Riassunto dal
RSPG di Bruxelles del 16 Giugno che riguarda problemi radio
(Per il 5G:
https://www.digital-forum.it/showth...i-confinanti&p=7020192&viewfull=1#post7020192
Il Sottogruppo del RSPG ha tenuto 4 riunioni web (18 Marzo, 20 Aprile, 6 e 25 Maggio) per rispondere alla richiesta della Croazia ai sensi dell'articolo 28 del Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche (CECE).
Durante l'incontro del 6 Maggio si è parlato anche gli altri elementi del “good offices” (altre interferenze italiane, banda dei 700 MHz al confine UE).
L‘amministrazione italiana e quella croata sono state molto attive nel riportare al “good offices” tutti gli elementi tecnici e normativi necessari per una chiara descrizione della situazione.
La soluzione stabilita dal gruppo di lavoro è risolvere principalmente in termini di scadenze le varie interferenze. Ciò si basa essenzialmente sulla possibilità per l'Italia di utilizzare frequenze temporanee, tra cui i canali croati concordati dalla Croazia, anche se non soddisfano tutti i requisiti croati.
L'Italia ha chiaramente sottolineato di non poter risolvere questa situazione che non è in linea con il calendario stabilito dalla legge italiana ma ha garantito il massimo sforzo per soddisfare le scadenze corrispondenti e migliorare la situazione. L'Italia ha annunciato che fornirà una dichiarazione per il verbale della prossima riunione plenaria del RSPG per chiarire questo punto.
L'Italia ha inoltre proposto dopo l'ultimo incontro del “good offices” di sostituire “soluzione coordinata” con “soluzione proposta” nella sezione 3 del parere in modo da chiarire che:
• il parere finale presenterà alla CE una "soluzione proposta" per conto del RSPG, rappresentando tutti i risultati attesi e le tempistiche;
• l'Italia cercherà di rispettarlo entro i limiti di ciò che è realisticamente possibile (cioè un approccio del "miglior sforzo").
Questo non è stato accettato poiché il gruppo di lavoro ha deciso di non avere una revisione non editoriale dopo l’incontro. Tuttavia, questo problema richiederà ulteriori discussioni durante la riunione plenaria del RSPG.
Per la banda UHF, non ci sono più disturbi televisivi sui canali in funzione nei paesi vicini ad eccezione della Croazia
Per la banda VHF,
il gruppo adriatico e ionico si riuniranno a metà Maggio per poter finalizzare e firmare l'accordo nel periodo estivo. Poi, l'Italia definirà il proprio piano VHF utilizzando assegnazioni in piena conformità sia con questo accordo che con quelli siglati con gli altri paesi limitrofi
Per le interferenze FM,
la Croazia ha riferito che non c'è stato nessun miglioramento nè sugli 89,7 MHz da Biokovo, nè sugli altri casi prioritari. Nessuna proposta è stata suggerita dall'Italia, a causa di cambiamenti di personale interno. Ha chiesto di poter organizzare un confronto con le emittenti croate e italiane per facilitare l'individuazione di soluzioni. L'Italia ha chiarito che le licenze FM non hanno limiti di tempo.
La Croazia ha ricordato che il “good offices” ha già suggerito nel maggio 2020 che
l'unica soluzione è il cambio di frequenza dei due trasmettitori co-canale FM (Play Capital e Radio Kiss), e tocca all'amministrazione italiana individuare i canali alternativi.
L'Italia ha ammesso di avere difficoltà, a causa della propria banda FM sovraffollata, ma ha promesso che cercherà di identificare dei canali sostituivi.
Il “good offices” ha anche suggerito che
in caso di mancanza di frequenze alternative, l’emittente coinvolta deve essere trasferita direttamente alla piattaforma DAB.
E’ stata ricordata la soluzione a medio termine descritta nella precedente riunione:
l’Italia includerà nella propria normativa interna, analogamente alla banda VHF, che l'AGCOM debba definire un piano per la sola banda FM basato sui diritti internazionali italiani
Italia, Slovenia e Croazia dovranno negoziare un nuovo accordo per la banda FM garantendo un accesso equo e l'ottimizzazione della capacità per ciascun paese
Resta inteso che il Piano italiano comporterà il passaggio di alcune emittenti FM al DAB per risolvere le interferenze dannose segnalate da Croazia e Slovenia da parte di trasmettitori italiani non coordinati
L'Italia ha indicato che,
a partire da gennaio 2020, è obbligatorio per legge vendere apparecchiature radio che permettono la ricezione di segnali audio digitali per facilitare il rapido sviluppo del mercato DAB. Per quanto riguarda la soluzione a medio termine,
AGCOM è vincolata dalla legge vigente per creare il piano FM solo dopo che il mercato DAB si è diffuso.
