• COMUNICATO IMPORTANTE: ACCOUNT BLOCCATI (16/02/2024) Clicca sul link per leggere il comunicato
  • Non sono ammesse registrazioni con indirizzi email temporanei usa e getta

Riassegnazione Frequenze TV Locali Nordest/Adriatico Vs. Slovenia-Croazia

Per il coordinamento transfrontaliero c'hanno calato il pacco :eusa_think:. Sono usciti solamente documenti per l'evoluzione dei progressi per il 5G
Si infatti è per quello che prvedendo in anticipo da quello che avevo percepito in nord-europa, ho concluso la frase con il "(forse)".
Infatti ormai la discussione è incentrata e ha la priorità sul 5G.
I pasticci non mancheranno partendo già da quanto avevo sottolineato ancora sul 3D del DVBT-2 : https://www.digital-forum.it/showth...itale-DVB-T2&p=5532178&viewfull=1#post5532178
Se poi prendiamo come esempio anche quanto pubblicato sull'intesa Malta-Italia, beh chissà...:eusa_think:
Vedremo anche la Slovenia, che avrebbe intenzione di partire quanto prima, cosa farà visto che ha già "assestato" tutti i suoi canali DTT sotto il 40 e "questi" sono noti per non perdere tempo.
 
Pero Jump negli accordi con la,Slovenia non viene citato come perMalta lo switch sui canali 50 /53 prima del 2022
 
Ho letto un articolo di Repubblica, dove scrivono che dal 2020 l'Italia dovrà liberare i canali 50-53 nelle aree di confine con la Francia, per non interferire con il 5G e che, come conseguenza, in alcune zone d'Italia non saranno più visibili SkyTG24, TgCom24 e DMAX
 
Pero Jump negli accordi con la,Slovenia non viene citato come perMalta lo switch sui canali 50 /53 prima del 2022

Dagli accordi, a qua al 2022 di acqua sotto i ponti ne passerà tanta, ma tanta. Un'alluvione..:D

P.S. x i MOD. Proporrei di unificare questo 3D con quello appena aperto https://www.digital-forum.it/showth...uenze-TV-per-5G-tra-Italia-e-Paesi-confinanti
dato che, come scrivevo in precedenza, gli argomenti sulle riassegnazione delle frequenze internazionali si estendono ormai a tutta l'Italia verso i paesi confinanti "per mare e per terra" nella prospettiva relativa al 5G.
 
Si infatti è per quello che prvedendo in anticipo da quello che avevo percepito in nord-europa, ho concluso la frase con il "(forse)".
Infatti ormai la discussione è incentrata e ha la priorità sul 5G.
I pasticci non mancheranno partendo già da quanto avevo sottolineato ancora sul 3D del DVBT-2 : https://www.digital-forum.it/showth...itale-DVB-T2&p=5532178&viewfull=1#post5532178
Se poi prendiamo come esempio anche quanto pubblicato sull'intesa Malta-Italia, beh chissà...:eusa_think:
Vedremo anche la Slovenia, che avrebbe intenzione di partire quanto prima, cosa farà visto che ha già "assestato" tutti i suoi canali DTT sotto il 40 e "questi" sono noti per non perdere tempo.

Ciao Jump,

non abbiamo più saputo nulla a riguardo l'UHF 33 dove ci sta la copia del Mux C sloveno presente sul 22 e che sarebbe dovuto ritornare al Rete A2,comunque una delle frequenze tra 21-31-33 e 35 dovrebbe essere per il fatidico Mux in T2...Vedremo se anche la Croazia prima del previsto sposterà i due mux presenti sul 53 e 57...
 
Ciao Jump,

non abbiamo più saputo nulla a riguardo l'UHF 33 dove ci sta la copia del Mux C sloveno presente sul 22 e che sarebbe dovuto ritornare al Rete A2,comunque una delle frequenze tra 21-31-33 e 35 dovrebbe essere per il fatidico Mux in T2...Vedremo se anche la Croazia prima del previsto sposterà i due mux presenti sul 53 e 57...

