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Nasce Persidera, operatore di rete nato dall'unione di TIMB e L'Espresso

La media è che nelle vallate, in postazioni dove MDS e Persidera hanno 5 mux , Rai ne ha acceso solo 1...per cui se arrivano sti pidocchi avari della Rai nelle vallate magari spengono 2-3 mux Persidera per risparmiare ...spero proprio di no
Non avete capito il senso.... è il titolare dei mux che decide quali siti avere: la titolarità non passerebbe a raiway.
Alla stesso modo modo ora Raiway deve attivare dove gli chiede RAI, cosi sarà per altri eventuali clienti.
E stessa cosa per EIT i suoi vari clienti Mediaset DFree Cairo La3
 
Ultima modifica:
Per chi è giovane e non ricorda la storia della nascita dei siti delle private vi ricordo che agli albori ove c'era già il sito rai, i privati se dovevano per forza andare sullo stesso colle usavano appositamente una pol diversa per poter poi rifare gli impianti degli utenti! Ho decine di esempi nella mia regione dove la banda 5a ha Pol opposta alla 4a dov'era la rai.
E siccome nessuno ha mai razionalizzato le cose si è rimasti al marasma attuale, anzi il piano per la riorganizzazione di siti e Pol fu segato all'inizio degli anni 90.
 
@Nico,
quello che dici è improponibile, Persidera è un operatore di rete e non un fornitore di contenuti, quindi se ci fosse un unico operatore di fatto sparirebbe, rendendo cosi un monopolio.

Un attimo: riportiamo correttamente le cose ai non addetti.
Si sta passando da uno schema a 2 livelli (fornitore di contenuti e operatore di rete) ad una a 3 livelli:
- fornitore di contenuti (massima concorrenza e pluralità: passo enorme avanto rispetto epoca analogica)
- operatore di rete (possessore delle frequenze: ci saranno sempre parecchi titolari differenti analogamente ad ora ma con meno frequenze ciascuno, molti privati rottameranno)
- gestore delle infrastrutture (si ridurranno forse a soli 2 gruppi con più clienti ma ricordiamoci che sia in EIT che RAIway la composizione societaria sta ben cambiando)

Prova a starci con gli impianti in postazioni EIT, costi di ospitalità esorbitanti, imposizione manutenzione e interventi da personale EIT. Se per disgrazia si vuole accedere all'impianto con il proprio personale, l'apertura porta costa €. 500. Eventuali lavori su torri devono essere svolti da aziende loro incaricate.
Come lo chiami questo ?
Veramente un po' ho provato ;)
Gli operatori di rete (che non saranno più le singole emittenti locali) avranno precisi accordi SLA e quindi avranno garantita la manutenzione da parte dei gestori che potranno delegare ai manutentori esterni che desiderano. Ma non sarà piu la piccola emittente locale a dover contrattare con i gestori!!!
 
Ultima modifica:
Per chi è giovane e non ricorda la storia della nascita dei siti delle private vi ricordo che agli albori ove c'era già il sito rai, i privati se dovevano per forza andare sullo stesso colle usavano appositamente una pol diversa per poter poi rifare gli impianti degli utenti! Ho decine di esempi nella mia regione dove la banda 5a ha Pol opposta alla 4a dov'era la rai.
E siccome nessuno ha mai razionalizzato le cose si è rimasti al marasma attuale, anzi il piano per la riorganizzazione di siti e Pol fu segato all'inizio degli anni 90.
Quale interesse potevano avere le emittenti private a obbligare gli utenti a spendere soldi per rifare gli impianti, se usavano una polarizzazione diversa forse era per evitare interferenze con le altre frequenze o erano obbligati dalla Rai?:eusa_think:

Un attimo: riportiamo correttamente le cose ai non addetti.
Si sta passando da uno schema a 2 livelli (fornitore di contenuti e operatore di rete) ad una a 3 livelli:
- fornitore di contenuti (massima concorrenza e pluralità: passo enorme avanto rispetto epoca analogica)
- operatore di rete (possessore delle frequenze: ci saranno sempre parecchi titolari differenti analogamente ad ora ma con meno frequenze ciascuno, molti privati rottameranno)
- gestore delle infrastrutture (si ridurranno forse a soli 2 gruppi con più clienti ma ricordiamoci che sia in EIT che RAIway la composizione societaria sta ben cambiando)

Veramente un po' ho provato ;)
Gli operatori di rete (che non saranno più le singole emittenti locali) avranno precisi accordi SLA e quindi avranno garantita la manutenzione da parte dei gestori che potranno delegare ai manutentori esterni che desiderano. Ma non sarà piu la piccola emittente locale a dover contrattare con i gestori!!!
Chiamali gestore delle infrastrutture ma la fine è sempre la stessa minestra, si parla sempre di concentrazione con due soli soggetti a spartirsi il mercato.
 