Tuttavia, la Direttiva AVMS potrebbe consentire all'AGCOM di definire il Piano FM insieme a quello DAB. D'altronde, l'Italia sottolinea che la disponibilità di frequenze coordinate è una condizione necessaria per creare qualsiasi piano FM e quindi bisogna trovare un accordo adeguato con i paesi vicini.
La
Croazia ha sottolineato che
il nuovo piano DAB italiano dovrebbe ridurre in modo significativo le interferenze dannose in banda FM e si attende il pieno impegno italiano.
Il rappresentante della CE ha ricordato che l'articolo 45 della EECC obbliga gli Stati membri a rispettare gli accordi internazionali, che include GE84 e Regolamenti Radio. Ha anche sottolineato che l'articolo 18 del CECE consente all'amministrazione italiana di modificare i diritti dell'emittente per ragioni giustificate e in modo proporzionato. Ha chiesto un piano concreto all’Italia.
La
Slovenia, invece, ha sottolineato che
queste soluzioni potrebbero essere già in pericolo a causa di molti nuovi programmi presenti sul DAB italiano, ma non sulla banda FM, complicando così lo spostamento tra le 2 piattaforme radio.
Il “good offices” ha chiesto
all'Italia una soluzione concreta (ad es. preparare la legge, avviare il coordinamento con i vicini) senza più aspettare e presentare una tabella di marcia in vista della prossima riunione per l'attuazione di questa soluzione a medio termine.
L'assemblea ha preso atto anche della lettera dell’AKOS come risposta allo Studio Legale Vaccaro (riferendosi alla sentenza 276/2020 del Tribunale di Gorizia relativa alla stazione italiana da Porzus e quella slovena da Nanos sugli 88,6 MHz)
Malta non ha segnalato nuovi sviluppi positivi e sta riprogrammando la banda FM tenendo conto di diversi parametri tra cui coordinamento, interferenza, campi elettromagnetici, esigenze, ecc.
Ha osservato che sarà
molto importante che l'Italia garantisca il rispetto delle caratteristiche concordate in modo che le interferenze non si ripresentino e ha anche preso atto dell'attuale ottimizzazione del piano FM effettuata dai paesi africani con l'assistenza dell'ITU, il che può influenzare questa situazione.
La
Francia ha dichiarato che il gruppo NRJ ha ricevuto una lettera dal comune che chiedeva di smantellare il sito attuale che si trova nella città vecchia, quindi non si può installare una nuova antenna come richiesto dall'Italia.
E' stata scartata anche l'opzione di spostare il sito su “Rue de la Torricella" in quanto non può ospitare ulteriori trasmissioni.
A questo punto la
Francia ha concluso che
o l'Italia spegne l'emissione di Radio Deejay sugli 88,2 MHz, non corrispondenti ad alcun diritto italiano e che interferiscono con il diritto francese sugli 88,3 MHz, oppure accetta la proposta francese di valutare con una campagna di misurazione congiunta l'impatto di un'emissione co-canale fra il trasmettitore di Monte Corbu e quello di San Teodoro con copertura sugli 88,4 MHz.
Secondo le simulazioni francesi, l'interferenza sugli 88,4 MHz in Sardegna rimarrebbe limitata, in base al calcolo del C/I, mentre secondo quelle italiane, ci sarebbe un impatto dell'emissione dal Monte Corbu rispetto al trasmettitore Rai di San Teodoro, sugli 88,4 MHz iscritti a GE-84. Le analisi dei risultati di entrambi i calcoli sono necessari.
In risposta all'Italia, la Francia ha confermato che le caratteristiche di emissione iniziali erano vicine a quelli di GE-84, anche con antenne di altezza inferiore.
L'Italia ha indicato che valuterà la possibilità di una misurazione congiunta.
La Francia dovrà trasmettere al “good offices” le precise caratteristiche di Monte Corbu per la proposta degli 88,4 MHz insieme all'analisi delle interferenze in base al C/I e ai criteri di GE-84
E' stata accettata di buon grado la proposta della misurazione congiunta che potrebbe consentire di risolvere questo caso di interferenza.
Il prossimo incontro è previsto come riunione web il 20 Settembre (dalle 9:30 alle 12:30)