Ciao 80revival, infatti questi dal 33 non si sono mossi e dopo tutto il "trambusto" manco si muoveranno da là.
Avevo letto da qualche parte che era stata indetta un'asta in Slovenia per l'assegnazione di un Mux Pay ma mi pare che sia andato tutto deserto.
D'altra parte il Mux-C è sottoutilizzato, se continua così non penso che abbiano intenzioni di aprirne un altro.
Per la Croazia attendiamo la fine del 2019 e lì la faccenda diventerà interessante quando accenderanno su frequenze più basse che magari adesso sono da noi occupate. Mah :eusa_think:
 
Ho letto un articolo di Repubblica, dove scrivono che dal 2020 l'Italia dovrà liberare i canali 50-53 nelle aree di confine con la Francia, per non interferire con il 5G e che, come conseguenza, in alcune zone d'Italia non saranno più visibili SkyTG24, TgCom24 e DMAX

patetici
 
E quindi ora spegne il31?
Tra l altro gia aveva tolto le lcn ai principali canali
 
Fonte: http://rspg-spectrum.eu/wp-content/...G_stakeholder_workshop_Stockholm_May_2018.pdf

Tradotto in italiano:

Dalla riunione del 15 Maggio a Stoccolma

"Le interferenze TV provenienti dall'Italia non sono più un problema significativo

Resta da risolvere l'interferenza FM

Prossimi passi

- Negoziati bilaterali per far cessare i disturbi sui canali prioritari FM vicini

- Sono necessarie azioni a più lungo termine da parte dell'Italia per facilitare le transizioni di alcuni programmi FM alla radio digitale III"
 
Dall'incontro del 5 Giugno a Bruxelles https://circabc.europa.eu/sd/a/667f...PG18-025final_progress_report_crossborder.pdf


Traduzione in italiano

[....Il gruppo di lavoro ha tenuto una riunione il 23 maggio a Londra.

Interferenze TV e (rumori) radio in Italia

Per quanto riguarda le interferenze TV, Malta e Slovenia hanno confermato che non ci sono disturbi residui.


La Francia ha indicato che un caso di interferenza è sotto inchiesta.


La Croazia ha misurato nel 2017 un eccesso di interferenze su 3 canali che, secondo l'Italia, sono stati causati da eccezionali condizioni di propagazione provenienti da trasmettitori italiani al di fuori dell'area coperta dal Decreto Legge. La Croazia sta pianificando ulteriori misurazioni nel 2018.


Per quanto riguarda le interferenze FM, il gruppo ha osservato che sono stati compiuti alcuni progressi con la Francia (un solo caso di interferenza restante), ma che la situazione non è soddisfacente con altri paesi limitrofi:


- per la Croazia, l'Italia ha implementato soluzioni per proteggere 4 frequenze tra la lista dei 40 canali prioritari. La nuova situazione di interferenza su questi 4 canali dovrà essere misurata dalla Croazia e le azioni sono richieste dall'Italia su altri canali prioritari;


- per Malta, finora non sono state individuate soluzioni dall'Italia, sebbene Malta abbia identificato solo 3 canali prioritari tra le 14 frequenze interferite;


- per la Slovenia, non sono stati compiuti progressi rispetto alla riunione precedente. L'Italia sta lavorando a soluzioni per 2 frequenze ma chiedeva informazioni sulle caratteristiche reali dei canali sloveni (cioè non solo i diritti di GE-06). Il good offices ha chiesto all'Italia di iniziare a proporre soluzioni e di organizzare rapidamente un incontro con la Slovenia.


Il gruppo ha rilevato almeno una situazione di interferenza nella banda VHF DAB in Istria, a causa delle stazioni nella zona di Bologna. Ciò sottolinea la necessità per l'Italia e i suoi vicini di concludere tutti gli accordi di coordinamento delle frequenze necessari per la banda VHF e, per l'Italia, di utilizzare solo quei canali T-DAB che sono conformi ai suoi diritti.
L'AGCOM dovrebbe basare il suo futuro piano T-DAB sui risultati di tali accordi di coordinamento transfrontaliero.]
 
