti di lucidità nei tanti di confusione. Fosse anche solo per la sitcom avutasi in un episodio, mi è piaciuta.
Voto 8
SUITS st. 6: Si conferma una delle mie 5 serie preferite in corso, una di quelle che di anno in anno attendo con impazienza. La fine della quinta stagione aveva condotto ad una situazione da affrontare in questa sesta. Solita divisione a metà, tra prima e seconda parte di stagione, che ci lascia bei momenti anche quest'anno. Ambientazione, musiche, dialoghi, caratterizzazione dei personaggi costituiscono ancora e sempre i punti di forza. Oltre alla sempre grandiosa sigla. Meno cliché rispetto alle scorse stagioni, che comunque tendevo a perdonare. Confermato il
voto 9 complessivo. Troppo sottovalutata questa serie.
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iZOMBIE st. 2: La caratteristicha che più mi era piaciuta e mi aveva divertito, ma anche impressionato, era condensata nelle trasformazioni di Liv, la protagonista, a seconda del cervello che si trovava ad affrontare. Quindi in questa serie mi ha interessato sempre più il versante verticale rispetto alla trama orizzontale. la quale non è che mi interessasse più di tanto. Più o meno queste caratteristiche ci sono anche, per me fortunatamente, nella seconda stagione, con momenti divertenti ed episodi piacevoli. 6 episodi è la differenza, cioè il risultato dell'operazione tra i 19 episodi della seconda stagione ed i 13 della prima. Si è avvertita. Non intensamente, non al punto da recare fastidio, ma si è avvertita. Quindi mi fa piacere constatare che la terza stagione tornerà ad avere lo stesso numero di episodi della prima.
Voto 8
GRIMM st. 6: Dove eravamo rimasti? Già, la quinta stagione che non è stata al livello delle precedenti. La sesta prosegue questo trend. E' però quella conclusiva, quindi su qualcosa si va oltre pur di arrivare con buoni ricordi al finale. Tutto sommato, ve bene così. Sperando che, volgendomi, prevarrà la considerazione che avevo delle prime quattro stagioni su quella delle ultime due.
Voto complessivo 8(-)
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Strano, di solito questo era uno dei canali in cui pescavo diverse serie. Segno che la coperta è corta, se c'è qualcosa su Stories non c'è su Crime evidentemente. D'altronde se serie come Bosch vengono pubblicizzate allo sfinimento e poi abbandonate alla prima occasione utile, c'è poco da fare per gli spettatori.
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THE FLASH st. 3: Stagione tre, come gli indizi. Fanno sempre una prova? Mi sa tanto di sì. Quindi dopo Smallville, dopo Arrow, anche le vicende di Barry Allen si confermano interessanti alla prima stagione, inferiori alla seconda, poi alla terza si comincia a non capire niente più ed inizia l'altalena supereroistica made in CW. Quell'effetto piacevole di eroe più solare, più colorato, meno dark, è sparito. Ormai per i canali free americani si nota in alcuni casi, più di altri, che 22/23 episodi a stagione sono troppi. Una di questa serie è The Flash. Non solo, probabilmente anche 13 sarebbero stati eccessivi con queste idee e con una simile realizzazione.
Voto 7.5, d'insieme.
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FRINGE: ll mio recupero iniziato a gennaio e concluso a giugno. Che poi è un'appendice di ciò che era Infinity, che mi consentì di recuperare Breaking Bad, Scrubs, Shameless. Che bei tempi. Ma divagazione a parte, non penso che questo recupero abbia inciso su di me come gli altri tre. Le prime stagioni sono anche valide, la quarta è una copia con ingredienti diversi delle precedenti stagioni, l'ultima è una sorta di spin-off, affronta una questione a cui andava data risposta ma non mi è piaciuta la realizzazione. Aveva poco di Fringe, i personaggi erano diversi anche per caratterizzazione da quelli delle stagioni precedenti. Sembra proprio come Lost. Più avanzano le stagioni, più hai la sensazione che di previsto e programmato all'inizio c'è poco o nulla e navigano a vista. Il tempo non ha aiutato.
Voto 7.5
ORANGE IS THE NEW BLACK st. 5: Prima stagione più comedy, seconda più drama, terza più come la prima, quarta più tendente ad assomigliare alla seconda. La quinta, empiricamente parlando, avrebbe dovuto privilegiare il lato comedy. Però no, o almeno non in toto e non come le precedenti. Forse la stagione migliore, perché non battere una strada rispetto all'altra e dosare i momenti sa di maturazione e consapevolezza. Resta comunque tra le serie piacevoli da guardare, ma che non riesce a entrare nel "tempio" delle mie preferite. Però oggettivamente ha caratteristiche importanti. Per cui il voto è sempre lo stesso.
Voto 8.5