Quale interesse potevano avere le emittenti private a obbligare gli utenti a spendere soldi a rifare gli impianti, se usavano una polarizzazione diversa forse era per evitare interferenze con le altre frequenze?:eusa_think:


Chiamali gestore delle infrastrutture ma la fine è sempre la stessa minestra, si parla sempre di concentrazione con due soli soggetti a spartirsi il mercato.

ancora prima della nascita di canale 5 norditalia elettronica (poi diventata EI) trasmetteva fuori banda diversi canali stranieri per andare lei stessa a montare i convertitori nelle case unico modo per vederli; percio non mi stupirei che il passo successivo fosse stato proprio la polarizzazione opposta scelta apposta proprio per dare lavoro al comparto (e non ditemi che era per evitare interferenze dato a quell'epoca si parla di pochissimi canali in uhf uno era rai 2 piu un paio di privati)....cosi é nato l'attuale marasma trasmissivo che ci trasciniamo ancora dietro.
 
Non avete capito il senso.... è il titolare dei mux che decide quali siti avere: la titolarità non passerebbe a raiway.
Alla stesso modo modo ora Raiway deve attivare dove gli chiede RAI, cosi sarà per altri eventuali clienti.
E stessa cosa per EIT i suoi vari clienti Mediaset DFree Cairo La3

Ah ok grazie ..però la cosa mi rimane confusa:eusa_think:
 
ancora prima della nascita di canale 5 norditalia elettronica (poi diventata EI) trasmetteva fuori banda diversi canali stranieri per andare lei stessa a montare i convertitori nelle case unico modo per vederli; percio non mi stupirei che il passo successivo fosse stato proprio la polarizzazione opposta scelta apposta proprio per dare lavoro al comparto (e non ditemi che era per evitare interferenze dato a quell'epoca si parla di pochissimi canali in uhf uno era rai 2 piu un paio di privati)....cosi é nato l'attuale marasma trasmissivo che ci trasciniamo ancora dietro.

Avendolo vissuto da ragazzo te lo posso confermare
 
Quale interesse potevano avere le emittenti private a obbligare gli utenti a spendere soldi per rifare gli impianti, se usavano una polarizzazione diversa forse era per evitare interferenze con le altre frequenze o erano obbligati dalla Rai?:eusa_think:

Ti posso confermare che è stato così, principalmente per interessi economici: molti proprietari di emittenti erano nel mercato delle antenne, anzi all'inizio la battaglia per poter trasmettere era stata fatta proprio per aprire un mercato bloccato. Al tutt'oggi potrei citarti l'esempio della zona dove abito, dove la rai era già presente da decenni e quando le private accesero lo fecero in polarità contraria senza nessuna motivazione tecnica. Ancora adesso abbiamo Rai e alcuni privati in orizzontale, MDS Persidera e altri privati in verticale. Una cagnata pazzesca che ci tiriamo dietro da sempre.
 
... Veramente un po' ho provato ;)
Gli operatori di rete (che non saranno più le singole emittenti locali) avranno precisi accordi SLA e quindi avranno garantita la manutenzione da parte dei gestori che potranno delegare ai manutentori esterni che desiderano. Ma non sarà piu la piccola emittente locale a dover contrattare con i gestori!!!

Io non so che lavoro tu faccia, per le locali (visto ciò che rimarrà) può anche andare bene, ma per le nazionali no. Se rimarrebbero solo EIT e RAI, tutte le aziende di TLC che lavorano da oltre 30 anni per le televisioni si ritroverebbero a chiudere perchè EIT e RAI non li interpellano di sicuro. Questo te lo posso garantire perchè già molte realtà hanno chiuso.
Ci sono piccole sottigliezze tra i dipendenti e capi di EIT e RAI verso le aziende di TLC, perchè queste ultime spesso sono andate contro tecnicamente per difendere gli interessi dei propri clienti, cosa che naturalmente si sono legati al dito e godono se possono vederti in difficoltà.
 
