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Riassegnazione Frequenze TV Locali Nordest/Adriatico Vs. Slovenia-Croazia

Cosa vuoi che sia un 23 di canale Italia dal Madonna che spara verso Est ;) ...
 
Avevo lavorato su una delle loro schede. Erano andati in un punto aperto radioelettricamente solo verso l'Italia. Dal cell id del segnale ricevuto era un impianto di monte Mario. Che ovviamente non scavalca gli appennini per fare un piacere a loro.
Avevo suggerito di fare misure in contraddittorio così da 715 proteste scendi a una decina, su cui puoi lavorare. Non perder tempo con quelle vistosamente falsificate
 
è sempre stato un muro contro muro... solo che le frequenze da salvaguardare erano loro...
immagino ora per VHF (fm, dab...)
 
I Mux sloveni o croati, nelle aree in cui sono teoricamente ricevibili, necessitano sempre di antenne dedicate?
 
Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 10 Febbraio che riguarda problemi TV e radio

(Per il 5G: https://www.digital-forum.it/showth...i-confinanti&p=6863034&viewfull=1#post6863034)


Il RSPG (Radio Spectrum Policy Group) ha tenuto un incontro telematico il 14 Gennaio.


Per le interferenze TV, non ci sono più disturbi sui canali in funzione nei paesi vicini tranne che con la Croazia.


Per l'interferenza DAB, l'Agcom svilupperà un piano DAB non appena sarà firmato l'accordo Adriatico, possibilmente in estate; tutti gli altri accordi erano già stati siglati (Francia, Città del Vaticano e Monaco, Svizzera, Austria e Malta).
L'Italia utilizzerà solo i diritti GE06 e le risorse aggiuntive concordate con i paesi vicini, nel frattempo, verranno messe in atto alcune soluzioni provvisorie per mitigare l'emissione verso Croazia e Slovenia.

Il gruppo Adriatico e Ionio si è riunito il 4 dicembre 2020. Entro il 21 dicembre 2020, i paesi interessati hanno scambiato alcuni dati essenziali con l'obiettivo di effettuare una condivisione automatica dei blocchi in fascia III. Una matrice di compatibilità e proposta di nuovo piano è sotto sviluppo. Il prossimo incontro online dovrebbe avvenire a breve, ma la firma finale è più probabile per l’estate, visto anche gli effetti domino da analizzare individualmente nei paesi.


Il nuovo progetto di Monte Porzus fornito dall'Italia è stato accettato da Croazia e Slovenia e l'emittente italiana l'ha già attivato sul blocco 7C.


Inoltre, a causa di interferenze registrate dalla Croazia sul blocco 10A provenienti dall'Umbria, il 17 novembre 2020 l'Italia ha chiesto a Croazia e Slovenia di poter sostituire questa frequenza con il blocco 10D per 4 trasmettitori umbri. I paesi balcanici hanno dato il loro consenso e l'emittente italiana si sposterà a breve.


A novembre la Slovenia ha segnalato all'Italia di aver registrato disturbi superiori ai 70 dBuV/m in particolare sul canale 12C.


Lo stesso livello di interferenza è stato riportato anche dalla Croazia sui blocchi 10A, 12A, 12B, 12C e 12D e si prevedono problemi in vista dell'accensione del DAB fra maggio e giugno 2021.


Per le interferenze FM, l'Italia ha riferito che:

• prosegue la discussione con la Francia su Bonifacio


• sono in fase di studio possibili riduzioni di potenza dei trasmettitori FM in direzione di Malta.

I risultati delle misurazioni maltesi sono in corso di analisi e l'Italia vorrebbe avere anche alcune misurazioni nel periodo invernale per capire l'impatto stagionale.


• non ci sono stati progressi sul versante adriatico.

Per quanto riguarda il caso giudiziario in cui un'emittente televisiva italiana si è lamentata di interferenze dalla Slovenia su un canale sloveno 88,6 MHz (GE-84), il Paese balcanico ha ufficialmente confermato che desidererebbe identificare qualsiasi soluzione che sarebbe conforme agli accordi internazionali.


Croazia e Slovenia hanno riferito che non ci sono progressi in nessun caso delle priorità FM.