Ultima modifica:
Riporto in alto la discussione per segnalare che ci sono state novità provenienti dalla Lituania e trascritte a Bruxelles il 3 ottobre: http://rspg-spectrum.eu/wp-content/uploads/2018/10/RSPG18-040final-Progress_report-good-offices.pdf

Traduzione in italiano (paragrafi principali)

[......Il gruppo di lavoro ha tenuto una riunione il 6 settembre a Vilnius.

Per le interferenze TV italiane, non ci sono più disturbi tranne che con la Croazia. Questo è anche un problema riguardante la transizione della TV sotto i 694 MHz


Per le interferenze FM la situazione tra Italia e Slovenia, Malta e Croazia non sta migliorando.


Per il DAB-T è stato osservato che, nonostante l'attuale legge di bilancio italiana specifica che l’AGCOM utilizzerà in qualsiasi futura pianificazione solo i diritti GE-06 e altre risorse dagli accordi di coordinamento transfrontaliero, non esiste un nuovo piano utile a far cessare le interferenze in Slovenia e Croazia.


La Croazia sta finendo la campagna di misurazioni del 2018 delle bande TV e FM. Sono state registrate interferenze con i canali TV in funzione assegnati alla Croazia (ad esempio, 21, 39, 41 e 57) e ciò rimane un problema significativo sia per gli operatori di rete che per le emittenti.
L'Italia ha dichiarato che tali questioni saranno risolte quando sarà implementato l'ultimo accordo televisivo transfrontaliero (al più tardi nel 2022), inoltre, come riportato nella tabella di marcia nazionale (cfr. Questionario italiano - tabella 3), già pubblicata, la migrazione al di sotto dei 694 MHz in tutta l'area adriatica, dal Friuli Venezia-Giulia alla Puglia, sarà fatta nel periodo 1 ° settembre 2021 - 31 dicembre 2021, ma l'incontro ha considerato che alcune azioni da parte dell'Italia (ad esempio nuovi progetti con riduzione di potenza o modifiche dell'antenna) sarebbero necessarie prima di tale implementazione.


Inoltre ci sono diverse frequenze utilizzate dall'Italia e per le quali la Croazia ha diritti in GE-06, ma non attualmente in funzione. Questi canali sono importanti per consentire alla Croazia di utilizzare la banda di frequenza 694-790 MHz ("700 MHz") per i dispositivi mobili. Due licenze per gli operatori di reti televisive scadranno nel 2019 e la Croazia emetterà nuove licenze con canali TV sotto i 700 MHz. La Croazia inizierà la transizione nel 2019 ed è di vitale importanza che l'Italia rilasci questi canali sub-700 MHz per i quali la Croazia ha diritti in GE-06, necessari per la riallocazione della TV. Questo problema riguarda solo il periodo di transizione e viene affrontato in seguito.


La Slovenia ha riferito che non ci sono interferenze sui canali attivi. anche se alcuni canali assegnati a GE06 sono ancora utilizzati dalle emittentiitaliane.


Per quanto riguarda i disturbi dell'Italia alla Francia, una soluzione è stata implementata dall'emittente italiana.


Malta ha riferito che non ci sono interferenze residue.


Per i problemi FM l'Italia ha avuto a Roma, nel giugno 2018, delle discussioni con Francia, Slovenia, Croazia e Malta. La riunione è stata presieduta dall'ITU e sono stati concordati diversi approcci per la risoluzione dei casi di interferenze dannose segnalati. È stato concordato con Slovenia e Croazia che i dati reali dei trasmettitori (piuttosto che le voci GE-84) debbano essere utilizzati per sviluppare soluzioni:

Il 31-7-2018, l'Italia ha inviato alla Slovenia i dati reali di 3 trasmettitori che stanno usando frequenze prioritarie della Slovenia.

L’1 agosto 2018, 10 trasmettitori sono stati inoltrati alla Croazia in merito alle prime 4 priorità croate.

Il 29-8-2018 l'Italia ha ricevuto una risposta dalla Slovenia con alcune osservazioni e alcuni dati propri relativi alla misurazione delle interferenze e alle caratteristiche del trasmettitore che saranno analizzati molto presto.


