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Riassegnazione Frequenze TV Locali Nordest/Adriatico Vs. Slovenia-Croazia

In realtà c'è un fatto allarmante: non è ancora uscito il bando per il rilascio volontario delle frequenze da liberare per l'estero... casini in arrivo
 
Se andiamo a vedere nelle Marche tutti i Mux privati sono su frequenze straniere
dovranno chiudere tutti ?? non credo!!!
poi basandosi sulla tabella ministeriale, quelle da spegnere sono :
21 Tele A
31 Nuovarete (un paio di impianti )
33 Etv (che pero ha anche il 42 italiano )
34 Startup
41 TVCM
45 FanoTV

53 Canale Italia (che pero si è preso il 27 )
59 Rete 8 ( pochi impianti )

Credo che di queste emittenti alcune potrebbero accontentarsi di un po di soldini per spegnere
le uniche secondo me da ricollocare sono TVCM e FanoTV .
consideriamo poi che abbiamo il 24 libero
Staremo a vedere!!!!!!
 
Sono da spegnere le frequenze che stanno effettivamente producendo interferenze.
Ciò non significa che i mux locali accesi sulle rimanenti possono stare tranquilli. Se ad esempio tra qualche mese in Croazia accendessero un nuovo mux nazionale, questo userebbe sicuramente una frequenza che sulla costa italiana è usata da qualche mux locale.

Praticamente dappertutto in Italia sono state assegnate ai mux locali frequenze che nei paesi confinanti sono usate per mux nazionali.
E infatti in Italia sono state assegnate ai mux nazionali solo frequenze spettanti all'Italia, come è giusto che sia.
Uno dei problemi principali, non molto considerato, è il concetto di tv locale, diverso in Italia. All'estero è inteso quasi sempre come un canale che serve una sola città, e quindi bastano uno o due ripetitori, i quali possono essere settati in maniera tale da non disturbare all'estero. Siccome invece i mux locali vogliono coprire regioni intere, e trasmettere in SFN su aree vaste, ecco che nasce il problema delle interferenze con i paesi confinanti, che si vedono disturbati i loro mux nazionali, in barba alle disposizioni dell'ITU, e quindi con grande imbarazzo da parte italiana.
 
sono da spegnere le frequenze che stanno effettivamente producendo interferenze.

IO invece mi permetto di non essere d'accordo; ogni nazione fa storia a se;
e poi scusa,prendendo esempio della mia regione FanoTv piccola emittente provinciale e neanche, che fa non accende a Fano perché potrebbe
disturbare le nazioni assegnatarie della frequenza datagli dallo stato??!!!
Secondo mè lo sbaglio sta alla fonte; da me le TV locali Marchigiane si contano su un palmo della mano,Perche inizialmente non gli è stata
data un unica frequenza un unico MUX dove confluire tutte ??!!
La negligenza il menefreghismo e l'inesperienza di chi doveva decidere e cordinare sta creando ora questi problemi,
perché dovrebbero rimetterci solo le emittenti locali ?? tra cui alcune anche meritevoli di esserci ???!!!

quale impresa (emittente) puo mettersi a investire se sa che dal oggi al domani si puo trovare a chiudere
perché il legittimo propretario ha acceso la frequenza che lui sta utilizando???!!!
 
Ultima modifica:
Qui non si tratta di opnioni, ci sono accordi internazionali che l'Italia ha firmato.
Se ha firmato si dà per scontato che sapeva cosa stava firmando e che abbia intenzione di rispettare ciò che ha firmato, tutto il resto viene dopo.

Fano TV si vede solo a Fano? Ha un piccolo rieptitore che illumina solo Fano? O fa parte di qualche mux che si vede in una zona più ampia e che magari contiene un bel numero di tv che fanno solo televendite?
Sono d'accordo con te che è lo Stato ad aver sbagliato ad assegnare quelle frequenze, ma cosa avrebbe dovuto fare? Le tv locali erano troppe e nel 2010 (switch-off) non c'erano altre soluzioni. Quindi ha fatto lo gnorri per un po' finchè i paesi confinanti si sono incavolati ed hanno denunciato la situazione agli organismi internazionali preposti. Nel frattempo tra LTE, fallimenti, ecc. molte tv locali hanno chiuso, altre accetteranno l'offerta dello Stato per chiudere, e così a blocchi le tv locali si ridurranno ancora, liberando le frequenze.
Hai ragione anche per l'unico mux con tutte le tv della tua area, ma così non è stato fatto.
 
IO invece mi permetto di non essere d'accordo; ogni nazione fa storia a se;
e poi scusa,prendendo esempio della mia regione FanoTv piccola emittente provinciale e neanche, che fa non accende a Fano perché potrebbe
disturbare le nazioni assegnatarie della frequenza datagli dallo stato??!!!
Secondo mè lo sbaglio sta alla fonte; da me le TV locali Marchigiane si contano su un palmo della mano,Perche inizialmente non gli è stata
data un unica frequenza un unico MUX dove confluire tutte ??!!
La negligenza il menefreghismo e l'inesperienza di chi doveva decidere e cordinare sta creando ora questi problemi,
perché dovrebbero rimetterci solo le emittenti locali ?? tra cui alcune anche meritevoli di esserci ???!!!