La situazione, pertanto, è rimasta invariata anche per il 1' caso considerato prioritario dalla Croazia, ovvero gli 89,7 MHz dal Monte Biokovo, infatti nessuna interferenza è stata ancora eliminata nonostante sia stato deciso che 2 trasmettitori co-canali FM (Play Capital e Radio Kiss) dovranno essere spostati su un’altra frequenza o spenti.

Il rappresentante della CE ha ricordato che l'articolo 45 del EECC obbliga gli Stati membri a rispettare gli accordi internazionali, che includono GE84 e le normative radio, mentre la Slovenia ha sottolineato che i regolamenti radio dell'ITU stabiliscono che qualsiasi frequenza registrata nel registro principale deve essere presa in considerazione e protetta.


Croazia e Slovenia hanno chiesto all'Italia se i diritti di GE84 saranno rispettati una volta sviluppato il futuro piano VHF DAB che servirà per spostare una parte delle emittenti FM sul DAB. L'Italia ha risposto che non è possibile garantire alcuna certezza.


L'Italia deve definire un percorso chiaro per risolvere questa situazione di lunga durata, rilevando la possibilità di azioni legali (l'articolo 45 del EECC obbliga gli Stati membri a conformarsi agli accordi internazionali, che includono GE84 e Regolamenti Radio). In base alla discussione precedente e sull'esempio della banda VHF, il RSPG ha considerato l'insieme delle possibili azioni:

- l'Italia deve inserire nella propria legge interna, analogamente alla banda VHF, che l'AGCOM definisca un piano per la banda FM solo sulla base dei diritti internazionali italiani;


- Italia, Slovenia e Croazia devono negoziare un nuovo accordo per la banda FM garantendo un accesso equo e l’ottimizzazione delle capacità per ogni paese;


- il Piano comporterà il passaggio di alcune emittenti FM alla piattaforma DAB.


Nessun progresso si è verificato tra Malta e Italia sulla banda VHF FM.


La Francia ha spiegato che l'Italia ha suggerito di sostituire l'antenna esistente con 3 antenne della stessa tipologia dall’Hotel Genovese a Bonifacio (Corsica), accettando lo spostamento di frequenza dagli 88,3 agli 88,4 MHz.
La Francia ha qualche dubbio sulla fattibilità di questo progetto dal punto di vista amministrativo, visto che la location è in una zona storica e altre emittenti si sono dovute trasferire da questo sito. Toccherà all'editore (gruppo NRJ) come procedere.

La Francia aveva proposto di effettuare una campagna di misurazione congiunta sugli 88.4 MHz da Monte Corbu (nuova localizzazione del sito) per valutare la copertura in Corsica e il livello di interferenza in Sardegna. L'Italia ha respinto la richiesta ad ottobre 2020.

Le amministrazioni francesi aspettano la risposta del gruppo NRJ su come muoversi e l'Italia vuole sapere come si evolverà la situazione.

Il prossimo incontro è previsto come riunione-web il 6 maggio.
 
Ultima modifica:
Propagazione canale 27 , tv Koper

qualcuno e' riuscito a vedere tale canale in questi giorni , sto' scrivendo dalle marche , ringrazio per una eventuale risposta ...
 
Propagazione canale 27 , tv Koper

qualcuno e' riuscito a vedere tale canale in questi giorni , sto' scrivendo dalle marche , ringrazio per una eventuale risposta ...

Si mi entra spesso a sprazzi a volte qualita' e potenza 100% poi sparisce sul 27 uhf con antenna su croazia uhf 28 dove mi entra tutto il pacchetto HRT-RTL-Nova-Doma sempre al 100% come qualita' e potenza. Da stabilire come entrera' il segnale del mux sloveno quando e se verra' spento il 27 uhf canale italia che prendo mi pare da montescudo (rn)
p.s. il mux sloveno e' convertito su uhf 33
 
Cosa intendi con convertito? Sono due mux diversi, sul 27 c'è il mux A, mentre sul 33 il mux C, le due composizioni sono diverse.
a casa mia siccome sul 27 arriva sia mux sloveno che canale italia , il segnale che arriva dalla slovenia mi e' stato convertito sul 33 in centralina.