Io non so che lavoro tu faccia, per le locali (visto ciò che rimarrà) può anche andare bene, ma per le nazionali no. Se rimarrebbero solo EIT e RAI, tutte le aziende di TLC che lavorano da oltre 30 anni per le televisioni si ritroverebbero a chiudere perchè EIT e RAI non li interpellano di sicuro. Questo te lo posso garantire perchè già molte realtà hanno chiuso.
Ci sono piccole sottigliezze tra i dipendenti e capi di EIT e RAI verso le aziende di TLC, perchè queste ultime spesso sono andate contro tecnicamente per difendere gli interessi dei propri clienti, cosa che naturalmente si sono legati al dito e godono se possono vederti in difficoltà.

Per le locali è difficile fare previsioni... molto dipenderà da quali e quanti saranno i nuovi operatori di rete che veicoleranno FSMA locali. In alcuni casi però ci si ritrova attualmente una gestione AF davvero scellerata, con mux ad intermittenza (o, se si preferisce, ad albero di Natale :D ) e aziende che curano la manutenzione con pagamenti arretrati (e da qui il servizio ad intermittenza).
Per Persidera, invece, più o meno è già legata a EIT e RAI (tolte le postazioni di terzi non EIT e RAI, quelle INWIT con mux DTT unite a quelle ex TIMB non sono tantissime, quelle ex Rete A sono ancora meno... circa una cinquantina)... gli equilibri non cambierebbero più di tanto.
 
Io non so che lavoro tu faccia, per le locali (visto ciò che rimarrà) può anche andare bene, ma per le nazionali no. Se rimarrebbero solo EIT e RAI, tutte le aziende di TLC che lavorano da oltre 30 anni per le televisioni si ritroverebbero a chiudere perchè EIT e RAI non li interpellano di sicuro. Questo te lo posso garantire perchè già molte realtà hanno chiuso.
Ci sono piccole sottigliezze tra i dipendenti e capi di EIT e RAI verso le aziende di TLC, perchè queste ultime spesso sono andate contro tecnicamente per difendere gli interessi dei propri clienti, cosa che naturalmente si sono legati al dito e godono se possono vederti in difficoltà.
Io non posso contraddire Emtec, perché del settore da anni.
Sicuramente però un metodo per facilitare la situazione lato utente ci deve pur essere.
Può essere un intervento legislativo che stabilisca la migliore soluzione ricettiva per una zona. Quindi se io mi trovo in una zona saprò che per tutte le emittenti l'impianto di servizio è x e non y. Potrebbe capitare a Rai a dover passare su altri impianti come a Mediaset in altre.
Almeno si avrebbe una uniformità.
Persidera per ora ha purtroppo i limiti di essersi appoggiata a Raiway e Eitower. Proprio lì ha i maggiori vincoli perché non può toccare i sistemi radianti e accontentarsi di quello che trovano.

Il nuovo passaggio al Dvb-t2 deve servire a fare ordine e pulizia. Come arrivarci non so, ma sicuramente gli addetti ai lavori sapranno fare proposte migliori
 
Io non so che lavoro tu faccia, per le locali (visto ciò che rimarrà) può anche andare bene, ma per le nazionali no. Se rimarrebbero solo EIT e RAI, tutte le aziende di TLC che lavorano da oltre 30 anni per le televisioni si ritroverebbero a chiudere perchè EIT e RAI non li interpellano di sicuro. Questo te lo posso garantire perchè già molte realtà hanno chiuso.
Ci sono piccole sottigliezze tra i dipendenti e capi di EIT e RAI verso le aziende di TLC, perchè queste ultime spesso sono andate contro tecnicamente per difendere gli interessi dei propri clienti, cosa che naturalmente si sono legati al dito e godono se possono vederti in difficoltà.

Io condivido pienamente quanto hai scritto, è la prima cosa a cui ho pensato quando si è cominciato ad ipotizzare questo scenario. Tutti i manutentori attuali si troveranno a spasso, con scarsissime possibilità di entrare nei grossi gruppi. E' anche vero che si troveranno a pagare tutti in una volta i milioni di sciocchezze e scorrettezze commesse finora, non voglio generalizzare ma la stragrande maggioranza ne ha combinate di tutti i colori. Le regole sono state rispettate solo sulla carta, e spesso nemmeno su quella visto cosa si dichiara (e poi si fa a proprio modo). Era inevitabile che prima o poi i nodi venissero al pettine, e purtroppo i pochi che si sono comportati correttamente, anzi i pochissimi, pagheranno per chi ha fatto i propri comodi.
 
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