quale impresa (emittente) puo mettersi a investire se sa che dal oggi al domani si puo trovare a chiudere
perché il legittimo propretario ha acceso la frequenza che lui sta utilizando???!!!
Mi dispiace dirlo, ma il tuo intervento è non d'accordo perchè non informato:
sul primo punto, tecnico, sì (e perchè no) anche la emittente più scassa può dare problemi oltreconfine.
Sulla seconda cosa...si possono dare tutte le colpe al ministero ma non questa...
Sono state le emittenti che non hanno mai voluto federarsi, per mille motivi, di tendenza politica, per esempio, ma specialmente perchè in Italia credono sempre di essere tutti più furbi e c'è stata la corsa a farsi dare frequenze, credendo tutti di essere paperoni, anzi berlusconi, e di fare i soldi a palate...poi non riescono a gestirle... :icon_rolleyes:
 
Secondo me si sarebbe dovuti partire dal conoscere innanzitutto l'orografia dei territori (le Marche sono una regione "a pettine", con valli strette ed una fascia costiera caratterizzata da uno spartiacque radioelettrico naturale: il M.Cònero) e le aree di copertura dei principali siti trasmittenti..

Se questo lavoro lo avessero fatto in sede di switch-off ci saremmo risparmiati molti problemi e non saremmo arrivati ai ferri corti con i nostri dirimpettai..

Anche un bambino con nozioni elementari di geografia poteva capire che, a nord del Cònero, non si sarebbero dovuti usare 28 e 53 mentre a sud bisognava lasciare assolutamente liberi 33, 51 e 59..

In questa maniera sarebbero già state tutelate le emissioni dei mux nazionali croati..

Viste poi le loro accensioni in T2 sul 39-57-23-41 ed i mux locali sul 29-31-34 bastava regolarsi di conseguenza..

Nelle Marche l'SFN regionale è una cosa demenziale, visto che i bacini radioelettrici permetterebbero l'uso di una ben più comoda k-SFN.. di modo da non rompere le scatole in Croazia e permettendo l'utilizzo del maggior numero di risorse frequenziali disponibili..

Ma ci sarebbero volute persone competenti per fare tutto questo.. non editori con manie di grandezza e tecnici con una mentalità rimasta ancorata all'analogico ed agli anni '80 (della serie "sparo a 360° dal punto più alto possibile" ).. senza dimenticare il "fondamentale" contributo dei noti geni del Ministero..
 
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Secondo me si sarebbe dovuti partire dal conoscere innanzitutto l'orografia dei territori
Ma quotone, e su questo gli utenti del 3D dell'FVG sanno quanto ho tuonato.
Tra l'altro erano e sono cose di conoscenza anche dei "polli", ben consenzienti da 40 anni delle aree di copertura e per essere ancor più pesante di avvenimenti passati ovvii noti e comprovati.
Non solo dagli addetti del settore, ma anche di altre categorie.
Come ha detto giustamente @areggio che riassumo in modo sintetico, si è voluto fare, come si dice in veneziano, gli "sboroni", ben pur consciamente sapendo a cosa si andava incontro.
E non ditemi che nessuno non sapeva... :)
 
Bene ! Sicuramente saranno molto impegnati a lavarsi i panni sporchi in casa.
A tal proposito che le riunioni del caso andassero a farle a Lubiana ed a Zagabria, così tanto per riscontri diretti. :D
 
Si terrà martedì prossimo (23 settembre) la prevista riunione tra i funzionari dell'Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) di Ginevra presso il Ministero dello Sviluppo economico con ordine del giorno la risoluzione delle interferenze ai canali tv DTT dei paesi confinanti con Italia provocate dalla cattività pianificazione del digitale terrestre nel nostro paese.
Fonte:Newslinet.it

PS questa e una parete della notizia bisogna essere abbonati per leggere gli articoli:sad:
 
Inserita notizia a tal proposito leggermente più esauriente: http://www.newslinet.it/notizie/dtt...odifica-del-piano-di-assegnazione-delle-frequ
Adesso, dopo tutti i proclami e tutti i "bla bla bla" centralisti-ministeriali, attendiamo i fatti, che si spera stavolta non siano conditi da un'orda burocratica inestricabile sia per le emittenti che per gli utenti unita da una gestione "pressapochista" del tutto il cui passato ed i fatti negli anni ne sono stati testimoni.
Alleluia !
P.S. Il tediato oltre confine ha assunto termini del ridicolo.
 
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E' sufficiente scorrere (con "n elevato ad infinito) canali per incontrare una una marea di "imbonitori" televisivi che si esprimono con una cadenza linguistica disdicevole in italiano approssimativo per capire solo da questo come funzionano le cose. E non solo sulle emitenti locali.....
D'altra parte è solo l'inizio di una lunga serie che andrebbe brutalmente regolamentata ..
 
E' sufficiente scorrere (con "n elevato ad infinito) canali per incontrare una una marea di "imbonitori" televisivi che si esprimono con una cadenza linguistica disdicevole in italiano approssimativo per capire solo da questo come funzionano le cose. E non solo sulle emitenti locali.....
D'altra parte è solo l'inizio di una lunga serie che andrebbe brutalmente regolamentata ..

Io spero almeno in un dimezzamento reale del numero di operatori, vecchi e nuovi, più grandi e più piccoli.
Tanto manca la qualità e manca il mercato che dia a tutti sopravvivenza, lavoro e futuro, è opportuna una sfoltita.
 
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