p.s. sul 33 da me non arriva nulla la mia antenna e' puntata sul ripetitore di HUCKA
 
a casa mia siccome sul 27 arriva sia mux sloveno che canale italia , il segnale che arriva dalla slovenia mi e' stato convertito sul 33 in centralina.

p.s. sul 33 da me non arriva nulla la mia antenna e' puntata sul ripetitore di HUCKA
Ah ok, grazie, intendevi convertito nel tuo impianto. ;)
 
Quello però è Monte Maggiore, in Croazia. Tv Koper è slovena e viene trasmessa da Monte Nanos (anche da altri piccoli siti, ma non ricevibili qua).
 
Riassunto dal RSPG di Bruxelles del 16 Giugno che riguarda problemi radio

(Per il 5G: https://www.digital-forum.it/showth...i-confinanti&p=7020192&viewfull=1#post7020192


Il Sottogruppo del RSPG ha tenuto 4 riunioni web (18 Marzo, 20 Aprile, 6 e 25 Maggio) per rispondere alla richiesta della Croazia ai sensi dell'articolo 28 del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (CECE).

Durante l'incontro del 6 Maggio si è parlato anche gli altri elementi del “good offices” (altre interferenze italiane, banda dei 700 MHz al confine UE).


L‘amministrazione italiana e quella croata sono state molto attive nel riportare al “good offices” tutti gli elementi tecnici e normativi necessari per una chiara descrizione della situazione. La soluzione stabilita dal gruppo di lavoro è risolvere principalmente in termini di scadenze le varie interferenze. Ciò si basa essenzialmente sulla possibilità per l'Italia di utilizzare frequenze temporanee, tra cui i canali croati concordati dalla Croazia, anche se non soddisfano tutti i requisiti croati.

L'Italia ha chiaramente sottolineato di non poter risolvere questa situazione che non è in linea con il calendario stabilito dalla legge italiana ma ha garantito il massimo sforzo per soddisfare le scadenze corrispondenti e migliorare la situazione. L'Italia ha annunciato che fornirà una dichiarazione per il verbale della prossima riunione plenaria del RSPG per chiarire questo punto.


L'Italia ha inoltre proposto dopo l'ultimo incontro del “good offices” di sostituire “soluzione coordinata” con “soluzione proposta” nella sezione 3 del parere in modo da chiarire che:

• il parere finale presenterà alla CE una "soluzione proposta" per conto del RSPG, rappresentando tutti i risultati attesi e le tempistiche;

• l'Italia cercherà di rispettarlo entro i limiti di ciò che è realisticamente possibile (cioè un approccio del "miglior sforzo").

Questo non è stato accettato poiché il gruppo di lavoro ha deciso di non avere una revisione non editoriale dopo l’incontro. Tuttavia, questo problema richiederà ulteriori discussioni durante la riunione plenaria del RSPG.



Per la banda UHF, non ci sono più disturbi televisivi sui canali in funzione nei paesi vicini ad eccezione della Croazia


Per la banda VHF, il gruppo adriatico e ionico si riuniranno a metà Maggio per poter finalizzare e firmare l'accordo nel periodo estivo. Poi, l'Italia definirà il proprio piano VHF utilizzando assegnazioni in piena conformità sia con questo accordo che con quelli siglati con gli altri paesi limitrofi


Per le interferenze FM, la Croazia ha riferito che non c'è stato nessun miglioramento nè sugli 89,7 MHz da Biokovo, nè sugli altri casi prioritari. Nessuna proposta è stata suggerita dall'Italia, a causa di cambiamenti di personale interno. Ha chiesto di poter organizzare un confronto con le emittenti croate e italiane per facilitare l'individuazione di soluzioni. L'Italia ha chiarito che le licenze FM non hanno limiti di tempo.

La Croazia ha ricordato che il “good offices” ha già suggerito nel maggio 2020 che l'unica soluzione è il cambio di frequenza dei due trasmettitori co-canale FM (Play Capital e Radio Kiss), e tocca all'amministrazione italiana individuare i canali alternativi.

L'Italia ha ammesso di avere difficoltà, a causa della propria banda FM sovraffollata
, ma ha promesso che cercherà di identificare dei canali sostituivi.