Interferenze FM tra Italia e Slovenia

La Slovenia ha riferito che non c'è alcun miglioramento. Ha ricevuto dati tecnici su alcune emissioni, tuttavia, la Slovenia ha dichiarato che le stazioni italiane considerate non sono le principali fonti di interferenza e che, fino a quando i principali segnali di disturbo non saranno eliminati, la ricezione delle stazioni FM slovene non sarà migliorata. Pertanto, la Slovenia richiede all'amministrazione italiana di prendere in considerazione soluzioni riguardanti tutti i segnali interferenti misurati per le stazioni slovene.


Interferenze FM tra Italia e Croazia

La Croazia ha riferito che non c’è alcun miglioramento nel numero di casi e di livelli di interferenza da parte dei trasmettitori italiani che dura da anni. Durante l'incontro multilaterale a Roma, nell’ottobre 2017, è stato consegnato all'Italia un elenco prioritario di 40 casi di interferenza da risolvere. Finora la Croazia non ha notato alcun progresso nel risolvere le situazioni di disturbo e non ha ricevuto un piano d'azione che l'Italia avrebbe dovuto proporre per risolvere i casi prioritari. Per quanto riguarda la risoluzione di questi casi, sarebbe più efficace trattare i disturbi concentrandosi sugli elenchi di priorità dei principali interferenti tratti dall'elenco dettagliato che la Croazia ha fornito all'Italia.


Interferenze FM tra Italia e Malta

I casi di interferenza prioritari per Malta riguardano le trasmissioni sui 92,7 MHz, 102,6 MHz e 105,9 MHz. A questo proposito l'Italia ha fornito il seguente aggiornamento:

92,7 MHz: una campagna di misurazioni è stata fatta dall'emittente italiana, Radio Deejay, a Ragusa e Siracusa ed ha affermato che gran parte della sua area di copertura è disturbata da segnali provenienti da Malta con il livello che raggiunge 63 dBμV/m. Questa stazione ha richiesto di studiare la compatibilità tra le emittenti italiane e maltesi.

102,6 MHz: in Italia questa frequenza è utilizzata da Radio Maria e, dopo le misurazioni congiunte effettuate a Malta nel 2017, l'ufficio locale italiano ha emesso un ordine per ridurre la potenza di 3 dB. Come risposta, l'emittente ha dichiarato che questa frequenza non era attualmente utilizzata a Malta e pertanto non ha ritenuto necessario implementare la suddetta riduzione di potenza. Tuttavia, era pronta a raggiungere la compatibilità con qualsiasi futura trasmissione di Malta su questa frequenza.

105,9 MHz: questa frequenza viene utilizzata dall'emittente italiana M2O (Elemedia). In seguito a misurazioni congiunte effettuate a Malta nel 2017, Elemedia ha effettuato ulteriori rilevamenti in Sicilia e ha affermato che diverse zone della Sicilia sono state interferite dalla stazione maltese e ha chiesto di eliminare questo disturbo che colpisce circa il 20% della sua area di copertura.
L'ufficio locale italiano ha emesso un ordine per ridurre la potenza di 3 dB e presentare una bozza di progetto per eliminare l'interferenza entro 30 giorni.

Elemedia ha presentato un appello straordinario al Presidente della Repubblica e un altro appello al tribunale amministrativo del Lazio chiedendo di fermare le interferenze dannose provenienti da Malta e inoltre di chiedere il rimborso per la perdita di servizio a causa dell'interferenza maltese rivendicata.

Alla fine del 2017 il tribunale amministrativo ha respinto l'appello. L'emittente ha presentato un ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del tribunale amministrativo. L'appello presentato al Presidente della Repubblica è ancora in sospeso.


92,7 MHz: l'Italia ha chiesto a Malta di scambiare dati sull'uso effettivo di questa frequenza. Malta ha riferito che durante l'agosto 2018 sono state condotte campagne per misurare il livello di interferenza presente sulle sue frequenze GE84. Riguardo alle frequenze sopra citate, vale a dire 92,7 MHz, 102,6 MHz e 105,9 MHz, Malta ha riferito che, in base alle misurazioni effettuate il 29 agosto, il livello di interferenza è rispettivamente di 53,6 dBμV/m, 62,3 dBμV/m e 69,9 dBμV/m . Malta effettuerà ulteriori misurazioni, i cui risultati saranno presentati all’Italia. Per quanto riguarda le affermazioni delle emittenti italiane, Malta ha osservato che in base a GE84 aveva il diritto di utilizzare queste frequenze.