Il “good offices” ha anche suggerito che in caso di mancanza di frequenze alternative, l’emittente coinvolta deve essere trasferita direttamente alla piattaforma DAB.



E’ stata ricordata la soluzione a medio termine descritta nella precedente riunione:

l’Italia includerà nella propria normativa interna, analogamente alla banda VHF, che l'AGCOM debba definire un piano per la sola banda FM basato sui diritti internazionali italiani

Italia, Slovenia e Croazia dovranno negoziare un nuovo accordo per la banda FM garantendo un accesso equo e l'ottimizzazione della capacità per ciascun paese

Resta inteso che il Piano italiano comporterà il passaggio di alcune emittenti FM al DAB per risolvere le interferenze dannose segnalate da Croazia e Slovenia da parte di trasmettitori italiani non coordinati



L'Italia ha indicato che, a partire da gennaio 2020, è obbligatorio per legge vendere apparecchiature radio che permettono la ricezione di segnali audio digitali per facilitare il rapido sviluppo del mercato DAB. Per quanto riguarda la soluzione a medio termine, AGCOM è vincolata dalla legge vigente per creare il piano FM solo dopo che il mercato DAB si è diffuso.

Tuttavia, la Direttiva AVMS potrebbe consentire all'AGCOM di definire il Piano FM insieme a quello DAB
. D'altronde, l'Italia sottolinea che la disponibilità di frequenze coordinate è una condizione necessaria per creare qualsiasi piano FM e quindi bisogna trovare un accordo adeguato con i paesi vicini.


La Croazia ha sottolineato che il nuovo piano DAB italiano dovrebbe ridurre in modo significativo le interferenze dannose in banda FM e si attende il pieno impegno italiano.


Il rappresentante della CE ha ricordato che l'articolo 45 della EECC obbliga gli Stati membri a rispettare gli accordi internazionali, che include GE84 e Regolamenti Radio. Ha anche sottolineato che l'articolo 18 del CECE consente all'amministrazione italiana di modificare i diritti dell'emittente per ragioni giustificate e in modo proporzionato. Ha chiesto un piano concreto all’Italia.


La Slovenia, invece, ha sottolineato che queste soluzioni potrebbero essere già in pericolo a causa di molti nuovi programmi presenti sul DAB italiano, ma non sulla banda FM, complicando così lo spostamento tra le 2 piattaforme radio.


Il “good offices” ha chiesto all'Italia una soluzione concreta (ad es. preparare la legge, avviare il coordinamento con i vicini) senza più aspettare e presentare una tabella di marcia in vista della prossima riunione per l'attuazione di questa soluzione a medio termine.



L'assemblea ha preso atto anche della lettera dell’AKOS come risposta allo Studio Legale Vaccaro (riferendosi alla sentenza 276/2020 del Tribunale di Gorizia relativa alla stazione italiana da Porzus e quella slovena da Nanos sugli 88,6 MHz)



Malta non ha segnalato nuovi sviluppi positivi e sta riprogrammando la banda FM tenendo conto di diversi parametri tra cui coordinamento, interferenza, campi elettromagnetici, esigenze, ecc.
Ha osservato che sarà molto importante che l'Italia garantisca il rispetto delle caratteristiche concordate in modo che le interferenze non si ripresentino e ha anche preso atto dell'attuale ottimizzazione del piano FM effettuata dai paesi africani con l'assistenza dell'ITU, il che può influenzare questa situazione.



La Francia ha dichiarato che il gruppo NRJ ha ricevuto una lettera dal comune che chiedeva di smantellare il sito attuale che si trova nella città vecchia, quindi non si può installare una nuova antenna come richiesto dall'Italia.

E' stata scartata anche l'opzione di spostare il sito su “Rue de la Torricella" in quanto non può ospitare ulteriori trasmissioni.


A questo punto la Francia ha concluso che o l'Italia spegne l'emissione di Radio Deejay sugli 88,2 MHz, non corrispondenti ad alcun diritto italiano e che interferiscono con il diritto francese sugli 88,3 MHz, oppure accetta la proposta francese di valutare con una campagna di misurazione congiunta l'impatto di un'emissione co-canale fra il trasmettitore di Monte Corbu e quello di San Teodoro con copertura sugli 88,4 MHz.