Interferenze FM tra Italia e Francia

Per quanto riguarda l'ultimo caso pendente, un rilevamento congiunto sarà effettuata il 19 settembre 2018, le emittenti saranno presenti alle misurazioni.


Problemi di interferenza del DAB-T


Interferenza DAB-T tra Italia e Slovenia
Sono stati rilevati segnali forti sul canale 12C (75 dBμV/m). I rapporti sono stati inviati all'amministrazione italiana. La Slovenia ritiene che
subirà gravi interferenze quando inizierà a utilizzare questo canale nel prossimo futuro.


Interferenza DAB-T tra Italia e Croazia

La Croazia ha segnalato diversi casi di interferenza nella banda VHF III. Esiste un gran numero di trasmettitori italiani già operanti sui canali 12A (rete EuroDAB Italia), 12B (rete DAB + RAI), 12 C (rete *DAB ITALIA*) e 12D (rete DAB+RAI). Dopo la riunione multilaterale tenutasi a Roma nel giugno 2018, la Croazia ha fornito ulteriori rapporti di misurazione relativi a tali interferenze in Italia. Nessuna risposta è stata ricevuta dall'Italia su questi rapporti che indicano se e quando questi trasmettitori non coordinati saranno spenti.

L'Italia ha fornito le seguenti informazioni:
12A: l'Italia, 10 giorni fa, ha incaricato l'emittente nazionale e l'ufficio locale di indagare su tali questioni e di fornire un progetto da analizzare da parte del Ministero.

12B: l'Italia ha già incaricato 2 volte l'emittente pubblica e l'Ufficio locale dell'Emilia Romagna di indagare su questo problema e, in caso di mancata risposta, un progetto sarà sviluppato dal Ministero.

12C: la Croazia ha inviato i risultati delle misurazioni in Italia, ma l'Italia, il 31 agosto, ha commentato che le misurazioni sono state effettuate al di fuori dell'area di assegnazione croata per questo canale. Tuttavia, la Croazia ha risposto che la trasmissione italiana non è conforme ai diritti internazionali per l'Italia.........

Prossima riunione del "good offices" del RSPG prevista per il 15 gennaio 2019 a Roma.]
 
Ultima modifica:
Dall'incontro del 29 Gennaio a Bruxelles :

Fonte: http://rspg-spectrum.eu/wp-content/...al-Progress_report_and_annex-good-offices.pdf

In sintesi:

Il gruppo di lavoro del RSPG ha tenuto una riunione il 22 Gennaio a Roma.

- nessun disturbo TV da parte dell'Italia, tranne che con la Croazia, sia sulle frequenze già accese che su quelle attualmente spente, ma necessarie per la Croazia per il passaggio della TV al di sotto dei 694 MHz.

- le attuali interferenze italiane del DAB-T sono causate dalle trasmissioni "sperimentali" per l'uso a livello nazionale dei canali 12A, 12B e 12C senza coordinamento con i paesi limitrofi.
Presto l'AGCOM svilupperà il piano per il DAB (non appena la pianificazione DVB-T sarà finalizzata) e questa modalità di trasmissione userà la banda III (che sarà utilizzata localmente anche dalla TV solo se non influirà sulla distribuzione del DAB).
Dal 1° gennaio 2020, tutte le apparecchiature radio audio sul mercato dovranno includere un ricevitore digitale, che consentirà uno sviluppo rapido del DAB e faciliterà, in un secondo momento, la migrazione di alcuni programmi FM alla piattaforma DAB.

- Per i disturbi FM, la situazione con Slovenia, Malta e Croazia resta ingarbugliata.


1. Situazione relativa alle interferenze provenienti dall'Italia

A livello televisivo

- Grazie all'attuazione del Decreto Legge italiano che ha permesso la disattivazione dei programmi regionali interferenti, Malta, Austria, Slovenia e Francia hanno confermato di non avere più casi di interferenza nella banda UHF, anche se la Slovenia ha evidenziato che alcuni suoi canali GE06 attualmente non operativi sono ancora utilizzati dall'Italia.

- La Croazia ha concluso la sua campagna di misurazione del 2018 e ha inviato, insieme ai dettagli delle misurazioni, 58 rapporti di interferenze dannose per i canali TV croati in funzione e 51 per quelli spenti.

È stato confermato il disturbo precedentemente segnalato sulle frequenze TV in funzione che risultano essere coordinate in Croazia (ad esempio 21, 39, 41 e 57).

2 licenze per gli operatori di rete televisivi scadranno nel 2019 e la Croazia emetterà nuove licenze con frequenze TV inferiori ai 700 MHz. L'inizio della transizione, pianificata per l'inizio del 2019, è in ritardo, a causa dell'Italia che continua ad interferire su queste frequenze al di sotto dei 694 MHz e della situazione poco chiara sulle azioni che saranno intraprese per eliminarle.

- Per il canale 51, San Marino ha il diritto in GE-06 ma il Paese ha un accordo con l'Italia per estendere la copertura nel territorio italiano. Probabilmente l'interferenza proviene da questi ripetitori aggiuntivi ritenuti di essere sotto la responsabilità italiana secondo il gruppo. L'Italia si è impegnata a identificare il trasmettitore responsabile e sollevare questo problema con l'amministrazione di San Marino al fine di individuare le soluzioni.

- per i canali 45 e 57, l'Italia ha indicato che l'interferenza proviene al di fuori della zona di coordinamento definita nell'accordo bilaterale, ad esempio in Campania per la frequenza 45. Pertanto o l'interferenza è dovuta a condizioni di propagazione eccezionali o le caratteristiche dei trasmettitori interferenti stanno superando quelle autorizzate.

- Per i canali 21, 39 e 41, utilizzati dai programmi regionali e soggetti al Decreto Legge, la Croazia ha osservato che i disturbi possono provenire da regioni che si trovano nell'area di coordinamento, ma per le quali entrambi i paesi hanno ritenuto non fosse necessario (un esempio il caso dell'uso prolungato della frequenza 21 in Emilia Romagna che interferisce in Dalmazia meridionale). La Croazia ha inviato il rapporto sui disturbi, incluso l'ID di ciascun interferente, in modo che l'amministrazione italiana sia in grado, in tali casi, di identificare i trasmettitori interferenti e definire nuovi progetti per alleviare il disturbo.

2) Per quanto riguarda l'interferenza sui diversi canali che la Croazia non sta utilizzando attualmente ma che sono necessari per avviare la migrazione al di sotto dei 694 MHz (l'intenzione è il 3' quarto del 2019), la Croazia inoltrerà all’Italia le informazioni sui canali che vorrebbe liberi prima di iniziare lo spostamento. L'Italia esaminerà la possibilità di piani transitori e discuterà le possibili soluzioni con la Croazia.


Per il DAB-T, l'Italia ha riferito che l'implementazione del piano DAB richiederà la fine dello spostamento del Mux della frequenza 5 alla banda UHF. In tutto il paese ci sono almeno 5 blocchi DAB (in alcune regioni di più) e il piano AGCOM si baserebbe principalmente su 5 Mux a livello nazionale.


Interferenza del DAB-T tra Italia e Slovenia

Persistono forti interferenze italiane sul canale 12C riservato all'utilizzo del 2° Mux del DAB in Slovenia.
L'Italia sta preparando alcuni nuovi progetti per ridurre le interferenze in Slovenia da parte delle trasmissioni DAB esistenti.
L'incontro ha sottolineato che un’altra soluzione potrebbe essere per la Slovenia quella di utilizzare, per il 2' MUX, gli altri diritti VHF di GE-06 (7 blocchi DAB in totale se 1 blocco TV viene convertito in 4 blocchi DAB). La Slovenia ha notato che uno di questi diritti è il blocco 12B e che il primo mux DAB ha già utilizzato il blocco 10D. Altri 4 blocchi sono attualmente pianificati come frequenze TV e ci sono alcune possibilità per l'ottimizzazione delle assegnazioni. Tuttavia, la Slovenia esaminerà questa possibilità e potrebbe essere organizzato un incontro insieme ad Austria, Ungheria, Croazia e Italia al fine di ottimizzare il piano GE-06 a tale riguardo.