Secondo le simulazioni francesi, l'interferenza sugli 88,4 MHz in Sardegna rimarrebbe limitata, in base al calcolo del C/I, mentre secondo quelle italiane, ci sarebbe un impatto dell'emissione dal Monte Corbu rispetto al trasmettitore Rai di San Teodoro, sugli 88,4 MHz iscritti a GE-84.
Le analisi dei risultati di entrambi i calcoli sono necessari.

In risposta all'Italia, la Francia ha confermato che le caratteristiche di emissione iniziali erano vicine a quelli di GE-84, anche con antenne di altezza inferiore.

L'Italia ha indicato che valuterà la possibilità di una misurazione congiunta.

La Francia dovrà trasmettere al “good offices” le precise caratteristiche di Monte Corbu per la proposta degli 88,4 MHz insieme all'analisi delle interferenze in base al C/I e ai criteri di GE-84

E' stata accettata di buon grado la proposta della misurazione congiunta che potrebbe consentire di risolvere questo caso di interferenza.


Il prossimo incontro è previsto come riunione web il 20 Settembre (dalle 9:30 alle 12:30)
 
Ultima modifica:
Posso sintetizzare? L'Italia non è assolutamente in grado di rispettare i patti internazionali, la situazione migliorerà notevolmente per VHF e UHF solo dal 1'Luglio 2022. Ergo: si temporeggia su queste due bande mentre per l'irrisolvibile FM si cerca di mettere qualche "pezza" congiunta su specifici casi controversi.
Ho riassunto bene?
Per la questione-San Marino il CdA RAI ha deciso nulla?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Oggi le comiche: per anni abbiamo usato le frequenze croate in barba a qualsiasi regola. Adesso la Croazia permette l'uso temporaneo e gli rispondiamo...che non riusciamo a farlo??? Ma per favore, fate nomi e cognomi di questi personaggi. Non posso credere che siano così incompetenti, lo fanno apposta?
 
Oggi le comiche: per anni abbiamo usato le frequenze croate in barba a qualsiasi regola. Adesso la Croazia permette l'uso temporaneo e gli rispondiamo...che non riusciamo a farlo??? Ma per favore, fate nomi e cognomi di questi personaggi. Non posso credere che siano così incompetenti, lo fanno apposta?
Poi ci domandiamo il perché di tanti pregiudizi e perché godiamo di così poco credito all'estero!? Leggendo quel rapporto mi sembrava un pezzo di teatro dell'assurdo alla Ionesco!!...
 
Posso sintetizzare? L'Italia non è assolutamente in grado di rispettare i patti internazionali, la situazione migliorerà notevolmente per VHF e UHF solo dal 1'Luglio 2022. Ergo: si temporeggia su queste due bande mentre per l'irrisolvibile FM si cerca di mettere qualche "pezza" congiunta su specifici casi controversi.
Ho riassunto bene?
Per la questione-San Marino il CdA RAI ha deciso nulla?
Meglio di così non si poteva fare :)

Per San Marino, ancora niente

Oggi le comiche: per anni abbiamo usato le frequenze croate in barba a qualsiasi regola. Adesso la Croazia permette l'uso temporaneo e gli rispondiamo...che non riusciamo a farlo??? Ma per favore, fate nomi e cognomi di questi personaggi. Non posso credere che siano così incompetenti, lo fanno apposta?
In questo documento c'è la lista dei partecipanti:
https://rspg-spectrum.eu/wp-content/uploads/2021/06/RSPG21-028final-progress_report_good_offices.pdf


Il problema è che soprattutto dalle Marche alla Puglia sono tutte occupate a parte l'UHF 59, che infatti, come pensavo, molto probabilmente sarà "concesso in prestito"

Il 27 è praticamente inutilizzabile tra Slovenia e Montenegro

29 e 43, tra pochi mesi saranno ulteriormente interferiti lungo l'Adriatico, mentre l'UHF 31 (Montenegro permettendo) sarebbe un buona alternativa, ma c'è il rischio di sovrapposizione tra mux italiani
 
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