Interferenza del DAB-T tra Italia e Croazia

Dopo la fine della campagna di misurazione del 2018, la Croazia, nell'ottobre 2018, ha inviato 12 segnalazioni di interferenze per i canali DAB croati non operativi, che hanno confermato casi di disturbo precedentemente riportati nella banda VHF III. Esiste un gran numero di trasmettitori italiani che operano già sulle frequenze 12A (rete EuroDAB Italia), 12B (rete DAB + RAI), 12 C (rete * DAB ITALIA *) e 12D (rete DAB + RAI). A Roma nel giugno 2018, la Croazia ha fornito ulteriori dati di misurazione relativi alle interferenze sul DAB-T, ma non ha ancora ricevuto risposte dall'Italia se o quando questi trasmettitori non coordinati saranno spenti.
Questa situazione ha già costretto la Croazia a non poter attivare in Istria il canale croato GE'06 12B.


Problemi di interferenza FM

Interferenze FM tra Italia e Slovenia


La Slovenia ha segnalato che non c'è alcun miglioramento nelle interferenze. L'Italia ha presentato un esempio di soluzione per un caso di interferenza (ARS a Croce Bianca a 96.1 MHz e Virgin Radio a Muggia a 96.2 MHz) che contemplerebbe il cambio dell'antenna di entrambi i trasmettitori allo scopo di ridurre il disturbo da ambo le parti.
La Slovenia ha ricordato che opera sotto GE-84 e ritiene che l'Italia non debba avere un trasmettitore ad alta potenza (12 kW erp) con frequenza di sovrapposizione, situato a 200 metri dal confine e ha proposto all'Italia di spostare la frequenza di almeno 100 kHz.
L'Italia ha risposto che questa soluzione non è possibile a causa dell'elevato numero di programmi nella provincia di Trieste e che ha una buona esperienza nel pianificare l'utilizzo dell’offset a 100 kHz.


Interferenze FM tra Italia e Croazia

Da parte della Croazia sono pervenute ben 859 segnalazioni di interferenze dannose provenienti dall'Italia. Finora non sono stati riscontrati nè miglioramenti né un piano d'azione da parte dell'Italia per risolvere 40 casi di interferenze, ritenuti prioritari dalla Croazia.
L'Italia ha affermato che non ha ricevuto dal Paese confinante informazioni sulle caratteristiche reali delle stazioni, compresi dati di geolocalizzazione precisi, necessari per attenuare il disturbo e individuare soluzioni.
La Croazia ha fornito durante l'incontro tali caratteristiche dettagliate per il ripetitore di Biokovo, considerato la maggior priorità e inoltrerà caratteristiche per le altri stazioni prioritarie il prima possibile.


Interferenze FM tra Italia e Malta

I casi di interferenza considerati prioritari da Malta riguardano le trasmissioni sui 92,7 MHz, 102,6 MHz e 105,9 MHz. Anche in questo caso non è stato notato nessun miglioramento.


Interferenze FM tra Italia e Francia

Per quanto riguarda l'ultimo caso pendente, una misurazione congiunta è stata effettuata il 19 settembre 2018. La Francia ha riferito che un'antenna predefinita aveva corrotto i risultati ma sta studiando un possibile spostamento di frequenza del proprio trasmettitore per risolvere l'interferenza. Le informazioni saranno date all'Italia il prima possibile.


La prossima riunione del "good offices" del RSPG è prevista per il 28 maggio 2019 a Parigi.
 
Ultima modifica:
Dall'incontro del 29 Gennaio a Bruxelles :

...

- per i canali 45 e 57, l'Italia ha indicato che l'interferenza proviene al di fuori della zona di coordinamento definita nell'accordo bilaterale, ad esempio in Campania per la frequenza 45. Pertanto o l'interferenza è dovuta a condizioni di propagazione eccezionali o le caratteristiche dei trasmettitori interferenti stanno superando quelle autorizzate.

...
Questa frase non la capisco, ci sono molti Retecapri che trasmettono su UHF 57 all'interno del poligono adriatico, dal Friuli alla Puglia. Cosa intendono?
 
Indietro
Alto Basso